31 agosto 2015

ED E' LUNEDI'

Ho quasi preso la consapevolezza che il blog non riuscirò ad aggiornarlo tutti i giorni. Già durante il fine settimana, spesso, mi è capitato di non scrivere nulla e di lasciare le idee per la settimana. Forse, va' bene anche così, in fondo non sono obbligato a scrivere tutti i giorni ma solo quando ho qualcosa da dire. Il campionato di calcio è iniziato. La Juventus ha perso la seconda partita di fila ed è a zero punti, è abbastanza clamorosa la cosa se penso che sono i campioni uscenti. L'Inter, stranamente, vince e il Milan vince per 'fortuna'. Il Bologna, altra nota dolente al momento: ha perso in casa contro il Sassuolo, che è primo in classifica. Il derby emiliano, non se ne vedavano da un po' in serie A, e la prima casalinga del Bologna in A non hanno portato fortuna alla mia seconda squadra del cuore. L'anno scorso avevo visto la prima partita del Bologna in casa contro la Virtus Entella, quest'anno non sono riuscito ad andare. In questo fine settimana abbiamo cercato di riposarci di più, ho comprato anche due libri al Libraccio dove un libro costa 2 euro. Ieri parlavo di sguardo e di occhi, non so ma lo sguardo di Agassi mi sembra proprio uno sguardo buono, lo stesso posso dire di Chiara Lubich. Ho comprato la sua biografia e in copertina c'è una bella fotografia che la ritrae sorridendo. Aspetto la prima della Fortitudo in casa, mi piacerebbe vederla, sarebbe anche la prima partita di pallacanestro che vedo. Intanto ho sempre l'appuntamento per l'Expo, vorrei andarci ma al momento non abbiamo programmato quando, i biglietti li ho, occorre solo decidere il quando. 

28 agosto 2015

QUASI DIMENTICAVO

Quasi quasi mi dimenticavo di scrivere il post quotidiano. In realtà devo ancora rientrare dalle ferie da un punto di vista mentale, cioè non avendo scritto il blog per più di due settimane, devo riprendere l'abitudine. Più o meno si è tutti rientrati e più o meno si è tornati all'ovile del posto di lavoro. Dicono gli esperti che da settembre inizia il brutto cioè la brutta stagione e arriva il tempo brutto, insomma l'estate ormai è agli sgoccioli. Quasi tutti iniziano il settembre con tanti buoni propositi che poi puntualmente si perdono durante la stagione. Io per esempio ho sempre considerato la nuova stagione con il 1° gennaio, mentre da settembre a dicembre mi è utile per fare un punto della situazione dell'anno corrente. Questo fine settimana, precisamente sabato, sarei andato volentieri a vedere Bologna - Sassuolo, la prima in casa del Bologna. Essendo però già stato a Bologna questa settimana, non ci vado. Non so cosa farò durante il fine settimana. Tra l'altro ho il computer portatile di casa che è praticamente morto, sempre di più mi convinco che scaricare aggiornamento, installare programmi non fa altro che distruggere il computer, rendendolo più lento e più soggetto ad intrusioni di altri programmi. Su questo concordo con chi dice che Apple è meglio di Microsoft. Alla fine comprerò un nuovo pc e comprerò un Apple, piccolo e veloce, non voglio però spendere tanto però allo stesso tempo se devo comprarlo lo faccio anche in funzione della fotografia. Ho fatto un sogno strano, non ricordo se questa notte o l'altra notte. Ero seduto dentro a una stanza con le pareti di vetro, ad un certo punto il cielo è diventato nero e un'ondata di pioggia e onde si è abbattuta contro di me. La parete in vetro mi ha salvato.

27 agosto 2015

VACANZE 2015

E anche queste vacanze sono andate. Rimangono nel mio cuore e nella mia testa. Liguria, Francia (Costa Azzurra) ed Emilia-Romagna. Tante cose da raccontare, troppe. Molte  belle, qualcuno un po' meno bella ma che comunque fa parte del pacchetto vacanze di quest'anno. In linea generale in queste vacanze, per la prima volta, ho utilizzato lo strumento del cercar di non fare nulla che non sia indispensabile alla sopravvivenza. Ho fatto poco o nulla delle abitudini quotidiane che mi porto dietro tutto l'anno, tra cui poco sport, poca fotografia, pochi riti quotidiani. Ciò che ho fatto è stato leggere che mi rilassava, un due libri alla fine li ho letti. Abbiamo girato parecchio, toccando posti e punti diversi. Da Albenga a Nizza e poi a Ravenna e poi ancora a Bologna, passando attraverso Rimini. Sono stato bene dappertutto e questa cosa è la cosa più importante. Se Albenga e Nizza le conosco, ho avuto la piacevole e fortunata esperienza di conoscere bene Ravenna, mangiare in posti davvero carini e vedere parecchie cose a livello artistico e culturale. Ravenna è una città molto vivibile, a dimensione personale, pulita e non inquinata da traffico e rumori. La fortuna di avere il mare, la fortuna che le colline non sono lontane sono punti in più che guadagna. Da ammiratore della cultura romagnola, perchè i romagnoli sono spontanei, simpatici e sanguinei, ho avuto la fortuna (e dico fortuna) di andare per due volte ad una festa comunista nell'entroterra ravennate. Al di la del credo politico, la bellezza è stata quella di vedere la passione con cui queste persone credono ancora nei valori, con cui organizzano feste e con cui stanno insieme. Inolte ho mangiato lasagne e cappelletti davvero ottimi. A Bologna ho comprato un libro di Berlinguer, racconta la sua vita e sono curioso veramente di leggere la vita di questo 'vero' uomo politico. Io penso che un uomo politico dello spessore di Berlinguer possa essere anche amato da chi vota destra, lui fa parte di quel piccolo gruppo di politic 'trasversali'. Sempre a questa festa ho assistito ad un piccolo convegno in cui era presente Pierpaolo Capovilla, anima del Teatro degli Orrori, e in cui hanno parlato di Pasolini, del momento storico attuale del nostro paese. Si è anche parlato di cultura, di cosa significa essere una persona di cultura e come si può esserlo. Ho riflettuto un po' di tutto questo nei giorni successivi, anche perchè da un poco di tempo mi chiedevo appunto le stesse cose. Innanzitutto essere una persona di cultura significa farsi delle proprie idee e convinzioni, aderire o non aderire al sistema sulla base del proprio ragionamento e provare, nel proprio piccolo, a cambiare quanto intorno a noi.

26 agosto 2015

AGASSI

Sto leggendo il libro Open. Il libro racconta la vita, fuori e dentro al campo, del campione di tennis Andre Agassi. E' un libro molto bello. Emozionale è la parola corretta, veritiero e che tocca la sensibilità di molti di noi che lo hanno letto. Non è semplicemente un racconto delle vittorie e delle sconfitte del campione di tennis, è il racconto della vita del bambino e dell'uomo Andre, la sua storia personale. E viene fuori un ritratto sconosciuto di un uomo che appare un uomo come noi, con le sue paure e le sue gioie. Ma soprattutto viene fuori il ritratto do un campione di tennis che ha sempre odiato il tennis e che avrebbe voluto fare tutt'altro ma non giocare a tennis. Mike Agassi, il padre di Andre, è stato colui che l'ho spinto, sarebbe meglio dire 'costretto', a giocare a tennis, impartendogli allenamenti quotidiani molto massacranti. Fu il padre di Andre, un vero appassionato di tennis, a costruire il 'drago', cioè la macchina sputa palle che Andre usa da bambino per allenarsi. Fu sempre il padre a costruire nel cortile di casa il primo campo di tennis in cui si allena Andre. Un vero prodigio del tennis fin da piccolo, vince tornei su tornei a livello giovanile sino ad arrivare, ancora giovane, ai semi professionisti e poi ai professionisti. E qui inizia la storia del campione di tennis, che si costruisce un immagine da ribelle e spavaldo ma che in realtà lo fa per fuggire a chi, a suo modo, lo ha costretto a giocare. Suo padre innanzitutto e poi Nick Bollettieri, il primo allenatore e colui che ospita il giovane Agassi nella sua scuola di tennis. L'immagine che Agassi, inconsapevolmente si costruisce, diventa il suo marchio di fabbrica: capelli biondi, orecchino, calzoncini jeans. Ma la sua tecnica non è da meno, vince tornei ma incontra anche dolorose sconfitte e ha i suoi nemici tra cui, primo fra tutti, il leggendario Boris Becker. Proprio oggi, mentre ero al supermercato, mi sono imbattuto nel libro che ha scritto il padre di Andre e che dovrebbe raccontare un'altro aspetto della vita del figlio. Subito dopo, su un ripiano accanto, c'era Open di Agassi. Su YouTube ci sono caricati i video dell'ultimo torneo svolto, la partita che ha vinto dopo una battaglia infinita e quella persa contro un tedesco che ha sancito il suo ritiro dalle scene. Un grande personaggio, un grande sportivo e un grande uomo.

7 agosto 2015

LEXOTAN

Chissà perchè quando si è in procinto di partire scatta sempre la 'fotta' di dover chiudere tutto il possibile e non lasciare nulla in dietro, come se il mondo dovesse finire ufficialmente nel momento in cui passi il casello di Assago o di Melegnano. Una volta ero in paranoia totale per questa chiusura che dovevo fare, oggi, sebbene viva ancora con questa scimmia sulla spalla, sono un filo più flessibile e so che, quanto non fatto oggi, lo farò quando torno. In questi giorni sono parecchio agitato per via del fatto che ho deciso di chiudere con il Lexotan, non so ma il fatto di dover dipendere da una pasticca mi rompe. Mi ha naturalmente aiutato ma credo sia giunto il momento di cercare di gestire in modo naturale le mie emozioni e i miei stati d'animo. Non escludo comunque che, se non riesco a superare questo momento in cui devo scalare la dose giornaliera, torno alla mia abitudine di prendere una pastiglia al giorno con la colazione. In famiglia siamo abbastanza appassionati e consumatori di Lexotan. Poi, in questi giorni mi sento pungere da tutte le parti, sarà il caldo, sarà il sole malato, sarà il sudore o le zanzare, il fatto è che mi sento spilli nella parte del gomiti del braccio sinistro. Oggi diciamo che anche il blog va' in vacanza e lo aggiornerò più di rado. 

6 agosto 2015

TONDELLI E PAZIENZA

Sono sempre stato attratto dagli eroi negativi e da chi ha avuto la fortuna, il coraggio e la bravura di raccontarli, di immedesimarsi in loro e, in taluni casi, di finire per essere come loro, nel bene o nel male. Seppure in modo diverso e per destini diversi ci hanno lasciato, oggi sento la medesima mancanza di Tondelli e Pazienza. Due uomini reali,  due personaggi di cui loro stessi avrebbero potuto scrivere o disegnare, due caricature forse fuori tempo o forse semplicemente troppo avanti per i tempi che anno vissuto. Tondelli scriveva e Pazieza disegnava, entrambi hanno raccontato senza filtri la realtà che vedevano e di cui si nutrivano. Sullo sfondo delle loro storie, spesso, compare Bologna o l'Emilia. Tondelli è morto malato di aids, Pazienza forse è morto di overdose. Hanno fatto la fine, incosapevolmente o forse no, di quei personaggi che amavano raccontare. Entrambi mi mancano, mi manca la loro arte, mi manca il modo tagliente e dolce con cui riuscivano a inventare una storia, mi manca la loro genialità perversa. Chissà cosa farebbero oggi e chissà che giudizio avrebbero di questi tempi. Dopo Tondelli e Pazienza, senza togliere niente a nessuno, ho trovato spesso il vuoto, tanti bravi scrittori o fumettisti che in molti casi hanno ripreso la strada inventata da questi due pazzi scatenati. Ho visto la casa di Tondelli a Correggio, ho visto la casa di Pazienza a Bologna. Mi sono chiesto se quel paesaggio anonimo potesse essere un ostacolo o invece una risorsa alla loro creatività. Hanno frequentato entrambi Bologna negli anni più pesti e rivoluzionari, hanno fatto parte della generazione anni settanta. Tondelli dice di Pazienza queste esatte parole:  "Andrea Pazienza riuscito a rappresentare, in vita, e ora anche in morte, il destino, le astrazioni, la follia, la genialità, la miseria, la disperazione di una generazione che solo sbrigativamente, solo sommariamente chiameremo quella del '77 bolognese". E ancora: "È questo che la morte di Andrea  mi mette davanti, spietatamente: il lato negativo di una cultura e di una generazione che non ha mai, realmente, creduto a niente, se non nella propria dannazione. Nonostante il successo, nonostante l'equilibrio raggiunto nell'oasi di Montepulciano, nonostante il matrimonio, Andrea è morto – probabilmente per overdose – come uno dei tantissimi coetanei, come uno di quei ragazzi che meglio di ogni altro aveva interpretato e saputo raccontare".

5 agosto 2015

VACANZE

Tra poco il blog andrà in ferie, forse. Sicuramente lo aggiornerò meno del solito. Diciamo che il motivo non è solo pratico, oggi con la connessione internet del cellulare puoi fare quello che vuoi e quando vuoi. E' invece una scelta di carattere mentale, vorrei se possibile staccare veramente dalle abitudini quotidiane e fare altro per due settimane. Credo sia anche un modo per ritemprarsi e magari guadagnare qualche spicco in più di felicità quando si fanno le solite cose di routine. Addirittura i puristi del riposo non fanno assolutamente nulla di quantoi fanno nella vita normale ovvero negli undici mesi di lavoro e famiglia. Diciamo che non ho grandi progetti per queste vacanze cioè non mi sono messo in mente cose spettacolari da fare, voglio fare le piccole cose che mi vengono in mente ma che mi danno soddisfazione. Anche leggere un libro, che dovrebbe essere un'attività poco impegnativa se il libro è leggero, viene bandita dai puristi del riposo inteso come 'reintegro mentale e fisico'. Sento ogni mattina (altra routine) l'oroscopo quotidiano di Paolo Fox, quest'anno dice non è un anno esaltante cioè nè brutto nè bello. Io, al momento, l'ho trovato faticoso sia mentalmente che fisicamente, forse sarà anche causa del trasferimento di casa e delle solite beghe lavorative. Quest'estate non abbiamo visto neppure un concerto, per ragioni diverse non riuscivamo mai ad andare. Ormai credo che sia andata la stagione e ne riparleremo a settembre quando i concerti vengono fatti al chiuso. Peccato perchè i concerti estivi sono sempre carini, per via del fatto che mangi e bevi all'aperto. Non sarebbe male trovare qualche concerto quando si è in vacanza.

4 agosto 2015

RENE'

Questa mattina mi chiedevo questo: un parlamentare deve essere giudicato se il giudice può procedere nei suoi confronti e quindi rinviarlo a giudizio. Chi ha il potere di decidere tutto ciò? Il Parlamento stesso, cioè i suoi colleghi e amici, in sostanza se stesso. Non è un attimo contradditoria come cosa? In sostanza è come se il presunto condannato decidesse se morire o essere salvato. Ho iniziato un nuovo libro da leggere. Come Tokio Blues anche questo libro lo avevo già letto, ma mi piace rileggere libri che mi sono piaciuti. E' la storia di Renato Vallanzasca, il bel Renè, che ha terrorizzato Milano e l'Italia negli anni settanta. Un bandito come lui stesso si definisce nel libro. Ho anche cominciato a catalogare i libri che leggo in modo serio, cioè semplicemente metto un segnalibro dopo l'ultimo libro letto così li divido da quelli ancora da leggere. Intanto penso che dovrei riprendere a scrivere il mio di libro ma tempo sempre che occorra un casino di attenzione e calma, forse dovrei riuscire a lasciarmi andare. Nel frattempo ho chiesto informazioni alla segreteria dell'Università per rimettermi in pari con le tasse universitarie e quindi fare gli ultimi due anni. Se così fosse, devo necessariamente lasciare perdere qualche interesse che ovviamente mi succia energia e tempo. Un ultima cosa: oggi alcuni rappers sembrano venuti giù dalla luna con  le loro pseudo canzoni che parlano di malavita, negli anni settanta c'erano già  canzoni che raccontavano la mala a Milano. Non hanno proprio inventato nulla di nuovo.

3 agosto 2015

E' LUNEDI'

Obama invece di pensare all'ambiente dovrebbe cominciare seriamente a provare a fare qualche riforma sulla vendita di armi. Il nostro Premier va' in Giappone e fa l'ironico in Giappone sui sindaci del Sud e sulla riforma costituzionale. Ho la vaga sensazione che non coonosca affatto come ci si comporti nelle relazioni internazionali e soprattutto nelle visite ufficiali in paesi stranieri. Ho sentito in radio che in questo viaggio in Giappone è stato accompagnato da moglie e figlia. Ma il viaggio alla famiglia lo abbiamo pagato noi? Ieri eravamo in quel di Como, o meglio un po' sopra Como. Nel tornare a casa ho visto il 'famoso' lago di Montorfano, che è un piccolo lago ma carino, credo anche che durante la domenica o i fine settimana caldi si riempa di gente. C'è anche un ristorante che pare sia esageratamente caro ma ne vale la pena. I paesaggi di Como sono affascinanti, hanno quel non so che di intimo e caldo ma allo stesso con la primavera o l'estate offrono spazi ampi per girare. Questa è l'ultima settima di lavoro poi arrivano le ferie. Se penso che dovrò guidare avanti e indietro un po' mi viene la morte dato che non amo particolarmente guidare. Sono le code che mi ammazzano dalla stanchezza, quel continuare ad accellerare e poi frenare. Non so più neppure dire se la crisi ha fermato i vacanzieri o meno, secondo me non lo sa neppure chi dovrebbe studiare queste cose e poi fare i classici report stagionali o di fine estate. Di sicuro ancora oggi ho visto macchine che andavano verso Milano a lavorare, il che mi fa pensare che non ci siano troppi vacanzieri o comunque le vacanze saranno più brevi. Ho finito Tokio Blues.

2 agosto 2015

SAYONARA

E' tornato il sole sopra il cielo di Milano. Ieri c'era un cielo grigio, di solito lo apprezzo, ma non lo amo, perchè in qualche modo ferma la velocità delle gente e tutto è più rallentato, toglie in qualche modo qualche grammo di gioia e siamo tutti più calmi. Oggi invece è diverso. Ho quasi terminato di leggere Tokio Blues, il suo titolo originale in verità è Norvegian Wood, titolo tratto da una canzone dei Beatles. Ho intenzione poi, seriamente, di catalogare i libri letti, sia quelli cartacei che quelli elettronici. E poi ho seriamente intenzione di rimettere mano al libro che praticamente ho scritto ma oggi è solo una bozza e tante cose da limare. L'estate mi mette voglia di scrivere, tutti gli anni puntualmente sento questo desiderio che poi in realtà non seguo. Ancora ieri sono riuscito a fare qualche bella fotografia. Non tanto di Milano quanto della mia compagna. E poi ho pensato a Roma. Strano, solitamente penso a Bologna. Roma mi affascina come città, parto dalla sua storia bellissima per arrivare ai giorni nostri, di Roma mi piacciono molto le periferie e i suoi grandi quartieroni dove trovi ancora gente de' Roma, gente de' borgata. Per esempio Ostia deve essere bellissima. E poi i ristoranti e le trattorie dove mangi la vera cucina di Roma. Sempre ieri mi sono un attimo documentato sul deep web. Mamma mia, non sapevo neppure che esistessero diversi livelli di internet. Ma ne parlo magari domani nel post, perchè di argomenti sul deep web ce nesono parecchi da trattare. Sayonara Killer fu una delle mie poesie, così giusto per ricordare.

1 agosto 2015

CHICO

Altra leggenda del mondo hip hop romano è il Chicoria. Chico per la strada. Armando Sciotto all'anagrafe. Ha fatto writing, ha scritto un libro e fa musica rap. La particolarità vocale del Chico sta nel suo flow che non è propriamente cantato ma spesso è parlato, e questo configura un rap più diretto e conciso. Fa parte del famoso Truceklan, viene dal gruppo In The Panchine e oggi si dedica esclusivamente alla musica rap. Parliamo di un elemento che rispecchia a tutto tondo la romanità e il modo difficile per stare a galla, le sue canzoni infatti sono lo specchio reale delle sue esperienze personali, che spesso lo hanno portato anche ad affrontare situazioni non facili. Fratelli di Sangue con il collega, amico e fratello Gast è un rap che racconta di quando erano ragazzini e giravano per la città in cerca di occasioni. Intanto Renzi commenta il fatto che il Parlamento non è il passacarte della procura che voleva rinviare a giudizio un senatore. Renzi dovrebbe aprire gli occhi, scendere dal piano dei compromessi che lo stanno stringendo alla gola e dimostrare che, se vuole veramente cambiare il paese, non è con gli 80 euro o le altre finte riforme che lo farà ma lo farà riabilitando la classe politica a classe di persone normali. Elimina i privilegi e vedrai che la gente comincerà ad avere ottimismo e a credere di più in chi li comanda. Invece in Italia funziona così: o leggi non le fanno o sono solo leggi di facciata. Per non parlare del Pd. Che cosa ha in comune questo partito - azienda con le persone normali che lavorano e tirano avanti con fatica per arrivare a sera? Ormai il Pd, come gli altri partiti, sono estremamente lontani dalla realtà, asettici nei contenuti, focalizzati solo nella soddisfazione dei propri interessi. E poi fanno pagare per andare a votare alla primarie e la gente gli da pure i soldi! Ieri ho scoperto, leggendo i giornali in internet, che esiste un 'deep web' ovvero un profondo web dove ci sono cose nascoste che i normali motori di ricerca non registrano. E naturalmente nel profondo web ci trovi tutto l'impossibile e tutto quanto è illegale.