31 dicembre 2014

31

Siamo alla fine dell'anno. Il fatidico 31 dicembre. Da piccolo mi piaceva parecchio attendere il nuovo anno, non ero malinconico e il nuovo anno era qualcosa sempre di emozionante. Con il tempo, con la maturità e immaturità, impari che in fondo domani sarà più o meno un giorno uguale ad oggi se non che farà parte del nuovo anno: 2015. I resoconti dell'anno quando finisce lì faccio sempre e anche quest'anno li ho fatti, solo che li ho fatti dentro di me. Non è stato un anno facile, diciamo che la stanchezza mentale e fisica ha avuto la sua parte dentro di me. Poi però e' stato anche un anno che mi ha regalato belle soddisfazioni riguardo la fotografia, in parte credo di essere migliorato o meglio di aver aggiustato meglio gli occhi nel vedere le cose intorno a me. Quest'anno ho fatto parecchie fotografie concettuali ma anche grazie alla mia fidanzata mi sono lanciato in fotografie più fashion. Poi è nato il progetto che con fatica e ricerca cerco di portare avanti, il mio primo progetto fotografico tematico. Poi c'è la crescita umana e personale. Negli ultimi tempi, non so come sia accaduto o cosa sia accaduto, ma dentro di me c'è un buon senso di misericordia, pietà e amore. Verso di me, verso gli altri. Mi rammarico che molte persone intorno a me vivano questi sentimenti solo come apparenza e mai con uno spirito di sacrificio personale. Mi piace pensare all'idea, che non è solo una semplice idea, di lasciar fare a Dio, di lasciarsi guidare da Dio e tutto verrà da se e sarà fatto senza porsi domande e senza avere paure. Che i nuovi tempi che arriveranno ci portino normalità e serenità.

30 dicembre 2014

SITO INTERNET

Credo sia giunto il momento sacrosanto di creare un sito internet per le mie fotografie. Fb è uno strumento ma onestamente lo vedo poco adatto ad essere uno strumento specifico per fotografia. Sicuramente, molto meglio, è Flickr che si presta ad essere una buona vetrina d'immagini. Ma un sito personalizzato e dedicato alle mie fotografie è il massimo che si può avere, se poi il dominio è mio, cioè appare esclusivamente il mio nome, meglio ancora. Nella rete ci sono possibilità di avere siti gratuiti ma il dominio rimane della casa madre. A me piacerebbe avere il mio sito internet, il che significa questo: o me lo costruisco io (la vedo molto difficile) o me lo faccio costruire da un esperto in siti internet che conosce il linguaggio di scrittura. Intanto domani, se riesco, mi sveglio molto presto e vado a fare due fotografie in giro per Milano. Sicuramente è una follia contando il freddo e la solitudine, ma d'altronde il progetto fotografico che mi sono messo in mente prevede questo e quindi cercherò di metterci tutta la buona volontà per fare al meglio questa cosa. E intanto hanno commissariato il Pio Albergo Triulzio per un buco nella cassa. Ormai è d'abitudine commissarriare enti pubblici o aziende partecipate da enti pubblici. Vedi Expo, per esempio per gli appalti. Ora la casa di riposo più famosa e forse più vecchia di Milano. Domani chissà. Batte il sole su Milano, il che significa freddo vero. Oggi però i vetri della macchina non erano ghiacciati.

29 dicembre 2014

BERGAMO ALTA

Una delle piacevoli scoperte di quest'anno è sicuramente Bergamo alta. Ci siamo stati ieri in giornata e sono stato affascianto dalla bellezza del luogo. Probabilmente è merito del periodo natalizio che rende tutto un poco più magico e lieto, probabilmente è merito delle vacanze che ti sgomberano la testa, però la città alta ha appunto un fascino da villaggio fiabesco che merita essere goduto. Chi ci era già stato dice che anche in estate è molto bella. Di per sè la città di Bergamo non mi fa impazzire, almeno la parte bassa, poi però tutto si compensa con la parte alta e con le sue stradine molto signorili e nascoste. E' scattato ufficialmente il freddo, quello vero cioè quello che alla mattina ghiaccia i vetri della macchina. Ha anche nevicato sabato, nulla di speciale però di fatto ha nevicato in città. Nel caos delle vacanze e del periodo natalizio ho comunque scattato delle fotografie, anche ieri pomeriggio ne ho scattate un paio. Ora un lavoro che devo fare e sicuramente organizzarle, comprare un nuovo disco rigido e crearmi il sito internet personale. L'obiettivo, poi come dicevo, è arrivare a comprarmi la macchina professionale nel 2015. Una cosa che mi è piaciuta molto in questo periodo natalizio e casalingo è stato l'affetto della Pepy, il cane di mia sorella e di mia nipote. Una sera si è seduta a vedere la televisione tra me e mio papà, ma si è seduta con l'intenzione di cercare affetto e calore. Lo stetto che fa il Leo (Leone), il gatto della mia compagna, quando sono a casa sua.

27 dicembre 2014

PAROLE

Le parole di Papa Francesco ti arrivano dentro al cuore. Sono parole molto semplice ma dirette, umili ma allo stesso modo molto potenti. Le parole che usava Chiara Lubich erano altrettanto parole molto forti che scuotevano i cuori dei giovani che la seguivano. Il mondo invece corre all'incontrario e non accetta di vivere queste piccole regole di vita condivisa, normale e dignitosa. Basta guardarci allo specchio e ci troviamo sempre più soli, affannati nello sguardo e calati a vivere la nostra realta' quotidiana. Non vorrei che prima o poi accada un qualcosa che ci faccia riflettere seriamente sul nostro modo di vivere attuale. E intanto anche il Natale è passato, come è arrivato velocemente e' anche passato velocemente. Siamo stati beni noi soli il giorno di Natale, poi però vai in giro e vedi tanto abbandono e tanta solitudine. Ti chiedi se queste persone sappiano che è Natale e allo stesso tempo ti chiedi che senso abbiano del Natale. La cosa che non mi piace di più dell'essere umano sono i pregiudizi, i giudizi e l'arroganza. Ieri sono andato a fare un paio di fotografie in stazione Centrale e come mi capita sempre vedo tanta desolazione. Diciamo che fotografare queste persone e' anche una semplice testimonianza di come vanno le cose in città come Milano che si vantano di essere 'avanti' e di pensare ai deboli. Naturalmente non c'è un'istituzione presente che si faccia un giro nei luoghi abbandonati e desolati della città, poi però quando hanno bisogno di voti parlano di sociale e di aiuti alle persone. Intanto oggi arriva la neve in pianura e quindi ci sarà il solito caos, perché Milano, nonostante sia una grande citta' è il meteo aveva previsto la neve, si troverà come al solito in difficoltà.

26 dicembre 2014

S. STEFANO

Il tempo ci ha salvati con due giornate di sole davvero belle, ma fredde. Da domani scatta il freddo, quello vero, quello invernale giusto per intendersi. Proprio domani che in mattinata volevo andare a fare due fotografie. Ho finito il libro di Giorgio Specchia (Il Teppista) e ho iniziato il nuovo libro: Il Lupo di Wall Street, da cui poi è uscito il film vincitore di premi Oscar. È' un libro che si fa leggere e scorre via bene, il fatto poi che sia un libro vero cioè un libro che racconta una storia vera lo rende ancora più gradevole. Oggi, se riesco, finisci di sistemare il computer nei programmi, così che poi domani sono libero di andare a scattare alcune fotografie. L'anno prossimo sarà credo l'anno della consapevolezza ma anche l'anno in cui comprerò la macchina fotografica nuova, ma ciò deve avvenire parallelamente allo studio di due aspetti: la storia della fotografia e i programmi di post-produzione. Adesso che poi la Prisci fa danza, e' un'occasione in più per scattare alcune fotografie in ambito sportivo. Dovrei chiedere il pass o l'autorizzazione per andare vicino al tappeto di gara, allora sì' che le fotografie saranno ancora più incisive. La scorsa volta ho fatto già dei piccoli miracoli per riuscire a scattare delle belle fotografie, anche nei primi piani. Ci sono un sacco di libri che spiegano la fotografia da ogni punto di vista e secondo ogni modalità. E poi occorre imparare dagli altri, che è un altro segreto. Non tutti hanno qualcosa da insegnare però alcuni lo hanno e bisogna sfruttarli.

25 dicembre 2014

ALFREDO

Eccoci qui al 25 dicembre. C'è il sole e questo è un primo rallegramento. In compenso siamo quasi tutti messi malaccio con la salute tra raffreddore e gola. Ieri mattina sono andato in Stazione Centrale per la messa dei poveri, cioè i City Angels milanesi hanno organizzato, come tutti gli anni, una messa per i bisognosi della stazione Centrale. La messa si è tenuta all'aperto e devo dire che c'era gente, anche persone 'normali' come il sottoscritto che sono fermate ad assistere alla Messa. Naturalmente nessuna personalità, che io sappia, in rappresentanza delle istituzioni cittadine. Ho visto solo le forze dell'ordine in qualità dei Carabinieri. Poi, dopo la Messa, celebrata non solo dal sacerdote della chiesa cristiana ma anche da sacerdoti appartenenti ad altre chiese, c'è stata la distribuzione di cibo e coperte per i bisognosi grazie all'aiuto della Coop. Credo che partecipare sia stata una bella esperienza, che ti permette di avvicinarti ad un mondo tanto lontano è diverso dal tuo, ma allo stesso mondo un mondo che poi vive esattamente affianco al tuo e che è poi un attimo, per diverse cause, caderci dentro. Il 23 dicembre invece sono stato alla Barona, precisamente a Barrio's. Gentilmente mi hanno fatto salire sul testo degli edifici su cui ho fatto alcune fotografie. Li, prima di agire, ho scambiato due parole con un ragazzo che dovrebbe chiamarsi Alfredo. Lo avevo già visto la scorsa volta che ero stato li, e' un ragazzo con alcuni problemi. Mi sono chiesto dove passera' il Natale. La prima volta che l'ho visto, dormiva fuori dal centro sociale e aveva accanto delle borse e dei sacchetti. Il Natale a Milano sono anche queste storie.

24 dicembre 2014

24 DICEMBRE

Siamo al 24 dicembre e tutto quanto ha la Vigilia di Natale sia di sacro che non di sacro. Inutile dire che dovremmo tutti noi avere il senso vero di queste festività e abbandonare per un attimo il superfluo, che già incombe sulle nostre vite tutto l'anno. Quest'anno però siamo talmente afflitti e depressi dalla situazione economica, che il Natale ci sta scivolando via dalle mani ogni anno che passa. La cosa più scontata che ti da l'idea dei tempi difficili e che noti in giro sono le luminarie. Poche e tristi. Anche i colori che generalmente fanno da contorno al Natale non se ne vedono in giro. L'autorità genera in tutti noi depressione e non parlo solo di austerità di tasche ma anche austerità visiva, quando vai in giro e vedi desolazione. Oggi, nella nebbia generale che affligge, faccio un salto fuori per due cose. Poi nel pomeriggio, se riesco, vado a Messa e questa sera dovremmo essere in quel Trezzano s/N per festeggiare la vigilia di Natale. Regali e bigliettini sono completati, ieri sera ero dalla mia fidanzata è ho portato un piccolo regalino per il gatto, la mia compagna e la figlia della mia compagna. Che alla fine, quest'anno, dal mio Babbo Natale riceverà una cosa che le piacerà molto (almeno credo). Domani staremo in casa e starò in casa, per una volta se riesco mi lego al divano e mi guardo la televisione. Auguri popolo!

23 dicembre 2014

IL TEPPISTA

A leggere alcuni libri che parlano di ultras noto che viene fuori una sorta di idolatria o mitizzazione. Personaggi, non certo stinchi di santo, passano per 'capi popolo' e questo può amche andare bene ma farli passare per miti generazionali direi assolutamente di no. Senza moralismi o altro perché tutti sbagliamo. Il fatto però che vengano raccontate e romanzate le gesta di chi accoltella o uccide un rivale sugli spalti può diventare pericoloso in tempi attuali in cui la violenza e l'emulazione sono all'ordine del giorno per molti ragazzi che vogliono emergere, sentirsi qualcuno e uscire dalla realta' che li circonda, in una città poi come Miano in cui l'emarginazione e' molto netta. Il libro di Giorgio Specchia che racconta le gesta di Nino Ciccarelli, noto capo ultra' della curva nord di Milano, si discosta decisamente dalla strada della 'mitizzazione' ma semmai spinge per raccontare, senza la pretesa di mettere sul piedistallo il protagonista, le rocambolesche gesta di un ragazzo che dagli spalti sale la piramide del comando in curva fino ad entrare anche nella movida maledetta di Milano, dove aneddoti su giocatori, veline e personaggi famosi sono all'ordine del giorno, di cui molti sanno ma si preferisce tacere. Dove calcio, sesso e droga non è solo un luogo comune ma una realtà della vita notturna milanese. Nino e' un vincitore da punto di vista della moralità da strada, non colpisce alle spalle, non fa l'infame e la sua regola è il sangue freddo. Ma Nino e' anche un perdente, purtroppo. Sa di essere un teppista e quindi la sua vita segnata lo accompagnerà sempre e sa anche che il calcio, quel calcio a cui a dedicato le giornate in curva e' nella realtà un mondo di prostitute e droga, dove i miti domenicali diventano fantocci infarciti dei peggio vizi. Specchia usa il protagonista per raccontare anche una Milano, quegli degli anni ottanta e poi novanta, che cambia radicalmente. L'eroina e le morti di Aids, la cocaina che da droga dei ricchi diventa droga per tutte le classi sociali (un pippotto costa quanto una pizza è una birra), le mode che si susseguono e investono e svestono i ragazzi. Non è' un capolavoro ma è un libro che con umiltà racconta da dentro non solo le logiche del mondo ultras ma anche la connivenza tra questo mondo è il mondo oscuro della città, quello dei prive', degli affari poco puliti, della vita modaiola e dei segreti. Anni fa, leggendo su un quotidiano un articolo che parlava del protagonista del libro, mi chiesi come mai le vicende di un personaggio del genere dovessero essere raccontate solo da sterili articoli e spesso poco veritieri.

22 dicembre 2014

RIPRESA

Con questa manovra economica, cioè la legge di stabilità, il Governo promette che dall'anno prossimo ci sarà ripresa. Vedremo. Secondo me una legge non può in neanche un anno far fare un inversione ad 'u' a un paese in crisi da cinque anni. Ci vorrano un paio di anni e l'implementazione delle riforme, se sono buone, a permettere un inizio di ripresa. Che poi ripresa significa maggiore occupazione e quindi di conseguenza maggiori consumi. Se però le istituzioni, in primo luogo lo Stato, non fanno la loro parte nel tagliare spese inutili, allora molti sforzi saranno vani. Chi spende di pià in Italia? Lo Stato. Chi rischia di spendere peggio i soldi pubblici? Lo Stato. Ieri siamo stati sul lago di Varese per un pranzo di Natale, o meglio di auguri di Natale. L'aria natalizia e il lago hanno creato una piacevole sensazione, i luoghi poi sono davvero molto belli e molte case si prestano bene ad essere le seconde case per famiglie milanesi. Il lago di Varese, da sempre, è un luogo di rifugio per vacanzieri milanesi, e non solo, che trascorrono le feste di Natale o di Pasqua o anche le vacanze estive. Stesso discorso si può fare con il lago di Como. Durante il saggio di mia nipote, ho avuto la possibilità di scattare alcune belle fotografie che mi serviranno, una volta che avrò installato tutti i programmi di post-produzione, di creare delle fotografie ad hoc e molto rappresentative. Non nascondo che la fotografia sportiva, in particolar modo quella dove è possibile immoratalre tratti fisici piuttosto che volti sotto sforzo o pose corporali, mi attrae molto e potrebbe essere un'interessante strada da percorrere. Stesso discorso per la fotografia naturalistica. Secondo me, che ne capisco ancora poco, servono obiettivi a lunga focale, macro e luminosi.

21 dicembre 2014

PIERO CHIARA

La mitica nebbia degli anni passati, quella che distinto la Padania insieme alla polenta e al lavoro. Ormai anche i 'terun' (in senso buono naturalmente) si sono abituati a queste stranezze meteo, anche perché negli ultimi anni la nebbia si è vista anche al sud Italia. Vai in un quartierone periferico di Milano e avvolti nella nebbia ci sono ancora loro, i 'terun' (in senso buono naturalmente) ma anche magrebini, arabi e persone dell'est Europa. Diciamo che la nebbia e' democratica e abbraccia tutti quanti. Oggi andiamo a Varese per una cena di Natale, o meglio di auguri di Natale. Da Varese e provincia manco da una cifra di tempo, forse l'ultima volta che ci sono stato e' stato proprio dove andiamo oggi. Parlando di Varese mi viene in mente sicuramente il lago, la Milano bene che ha l'abitudine di svernare a Varese ma anche personaggi illustri che ha reso più illustre quella terra. Piero Chiara per esempio. Mio zio Giancarlo era un grande appassionato di Piero Chiara e aveva tutti i suoi romanzi o quasi. Ora l'ho ho io perché quando è scomparso nessuno li voleva e quindi li ho presi io insieme ad altri libri. Piero Chiara, di cui c'è oggi il Premio Letterario, racconta il lago ma soprattutto racconta, anche con sarcasmo, il provincialismo delle persone che lo abitano, le loro storie, i loro intrecci personali più o meno nascosti. Da uno di questi libri, da una di queste storie, se non sbaglio c'è stata anche una trasposizione cinematografica. Considero comunque differenti i comaschi dai varesini, non so esattamente cosa li differenzia ma avverto una profonda distanza. Credo poi ci sia un'autentica e genuina antipatia, anche a livello sportivo. Un po' come i bergamaschi con i bresciani. E mi è venuta giustamente voglia di leggere qualche romanzo di Chiara, nel periodo natalizio poi è ancora meglio, c'è molta intimità nei suoi scritti..

20 dicembre 2014

NINO E PAOLO

Questa mattina c'è un gran nebbione, i famosi nebbioni della Padania a cui non eravamo più abituati. Diciamo che è tutta umidità che nasce e staziona sopra le nostre umili teste. Magari in mattinata, se smette un poco la nebbia, vado a fare due fotografie di cui una so già quale può essere ma mi mancano gli attori. Siamo quasi in prossimità degli eventi natalizi, dovrei anche confessarmi, anche perché e' un po' che non lo faccio. Sto leggendo il libro Il Taeppista di Giorgio Specchia, che racconta le vicende di un nota ultra' della curva interista. Fondatore del gruppo Viking, figura carismatica della curva nerazzurra ma famoso anche negli altri stadi di calcio. Il libro e' anche l'occasione per raccontare una fetta di Milano, quella by night è quel da bere, che magari rimane spesso fuori dalle cronache. Quella fetta della città più nascosta dove purtroppo criminalità e bella vita vanno a braccetto l'una con l'altra. Accanto alla figura di Nino, in curva interista c'è stata un'altra figura storica è mitica per chi a quei tempi bazzicava le gradinate. Paolo Coliva detto l'Armiere. Famoso prima nel mondo dei paninari, famoso poi come skinhead e fondatore del gruppo forse più temuto e rispettato di tutte le curve italiane di calcio ovvero quegli Skins, oggi scomparsi dalla scena in quanto impossibilitati a mettere fuori lo striscione. Un gruppo storico di cui Coliva era stato fondatore. 'Il passo dell'Armiere', la canzone dedicata a Paolo Coliva. Ancora oggi Paolo viene ricordata dalla curva dell'Inter. Ma gente come Paolo o come Nino sono personaggi 'mitici' per chi ama il mondo ultras e legge libri o notizie relative a questo mondo. Dove tutti, dai sociologi ai politici passando per i giornalisti, si permettono di giudicare e decidere il destino del mondo ultras. Solo chi lo vive o l'ha vissuto ha la facoltà di raccontarlo in modo obiettivo è con coscienza. È il mondo ultras purtroppo si è anche distinto per azioni o fatti poco riprovevoli. Ma questi fatti, come le morti accadute, non fanno parte solo del mondo ultras ma in generale della società. Sono sempre esistiti, non solo in Italia, è sempre esisteranno.

19 dicembre 2014

VIGLIANI

Ieri sera siamo andati a vedere lo spettacolo di un comico romano che si chiama Gigi Vigliani. Era la prima volta che lo vedevo e ascoltavo dal vivo. Diciamo che era la prima volta che andavo a vedere uno spettacolo comico dal vivo, del 'cabaret' come si usava dire anni fa. Mi ha particolarmente impressionato la sua bravura a cantare le canzoni con la voce uguale dei cantanti. Da Venditti a Zucchero passando per Vasco fino ad arrivare a Celentano. Ma la cosa particolarmente sorprendente e gradevole è che richiedeva canzoni al pubblico di gruppi o cantanti che hanno fatto una canzone famosa e poi sono scomparsi dalla scena e lui le cantava. Ha cantato gruppi come i Collage o i Giganti. Ma è anche un bravissimo cabarettista, si nota che sono anni che lavora sul palcoscenico. Ha una buona predisposizione a tenere il palco e interagire con il pubblico ma, cosa rara oggi per molti comici, riesce anche a fare pezzi comici dove dentro c'è un senso molto importante o comunque che fa riflettere. Mi viene in mente quando ha imitato, benissimo, Celentano e ha spiegato la differenza che corre tra le banche normali, per intenderci quelle con lo sportello e l'impiegato, e la banca dove il tuo family banker ti raggiunge a casa per eseguire quelle operazioni che normalmente dovresti fare andando allo sportello e facendo code interminabili. Oltre che ad usare la penna con la catenella. Insomma, una serata piacevole, tra l'altro in un teatro della zona davvero confortevole. Il problema semmai è stato andare a letto tardi...

18 dicembre 2014

PROCESSO

Ieri sera siamo stati in un locale che ha aperto da poco. Un locale dove cucinano pizza o anche grill. E' arredato bene e si trova in un edificio nella zona industriale dove abito. In quell'edificio ero stato sì e no due volte quando consegnavo i giornalini per il Comune. Mi è sempre sembrato un edificio vuoto e un po' abbandonato. Devo dire che, almeno nell'ala dove cìè questo locale, l'edificio si presenta bene e per essere un mercoledì c'erano anche persone fuori a mangiare. Non era pieno però. Ieri è arrivata anche la sentenza della Corte d'Appello che ha condannato a 16 anni Stasi per l'omicidio di Chiara Poggi. Va' bene, se parliamo di un evento come quello di Garlasco o come di Cogne e di Perugia o altri ancora, si apre sempre un mondo di idee e interpretazioni personali. Leggendo i giornali e ascoltando la televisione sembra proprio che gli indizi a carico di Stasi erano molto marcati. Credo che ora ci sia la Cassazione, cioè l'ultimo stadio dell'iter processuale. Mi sono personalmente stupito dei 16 anni, dettati dal rito abbreviato che comporta una riduzione di pena ma anche perchè a Stasi non è stata addebitata un'aggravante altrimenti gli anni erano di più. Il mio personale giudizio da uomo della strada è che un omicidio ha sempre insito l'aggravante della crudeltà. Uccidere è crudele, punto e basta. E mettere in scena il falso ritrovamento e il depistaggio delle indagini è altrettanto crudele nei confronti di chi ha perduto una persona cara. Entro 90 giorni, se non sbaglio, verranno emesse le motivazioni che hanno portato la Corte a questa decisione. Ora naturalmente i media si scateneranno a raccontare la storia di Garlasco. Io a Garlasco ci dovrei andare ma non per questa storia ma perchè c'è un negozio di fotografia molto interessante e, da quanto mi è stato detto, molto riconosciuto.

17 dicembre 2014

MATTEO

Ormai il nostro buon Mattero sembra la fotocopia (in bello) del nostro Sig. B venticinque anni fa. Più o meno gli atteggiamenti, le pose, le comparsate in televisione sono le stesse. Stessa è la grinta e la verve. Stessa è la convinzione che mette nelle parole utilizzate in pubblico. Mi sembra però, a onor dele vero, che il Matteo sia più concreto e anche più vicino alla gente. Molto spesso nei suoi discorsi si parla dei problemi della gente, degli italiani e questo mi fa felice perchè è un piccolo segnale che la classe politica è un attimo più vicina alla gente. E' vero che, tra le cose che ha fatto, ha dato 80 euro in busta paga ma è anche vero che dall'anno 2009 noi dipendenti pubblici non abbiamo il contratto rinnovato. 12 euro/ora è il costo di un mio straordinario, credo che una donna delle pulizie, con tutto il rispetto, guadagni almeno quanto prendo io, che tra l'altro ho anche una laurea adatta al settore in cui lavoro ma non posso progredire perchè la legge ha blocccato concorsi interni, passaggi di categoria, ecc. Va' bene, pensiamo al fatto che ieri sera, stranamente, in televisione c'erano due film molto belli che ho visto un sacco di volte: Stand by Me e Il Silenzio degli Innocenti. Stand by Me, bellissimo, è tratto da una novella di S. King che si intitola The Body. The Silence of the Lambs, troppo bello, è stato pluripremiato e ha una canzone bellissima ad un certo punto, che nel tempo sono riuscito a trovare e a mettere nel mio archivio. Questo sabato dovrei andare in zona Barona, Gratosoglio e Rozzano per fare delle fotografie.

16 dicembre 2014

RESOCONTO

E' un po' che non scrivo. Se il weekend posso anche farlo passare come riposo forzato, ieri invce non ho proprio avuto il tempo per scrivere il post quotidiano, che ormai quotidiano non lo è quasi più visto che ogni tanto salto dei giorni. Nel fine settimana trascorso ho fatto un paio di fotografie sabato mattina e faceva parecchio freddo. Dopo essere andati a mangiare dal nippo-cinese, alle quattro del pomeriggio siamo andati su a Como per via del compleanno di un nipote della mia compagna. Domenica l'ho vissutta con questa pioggerella fastidiosa che rompe davvero le scatole. Ci siamo però fermati in un bar carino e tranquillo proprio dietro al parco di Pagano e sognando un giorno di abitare li. Questa è l'ultima settimana completa, in tutti i sensi, prima del Natale. C'è qualche appuntamento per via appunto del Natalale e dei canonici auguri che ci scambia 'amorevolmente'. Alla fine non troverò sotto l'albero nè gli occhiali nuovi nè la macchina fotografia nuova. Per ragioni diverse è tutto rimandato a data da destinarsi. Ho quasi finito di leggere il sequel di Christiana F., cioè il libro che racconta la sua seconda vita. Gli Stati Uniti, la Grecia e il ritorno a Berlino, il figlio, le varie ricadure, Teltow. Purtroppo io preferisco sempre il primo libro e in generale la prima storia. Ovviamente il mio è un discorso da lettore che si crea le proprie fantasie ed immaginazioni. Il primo libro è assolutamente eccitante, il secondo non racconta quasi nulla di speciale a mio giudizio.

12 dicembre 2014

PANE QUOTIDIANO

Mi sono alzato molto presto sabato mattina per essere in orario all'appuntamento. Il contatto lo avevo preso qualche giorno prima via mail, la persona con cui avevo parlato, un volontario, si era dimostrato molto disponibile e mi aveva detto che non c'era alcun problema nello scattare delle fotografie anche internamente allo spazio. Il 'Pane Quotidiano' la mia metà. Mentre percorro in macchina la strada che mi porta in viale Toscana penso di essere giusto come tempi e di aver avuto fortuna a trovare un contatto così facilmente. Penso anche che ho tutto il tempo, una volta parcheggiata la macchina, di entrare in un bar e fare colazione. Parcheggio non molto distante dal luogo in cui devo andare, vedo un bar aperto e mi incammino per la colazione, sicuro che intanto alle sei di mattina e con la pioggia non ci sarà ancora nessuno a ritirare il cibo gratuitamente. Con la coda dell'occhio butto lo sguardo verso il viale e mi accorgo invece di sbagliarmi. Il marciapiedi davanti all'ingresso del centro e' già affollato di persone in coda. Mi chiedo tra me e me: 'E adesso cosa faccio?'. Lascio perdere la colazione e penso come potermi preparare a scattare delle fotografie, sarebbe stato meglio se non ci fosse ancora stato nessuno in modo tale che mi sarei preparato con calma. Mi avvicino e più mi avvicino mi sorprendo dal numero di persone che sono li, chissà da che ora della notte, per ritirare un sacchetto gratuito di cibo. Non so come mettermi a fotografare e non so se prima sia meglio entrare, giusto per farmi riconoscere, oppure rimanere fuori e cominciare a scattare dall'esterno. Cammino su e giù per il viale e alla fine decido di mettermi in mezzo alla strada, proprio di fronte all'ingresso dove campeggia il cartello PANE QUOTIDIANO e un sorvegliante cura che la fila sia in ordine. Mentre tiro fuori la macchina penso d'istinto di non essere al sicuro, che sicuramente qualcuno di quegli avventori mi verrà a dire di non fare fotografie o che lui stesso non vuole essere ripreso. Oltre al pericolo della macchine che transitano nonostante sia molto presto. Mentre metto a fuoco e scatto le prime fotografie davanti a tutte quelle persone, avverto la sensazione di essere al centro di un'onda irregolare di uomini donne e bambini, di essere risucchiato dentro ad un vortice da cui non riesco ad uscire, ma mi sento terribilmente solo. Nessuno si cura o presta attenzione a me, a nessuno semplicemente importa nulla che ci sia un 'pazzo scatenato' in mezzo alla strada che fotografa la loro fame. A destra e a sinistra mi passano accanto velocemente come formiche persone di ogni tipo e razza, scendono dal tram, mi urtano, sono un invisibile, accelerano il passo e si preoccupano soltanto di trovare il posto migliore nella fila con la speranza di ritirare qualcosa da mangiare. Faccio un paio di scatti, forse anche troppo belli e sinceri, poi d'istinto lascio perdere e mi incammino lungo il viale per andarmene. Ho dentro un senso di desolazione. Mentre vado verso la macchina, c'è un' anziana con un borsone giallo alla fermata del tram. Sembra vergognarsi quando i nostri occhi si incrociano. Si volta verso la pensilina, quasi per nascondersi, e comincia a mangiare concitata un panino con il prosciutto. Poi si volta verso di me e con la bocca piena mi chiama. Mi giro sorpreso e non sapendo che cosa vuole. Mi dice: 'Ho visto che hai fatto delle fotografie. Sei un giornalista?'. Le rispondo di no, non sono un giornalista e faccio fotografie solo per passione personale. Fa un accenno di assenso con la testa ma sembra non aver compreso la mia risposta. Da un'altro morso al panino e mi dice avvicinandosi: 'La prego signore, non voglio che i miei figli mi vedano che vengo qui tutte le mattine a ritirare da mangiare'. Le sorrido e la rassicuro che non succederà. Mi allontano e per la prima volta in vita mia ho desiderio di piangere in mezzo alla strada, di scaraventare lo zaino contro un muro e gridare 'vaffanculo Stato di merda' . Penso alla dignità di tutte queste persone che sono costrette, spesso non per loro responsabilità, a mettersi in fila all'alba per ritirare del cibo. Penso alla vergogna che spesso devono provare nascondendo questo loro condizione sociale ai vicini o alla famiglia. Penso che alle volte coltivare anche delle passioni personali, come la fotografia, ti porta inevitabilmente ad essere troppo invasivo nella vita altrui e a dover affrontare con coscienza delle realtà molto lontande dal tuo vivere quotidiano. Penso che ciò che ho visto quella mattina all'alba, in una citta 'grandiosa ed europea' come si sente Milano, e' un po' come avere una bestia che ti morde lo stomaco. Penso all'Expo, penso ai muri di facciata, penso ai sorrisi della gente... . Non ho visto solo immigrati, zingari o disadattati, ho visto anche mamme e papà italiani in fila con bimbi alla mano. E' una vergogna per la città e per lo Stato costringere persone, troppo grandiose nella loro dignità, a subire tutta questa umiliazione. Nonostante le promesse che ogni giorno ascoltiamo dalla nostra classe politica e nonostante tutte le questioni di cui si occupano ritenendole fondamentali, fin quando personalmente dovrò ancora assistere a scene simili, per me le istituzioni locali e nazionali avranno sempre perduto.

11 dicembre 2014

NUOVA MACCHINA FOTOGRAFICA

Diciamo che mi sono venute in mente un paio di fotografie da scattere questo fine settimana, se poi il tempo dovesse tenere, cioè viene fuori il sole, allora potrebbero anche essere più belle. Anche se la giornata con luce a metà va' benissimo e le fotografie, per intenderci quelle con le mezze ombre, sono davvero belle. Ho pensato, alla fine, che per la macchina fotografia posso aspettare visto che nel 2015 escono alcuni modelli nuovi e decisamente accattivanti. Magari attendo un paio di mesi che i nuovi modelli vengano provati e ci siano dei giudizi, poi credo di indirizzarmi su uno di questi. Nel frattempo provo a vendere da solo la macchina con gli obiettivi e vediamo cosa viene fuori. Se la vendo tramite un negoziante, ovviamente e giustamente lui vuole la sua parte solo per il fatto di averla messa in conto vendita e magari di aver contattato qualcuno di conosciuto che ha bisogno della macchina fotografia. Da quando ho la macchina fotografica ho principalmente fatto fotografie 'street' e fotografie con persone. Mi è venuta anche una certa voglia di provare a fare una fotografia anche diversa, per esempio quella naturalistica o paesaggistica. In questo caso, ricordandomi quanto raccontava un ragazzo che aveva tenuto un corso a cui ero stato, occorrono obiettivi macro e tutta una serie di materiali che possono servire (ad esempio un binocolo). Occorre poi conoscere il mondo animale e anche il mondo delle montagne piuttosto che luoghi interessanti da un punto di vista appunto paesaggistico. La fotografia paesaggistica o naturalistica la vedo come un tipo di fotografia che ti permette anche di entrare in contatto con una realtà a noi poco vicina, cioè noi cittadini che abitiamo in città o quasi bazzichiamo davvero poco parchi, riserve protette, cime montane, ecc. Fare fotografia in strada richiede passione, come tutta la fotografia in generale, ma anche un interessa e una voglia a calarsi nel rumore e nel caos della città. Ma non è solo rumore delle macchine o delle voci, è un rumore visivo, è un caso visivo, molto difficile da sopportare se non piace e spesso distrae l'occhio del fotografo.

10 dicembre 2014

CHRISTIANE F

Questa notte è stata la prima notte con la gelata e questa mattina la macchina era ricoperta da uno strato di ghiaccio, odioso perchè poi devi grattarlo e le mani ti diventano fredde e insensibili. Ho iniziato a leggere sul Kobo il nuovo libro, che è il proseguo del libro di Christiane F, Noi i Ragazzi dello Zoo di Berlino. Un libro che all'epoca ebbe un successo enorme. Fu tradotto in molte lingue e uscì anche il film. Lei divenne famosa, girò il mondo ma dalla droga (eroina) non si staccò praticamente quasi mai. Oggi questo libro racconta il dopo, ovvero cosa è successo alla protagonista negli anni. Da una parte fa piacere leggere di lei e fa piacere sapere che è viva, dall'altra parte da una sensazione triste di voler riportare in auge un personaggio e una storia che, volenti o nolenti, divennero famosi proprio per la loro negatività, per la loro desolazione e per il mondo dark berlinese che emerse da libro. Questo secondo libro, seppure interessante perchè leggiamo pensieri della protagonista ora adulta, suscita forse più curiosità che stupore. Christiane divenne un' eroina in negativo, fu preso come esempio ed emulazione. La star del buco, come all'epoca lei stessa usava rappresentarsi. In questo secondo libro emerge ancora lo spettro dello Zoo, non solo luogo fisico in cui all'epoca i giovani belrinesi tossivi vagavano e vivevano ma si capisce molto bene quanto sia una gabbia mentale che rappresenti un modo di vivere, una sorta di ribellione, una via di fuga allo schifo della società moderna. Oggi lo Zoo non è più quel luogo ameno e triste che il libro ci racconta ma per quei ragazzi, oggi adulti quelli sopravvissuti, rimane una sorta di 'Idaho". La ragazzina di allora, con i jeans stretti e il rossetto sulle labbra, oggi è una donna matura con gravi problemi fisici, che abita in un quartiere popolare e che, francamente, sembra essere stata messa al margine di questi fasti brutti e poi belli che ha vissuto. Personalmente non amo gli amarcord, Christiane F. me la ricorderò sempre come il simbolo della de-generazione europea degli anni 70 e 80, d'altronde questo il libro, il film e i media ci hanno passato di lei. D'altronde la donna matura che oggi racconta la sua giovinezza dice che del suo passato non potrà mai liberarsi.

9 dicembre 2014

REP

Ormai la musica 'rep' in Italia è una grandissima farsa. Quarant'enni che si vestono, si muovono e gesticolano come ragazzini di vent'anni. L'Hip Hop, la cultura globale che coinvolge anche il 'rep', è quasi del tutto estinta o meglio si è imbastardita con gli anni, perdendo le sue pure origini per diventare un misto di mode e tendenze fashion. Personalmente mi fanno ridere i tanti gansta che vedi in giro tipo in metropolitana oppure anche in televisione comportarsi come americani incazzati del Bronx. Sabato mattina, come dicevo, sono andato alla Trecca. Non c'ero mai stato prima di allora. Ho avuto la sensazione che quel gruppo di case fosse un microcosmo perfettamente staccato dalla realtà della città. Ovviamente tutto ciò è un male ma l'apparenza, girando al buio, è stata proprio questa: un gruppo di alloggi (tanti alloggi), abbandonati a se stessi e che creaano insieme una sorta di comunità. Le torri bianche al Gratosoglio le vedo già come un qualcosa di più integrato e poi, onestamente, le vedo anche meglio da un punto di vista di decoro. Una semplice domanda: ma chi deve occuparsi delle manutenzioni in Via Salomone, dov'è? Ieri siamo andati a Como, tutta un'altra aria. I mercatini di Natale, la pista di ghiaccio vicino al lago, quell'aria borghese che si respira per le stradine del centro della città. Abbiamo mangiato in un kebab, dopo molto tempo sono ritornato a mangiare un kebab. Non so quanto autentico fosse comunque aveva il nome kebab. Ho fatto qualche fotografia interessante. Ieri sera, con qualche piccolo sforzo, ho cominciato a leggere il nuovo libro sul Kobo. Mamma mia, ho letto il calendario sul cellulare e siamo pieni di appuntamenti. Arriverò a Natale distrutto.

8 dicembre 2014

NATALE

Siamo ormai in prossimità del Natale e come ogni anno cerco, nel limite del possibile, di capire che aria tira in giro e se questa è aria di Natale. Vedo pochi addobbi natalizi, poche luninarie e in generale poca festa. Se poi ti capita, come è capitato a me, di camminare per qualche quartiere popolare, allora ti rendi conto del vuoto e in generale di come il Natale sia stato messo da parte da altri fattori quali ad esempio la sopravvivenza. Ieri siamo andati a fare due passi in quella che una volta era una bellissima fiera ed era il simbolo natalizio di Milano. Oggi invece è semplicemente una gelida passerella di bancarelle tutte uguali. Oggi andiamo a Como. Dovrebbero aver allestito una pista da pattinaggio vicino al lago e il classico villaggio di Natale. Alla fine non ho ancora capito cosa faremo per il periodo natalizio. Tutto da vedere e da capire. Per la macchina fotografica al momento, salvo colpi di scena imprevisti, credo di rimanere in stand-by e attendere che escano i nuovi modelli. Gli occhiali da vista invece dovrebbero essere il regalo dei miei genitori. Sono cinque anni che ho questi occhiali, credo sia arrivato il tempo di cambiarli. Pare che oggi ci sia il sole fuori, se fosse così non è male riuscire a scattare un paio di fotografie. Correggo: il cielo e' grigio...

7 dicembre 2014

TRECCA

Alla fine per andare alla Trecca (un gruppo di case popolari in Via Salomone) mi sono svegliato presto presto, ho preso lo zaino e sono andato fin li, che da casa mia non è vicino. Ho fatto un paio di fotografie e lo scuro del giorno avvolgeva ancora la città. Ci sono andato presto per una serie di ragioni. Sicuramente non è un quartiere facile, soprattutto in questi tempi dove è scoppiato, giustamente, il problema alloggi. Ci sono andato presto perché quando faccio anche una sola fotografia mi piace farla senza persone attorno, possibilmente, e senza nessuno che mi veda come un marziano e mi chieda cosa sto facendo. Mi verrebbe voglia di rispondergli: faccio una fotografia, semplicemente! Non hai mai visto uno fare una fotografia? Da li poi sono andato alle Torri bianche del Gratosoglio ma il quartiere lo avevo già battuto. Poi ho dovuto fare delle cose più strettamente legate alla vita come informarmi per occhiali e prezzi di una fotocamera, andare dal parrucchiere per sistemare i capelli. Prima di tornare a casa, nel primo pomeriggio, mi sono fermato al Giambellino, che è' un'altro storico quartiere popolare di Milano e dove oggi vivono molti extracomunitari. Anche al Giambellino in questi giorni ci sono stati fermenti e sgomberi di case occupate. Ho fatto due fotografie. Come poi spesso mi capita, la fotografia della giornata, cioè quella fotografia che in qualche modo riassume e completa la giornata, l'ho fatta ieri sera e per caso. Mi è bastato essere davanti ad un locale con le luminarie accese e una bambina che guarda dentro. Una fotografia molto diversa dalle fotografie che ultimamente faccio e che sono molto più urbane. Mi sono messo ormai in mente che mi serve un sito internet per pubblicare le fotografie che mi piacciono di più. Poi, con cautela e difficoltà, ho ripristinato completamente il mio portatile che oggi dunque è pari a quando lo avevamo comprato, devo comprare una tastiera da attaccare perché alcuni tasti non vanno più. Ieri sera siamo andati in un locale, che si chiama Ham ed è in Via Marghera. Su mangiano hamburger e la novità e' che questi hamburger te li puoi creare tu utilizzando un iPad che il locale mette a disposizione.

6 dicembre 2014

ANSIE

Cavolo, questa notte o mattina sono proprio in para dura (mi sembra di cantare una canzone dei tanto amati e scoperti Skiantos). Giorni pesi, come si dice a Bologna ed è difficile comportarsi come bravi 'cinni'. Pc portatile da ripristinare. Occhiali da fare. Macchina fotografica da comprare (non lo so ancora, in questi tempi di confusione non riesco piu a focalizzare il concetto se vince l'idea o il materiale a disposizione). Ieri, con agitazione che ormai mi pervade, sono andato con mio padre a Milano (zona McMahon) in un negozio che vende sia occhiali che materiale fotografico. A parte il fatto che ti si apre un mondo, devo dire che poi ti aprono parecchi dubbi o interrogativi. E così, piano piano, questo dubbi crescono dentro e io me li porto dentro, i dubbi sono come cani che ti mordono l'intestino. Ci sono momenti in cui sei appagato più o meno di quello che hai fatto, altri momenti in cui invece ti sembra tutto un grande casino e tutto è da rifare. Anche fare fotografie mi mette spesso una sorta di ansia, come se andassi a compiere un lavoro. Oggi per esempio non dormo perché sono in para per via del fatto che ho scelto (incoscientemente o meno) di andare alla Trecca, in via Salomone a Milano. Una fotografia mi basta. Poi mi sposto al Gratosoglio dove le foto in realtà sono più di una. Lo zaino da preparare, l'orario in cui alzarsi, arrivare sul posto, perlustrazione, tutte cose che un po' mi mettono ansia, soprattutto se il posto non lo conosco. Mi sa che poi, per qualche giorno o fine settimana, mi fermo. Per rifiatare, per recuperare le energie e per rimettere insieme le tessere del mosaico. È un po' come l'esercizio fisico dove il muscolo ha bisogno di rigenerarsi e la testa sapere dove andare. Così è per la fotografia. Così è per tutto.

5 dicembre 2014

SANT'AMBROGIO

Va' bene, questo cavolo di tempo persiste ad essere grigio e piovoso. Le previsioni di qualche giorno fa davano adddirittura neve per il ponte di Sant'Ambrogio. Sant'Ambrogio, il Santo di Milano e uno dei miei Santi a cui tutti i giorni dedico le mie preghiere. Ma Sant'Ambrogio per Milano non vuol dire solo celebrare il suo Patrono, ma anche la tradizionale fiera o mercatino che tutti gli anni invade le vie della città e poi la prima della Scala. Ricordo quando ero studente e andavo a vedere la fiera. All'epoca, essendo un giovane studente svogliato e un poco zarro, andavo in fiera per vedere se riuscivo a comprare qualcosa di indumenti. Ci sono andato anche con mio papà e anche con mio zio Giancarlo, due veri milanesi e quelle volte sono state le più belle. Ci sono stanto anche con il mio amico Franco che avevo all'epoca. Ci sono stato con Andrea e bigiavamo il pomeriggio scolastico. Insomma, sul mercatino di Sant'Ambrogio ho parecchi ricordi. Purtroppo anche non belli. Ricordo un recente Sant'Ambrogio di qualche anno fa in cui feci una litigata con la mia ex fidanzata. Andammo a mangiare in un ristorante in zona Brera (bello!) ma io ero particolarmente disperato. Non so come, sarà sicuramente per l'assonanza del nome e per il fatto che si entra ufficialmente nel periodo natalizio, ma Sant'Ambrogio come periodo lo lego molto allo scrittore che inventò il personaggio del Commissario Ambrosio, un romantico a Milano che amava l'arte, le donne ma non si faceva sfuggire i gialli che avvolgevano la città. E poi Sant'Ambrogio è il giorno in cui i milanesi solitamente preparano l'albero di Natale e il presepe. Quest'anno, se riesco, mi piacerebbe fare un giro con la mia compagna al mercatino anche se di domenica e lunedì ci saranno parecchie persone. Non ultimo come evento è la Fiera dell'Artigianato che da qualche anno si tiene alla nuova Fiera. Una volta era bello perchè facevi in un colpo solo, senza prendere i mezzi, sia la fiera degli Obej Obej che la fiera dell'Artigianato. Tra l'altro io posso dire di esssre stato alla prima fiera dell'Artigianato, quando le bancarelle e gli stands erano davvero pochi e la fiera praticamente sconosciuta.

4 dicembre 2014

RITORNO

E' qualche giorno che ho tralasciato (volutamente e non volutamente) il blog. Alle volte c'è bisogno di un momento di rigenerazione o decompressione. Alle volte non si ha nulla da scrivere e forse il bianco del foglio è più indicativo di parole senza troppo significato. In questi giorni ho avuto la possibilità martedì di starmene a casa e ne ho approfittato per fare due fotografie e anche per finire i regali di Natale. Ufficialmente li ho finiti. Solitamente a Natale mi regalo un dono, quest'anno in particolar modo non mi sembra di aver speso per me, anzi direi quasi nulla. Non so se alla fine mi concederò questo dono oppure attenderò momenti più propizi. Alle volte è bello anche attendere che tutto termini e poi godersi il dopo con qualche novità che ti da l'idea che la 'vacanza' continui. Sono riusciuto anche a capire come organizzare il mio ebook e conseguentemente a importare i libri. Non male come cosa, ho risparmiato qualche soldino. Poi i libri li prendo anche in prestito dalla biblioteca e il prestito come sappiamo è gratuito. Poi, mi capita ma raramente, di comprarli anche in versione cartacea ma la libreria sta diventando forzatamente una vetrina, come ha detto un conoscente, per vedere i libri che interessano e poi comprarli in internet dove solitamente si trovano a prezzo più basso. Sto avendo anche la possibilità di guardarmi la serie dell'Ispettore Coliandro (bestiale!). Solo perchè è ambientata a Bologna mi emoziona. Questo fine settimana non andiamo in montagna ma magari faremo una piccola gita fuori porta, vediamo quando e vediamo se pioggia o neve non ci impediranno la cosa. Ho in mente di fare ancora due fotografie e questo significa svegliarsi presto sabato mattina. Salute!!

29 novembre 2014

RINUNCE

Ieri, nonostante una fitta pioggerella molto fastidiosa (quella fitta e' sempre molto fastidiosa...), ho fatto 2 fotografie con l'iPhone. Le trovo molto interessanti. Quando le avrò rielaborate con i programmi di post-produzione allora saranno più accattivanti. Nel frattempo ieri, con devozione, ho mandato delle foto per un concorso indetto da La Repubblica, un concorso fotografico che ha come oggetto gli occhi, lo sguardo. Sono foto che non ho mai pubblicato, sarebbe bello vederle addirittura pubblicate su un quotidiano on line. Vincere onestamente la vedo dura, però il fatto di aver partecipato con fotografie molto dignitose mi fa felice. Ho rinunciato a comprare una macchina fotografica importante della Canon. Ho rinunciato perché è una spesa che onestamente non sono in grado di sostenere. Alla prossima, si vede che il progetto deciso per me non prevedeva in questo momento che io comprassi una macchina fotografica e nello specifico quella macchina fotografica. Mi è rimasto solo un dubbio : e' giusto sempre fare delle rinunce? In automatico nella testa mi scappa il pensiero di mio cugino Angelo. Va beh. Oggi forse la pioggia ha dato tregua e vado fuori a fare due passi per vedere se c'è' qualcosa di fotograficamente interessante. In teoria due posti li ho individuati. Vediamo cosa producono...

28 novembre 2014

FOTO?

Piove. E' un tempo autunnale. Insomma, una vera schifezza meteo con annessi e connessi, ovvero caos, strade con pozzanghere stile piscina, capelli increspati e gente nervosa. E' anche venerdì, tra l'altro si chiude novembre nel bene o nel male. Di solito, di questi tempi, faccio sempre un breve resoconto dell'anno. Attendo la fine dicembre e poi lo farò. Più o meno valuto, con la massima oggettività, come è andato l'anno sotto diversi punti di vita. In questo periodo, nonostante prenda le vitamine, sono spompato o stanco. Non è tanto la stanchezza fisica ad attanagliarmi ma la stanchezza mentale, evidentemente quello che faccio lo assorbo troppo. Pare che ieri in Consiglio Comunale sia scoppiato un mezzo casino per la maggioranza cioè un documento che formalmente non esiste in quanto l'iter procedurale non è stato completato correttamente e questo vizio può inficiare di nullità tutti gli atti conseguenti. Onestamente mi sembra strano che possano essere caduti in un errore di questo genere. Non credo neppure che alla fine abbia conseguenze pesanti sull'amministrazione e sugli uffici comunali, certo è che ora la minoranza consiliare avrà pane da mangiare e ora possiamo valutare fino a che punto la minoranza avrà il coraggio di andare avanti. Foto questo fine settimana? Boh. Domenica devo andare ad un pranzo e sinceramente non ne ho voglia. Nulla per carità contro gli ospiti, purtroppo questo mio stato 'stanco' influenza la mia socialità.

27 novembre 2014

OGGI

Riporto di seguito questo scritto. Sono delle parole, scritte in un foglietto, che sono state trovate in tasca ad una piccola sorella della carità uccisa in Algeria il 10 novembre 1995. Mi sono capitate addosso per non so quale motivo. Avevo messo questo foglietto nel portafogli e questa mattina, per caso, il foglietto è uscito fuori cadendo sul pavimento. Sono parole molto forti e molto profonde. Sono parole che, se lette oltre la semplice lettura, possono anche rivoluzionare il tuo modo di vivere. In questo momento mi servono.


OGGI 

Vivi il giorno di oggi
te lo dona Dio.
E' tuo, vivilo in Lui!
Il giorno di domani è di Dio
non ti appartiene.
Non portare sul domani
la tua preoccupazione di oggi:
domani è di Dio, affidalo a Lui!
Il momento presente è una fragile passerella.
Se tu l'appesantisci
con i dispiaceri di ieri
e con l'inquietudine di domani
la passerella cede
e tu sprofondi...
Il passato?
Dio te lo perdona!
L'avvenire?
Te lo dona Dio!
Vivi il giorno di oggi
in comunione con Lui!


26 novembre 2014

BLACKOUT

Un poliziotto negli Stati Uniti uccide un ragazzo di colore. Il poliziotto viene scagionato. E' la rivolta negli Stati Uniti, in  molte città c'è la ribellione. A Milano c'è la ribellione nelle periferie per via degli alloggi popolari. In passato ci sono state ribellioni nelle perifierie per via dei tagli alla spesa pubblica e in generale per via delle politiche costrittive dei governi dove la classe povera diventa sempre più povera e bersaglio delle restrizioni, dove la classe media, fino ad allora non toccata, viene toccata da margini di nuova povertà e dove la classe ricca invece continua a gonfiarsi sempre di più di benessere sociale ed economico. Nel libro che sto leggendo, in sintesi, viene spiegata l'origine di questo malessere che da anni coinvolge l'Europa. O almeno, il libro fornisce al lettore una spiegazione, spiegazione da parte di chi ha operato nel mondo della finanza mondiale. Un libro invece molto carino da leggere, meritevole di attenzione e scritto con un linguaggio fluido e fresco è Blackout di Morozzi. L'ho preso in prestito in Biblioteca a Milano. E' un libro che, leggendolo, mi ha personalmente fornito una dose di ansia e claustrofobia. L'idea ad esempio che tre tizi sconosciuti, ognuno con un passato ed un futuro, estremamente diversi l'uno dall'altro, possano trovarsi chiusi in un ascensore e costretti a stare insieme, mi mette ansia e stress psicologioco. Il libro secondo me merita di essere letto e, secondo me, sarebbe meritevole di una sceneggiatura cinematografica. Si chiama poi Blackout. Un titolo che andrebbe bene per etichettare il momento attuale della nostra società. In pieno blackout.

25 novembre 2014

SITO INTERNET

Va' bene, il tempo oggi è già peggiorato. Sembra quasi che il freddo sia però diminuito dal fatto che la pioggia è prossima. Ieri su Flickr ho messo una fotografia di mia nipote, una bella fotografia che la ritrare nel viso. Mia nipote è, di suo, molto restia a farsi fotografare. Quella fotografia l'ho scattata in crocera mentre arrivavamo a Barcellona, lei era sul balcone della nava e guardava il mare, il porto. Le ho chiesto di mettere il viso in una certa posizione e lo ha fatto. Strano, solitamente non mi ascolta mai quando le chiedo una cosa riguardo la fotografia. Sono sempre più conmvinto che devo crearmi un sito internet, mi picerebbe farlo da solo e forse c'è anche la possibilità in quanto certi siti per essere costruiti non hanno bisogno di consocere il linguaggio html. Ci sono poi siti che offrono la possibilità di costruire il proprio sito internet con una conoscenza base del linguaggio. In realtà quello che mi interessa è che, se possibile, compia il mio nome e cognome senza altre parole che pubblicizzano il sito su cui ho costruito il mio sito internet. Mi piacerebbe anche fare una fotografia in un quartiere popolare di Milano ma non è molto raccomandabile e quando ci sono passato, per fare un giro, ho visto onestamente brutte facce. Non  credo proprio di aver la possibilità di poterla fare alla luce del sole. Poi ci sarebbe un altro quartiere che mi piacerebbe fotografare ma qui, nei giorni scorsi, sono avvenuti scontri per via degli alloggi occupati abusivamente. Insomma, è un periodo caldo che non permette di muoversi con molta agilità nelle periferie. Io sono a favore delle periferie e degli abitanti onesti che ci abitano, sono sempre più abbandonati a vivere in spazi carenti di servizi e dove l'illegalità la fa da padrona.

24 novembre 2014

DERBY ALLA MILANESE

Alla fine il derby è terminato con un pareggio che accontenta e non accontenta nessuno. Guardando ieri sera la partita in televisione mi sono reso conto, non che prima avessi un'idea diversa, che il calcio italiano è decisamente sotto quello di altri paesi europei. Almeno come spettacolo e bel gioco. La partita non è stata un granchè onestamente, palle gol le hanno avute entrambe ma lo spettacolo è decisamente mancato. Però lo stadio era tutto esaurito, segno comunque che una partita come il derby, nonostante le due squadre non siano da scudetto, attira sempre interessi e attenzioni. Ieri pomeriggio sono andato a fare un paio di fotografie, ne ho fatte e sono contento di quello che ho fatto. Peccato perchè, per motivi oggettivi, non sono stato messo in condizione di farne un paio che mi sarebbe piaciuto fare. Ma se fare una fotografia comporta il rischio della propria persona o dell'attrezzatura utilizzata, meglio evitare e portare a casa quello fatto che è comunque buono. Mi rendo conto che bazzicando Milano da un po' alla fine gli angoli da scoprire o le novità da scoprire diventano sempre più rare e serve invece sempre più ingegno. Cerco di guardare cosa fanno gli altri fotografi milanesi ma non voglio neppure assuefarmi alle loro fotografie nè tanto meno esserne condizionato. Serve invece tanto tempo per girare la città, meglio a piedi, allora sì che hai l'occasione di scoprire nuove possibilità di fotografie. Mi sono portato avanti con i regali natalizi, giusto per non arrivare gli ultimi giorni e trovarmi ancora con il doverli fare tutti, anche se magari avrei avuto occasione di trovare prezzi magari più bassi. Una volta aspettavo gli ultimi giorni, è qualche anno invece che cerco di farli già prima. Sono a metà dell'opera.

23 novembre 2014

WARSA

Si chiama Warsa ed è un ristorante africano a Milano. Si trova in via Melzo, zona Corso Buenos Aires / Porta Venezia. Siamo andati ieri sera a cena. Il posto è molto accogliente, probabilmente anche dovuto al fatto che le luci dell'ambiente non sono forti ma calde. Il personale è accogliente e disponibile, attento alle esigenze dei clienti. Si mangia con un menù guidato dove il piattto principale (solitamente per due persone) è un piatto a base di carne o vegetale con verdure e riso. La novita, almeno per noi che avevamo frequentato solo il risotorante africano a Bologna, è che qui si mangia con le mani. O meglio: ti aiuti con il tipico pane africano che diventa una sorta di forchetta e ti aiuta a tirare su pezzi di carne piuttosto che verdure. Poi, quando siamo giunti quasi alla fine del piatto, ti aggiungono del pollo e due uova. Per digestivo del thè alla cannella. Il prezzo è contenuto e adatto a tutti, con una spesa che parte da venti euro a persona. In zona ho notato che ci sono altri due ristoranti africani, tra cui uno di cucina abissina che mi piacerebbe provare. Intanto Warsa lo consiglio per chi vuole provare a mangiare l'africano o comunque avvicinarsi alla loro cucina. Per affezzione e per simpatia che ho nei confronti del proprietario e del luogo, rimane in cima alle mie preferenze Adal di Bologna ma il ristorante in cui siamo andati ieri merita davvero. Unica nota dolente per chi come me è soprannominato Mister Patacca: occhio perchè ti ungi o sporchi ben bene se non sei attento a tirare su ik cibo con le mani.

22 novembre 2014

MATTINA PRESTO

Ed eccoci a scrivere un altro post dalla mia stanza da letto al buio. È tanto tempo che non rimango a letto al buio, sveglio, a riflettere o comunque pensare. Penso un po' a tutto. Tra poco e' Natale e al momento l'atmosfera è pari a zero. Pochissime luminarie in giro, pochissimi addobbi fuori dalle finestre o sui balconi delle case. Direi che con la sistemazione del pc sono davvero a buon punto, credo almeno di aver fatto un discreto lavoro di controllo e pulizia. Pronto (forse) per il programma di postproduzione fotografica. Mi tremano quasi le mani all'idea di poter lavorare sulle mie fotografie, manipolarle, imparare a renderle più belle. Il prossimo passo sarà il creare il mio sito internet con le raccolte delle mie fotografie, sicuramente all'inizio lo faccio gratuito e poi vedrò come proseguono le cose. Questa mattina, dopo l'appuntamento fisso in discarica, vado a fare due fotografie e magari comincio a pensare a qualcosa per Natale, giusto appunto. E come cantava un noto cantante di Roma: "tutto il resto è noia, si, non ho detto gioia....". Poi mi decido o memo per vendere la macchina fotografica e passare a quella a pieno formato, ma qui ci vogliono i denari e di denari ce ne sono pochi...

21 novembre 2014

SIG.RI B. E R.

Non ci bastava il Sig. B per venticinque anni. Ora dobbiamo sopportare il Sig. R,, probabilmente per altri anni. I due si assomigliano quasi in tutto, il protagonismo è l'aspetto che li accomuna maggiormente, l'aria fritta il loro motto principale con cui persuadano le persone. Il Sig. B prima e il Sig. R oggi credono di poter risolvere i problemi dell'Italia con riforme e riforme. Il principio per carità è anche buono, peccato però che si dimentichino un aspetto fondamentale: l'implementazione con i suoi costi, i suoi tempi e il cambiamento di mentalitò di chi è protagonista. In Italia poi, come anche in tanti altri paesi, i nostri politici sono succubi e al servizio (spesso ci sono costretti) dei gruppi di pressione o lobby. D'altronde sono le stesse lobby che spesso finanziano l'azione politica, le campagne elettorali e tutto quanto collegato. Vige in sostanza sempre il principio dell'interesse. Allora: siamo arrivati al fine settimana. Domani sera, tutto permettendo, sperimentiamo questo ristorante africano a Milano. Da un punto di vista mi sembra quasi di tradire Adal di Bologna ma alla fine non faccio nulla di male. E' calato il freddo o meglio le temperature si sono abbassate. Se riesco farò alcune fotografie e poi vorrei sistemare il portatile di casa, togliendo i programmi che non servono e mettendone di nuovi. Ieri nel frattempo ho beccato un fastidioso malware nel pc e l'ho dovuto eliminare installando un programma apposito. In internet c'è un sito, curato da un famoso divulgatore informatico, che è una risorsa eccezionale per chi come me è scarso con l'informatica. Domenica sera c'è il derby di Milano e domenica gioca anche la Fortitudo Bologna a Desio contro i padroni di casa. Intanto il Giambellino e il Lorenteggio a Milano diventano come le banlieu parigine e ne hanno tutte le ragioni. Case sfitte e abbandonate, case sfitte e aperte con forza da chi le occupa abusivamente. Più tutto il resto.

20 novembre 2014

NAZIONALE

Si preparano al grande sciopero della Pubblica Amministrazione fissato a dicembre e i sindacati sono già spaccati. Due su tre sono i promotori dello sciopero generale, il terzo si è defilato leggermente. Arriva anche il fine settimana del derby milanese. Una volta era molto sentito, quando io ero piccolino e aspettavamo tutti con impazienza il derby, anche perchè poi il risultato te lo portavi dietro per parecchio tempo. Oggi è molto meno sentitto e forse c'è molta meno fede e affezione per il calcio. Personalmente faccio molta fatica a conoscere e ricordarmi i nomi dei giocatori dell'Inter. Conte, il nuovo c.t. della Nazionale di calcio, dice che c'è disaffezione per la Nazionale. Ha ragione. Della Nazionale frega poco o nulla, soprattutto quando ci sono mille giocatori che ci bazzicano dentro e non c'è come una volta la spinda dorsale sempre presente. Frega poco o nulla perchè fa partite poco interessanti (vedi quella con l'Albania) e frega poco o nulla perchè fondamentalmente frega poco o nulla a molti dei suoi componenti. Io personalmente non ho quasi mai tifato Italia, se non quando ero piccolo, mi sta antipatica e non è una posizione presa per fare lo snob o chissà cos'altro. Sto lavorando (beh, forse la parola lavare è troppo) per allestire il pc di programmi utili per la gestione e la post-produzione delle mie fotografie. Ci vuole del tempo ma ci arriverò. Intanto, con buona soddisfazione, sono arrivato quasi alla fine del libro di Morozzi in cui scrive dell'Emilia canterina. Io personalmente avrei fatto un capitolo sul liscio ma quello è decisamente romagnolo.

19 novembre 2014

CONTRATTO DI LAVORO

Il rimmovo contrattuale del lavoro è un diritto dei lavoratori. Da cinque anni il contratto di lavoro dei pubblici dipendenti è fermo, credo sia giunta l'ora che il Governo, in particolare questo Governo che mi sembra molto attivo nelle problematiche sociali ed economiche, faccia un passo avanti e si sieda al tavolo negoziale con i Sindacati per trattare le linee contrattuali e non per dire un secco no alle proposte che gli vengono avanzate. Non è giusto che i dipendenti pubblici si vedano negati i propri diritti perchè devono compartecipare a garantire altri diritti e altre sicurezze che il Governo vuole dare a lavoratori che hanno perso il lavoro o lavoratori cassaintegrati o altre categorie di persone. Noi siamo noi, con i nostri diritti e doveri, non dobbiamo pagare colpe che non ci riguardano. Ci sono famiglie dove un solo componente lavora e lavora nel pubblico impiego portando a casa 1200 o 1300 euro e mantendendo moglie e figli. Credo che a queste persone debbano essere riconosciuti i diritti che gli spettano. Ho la sensazione che il nostro Ministro alla Pubblica Amministrazione conosca poco la realtà dei dipendenti pubblici e più in generale quella degli enti pubblici. La invito a venire a vedere in quali condizioni si lavora in un piccolo ente pubblico e la fatica professionale ed econimica che fa un dipendente pubblico. Ho anche la netta sensazione che, come accaduto in Francia, cominci ad esserci una insoddisfazione manifestata nelle periferie. Sempre più periferie e sempre più dimenticate. Il problema degli alloggi è la miccia che acceso un fuoco dove dentro troviamo isolamento, frustrazione, condizioni di vita molto difficili e abbandono delle istituzioni. Le istituzioni stesse sono in grande difficoltà nel gestire periferie che ormai sono multietniche e che richiedono servizi, manutenzioni e decoro. La possibilità di sfruttare la manodopera dei tanti immigrati che vivono nelle nostre periferie non è neppure presa in considerazione perchè nessuno ai piani alti ha mai pensato ad un sistema di integrazione di questo genera, un sistema che produca lavoro, risorse, quindi permettendo l'integrazione sociale dei tanti immigrati che si sentirebbero più italiani e meno propensi, alcuni di loro, a commettere fatti illeciti. Ieri sera, dopo il lavoro, ho fatto un salto nella chiesa del mio paese e ho scattato una bella fotografia con la macchina fotografica. L'avevo già scattata con il cellulare ma, per ragioni varie tra cui la qualità, ho pensato che era meglio averla anche con la macchina fotografica. Ringrazio il personale che mi ha aperto la chiesa e ha atteso che scattassi la fotografia.

18 novembre 2014

SOLE

Ieri sera ero abbastanza stanco. Poi questo fatto di essere 'stitico' mi crea veramente dei problemi. Ad esempio divento nervoso e ovviamente sono poco socievole con chi mi è accanto. Poi non mi sento affatto leggero. Avete presente quella senzazione di vuoto e rilassatezza? Poi ci si mette anche la schiena. Mi alzo la mattina e mi fa male la schiena, probabilmente perchè dormo male e probabilmente perchè il materasso deve essere girato, forse responsabilità è anche della ginnastica. Va' bene, oggi c'è il sole e questa è una novità nel panorama meteo di questo periodo. Vedere il sole alla mattina è come vedere un ufo nel cielo. Se questa sera riesco faccio un salto in chiesa perchè vorrei fare una fotografia che con la macchina fotografica viene decisamente meglio che con il cellulare. Vediamo se la chiesa è aperta o meno perchè dopo le 18 non lo so onestamente. Domenica, sul finire della passeggiata milanese, ho fatto una fotografia davvero bella, è la profondità che mi piace oltre che al soggetto. Molto cruda, molto piatta, molto scarna ma deve essere così senza troppi fronzoli. Il soggetto ritratto potrebbe anche servirmi il giorno in cui imparerò a inserire oggetti esterni in altre fotografie. Non deve essere facile, mi devo solo mettere a imparare questa funzione, come tante altre che devo imparare. Domenica pomeriggio, alle 18, gioca a Desio la Fortitudo Bologna contro la squadra locale. Mi piacerebbe andare visto che non sono ancora riuscito ad andare a vedere una partita casalinga della Fortitudo Bologna, ma prima o poi ci andrò a vederla al Pala Dozza.

17 novembre 2014

ISOLA

Ogni volta che sento il Governo parlare mi viene la pelle d'oca. Ogni volta dicono questa frase "per far rilanciare il paese occorre......" e ogni volta puntualmente cambiano l'oggetto della frase. Una volta è la scuola, una volta è il costo del lavoro, una volta è l'articolo 18, una volta è la ricerca. Cambiano oggetto a seconda del palcoscenico in cui sono. Secondo me le idee chiare non le hanno neppure loro oppure sono consapevoli che per far rilanciare un paese occorre intervenire in cento campi e ciò è infattibile. Ieri sono stato a Milano a fare un paio di fotografie. Non ha prezzo rimanere chiuso in metropolitana con fuori sulla banchina e dentro il vagone i tifosi croati che intonavano cori. Poi, a un certo punto, è andata via la luce dentro al vagone. Poi a Primaticcio il treno ha pensato bene di abbandonarci li e quindi mi sono fatto Primaticcio - Bisceglie a piedi. Un ritorno epocale con i vagoni strapieni di gente. Devo dire che mi sembrava di vivere in un paese da terzo mondo. L'Italia purtroppo è un paese da terzo mondo, venticinque anni di nulla governativo non solo l'hanno retrocessa ma, perggio ancora, distrutta. Prendiamo le pioggie insistenti di questi giorni, se non ci fossero stati abusi edilizi e condoni edilizi ma un controllo più severo del territorio non avremmo avuto questi disastri. Penso, ad esempio, a quanto accaduto a Laveno dove è morto un nonno con la sua nipotina. O penso alla Liguria, una delle regioni che mi sembra essere molto carente di infrastrutture e manutenzione. La tregua di ieri della pioggia sembra essere finita, oggi pare che ricominci a piovere e anche abbondantemente Ieri pomeriggio ero in zona Isola a Milano. I sacchi davanti ai negozi per ostacolare il fango la dicono tutta su come vanno le cose.

16 novembre 2014

PIOGGIA

Un po' di pioggia e il paese sprofonda. L'Italia come Waterland. Mi viene il forte sospetto che un paese adeguato di infrastrutture non subisca questo dramma che stiamo vivendo. Va' bene la pioggia e va' bene la quantità forse eccezionale che sta venundo giù, ma ho l'idea che in trent'anni non abbiamo mai fatto nulla per adeguare e fare manutenzione alle infrastrutture, oltre al fatto che ci sono case costruite in zone dove non dovrebbero essere costruite o vicino a colline / montagne che rischiamo chiaramente di sgretolarsi. Ieri siamo andati a mangiare in un ristorante giapponese in zona De Angeli, devo dire che ho mangiato una quantità esagerata di tonno alla griglia. Abbiamo beccato pareccchia acqua che è venuta giù però, complice anche l'ombrello il rosso, ho fatto delle belle fotografie. Devo raggrupparle ed è un lavoro che richiede però un po' di tempo. Oggi sono andato in palestra e, dopo pranzo, nagari faccio un giretto a Milano. Non necessariamente per fare delle fotografie ma semplicemente per fare un giretto visto che oggi, stranamente, è apparso un filo di sole.

15 novembre 2014

ANZEZO

Una delle canzoni più belle della musica è sicuramente The Wall dei Pink Floyd. Scritta da Roger Waters, rappresenta il manifesto per eccellenza della guerra contro le divisioni. Altro capolavoro legato al 'muro' e' sicuramente Heroes di Bowie, in una frase del testo il cantante cita esplicitamente il muro di Berlino. Berlino, la città divisa per eccellenza. La città che negli anni 70 e 80 ha ispirato intere generazioni per via del suo aspetto malinconico, tenebroso e decadente. Se penso ad esempio agli Hansa Studios di Berlino dove gente come Bowie o Iggy Pop hanno registrato capolavori. I Pink Floyd forse rimangono, grazie sopratutto a Waters, quelli che meglio hanno fatto della loro musica un mezzo di denuncia sociale e politica senza mai scadere nell'ovvieta'. Ieri è stato il compleanno di mio cugino Angelo. Otto anni dalla sua scomparsa sono tanti ma è ancora molto caldo il suo ricordo. A lui dedico oggi i mie pensieti e bei suoni che sto ascoltando oggi, che possano arrivargli fino al centro del cuore. Ciao cugino 'Anzezo' ci manchi ancora tanto. Ieri è stato bello ed emozionante vedere che tutte le tue persone care erano riunite li per te. Questo assolo di chitarra che sto ascoltando è per te caro cugino, che tu dall'alto possa amarci e guidarci proprio come un 'anzezo'!

14 novembre 2014

ISPIRAZIONE

Avevo scritto una parte di post, anche carino. Poi, come può capitare con queste infernali macchine che si chiamano computer, schiacci un tasto per errore e ti scompare tutto. Morale della favola: addio post e addio contenuto. Come faccio ora a riscriverlo da capo con la stessa verve e la stessa intensità di prima? Non lo faccio. Lo riassumo brevemente anche se non è la stessa cosa: scrivevo dell'inspirazione che ti viene donata frequentando certi luoghi o certi spazi o ancora certe città. Scrivevo che Milano è sicuramente una buona fonte di ispirazione ma che fuori dalle porte di Milano c'è un mondo che ispira. Penso a New York o Sarajevo ancora l'Asia. Mi ero soffermato a scrivere di New York e di come il cantante dei Rem, gruppo ormai scioltosi purtroppo, ne descriveva la difficoltà nel lasciarla, nel partire e andare via da New York. Questa sera le previsioni rimettono ancora pioggia e in generale brutto tempo, il che non aiuta il morale. Va' bene che il genere di fotografia che sto facendo è molto legato e costratto ad ambienti chiusi per cui, se voglio andare a fotografare, non dovrei avere più di tanto problemi ma tutto è sempre relativo. Non so esattamente come andrà o cosa farò in questo fine settimana. Originariamente mi ero messo in mente di andare via ma poi le cose non sono mai programmabili a lungo andare e possono cambiare. Praticamente manca un mese a Natale, o meglio un mese e dieci giorni. Devo pensare ai regali da fare e pensare cosa fare durante il periodo natalizio. Anche in questo caso tutto è sprogrammabile visto che è legato sempre a mille fattori esterni.

13 novembre 2014

PINK FLOYD

Ieri sera, ma anche l'altro giorno, ho ascoltato alcune canzoni dei Pink Floyd. In particolare un Best dei loro maggiori successi ma anche il famoso album Black Side of The Moon. Sono stato rapito da queste sonorità psichedeliche, ricercate e molto malinconiche. Li conoscevo già ovviamente ma non erano assolutamente tra i miei gruppo preferiti. Trovo invece che siano assolutamente eccellenti e innovatori. Un gruppo unico, solo per il modo con cui hanno interpretato la musica ma anche usato le parole per cantare le loro canzoni. Se fossimo bravi a leggere e capire l'inglese, scopriremmo la bellezza di alcuni testi di canzoni di artisti stranieri. Ricordo quando i Pink Floyd vennero a Venezia e a Monza, anni fa. Fu un vero delirio, io ero piccolo (avrei potuto andarci ma per i miei ero comunque piccolo) e non avevo nessuno con cui andare visto che mia sorella amava altri generi musicali. Un altro gruppo musicale che sto apprezzando molto in questi giorni sono i Rem e in particolare il loro album Monster. Un album di transizione, grezzo, ruvido, forse il più rock della band ma molto suburbano. Lo amo. Ho dei ricordi legati ad alcune canzoni contenute nell'album, prima tra tutte la canzone Bang and Blame. Devastante per quella base che ha sotto. Fotografia: questo fine settimana danno brutto tempo ma per il lavoro che devo fare va' bene comunque. Mi basta girare in luoghi coperti e in orari non frequentati prima per riuscire a fare alcuni scatti che mi servono per il mio foto-progetto. Renzi: il patto del Nazzareno è una vigliaccata, è l'inciucio con cui due forze politiche, entrambe allo sbando, stanno al governo; l'Italia ha bisogno di elezioni libere e democratiche con una legge elettorale trasparente. Ieri ho aiutato mio papà nel fare una lettera. Quando mi ha ringraziato mi sono sentito una cacca, non c'era bisogno che lo facesse. Abbiamo due caratteri che spesso si scontrano quando devono fare le cose, caratteri dettati da molte circostanze (l'età di mio papà e la sua impulsività nel fare le cose, la mia età meno matura di mio padre e forse quel senso di onesta 'rottura' quando devo fare qualcosa per gli altri). Eppure, nonostante le divergenze e il modo differente di affrontare le cose, poi le facciamo e le facciamo bene. Capisco che mio papà ha sempre più bisogno del sottoscritto e io ho sempre più bisogno di mio papà. Lui perchè diventa anziano, io perchè divento ogni giorno sempre più responsabile e ho bisogno di una figura responsabile al mio fianco da osservare. Credo che lui non si debba sentire in colpa o altro per quanto accaduto riguardo il suo acquisto in internet, purtroppo sono cose che capitano. Danno fastidio ovviamente ma lui ha tutto il diritto di fare le sue azioni, c'è solo necessità di aspettare i tempi.

12 novembre 2014

NO AI TECNICISMI DELLA FOTOGRAFIA

I nostri politici sono più in televisione che dentro le aule istituzionali. Carino il film che sta nascendo per le multe prese dal Sindaco di Roma per aver parcheggiato per otto volte la sua macchina dentro la ZTL del centro di Roma. E' nato un caso, paradossale come di solito vanno le cose in Italia. Il Sindaco sostiene, avrà le sue motivazioni, che un hacker ha tolto il suo nominativo dai permessi di parcheggiare l'auto nel centro storico. C'è chi invece sostiene il contratrio, Finirà tutto a tarallucci e vino. Continua a piovere e da quanto ho capito pioverà anche nel fine settimana. Teoricamente avevo pensato di andare via ma andare via con la pioggia è una grande rottura, anche perchè ho la macchina fotografica e ho l'ombrello. Cercherò di continuare a fare le fotografie legate ai miei due o tre foto progetti che ho in mente di fare. L'altro giorno ho pubblicato una fotografia su una pagine FB legata ad un marchio di macchine fotografie. Lo scatto riguardava un uomo, in evidente stato di ubriachezza, disteso per terra in un viale della città. E' stato uno scatto 'rubato', cioè uno scatto reale, senza modelli prestati ad hoc o tempistiche per comporre in modo adeguato la fotografia. E' ovvio data la situazione che avevo davanti agli occhi. Delle regole fotografiche me ne sbatto quando riesco a fare uno scatto che rappresenta adeguatamente la realtà cruda e a me piace questo scatto. Un sapientone che governa il mondo della fotografia ha criticato l'aspetto tecnico, cioè la composizione, ecc. Ecco, queste persone sono proprie le persone che vivono eslcusivamente di tecnicismi e alle quali cerco di stare a distanza infinita. Sono persone che sicuramente non riescono a trasmettere emozioni dagli scatti che fanno perchè le subordinano alle regole, alle tecniche e a tutto il resto che rende il mondo della fotografia noioso e impacchettato. Sono persone che non vanno oltre, cioè non sanno leggere la fotogrfia e il perchè viene scattata i un certo modo. Buona vita anche a questi fotografi, forse più adatti a fare una fotografia con affianco il manuale per fare belle fotografie. Ho visto in giro delle fotografia, che non rispettano regole determinate, ma che le trovo bellissime. Anche lo sfocato, tanto per intenderci, è un errore che poi la prassi a fatto diventare una regola acquisita. Nella fotografia, come in generale per il mondo delle arti, ci sono regole ma c'è anche la libertà di inventarne delle nuove e anche di eluderle. Grazie al cielo.

11 novembre 2014

CANON



I rapporti interpersonali sono uno degli aspetti della vita più pesanti, difficili e insicuri. La prima variabile che devi mettere in preventivo è l’umore della persona che hai davanti. Questa variabile vale anche per te stesso. Oggi per esempio è una di quelle giornate in cui avrei desiderio di non vedere nessuno. Sarà la pioggia che batte insistente, sarà novembre che alla fine è sempre novembre, sarà perché un giorno mi sento sicuro e il giorno seguente non mi sento affatto sicuro di nulla. In questo momento uno dei miei interessi che alimenta la mia curiosità e felicità è sicuramente la fotografia. I vari progetti che mi sono messo in testa mi rendono felice, penso ad esempio a comprare la nuova macchina fotografica oppure a fare i miei piccoli importanti foto-progetti. Non nascondo che ultimamente, anche per forza maggiore ma anche perché serve sempre trovare alternative, sto cercando di interessarmi al Macro o meglio una possibile strada da battere + quella della fotografia Macro. Non significa che abbandono il tipo di fotografia che mi piace (street o urban che sia) ma comincia ad affascinarmi anche il Macro come un insetto, un capello o l’occhio umano. Naturalmente tutto viene rapportato alle risorse economiche che ho perché la fotografia Macro costa. Un obiettivo Macro serio costa almeno mille euro, è vero che dopo fai tutto e di più però sono sempre mille euro. Nel frattempo continuo a prediligere Canon a Nikon. Nulla contro la Nikon. Sono marchi che si equivalgono ed entrambi valgono e hanno fette di mercato. E’ una pura scelta personale come scegliere di tifare Milan o Inter. Per esempio un altro tipo di fotografia che mi piacerebbe fare è quella sotto la pioggia cioè fotografare in questo caso modelle o modelli sotto la pioggia. Mi accorgo che le idee, i fotoprogetti e tutto il resto nascono difficilmente a tavolino ma semmai sono più frutto di intuizioni, idee allo sbaraglio, girovagando la città e informandosi su cosa fanno gli altri.

10 novembre 2014

FOTO PROGETTI

Arriva anche la notizia che a breve ci sarà la sostituzione del Presidente della Repubblica. Se per eleggere due giudici costituzionali ci sono volute quasi venti tornate, figuriamoci per eleggere il Presidente della Repubblica, staranno in ballo almeno due anni. Già è nata la prima polemica: donna o uomo? E naturalmente i movimenti femministi sono già in piazza. In Italia, per ogni cosa banale, si scende in piazza. L'ultima banalità è il libero diritto delle donne di poter fare running senza essere molestate. Sono accaduti a Milano, nel percorso Corsico - Naviglio, casi di molestie, per cui tutti in piazza a protestare e a chiedere sorveglianza e presidio delle forze dell'ordine. Le forze dell'ordine già non presidiano adeguatamente i quartieri difficili, per mancanza oggettiva di risorse e tempo, figuriamoci se possono mettersi a presidirare la domenica mattina o il lunedì sera il tratto del Naviglio in questione. Va' bene,  diciamo che ormai ho focalizzato i miei foto progetti che voglio fareo o meglio i primi che voglio realizzare, anche per una questione che li ho già avviati raccogliendo fotografie in giro. Aspetto ancore perchè prima devo fare un lavoro generale di riorganizzazione di tutte le fotografie scattate e poi creare delle sottocartelle che contengano le fotografie da mettere in questi foto progetti. Sono convinto comunque che posso fare meglio e che c'è in giro ancora materiale da raccogliere, cioè da scattare. Ieri per esempio girovagando in zona Bicocca ho scattato due fotografie che si prestano bene ad uno dei miei foto progetti ed è nato tutto per puro caso. Ecco perchè della mia convinzione ci sia in giro ancora molto da fare, soprattutto in zone di Milano che non ho ancora girato.

9 novembre 2014

BREVE RIASSUNTO

Ricorre la caduta del muro di Berlino. A Berlino ci sono stato anni fa, nel mio periodo berlinese e nostalgico. La città si presta bene alla malinconia. A Berlino ci tornerò, presto. Da solo o in compagnia. Già immagino le foto che potrò fare. E' vero che tutto finisce nella vita e che si aprono e chiudono cicli, però è anche vero che le cose belle rimangono. Vedi appunto Berlino o anche il ritorno di Bologna. Anche le cose brutte rimangono, ti restano, le metabolizzi, le razionalizzi ma non le coltivi più. Berlino ha una storia incredibile. L'idea è quella di andare con mio papà. Io e lui. Dunque, ieri sono stato a Milano e fatto un paio di foto. Non devono necessariamente piacere agli altri ma a me. Fanno parte di quel primo progetto fotografico che voglio fare e fanno parte in generale di un mio reset nei confronti della fotografia, di cui oggi ho le idee più care e so dove indirizzarmi. Per crescere occorre flessibilità e idee chiare, non solo nella fotografia. Il reset e l'introduzione di cose nuove (poche) oggi è dovuto anche a cambiamenti personali, che mi sono stati imposti e che ho accettato. Rivaluto anche università. Quasi sicuramente mi riscrivo in palestra. Venerdì ho preso a prestito un paio di libri dalla Biblioteca. Sono libri di Morozzi. Ho parlato con mio padre del mio desiderio di cambiare la macchina fotografica per passare alla professionale, ciò è legato anche al fatto di specializzarmi in tematiche varie, esempio macro, che non siano solo il portraits. Fine settimana prossimo vado via.

8 novembre 2014

COSE DA FARE

Diciamo che sarà un sabato alla milanese. Ho anche pensato di andare a Bologna, poi ho visto i prezzi degli alberghi e mi sono spaventato. Le camere singole le fanno pagare a peso d'oro. Devo anche andare a recuperare il mio piccolo mp3 che inavvertitamente ho lasciato a ricaricare nel computer dell'ufficio. Poi tarda mattina, se me la sento, vado a fare delle fotografie. O meglio. Provo a fare delle fotografie, direzione Centrale ma anche altre zone andrebbero bene. Ormai ho in mente quale sarà' il mio primo foto progetto e quindi devo ancora fare un paio di scatti. Poi raccolgo quello che ho in mano e lo valuto, serenamente e onestamente. Da qui a Natale, ma Natale non è una scadenza obbligatoria, mi sono posto un paio di cose da fare. C'è sicuramente qualcosa da fare che è obbligatorio o dovuto, altro potrebbe essere solo un vezzo. E parlo sia per me che per gli altri. Una cosa ad esempio che devo fare sono i regali. Una cosa che dovrei fare: gli occhiali da vista. Una cosa che mi piacerebbe fare: dare dentro la mia macchina fotografica (con obiettivi annessi) e comprarne un'altra professionale. Il vezzo inutile se non per un arricchimento personale: fine settimana a Berlino. Quando si è' soli, dopo aver trascorso del periodo con una persona, ti vengono fuori un sacco di idee. Non è' che l'amore uccide la creatività dell'animo?

7 novembre 2014

RIFLESSIONE DEL MATTINO

Ho sempre considerato il paradosso come un evento straordinario della vita. Per me la vita ha sempre dovuto avere una forma circolare, chiusa, ben precisa, senza eventi particolari che smontassero la sua linearità. Negli anni, nonostante rimani un immaturo, dentro di te comunque il seme della crescita c'è e con questo anche la vita in generale la vedi sotto nuove prospettive e sotto nuove prospettive dai significato agli eventi, alle persone e in generale a te stesso. Oggi mi rendo conto che il paradosso, le situazioni assurde, il subnormale fa parte della vita ed è vita, da accettare come quando si accettano di buon grado le cose più belle che può offrire. Certo, fa un grande male accettare le cose brutte ed è per lo più molto difficile accetterle se siamo abituati a non farlo, significa rimettere in discussione se stessi e il proprio modo di vivere. A quarant'anni poi diventa da un lato più difficile perchè si è fossilizzati nella propria posizione portata avanti ma dall'altro lato, con un seme di maturità in più rispetto a prima, si è anche più bravi nell'affrontare questo cambiamento. La vita semplicemente va' come deve andare. Forse c'è un progetto, forse c'è un destino, forse siamo noi. Sta di fatto che la vita va' come deve andare e noi DOBBIAMO accettarla, nel bene e nel male. Il salto di qualità riusciamo a farlo quando razionalizziamo anche il male che di solito ci frusta, ci butta giù e non ci fa sentire bene portandoci all'odio, alla rabbia, alla depressione, alla solitudine interiore ed esteriore. L'ideale è quello di non ripiegarsi su se stessi ma offririci sempre agli altri nella maniera migliore e più aperta o positiva possibile. Non è facile, lo so. Personalmente vivo di contraddizioni, stati d'animo altalenanti, malinconia. Ricordo sempre una frase che mi è stata detta, molto semplice ma efficace: il passato è solo un ricordo, il presente bisogno viverlo al meglio ogni istante, il futuro occorre prepararlo al meglio ma non dobbiamo avere la certezza che le cose vadano come speriamo. Nella mia vita, in generale, credo di aver commesso diversi errori, alcuni dei quali hanno toccato vivamente anche i miei genitori. So di non essere un figlio perfetto e so che molto spesso li ho 'usati' per raggiungere i miei risultati personali, so anche che non li ho aiutati materialmente come avrebbero voluto o io avrei voluto, semplicemente ti manca la voglia o la forza o l'interesse per farlo. D'altro canto sarebbe sbagliato giudicarmi solo per il negativo. Credo anche di avergli regalato dei bei momenti di vita. In questi tempi ho nei loro confronti un forte attaccamento perchè li vedo soli e più invecchiati di un tempo. Nei loro confronti ho cercato sempre di essere un figlio onesto, molto spesso ci sono riuscito, magari qualche volta mi scappata l'onestà. Oggi, che siamo nel presente, vorrei che i loro istanti di vita li vivessero il più bene possibile, nonostante contraddizioni, paradossi o problemi che purtroppo possono affliggerci. Stare con loro o sedermi a tavola con loro mi da l'idea di proteggerli.

6 novembre 2014

OBAMA

Obama ha perso il Senato, che ora è in mano ai Repubblicani. Tra due anni ci sono le elezioni in America e per Obama la strada si fa in salita. Oggi deve necessariamente aprirsi ai Repubblicani e adottare un atteggiamento meno resistente possibile. La vittoria dei Repubblicani è un evidente segno che qualcosa si è rotto o meglio che i democratici hanno sbagliato in questi anni ad adottare alcune politiche pubbliche. Personalmente vedo la politica estera come un handicap per Obama, non è riuscito mai ad avere un atteggiamento trasparente e ad adottare azioni politiche convincenti. Siamo invece alla frutta in Italia. Dopo la frutta e il caffè con l'ammazzacaffè, c'è la digestione, il che significa che magari cominciamo a buttare giù tutto questo schifo che stiamo assorbendo in questi giorni di tensioni politiche, lotte sindacali, teatrini, accuse e smentite e le solite facce di bronzo. In poche parole la solita Italia. Si avvicina il fine settimana e vorrei fare un paio di fotografie in Stazione. Non so se riuscirò ad andare sabato o domenica. Una fotografia l'ho già in mente ma questa devo crearla io con un cartello o foglio, l'altra invece presuppone il fatto che io vada in un palazzo di Milano a fotografare il cortile o meglio il palazzo dall'interno. Continuo, un poco al rilento, a scrivere il mio libro. Sono fermo a un capitolo che però mi piacerebbe rivedere perchè non mi convince molto. Ho deciso finalmente quale sarà il mio primo portfolio di fotografie. Credo di avere un numero sufficiente per farlo. Devo un poco studiare come si fa un portfolio cioè sistemare le fotografie, capire l'impaginazione, ecc.

5 novembre 2014

ITALIAN STYLE

Non c'è una cosa seria in Italia che abbia un inizio e una fine linerare. Prendiamo il caso del povero Stefano Cucchi. Morto. I suoi parenti devono arrivare al punto di chiedere di essere ricevuti dalle istituzioni perchè lo Stato è stato probabilmente colpevole della sua morte (anche se c'è una sentenza che scagiona tutti) ed è colpevole ancora oggi in quanto non riesce o non vuole dire come sono andare le cose. E i parenti di Cucchi vanno dallo Stato per essere difesi dallo Stato. Veramente, mi sembra di essere dentro un meccanismo assurdo, sembra di vivere in un paese del quarto mondo. Altro che democrazia, Stato che difende il cittadino e sovranità popolare. Apriamo gli occhi e convinciamoci del fatto che i poteri forti sono i nostri primi assassini. Di casi come questi ce ne sono tantissimi, di varia natura: un altro ragazzo morto che si chiama Uva e di cui naturalmente si è montata una grande confusione che ha oscurato la verità, stragi che dopo decenni e deceni rimangono impunite, personaggi criminali che siedono al nostro Parlamento e che escono quasi sempre impuniti dalle loro malefatte, soldi rubati ai cittadini e di cui non si arriverà mai ad un colpevole, e via dicendo. Qui il problema è grosso, altro che articolo 18 e l'Italia in Europa. Qui è da rifondare tutto, a cominciare dalle istituzioni stesse che nella gerarchia occupano il primo posto. Questo Italian-Style mi fa proprio schifo ed è frutto di un paese povero culturalmente e umanamente, di un paese debole di sistema giuridico, di istituzioni latenti e spesso poco trasparenti. Credo di non essere l'unico a pensarla in questa maniera però le cose le accettiamo fino a quando non ci toccano di persona.

4 novembre 2014

MACCHINA PROFESSIONALE

All'inizio del mese di novembre si concentrano parecchie ricorrenze: i Santi, i Defunti e i Caduti. Ho mancato la Messa e me ne dispiace, però ho avuto l'occasione di confessarmi nella Chiesa dove andavo anni fa e di guardare il tutto con occhi un po' differenti. Ieri ho scaricato dalla macchina fotografica al computer un centinaio di fotografie, c'erano ancora quelle della penultima volta che siamo stati a Bologna. Ho impiegato circa un 'ora per farlo e in compenso ho iniziato anche ad archiviarle, so che ci vorrà un sacco di tempo per farlo ma piano piano ci arrivo. Ieri a letto guardavo su un sito di compravendita le macchine fotografiche professionali della Canon, alcune avevano effettivamente dei prezzi abbastanza competitivi visto che sono usate. Il problema che mi pongo, credo che se lo pongano tutti, è quello di capire se è un usato buono o meno. Sulle macchine fotografiche poi non ho ancora compreso se c'è la possibilità di capire il numero degli scatti effettuati ma soprattutto capire se le varie parti meccaniche sono davvero a posto. Adesso poi vorrei cominciare ad interessarmi al mio primo portfolio, che sarà abbastanza semplice così almeno capisco i vari passaggi per farne uno. Ovviamente dipende sempre tutto dalla disponibilità economica che ognuno di noi ha da investire in questa passione. Però vedo in giro dei foto-progetti che sono fatti, credo, con macchine normali se non addirittura con telefonini, ciò rafforza la mia idea che prima di tutto serve l'idea o l'occasione per fare una bella fotografia. Piove e immagino che non solo fiumi e in generale i corsi d'acqua saranno monitorati (forse) ma monteranno anche le polemiche, come ovvio.

3 novembre 2014

RITORNO AL PASSATO

Come ormai accade da un poco di tempo, ogni tanto andiamo a Bologna. Ci siamo stati in questo fine settimana, forse l'ultimo dove abbiamo avuto la fortuna di prendere un bel tempo. A Bologna, durante le ore centrali della giornata, si stava davvero bene come clima. La città era particolarmente affollata, soprattutto sabato nell'orario precena abbiamo fatto un aperitivo in centro, rimandando l'albergo a dopo cena, e c'era veramente tantissima gente. Forse si rivitalizza molto nel tardo pomeriggio a discapito delle prima ore del pomeriggio. Abbiamo girato abbastanza, forse meno del solito, ho fatto parecchie fotografie che a me piacciono e che definisco "concettuali". Bolona si presta bene alla fotografia, sarà forse per il suo trascorso alternativo - artistico e per tutte le situazioni che pui incontrare, vedi ad esempio Piazza Verdi. Siamo andati a mangiare al Ristorante Africano, una piccola libidine che ci permettiamo, credo che siamo gli unici clienti che vengono da Milano apposta per mangiare nel ristorante di Adal. Ma ne vale la pena, a partire dall'ospitalità e dalla simpatia del proprietario per arrivare ai piatti che sono davvero buoni. Domenica mattina, un'altra piccola novità che mi ha fatto piacere. Sono andato a confessarmi, in realtà volevo far vistare la chiesa di Via Indipendenza dove andavo quando stavo a Bologna. Siamo entrati dentro e mi sono accorto che confessavano. Mi sono messo ad aspettare il mio turno e quando sono entrato nel confessionale ho avuto la bella sorpresa di incontrare il Sacerdote con cui parlavano nei miei anni bolognesi. Ovviamente lui non si ricordava ma per me è stato un piacere raccontargli cosa è sucesso dopo la mia partenza da Bologna e tutto il resto. Mi sono ripromesso di andarlo ancora a trovare. Altri due luoghi storici che ho avuto modo di rincontrare sono stati: il Barazzo del Pratello e la signora che prepara la pasta fresca. Quando stavo a Bologna mi era capitato o di prendere un cappuccio al Barazzo o di comprare la domenica mattina qualcosa di fresco da mangiare per pranzo. In particolare il Barazzo è un locale storico del quartiere e la cosa che mi soprende sempre positivamente è la natura dei suoi frequentatori: da semplici ragazzi ad alternativi fino ad arrivare alla vecchina che prende il caffè. Una frase che mi ha fatto piacere da parte della mia fidanzata è stata questa: ormai siamo di casa a Bologna, quando vogliamo ci possiamo tornare. A me fa piacere sapere che Bologna, a cui comunque sono affezzionato, è lì presente e quando voglio posso riscoprirla.