31 dicembre 2018

FRANCESCO IS BACK

Sono tornato, dopo mesi di 'latitanza' non forzata, sono tornato a scrivere sul blog. Alle volte il riposo fa bene, così come il distacco, entrambi servono a rigenerarsi e a essere più brillanti, avere delle idee nuove da proporre. Dunque, di cose da dire ne ho una marea, sono passati più di 2 mesi dall'ultimo post scritto. Piano piano, dato che voglio riprendere la mia abitudine a scrivere, parlerò di tutti gli argomenti che ho in testa. Comincio da quello più recente in ordine di tempo ovvero gli scontri tra Inter e Napoli accaduti a Milano prima dell'inizio della partita. Personalmente distinguo quanto accaduto fuori dal campo con quanto accaduto dentro al campo. Gli sfotto dentro al campo sono storia del calcio, ci stanno e non mi sorprendo, anzi, trovo che sia falso indignarsi dinanzi a sfottò che i tifosi rivolgono ai giocatori di calcio. Succede tutti i giorni anche sulle strade che ci si insulta e non solo, ma non vedo da parte dei media la stessa attenzione e condanna. Quanto accaduto fuori, ovviamente, è da condannare. Dico solo una cosa: quando una tifoseria compie un atto simile, come quello accaduto a S. Stefano, sicuramente i capi della curva sono almeno informati di quanto è stato programmato. Nell'orbita di una curva, dentro o fuori lo stadio, nulla si muove senza che i capi diano il benestare. Purtroppo c'è stato un morto, ma anche se non ci fosse stato, quanto accaduto sarebbe da condannare pesantemente. Personalmente chiuderei la curva un anno e infliggerei una bella multa ai tifosi coinvolti e alla società. Intanto, oggi è capodanno. Per la cronaca, circa 13 anni fa, correva infatti il 2005 e precisamente il 30 dicembre, cominciavo a partorire l'idea del blog. Allora dedicato a un'altra persona.

2 ottobre 2018

M5S = BERLUSCA

Il paragone regge. Abbiamo avuto il populismo di Berlusconi che per vent'anni ha promesso alla massa le cose più irrealizzabili pur di ottenere il consenso. Oggi abbiamo l'orda dei populisti della prima mano, nostalgici degli anni 70 e 80, nostalgici della vecchia Dc, nostalgici delle belle nazionalizzazioni, che sparano promesse elettorali per accontentare il loro elettorato. Il punto è che però siamo caduti davvero in basso. Mentre Berlusconi era un imprenditore, se vogliamo dotato di personalità e fascino, questi sono decisamente goffi, grossolani e tristi, oltre che seriamente impreparati. Un vicepremier che tratta lo spread come 'numerati', che dice che i commissari Ue non hanno neppure l'1% delle preferenze, che si pavoneggia che la povertà con lui è finita, non fa altro che rendere l'era Berlusconi come un'era d'oro e Berlusconi come Aristotele. I pentacazzari sono veramente tristi, sono stati intortati di tante baggianate sovraniste e populiste, tu provi a fare un discorso serio con loro ma ti guardano con sguardo smarrito e un po' ebete mentre ripetono 'Grillo....Grillo....Grillo...Casaleggio..'. E' finito l'incubo Berlusconi e stiamo pagando lo scempio, finirà l'incubo anche di questi scappati di casa e ne pagheremo malvolentieri lo scempio culturale, economico e politico. Speriamo che tutto questo sia una ruota e che domani si torni all'inizio di tutto con una politica seria e sobria. Vogliamo parlare del loro responsabile della comunicazione? Ne vogliamo parlare? La rovina di una categoria, lasciamo perdere. Il traguardo più alto che ha raggiunto nella sua vita è stato partecipare al Grande Fratello, senza neanche vincerlo. Ma tanto di tutto questo chi se ne frega, l'importante è che mi danno il reddito di fancazzismo per stare sdraiato sul divano. Tanto ci sarà sicuramente qualcuno che lavora e paga le tasse anche per me. 

20 luglio 2018

L'INTREPIDO

Questo governo è uno dei peggiori da quando è nata la Repubblica. Non hanno un'idea concreta e seria, mettono in discussione tutto per partito preso e ad oggi hanno fato sì e no due decreti. Non male per un gioverno che prometteva di cambiare il paese, nato da un 'contratto' tra due forze populiste. Una oggi pensa solo all'immigrazione, l'altra alle pensioni d'oro e ai voucher lavoro. Che tristezza. Intanto c'è chi affitta la barca e va' a gonfie vele, ma c'è anche chi asusme la segretaria con uno stipendio d'oro. Alla fine penso che chi governa pensa esclusivamente ai suoi bisogni e ai suoi interessi, ai bisogni e agli interessi degli amici. L'importante è ottenere una rendita. La coppa del mondo l'ha vinta la Francia, però le vere sorprese sono state il Belgio e la Croazia, squadre con molti talenti in campo. Quest'estate è stata segnata, calcisticamente parlando, dall'arrivo di Ronaldo alla Juventus. Personalmente penso che a Ronaldo della Juventus non importa granchè, quello che gli importa sono i risparmi fiscali che può avere dall'Italia. Lasciamo perdere poi il tifoso-populista, quello che non mangia ma spende 100 euro per la casacca del portoghese. Che tristezza. Ieri sera ho iniziato a rivedere un film di Albanese che trovo molto bello, si intitola L'Intrepido e racconta la storia di un precario che fa mille lavori a Milano pur di vivere. A modo nostro ognuno di noi è un'intrepido quando si deve destreggiare nella giungla quotidiana di problemi e cerca di cavarsela con i mezzi a disposizione. Tra un anno nel mio paesello ci saranno le elezioni comunali e sarà divertente vedere come tutti si scanneranno con tutti, per poi ridiventare amiconi dopo un mese.

4 luglio 2018

DUBBI

Ho dubbi e perplessità sull'attuale governo italiano. Io credo che per fare il politico, sia locale che nazionale, occorra una preparazione che non sia solo dialettica ma anche tecnica. Oggi invece i politici, soprattutto di livello non locale, sono solo urlatori e neppure bravi, la competenza tecnica la demandano ai loro collaboratori, di cui comunque si potrebbe anche obiettare la preparazione. E' l'epoca del populismo, degli urlatori da copertina, dei supportes politici e di tanti slogan irrealizzabili. Ancora una volta il popolo è affascinato dall'immagine senza curarsi della sostanza. Peccato. Sto guardando su Netflix la serie Una Grande Famiglia, ambientata a Inverigo, che è un Comune nella brianza. Mi piace molto come serie televisiva, mio papà addirittura l'ha vista 2 volte. Le serie e i film, come libri, ti permettono di entrare in un mondo parallelo e di goderti questo spazio di libertà e di sogno.Ci sono almeno due film che andrei volentieri a vedere, cioè Dogman e La Terra dell'Abbastanza. Poi c'era anche quel film ambientato a Milano di cui non ricordo il titolo. Ogni tanto mi viene in mente Bologna e anche gli anni trascorsi. Ho tanti difetti e uno di questi è quello di non saper mai cancellare una situazione. Invidio chi riesce, con una semplice alzata di spalle, a levarsi via tutto dalla pelle. Tra un mese esatto sarò in ferie, mai attese come quest'anno.

3 luglio 2018

NONNA

Ciao nonna, ti voglio bene. Oggi sarebbe stato il tuo compleanno. Ti vengo a trovare ogni settimana e ogni settimana ti prometto che non ci dimenticheremo mai. Così è e così sarà. Ti abbraccio forte. Ti voglio bene. I nonni e i genitori sono un bene primario e un valore aggiunto per le nostre vite. Alle volte ci arrabbiamo, alle volte litighiamo, alle volte ci scontriamo, ma spesso anche ridiamo e ci abbracciamo. La vita è una giostra quotidiana, sali e scendi, momenti in cui sei in alto e momenti in cui sei in basso e rasenti i muri. Le persone care sono importanti. Non perdiamole di vista, mai.

9 giugno 2018

I'M BACK

E' tanto tempo che non aggiorno il mio blog. Oggi ho trovato l'occasione di farlo, anche perchè dopo un mese di latitanza di cose ne ho da raccontare. Ricordo quando a Bologna,  ma anche prima quando ero a Milano, il blog era il mio pensiero fisso, tutti i giorni dovevo buttare giù due righe, ero (e lo sono ancora oggi) convinto che fosse la mia memoria quando un giorno non avrò più nulla da fare, la testa si sarà bollita, ma le parole rimangono e sono i ricordi della vita. Qui dentro c'è davvero tanto della mia vita, cose vere e cose meno vere, alle volte ho scritto con sentimento e altra voltre solo per dovere. Ricordo quando prima di iniziare a lavorare, mi 'sintonizzavo' su Splinder per scrivere il mio post quotidiano. Poi è arrivata Bologna e poi ancora Milano. E oggi sono ancora qui a voler scrivere due righe. Forse ultimamente il blog era diventato monotono per via del fatto che scrivevo di politica e basta. Ok, prometto a me stesso di evitare discorsi politici. Accenno solo al fatto che Lega e 5S, che fino a ieri se le sono date di santa ragione, oggi governano insieme e pare anche che vadano d'amore e d'accordo. Il premier fino a ieri era un illustre sconosciuto, in reatà anche oggi lo è. L'ambizione purtroppo gioca anche brutti scherzi. Ho in mente di tornare a Bologna, per un giorno o magari anche per sempre. Questa è la vita. In questo fine settimana lavoro per le elezioni ed è un modo anche per guadagnare due soldi in più che sicuramente, visto i tempi, non guastano mai. E' stata fino ad oggi una primavera strana, pioggia di sera e caldo nel pomeriggio. Sto studiando per il master, è una bella esperienza sia di vita che di cultura. Ho sempre il sogno di finire la magistrale, mi mancano i soldi per iscrivermi ma prima o poi ce la farò.

6 maggio 2018

RAVENNA

E' tanto che non scrivo un post. Diciamo che la maggior parte delle volte mi dimentico alla mattina di buttare giù due pensieri che ho in testa e di pensieri ne avrei anche diversi da condividere. Innanzitutto non posso certo esimermi dall'esprimere la mia riflessione sull'attuale stato del paese e della politica italiana. Direi che ormai siamo alla frutta, è un pensiero molto ottimistico. Qui, la maionese è impazzita. Due mesi in cui il paese è senza governo la dice tutta sull'attuale stato comatosa in cui ci costringono a vivere. Questi nullafacenti litigano per propri interessi personali e intanto ci spingono all'inferno perché un paese, cioè un'azienda, fermo è un paese morto. Ma nessuno ne parla. Meglio parlare di altre cose. Vogliamo parlare dell'infame e contraddittoria situazione che si è creata con il Fondo Elliot, Vivandi e Cassa Depositi e Prestiti? Vogliamo parlare della penosa situazione di Alitalia? Altro che abbassare le retribuzioni dei parlamentari e introdurre il reddito di cittadinanza, i problemi di questo paese sono ben altri, perché un paese che non produce politiche attive serie è un paese stagnante e quindi morto. Tutti questi tifosi della politica che sono venuti fuori in questi anni, con fischietto, cappello e sciarpa, sono davvero penosi, ma d'altronde questo è lo specchio della cultura italiana in certe zone del paese. In questo ponte di inizio maggio siamo andati a Ravenna. E' un bel vivere e un bel sentire, la Romagna sembra sempre in festa ed è decisamente un vivere diverso da quello padano dove siamo tutti grigi e silenziosi. Probabilmente questo è anche uno dei periodi migliori per andare via perché siamo ancora in pre-vacanze e quindi di gente in giro ce ne è davvero poca. Ieri ho iniziato a guardare su Netflix un film molto carino con due attori romani che mi piacciono parecchio, cioè Santamaria e Giallini. E' il primo film italiano prodotto da Netflix.

7 aprile 2018

EDDA

Questa sera vado al concerto dei Ritmo Tribale. Non ci sarà Edda, lo storico cantante del gruppo, ormai uscito da parecchi anni. Ci sarà il resto del gruppo e sarà, sicuramente, un bel viaggio musicale dentro la loro musica e anche dentro Milano. Certo, il sogno è quello, magari un giorno, di risentirli tutti insieme, sarebbe bello. La bellezza è anche vedere l'evoluzione di un progetto, il suo cambiamento, le diversità di oggi rispetto a quello che si era ieri. La maturità personale ed artistica di ognuno sarebbe un beneficio e un valore aggiunto per il gruppo. Edda è stata lontano parecchi anni dalla musica per poi tornare, secondo me in ottima forma. Credo che sia al suo quarto album solista e ogni suo lavoro è sempre più bello, più curato e più prezioso. Ecco, Edda è un artista che ha saputo cambiare ed evolversi. Dal rock-metal dei Ritmo Tribale a un percorso più vicino al cantautore. Finalmente su Milano è arrivato il caldo o comunque il sole, di pioggia ne è venuta giù parecchia nei giorni e mesi scorsi. La primavera ti apre la testa e il cuore, ti permette di vivere più aperto. Prossimamente andrò a Bologna per un giro - ricordo, ormai è un classico, anzi un super classico. Ne approfitto anche per andare a parlare con un mio conoscente. 

26 marzo 2018

FRIZZI

E' morto Fabrizio Frizzi. E' stato un volto noto della televisione italiana. Da molti anni appariva in Rai in svariati programmi tra cui quello celebre dell'elezione di Miss Italia ma anche Telethon. E' stato un volto 'rassicurante' della televisione cioè aveva un modo di fare e di presentate mai invasivo, molto familiare e quindi piacevole. Peccato. Ieri pomeriggio invece ho potuto toccare con mano quella televisione che ritengo mal fatta, invasiva e bugiarda. C'è un contenitore domenicale che parla solo ed esclusivamente di cose futili e senza alcun valore. Il gossip è il contenuto principale. Ieri pomeriggio, nella mezz'ora che ho gaurdato questo programma, mi sono sentito fortunato di non averlo mai visto prima e di non amare questa cinfrusaglia che trasmettono. Non lo guarderò sicuramente nel futuro, l'esperienza è stata a dir poco devastante. Ma come si fa a perdere tempo a parlare di queste 'baggianate'? La televisione italiana, che potrebbe avere un valore anche più alto, viene poi affossata da questi programmi che regalano il nulla alle domeniche italiane. Altro argomento d'attualità è la Nazionale. Credo che un nuovo ciclo debba coincidere oltre che con il nuovo allenatore anche con un ricambio generazionale dei giocatori. Con tutto il rispetto e il ringraziamento, sarebbe ora di vedere in Nazionale dei ragazzi giovani e di belle speranze. Il meteo pasquale fa schifo ma di questo non mi preoccupo anche perchè ormai sono abituato alla pioggia e al freddo.

24 marzo 2018

PD

Il problema del PD è riassumibile in due aspetti, così riassumibili: non hanno curato i problemi che i cittadini sentivano come primari e non hanno dato significato ai famosi movimenti 'populisti' che in questi anni hanno cavalcato il consenso dei cittadini. Queste sono le due criticità fondamentali che hanno portato alla disintegrazione del partito, lo stesso partito che oggi i giovani idealisti e combattenti invocano a gran voce ma la dirigenza, sorda allora, è sorda anche adesso. Intanto i due presidenti delle Camere sono stati eletti: il M5S prende la Camera, Forza Italia il Senato. La rottura Lega - Forza Italia si è compiuta con la non elezione di Romani, tanto gradito al solo Berlusconi. Salvini sarà quindi il candito Premier e terrà fede all'accordo segreto con i grillini. Di fatto ha abbandonato Berlusconi e trova nel movimento 5 stelle un alleato più affidabile e più convergente ai suoi piani. Prepariamoci a Flax tax e reddito di cittadinanza, le due cose non sono assolutamente discordanti. La realtà è l'unico dato oggettivo da leggere e da obbedire, sarà la realtà tra qualche tempo ha sancire lo schianto di questo irreale programma di assistenzialismo che il paese vuole e che i due partiti hanno disegnato e venduto agli italioti. L'ascesa del movimento 5 stelle nelle cariche istituzionali è cosa fatta. Un movimento nato con l'obiettivo di distruggere il sistema partitico e il sistema politico, è oggi stesso attore primario, non più come movimento che è facciata ma come partito, del medesimo sistema politico. La nuova Democrazia Cristiana. Nulla cambia, tutto torna mutato e adeguato ai tempi. Prepariamoci allo show. 

13 marzo 2018

ELEZIONI

Ho visto questo film che si chiama ‘Lo chiamavano Jeeg Robot'. Un grande film, che mi è piaciuto molto.  La storia è decisamente semplice se vogliamo ma lascia pensare e ci da la speranza che ci sia un salvatore per l'umanità o un super-eroe che ci protegga dai mali oscuri. Da piccolo guardavo Jeeg Robot che è stato un cartone animato molto famoso, lo guardavo da solo o con mia mamma, seduti sul divano. Jeeg Robot è un mito come lo è stato Mazinga. Il film è ben fattto, recitato bene da attori di primo livello come Santamaria e Marinelli. D'impatto la fotografia, le azioni e la colonna sonora. Si vede che è stato sceneggiato e diretto da professionisti con la mente aperta, perchè richiama diverse esperienze cinematografiche. Finite le elezioni, finalmente, possiamo tirare le conclusioni. Ognuno tira le proprie conclusioni e sono sicuro che ognuno avrà un giudizio diverso dall'altro circa l'esito di questa tornata elettorale. L'unica cosa certa è che ancora una volta ci sono centinaia di persone a cui dobbiamo pagare lo stipendio, il vitalizio e la pensione d'oro. Su questo aspetto concordo con i grillini, è l'unico aspetto che condivido. Esultano di Maio e Salvini, piange il Pd e Forza Italia. Queste elezioni comunque, al di la dei numeri, ci hanno detto diverse cose. Innanzitutto non può esistere null'altro al di la del Pd, cioè partiti o gruppi che si collocano ancora più a sinistra del Pd. Il fallimento di LeU è sotto gli occhi di tutti. Non hanno avuto presa nemmeno i partiti estremisti di destra come Fn o CasaPound. E' stato un voto questo segnato dall'ignoranza culturale e dall'insoddisfazione degli elettori, ma anche dalla paura. Paura degli immigrati, paura dell'Ue, paura del Fisco.

4 marzo 2018

OGGI AL VOTO!

L'uno marzo del 2012 moriva il grande Lucio Dalla. Ha contribuito a farmi innamorare di Bologna, della sua poesia e della sua musica, delle sue strade meravigliose e infinite, del suo provincialismo, della sua vita godereccia ma anche della sua cultura, della sua rivolta, del suo essere 'diversa'. Perchè Bologna rimane comunque diversa da tutto il resto delle città italiane. Lucio Dalla ha scritto infinite canzoni che amo. Tra le tante mi piace Denis che racconta la storia di questo ragazzo, magari operaio nella grande fabbrica del nord, che aspetta il fine settimana per andare a ballare, conoscere le ragazze, innamorarsi della vita, per poi tornare il lunedì alla vita normale. Di Lucio Dalla sono innamorato anche di Kamikaze, altra canzone per me unica, un colpo al cuore e un pugno allo stomaco. Diverse volte sono passato sotto le finestre dove viveva il grande Lucio, fa strano vedere queste finestre chiuse e sapere che, dalla sua morte, nessuno ha più fatto nulla per portare avanti dignitosamente il suo nome, la sua storia, la sua arte. Oggi è anche il giorno delle Elezioni. Code chilometriche ai seggi, indecisione, tifo quasi da stadio, insomma la politica torna prepotentemente nella bocca degli italiani, ma lo nel modo peggiore ovvero è una politica di pochi contenuti e questi pochi contenuti sono vuoti di idee e di realtà. Una politica urlata, di finte promesse, di slogan televisivi, di imbarazzanti dibattiti nei programmi domenicali della televisione. Un livello così basso non si era mai visto. Berlinguer e Almirante staranno guardando da lassù con una certa nostalgia ma anche con una grande incazzatura.

27 febbraio 2018

VOGLIO FARE LO YOUTUBER!

Se chiedi oggi a un ragazzino cosa vorrà fare da grande, sicuramente ti risponderà così: 'Lo Youtuber'. Una ragazzina invece risponderà così: 'La fashion-blogger'. Premesso che non sanno neppure cosa significhi esattamente il termine 'youtuber' o 'fashion-blogger', nè tanto meno cosa facciano queste figure per vivere, è evidente che queste risposte sono il segno del decadimento civile e culturale della società. Ringraziamo i social-network, ringraziamo i contenuti di internet, ringraziamo i media che in copertina mettono la fashion-blogger o lo youtuber, ringraziamo i genitori di questi ragazzini perchè sono i loro primi fans. Scrivo di ragazzini ma hanno già tredici o quattordici anni, per cui sono già in età adolescenziale, per cui una testa pensante e delle idee che cominciano concretamente a formarsi. D'altronde, quando li vedo camminare con il cellulare in mano e come automi vanno a sbattere contro un ostacolo che hanno davanti, mi rendo conto e ho la conferma che qualcosa di grave è capitato a questa civiltà. Qualcosa paragonabile a una tragedia. Domenica ho visto al cinema un film che, nonostante fosse una commedia, rappresentava realisticamente il dramma della dipendenza dalla tecnologia e dall'apparire. Vado in una palestra di quartiere che è frequentata non solo da ragazzi ma anche da adulti e anche in questo contesto mi rendo conto del decadimento dei valori e della cultura, a fronte dell'effimero, dell'apparenza, dell'immagine e del qualunquismo più becero. Ora, con una collettività così ignorante e vuota, come possiamo pensare che i nostri politici non facciano i propri interessi e ci promettano l'impossibile e l'irrealizzabile? La maggior parte neppure si accorge del vuoto che ci comunicano e ci promettono, ma ancor più grave, al di la dei meri slogan ad effetto, è che queste persone sono inconsapevoli che i politici giocano con le loro vite e con i loro destini, in una sorta di manipolazione comunicativa. Fa tenerezza sentire un bambino che dice che il suo lavoro da grande sarà lo youtuber. Fa altrettanto tenerezza l'adulto che crede ancora alle false promesse dei politici. Alla fine, purtroppo, sarà la realtà a portarli con i piedi per terra. Così come c'è il bambino che scrive la lettera a Babbo Natale perchè crede che Babbo Natale esista, così arriverà il giorno in cui i genitori gli faranno aprire gli occhi dicendogli che Babbo Natale non esiste. Sul volto del bambino comparirà stupore e tristezza.

19 febbraio 2018

4 MARZO

Si avvicinano le elezioni del 4 marzo. I candidati, almeno la maggior parte di questi, sono penosi. Ma non si vergognano a presentarsi con quelle facce e a promettere cose impossibili agli italiani? Mi viene anche il forte sospetto che non gliene frega nulla delle sorti di questo paese, l'importante è ingrassare la gobba e con la gobba anche i vizi. Non parliamo poi dei paladini della giustizia, dell'onestà e della trasparenza, lo pseudo-movimento ormai partito politico con un forte deficit perchè alcuni suoi rappresentanti non hanno restituito parte dei loro compensi. Si sa, l'uomo, per natura, è ladro. Il terrore è quello di ritrovarsi un governo di larghe intese, in sostanza una bella ammucchiata dove tutti sono contenti e nessuno ci perde nulla. Finirà così e alla fine chi la prenderà in quel posto, come sempre accade, sono gli italiani. Il 4 marzo sarebbe un bel giorno per andare in gita anzichè perdere tempo e andare a votare questo gregge di pecore. Lo so che sono parole pesanti ma sinceramente sono stufo di tutto questo vuoto e menefreghismo, sono anni ormai che il paese non ha un governo serio e ognuno pensa ai propri interessi personali. Leggi i nomi dei candidati e ogni due candidati uno ha problemi con la giustizia. Ma è normale in un paese che dovrebbe essere normale ma che ormai è diventato anormale e amorale? Gente che non ci capisce nulla di governo pubblico e si presenta alle elezioni con fantasmagoriche promesse che nemmeno su Marte sono realizzabili. C'è quello che dopo 30 anni suonati è ancora in pista e firma il patto con gli italiani, promette posti di lavoro e altre amenità. C'è quell'altro che ormani non sa più dove raccattare i voti visto che lo odiano tutti, pure i suoi compagni di partito. Ci sono quelli che hanno fondato il loro credo sulla lotta alle ruberie e poi hanno dovuto scontrarsi con la realtà dei fatti e le ruberie le hanno in casa propria. Insomma, un bel quadretto. Il tutto poi condido, come sempre, da totale mancanza di progetti importanti e realizzabili, magari a lungo termine e non con durata spot di un anno, giusto per accontentare e tirare avanti la baracca.

7 febbraio 2018

SANREMO E POLITICA

Per due settimane, almeno, non si parlerà d'altro che di Sanremo e delle elezioni politiche. Prepariamoci al peggio. Su Sanremo ormai cosa si può dire ancora? Si è già detto tutto e continuare a parlarne non fa altro che fare pubblicità di cui non ha certo bisogno. E' una manifestazione inutile se non per il fatto che mette in vetrina i super-ospiti pagati a chili d'oro e che fa incassare milioni alla Rai con la pubblicità racccolta. Per il resto è una gara inutile, anzi, mettere sullo stesso palco cantanti in gara e non in gara, dividendoli in semplici concorrenti e super-ospiti, non fa altro che dequalificare i primi, rendendoli cantanti di serie B. Perchè i super-ospiti, come vengono chiamati, non scendono dal loro bel piedistallo e si mettono in gioco? Inolte, Sanremo dovrebbe essere una manifestazione canora, con un presentatore e della canzoni, come era ai vecchi tempi. Oggi invece è una Domenica In serale con interviste, più ospiti che concorrenti, donne mezze nude e gossip a manetta. Di politica invece ormai ne sentiamo parlare tutti i giorni, le promesse inutili e irreali dei politici sono una barzelletta e anche qui c'è la gara a chi la spara più grossa. Il tema che ha preso il sopravvento in questi ultimi giorni è il razzismo e gli immigrati, ovviamente quotidiani e televisioni vanno dietro alle sparate dei politici, ovviamente quelli di sinistra dicono una cosa e quelli di destra l'esatto opposto. Che bello, poi, rivederli ancora tutti insieme allegramente come la banda Bassotti. Sono sempre le stesse facce che da quarant'anni governano il paese e immancabilmente, come le tasse, a ogni giro elettorale spuntano fuori con il loro sorriso di plastica e le promesse false come giuda. Secondo me alla sera quando sono in bagno si guardano allo specchio e allegramente pensano: 'Anche oggi sono riuscito a fregare quei coglioni'. E gli italiani ci credono e vanno a votare, discutono in famiglia, al bar e negli uffici. Mentre il povero italiano ignorante parla ancora oggi di comunismo e di fascismo, i nostri signori politici ci rubano il futuro, distruggono il paese (che ormai è già in coma) e si pappano milioni di euro.

2 febbraio 2018

ROMA

E' un'altra città che amo molto. Anzi, in realtà è stata la prima città, al di la di Milano in cui ci sono nato, che ho amato sin da piccolo. Il motivo non lo so di preciso. Le ragioni posso ricondurle ad una città storicamente affascinante, molto potente e forte ma anche molto goliardica, comica e tranquilla. Ero andato da piccolo con i miei genitori in quel famoso anno in cui aveva nevicato parecchio. Alloggiavamo all'Hotel Esperia. Non ci sono più tornato se non per un fine settimana con la mia vecchia fidanzata dell'epoca e rimasi tutto il fine settimana dentro ad un'universitrà. Quando penso a Roma la collega alla Roma anni ottanta ma anche anni settanta, qualche anno degli anni novanta e poi basta. Penso ai suoi pesonaggi storici, penso ai suoi comici, penso alla sua fisicità e alla sua materialità, penso alla sua fama che è famosa in tutto il mondo. Una città, sotto certi versi, unica nel suo genere. Affascinante. Sordi e Cesare, due personaggi così lontani e così diversi ma così romani. Oggi leggo che lo Stadio Flaminio, una bellezza storica, cade a pezzi per la non cura dell'Amministrazione Comunale. Leggo che Roma è invasa da rifiuti. Leggo che a Roma oggi si vive male e che molti servizi sono carenti. Certo, leggo e non l'ho testato di persona. Mi chiedo se sia giusto che una città così bella e grandiosa debba sopportare tutto questo? Mi chiedo se i romani, i veri romani, debbano assistere al degrado della loro città. Turisti che si permettono di urinare contro i monumenti o dentro la Fontana di Trevi. E' giusto?

30 gennaio 2018

CANI

Non amo l'inverno. Ma amo ancora meno l'umidità maledetta di questi giorni che si appiccica alla pelle e penetra le ossa. Ieri sera sono andato a correre  ed è stato un vero suicidio, avevo la faccia completamente bagnata, sembrava quasi che piovesse. Non sprizzo mai gioia di vivere, tanto meno in questo periodo di gennaio / febbraio, che storicamente per me è stato abbastanza funesto. Ieri sera, dopo molto tempo, siamo andati a cena fuori. La mia compagna ha scelto un posticino carino per festeggiare i 5 anni di conoscenza. Ha avuto un pensiero davvero bello. Io onestamente, oltre a mostrare tutta la mia vitalità e gioia di vivere (scherzo, ovviamente), ero decisamente fuori forma. Però, ho apprezzato il ristorante, la compagnia e il cibo. Non sono mai andato nonostante per un certo periodo ho abitato a dieci metri di distanza. Per concludere degnamente la serata sono poi sceso in strada per la pipì/cacca serale delle mie due cagnoline (bambine). Ieri sera ho litigato con una delle due, la più piccola, la figlia dell'altra. Quando poi ci siamo riappacificati, la grande cioè la mamma era tutta contenta e ha cominciato ad abbaiare alla piccola dicendole di correre e divertirsi. Gli animali non parlano ma si fanno veramente capire. Se solo li osservassimo attentamente, dai loro atteggiamenti potremmo comprendere molte cose. E imparare tante cose. Da loro, per esempio, ho imparato tante piccole cose che davo per scontato. Quando alla sera, dopo il giretto  cacca/pipì, gli do il biscottino come premio, per loro è festa vera.

29 gennaio 2018

TUTORIAL

Ho ascoltato Luca Bottura su Radio Capital, è stato una novità interessante e fresca, nel panorama radiofonico ormai piatto e poco coraggioso si è contraddistinto con il suo spazio. Grazie anche alla direzione che gli ha permesso di 'uscire dalle righe' ma con eleganza e intelletto. Ho ascoltato Luca Bottura su Radio Deejay e ho avuto la medesima sensazione di freschezza anche se, onestamente, non ho trovato il medesimo terreno fertile. Le due emittendi fanno parte del medesimo gruppo editoriale ma sono ovviamente differenti per contenuti e pubblico. Oggi Luca Bottura non trasmette più su Radio Deejay, sostituito dal nuovo programma di Fiorello. Ho anche letto Luca Bottura e ho avuto la conferma che fosse un personaggio 'nuovo' e tutto da scoprire. Non conosco ovviamente i motivi della sua esclusione da Radio Deejay ma mi sono fatto la mia personale idea di ascoltatore, condita anche dai vari commenti trovati in internet in questi giorni. E dato che alla fine l'ascoltatore è la risorsa più preziosa per una radio e per i suoi investitori, credo che il mio giudizio, come quello dei miei colleghi 'ascoltatori', debba essere per lo meno detto. Luca Bottura non ha fatto i numeri sufficenti e quando non si raggiungono i numeri attesi, ciò diventa un problema (serio) per gli investitori pubblicitari. A questo punto o hai dei santi in paradiso e amicizie pesanti oppure sei tagliato fuori. Luca Bottura non è certo Fiorello. Vuoi mettere Fiorello, che è capace di fare ascolti recitando anche le pagine gialle, con un Bottura che parla di politica, con il suo gusto satirico e diverso dai soliti schemi? Vuoi mettere l'appael di Fiorello per i famosi investitori pubblicitari? Luca Bottura era l'ultimo arrivato, probabilmente il meno 'amico' dei potenti che governano la radio e quindi il più facile da epurare quando si deve inserire un nome così altisonante come Fiorello in un palinesto già completo e pieno di amici, compagni e parenti. Ho letto un commento in internet dove si diceva che gli ascoltatori di radio Deejay non erano pronti per Luca Bottura. Chi lo ha scritto pensa dunque che il target di ascoltatori della radio sia di un livello così basso da non poter nemmeno ascoltare, non dico apprezzare, un programma come Tutorial, che in fondo, era un programma normale. Radio Deejay è una radio che da anni non si comprende cosa vuole fare da grande. Si comporta da giovane e vorrebbe essere adulta. Si comporta da adulta ma vuole essere 'giovine'. Il nome ormai inganna, Deejay andava bene anni fa quando la radio era la numero uno, c'era Cecchetto, un vero innovatore, ed era indirizzata ai ragazzi. Oggi invece?

28 gennaio 2018

POLITICI

Gli spicco-drammi di questi finti politici che litigano per programmi irrealizzabili e fantasiosi, che litigano per le candidature e che pur di aver un voto in più prometterebbero anche soggiorni sulla luna. Ma queste persone non si vergognano? Sono dei miserrimi che non sanno neanche cosa significhi governare un paese. Parlano di cancellare la riforma sulle pensioni e non sanno né come fare nel tantomeno conoscono la legislazione sulle pensioni. Stesso discorso per la legge elettorale, che da una porcata sono passati a una mezza porcata. E' indegno chiamare queste persone 'politici'. Politici erano ben altri e di altro spessore. Comunque il 4 marzo con molta probabilità non andrò a votare. Esercito il mio diritto di scelta cioè di non scegliere. Non voglio essere compartecipe di questo disastro economico e politico. Per chi dovrei votare? Per un pettiniere che ha in mente la passera tutto il giorno oppure per uno che ha appoggiato il sistema bancario e nascondendo fatti che avrebbe dovuto riferire? Siamo nella melma più completa e un paese non lo porti avanti con promesse e slogan ma con fatti concreti. Cazzo, ci sono famiglie in seria difficoltà  e non hanno alcun aiuto dallo Stato. Mancano servizi. Mancano serie e strutturali politiche pubbliche. Intere generazioni dovranno pagare gli errori e gli orrori di questi governi. Grazie.

27 gennaio 2018

CAPIRE LE POLITICHE PUBBLICHE

Questa e' veramente una giornata grigia, umida e velatamente nebbiosa. Siamo nel mezzo di gennaio e poi ci sarà ancora febbraio e tutto il resto. Contando che poi non sono i miei mesi fortunati, direi che potrei anche mettere la testa sotto la sabbia. Chissà cosa dice a Bologna? Ogni tanto mi viene in mente la mia ex-fidanzata, la persona a cui avevo dedicato questo blog più di 10 anni fa e che tutt'ora resiste stoicamente agli anni, al tempo, al logorio mentale e fisico. Lei non c'è più ma il blog rimane. D'altronde cambiano le persone, ruotano gli attori ma le idee rimangono vive e salde. Certo, non lo scrivo più quotidianamente però ricordo che esiste e ogni tanto un post ce lo metto. All'inizio, quando scrivevo su Splinder, il post quotidiano era fisso ed era la prima cosa che facevo quotidianamente. Comunque, lei non c'è più. O meglio, c'è ancora ma ci siamo lasciati. Dovrebbe ancora vivere a Bologna, forse fuori città. Bologna per me rimane sempre una grande città, la Bologna anni 80 è mitica. Per il resto, sto studiando perché mi sono iscritto a un Master e ho iniziato a leggere un libro che avevo studiato quando andai all'università. E' il testo che più di tutti mi è rimasto impresso in testa e che ho amato di più. Incredibile ma vero, eppure è così. Uno si può 'innamorare' di un testo universitario. E' scritto davvero bene ed è molto interessante oltre che attuale. 'Capire le politiche pubbliche' di Gloria Regonini. E' una professoressa dell'Università di Milano ed è una grande professoressa, con cui mi sono trovato bene quando frequentai l'università. 

24 gennaio 2018

PATETICO SHOW

Tra poco più di un mese ci sono le elezioni politiche e regionali. Come sempre accade i partiti e i movimenti si prodigano di promesse elettorali, idee fantastiche e opportunità da cogliere. Ovviamente sono tutte panzane, il 99 per cento di tutto ciò non lo realizzeranno mai e non è neppure realizzabile. Ai leaders piace apparire in televisione, spararla più grossa dei propri colleghi, tirare fuori il coniglio dal cilindro e trattare il popolo italiano come una massa di ignoranti. Non hanno del tutto torto a trattarci così visto che l'italiano parla ormai di Grande Fratello, di Sanremo, di Belen e altre idiozie che rimpiccioliscono il cervello, mentre il mondo va' avanti, le vere idee nascono in qualche punto del mondo, i ricercatori scoprono il domani e già qualcuno guarda il mondo da una prospettiva diversa e nuova. La politica, fatta di questi schemi e incastrata dentro questo sistema, è morta e sepolta. Sopravvive ancora perchè vi è ignoranza del popolo e il popolo è compartecipe dell'assassinio della vita. I leaders fanno promesse a cui neppure loro credono e nessuno di loro è in grado, tecnicamente, di fare un discorso coerente e razionale riguardo l'economia. Parlano di ovvietà, offrono scelte 'manifesto', si riempiono la bocca di parole in voga oggi come 'flat tax' o 'pil' ma non sanno neppure da che parte prendere i numeri e non sanno neppure cos'è la macroeconomia. Gli economisti di matrice liberale e indipendente hanno un riso amaro davanti a questo triste e patetico show. Personaggi logorati e anziani che vogliono disegnare il futuro per le nuove generazioni e modificare il futuro per quelle che oggi tirano la cinghia con il lavoro e i sacrifici. 'Aboliamo la Fornero', altro motto che va' per la maggiore. Grillo si è staccato, almeno formalmente, dal M5S. Alla deriva populista e priva di contenuti di questo movimento, a cui non ha saputo arginare la crisi perchè il sistema lo ha risucchiato e centrifugato , preferisce l'utopia. Che sia un nuovo punto di partenza? L'evoluzione di Rousseau?

16 gennaio 2018

DOLORES

Con lei se ne va' via un pezzo del mio passato. Non è una frase fatta ma una verità assoluta. Ho cominciato ad ascoltare la voce di Dolores parallelamente alla mia crescita e al mio momento più 'dark' e di ribellione. Giravo per Milano con le cuffiette e ascoltavo lei che cantava meravigliosamente. Mi piaceva tantissimo come cantava, aveva questa voce profonda e irlandesa, molto rock ma anche molto romantica, una voce ribelle ma che trasmetteva anche pace. Lei e il suo gruppo sono  venuti fuori negli anni '90, in pieno periodo rock britannico e ci stavano proprio bene in quella scena perchè erano diversi dagli altri. La canzone Zombie fu una vera bomba per il mio cuore. Ricordo ancora il ritornello e i colpi di batteria. Lei poi era bellissima con i capelli corti e biondi. Sembrava proprio un angelo dannato. Se non ricordo male, lessi che aveva avuto anche problemi di droga o alcool. I testi che ha cantato sono quasi sempre testi legati alla violenza, alla guerra, alla droga, alla ribellione, alla vita. Le parole della sue canzoni si erano addolcite nella seconda parte della sua carriera. Aveva tre figli. Ho sempre avuto la sensazione, a pelle, che fosse una donna molto fragile, che soffrisse. Oggi leggo che soffriva di depressione. In una foto recente che è stata pubblicata aveva proprio uno sguardo indifeso. Mi dispiace, veramente. Un altro pezzetto di vita si è chiuso. La collegherò sempre a quel gusto di ribellione che ho avuto e che credo abbiano tutti i ragazzi. Lei era Londra, era Berlino, era il rock, era la trasversalità. Ciao D.

7 gennaio 2018

BEFANA

La Befana le feste se le porta tutte via, un modo carino e cinico per dire che ormai le feste natalizie sono un ricordo e si riparte con l'anno nuovo e con le varie faccende quotidiane. Oggi poi è una giornata talmente grigia, umida, un po' nebbiosa e invernale che sono ancora in pigiama alle tre del pomeriggio. Ho avuto una mezza intenzione di andare all'Ikea ma l'idea l'ho abbandonata alquanto subito. Non ho voglia di uscire e non ho voglia di immettermi nella bolgia dei clienti che affollano l'Ikea nel fine settimana. Studierò un po' dato che devo andare avanti e mi sistemerò in modo tale, per una volta, di riuscire a vedere per più di mezz'ora un film alla sera. Il paesello nel frattempo si interroga sui delinquenti minorenni che l'altro giorno hanno picchiato a Milano un loro coetaneo. Figli della solitudine, della stupidità, della noia e dell'emulazione dei loro miti che ogni giorno vedono in televisione e che sono i protagonisti delle varie serie criminali. D'altronde, chi di noi non ha come mito il grande Chapo o il protagonista di Suburra? Chi di noi non ascolta tutti i giorni quel ganza-rap che piace tanto ai ragazzini? Speriamo che almeno questa volta i genitori non li difendano i loro figli, come fanno ad esempio quando vanno a scuola a parlare con gli insegnanti. Magari poi comincerei con il togliere iPad e iPhone, giusto per ricordare chi comanda in casa e quali sono le regole da seguire.

5 gennaio 2018

ALLEGRIA

In questo periodo, puntualmente come l'influenza, mi arriva il momento in cui penso a Bologna, probabilmente perché associo i suoi portici solitari con il mio stato d'animo che è solitario e malinconico, che ama stare da solo e non condividere nulla. Penso anche a Berlino, la Berlino anni 70 e 80, che deve essere stata una città davvero figa. Penso anche alla Milano borghese. Diciamo che ho un bel safari di cose in testa, all'apparenza abbastanza diverse l'una dall'altra. In questi giorni sono in ferie, che poi ferie non lo sono mai perché la vera vacanza è quando ti stacchi dalle abitudini quotidiani per fare qualcosa di diverso. Rimanere qui e fare i lavori di casa, studiare, e tutto il resto, non è prettamente una vacanza ma una ripetizione 'morbida' della quotidianità che vivo tutto l'anno. Il 2018 non è iniziato nel migliore dei modi. Due persone ci hanno lasciato e sicuramente questo non migliora il mio cuore. La mia compagna era ammalata per l'influenza per cui non siamo andati al mare come avevamo pronosticato. Per il resto il tempo è grigio e sono entrato, allegramente, nel mio bimestre più odiato e meno fortunato dell'anno cioè gennaio-febbraio. Diciamo che è la mia morte nera, il buio in tutti i sensi. Che devo fare? O mi chiudo in casa con le mie piccole compagne di casa, cioè i cagnolini, oppure esco e cerco di affrontare questo doppio mese. Meno male che c'è Netflix con le puntate dell'Ispettore Coliandro. Ci sono tutte le serie eccetto l'ultima, ovviamente me le sto riguardando nuovamente. Ogni tanto ci metto dentro anche qualche film che mi piace.