2 ottobre 2018

M5S = BERLUSCA

Il paragone regge. Abbiamo avuto il populismo di Berlusconi che per vent'anni ha promesso alla massa le cose più irrealizzabili pur di ottenere il consenso. Oggi abbiamo l'orda dei populisti della prima mano, nostalgici degli anni 70 e 80, nostalgici della vecchia Dc, nostalgici delle belle nazionalizzazioni, che sparano promesse elettorali per accontentare il loro elettorato. Il punto è che però siamo caduti davvero in basso. Mentre Berlusconi era un imprenditore, se vogliamo dotato di personalità e fascino, questi sono decisamente goffi, grossolani e tristi, oltre che seriamente impreparati. Un vicepremier che tratta lo spread come 'numerati', che dice che i commissari Ue non hanno neppure l'1% delle preferenze, che si pavoneggia che la povertà con lui è finita, non fa altro che rendere l'era Berlusconi come un'era d'oro e Berlusconi come Aristotele. I pentacazzari sono veramente tristi, sono stati intortati di tante baggianate sovraniste e populiste, tu provi a fare un discorso serio con loro ma ti guardano con sguardo smarrito e un po' ebete mentre ripetono 'Grillo....Grillo....Grillo...Casaleggio..'. E' finito l'incubo Berlusconi e stiamo pagando lo scempio, finirà l'incubo anche di questi scappati di casa e ne pagheremo malvolentieri lo scempio culturale, economico e politico. Speriamo che tutto questo sia una ruota e che domani si torni all'inizio di tutto con una politica seria e sobria. Vogliamo parlare del loro responsabile della comunicazione? Ne vogliamo parlare? La rovina di una categoria, lasciamo perdere. Il traguardo più alto che ha raggiunto nella sua vita è stato partecipare al Grande Fratello, senza neanche vincerlo. Ma tanto di tutto questo chi se ne frega, l'importante è che mi danno il reddito di fancazzismo per stare sdraiato sul divano. Tanto ci sarà sicuramente qualcuno che lavora e paga le tasse anche per me.