6 maggio 2018

RAVENNA

E' tanto che non scrivo un post. Diciamo che la maggior parte delle volte mi dimentico alla mattina di buttare giù due pensieri che ho in testa e di pensieri ne avrei anche diversi da condividere. Innanzitutto non posso certo esimermi dall'esprimere la mia riflessione sull'attuale stato del paese e della politica italiana. Direi che ormai siamo alla frutta, è un pensiero molto ottimistico. Qui, la maionese è impazzita. Due mesi in cui il paese è senza governo la dice tutta sull'attuale stato comatosa in cui ci costringono a vivere. Questi nullafacenti litigano per propri interessi personali e intanto ci spingono all'inferno perché un paese, cioè un'azienda, fermo è un paese morto. Ma nessuno ne parla. Meglio parlare di altre cose. Vogliamo parlare dell'infame e contraddittoria situazione che si è creata con il Fondo Elliot, Vivandi e Cassa Depositi e Prestiti? Vogliamo parlare della penosa situazione di Alitalia? Altro che abbassare le retribuzioni dei parlamentari e introdurre il reddito di cittadinanza, i problemi di questo paese sono ben altri, perché un paese che non produce politiche attive serie è un paese stagnante e quindi morto. Tutti questi tifosi della politica che sono venuti fuori in questi anni, con fischietto, cappello e sciarpa, sono davvero penosi, ma d'altronde questo è lo specchio della cultura italiana in certe zone del paese. In questo ponte di inizio maggio siamo andati a Ravenna. E' un bel vivere e un bel sentire, la Romagna sembra sempre in festa ed è decisamente un vivere diverso da quello padano dove siamo tutti grigi e silenziosi. Probabilmente questo è anche uno dei periodi migliori per andare via perché siamo ancora in pre-vacanze e quindi di gente in giro ce ne è davvero poca. Ieri ho iniziato a guardare su Netflix un film molto carino con due attori romani che mi piacciono parecchio, cioè Santamaria e Giallini. E' il primo film italiano prodotto da Netflix.