26 marzo 2018

FRIZZI

E' morto Fabrizio Frizzi. E' stato un volto noto della televisione italiana. Da molti anni appariva in Rai in svariati programmi tra cui quello celebre dell'elezione di Miss Italia ma anche Telethon. E' stato un volto 'rassicurante' della televisione cioè aveva un modo di fare e di presentate mai invasivo, molto familiare e quindi piacevole. Peccato. Ieri pomeriggio invece ho potuto toccare con mano quella televisione che ritengo mal fatta, invasiva e bugiarda. C'è un contenitore domenicale che parla solo ed esclusivamente di cose futili e senza alcun valore. Il gossip è il contenuto principale. Ieri pomeriggio, nella mezz'ora che ho gaurdato questo programma, mi sono sentito fortunato di non averlo mai visto prima e di non amare questa cinfrusaglia che trasmettono. Non lo guarderò sicuramente nel futuro, l'esperienza è stata a dir poco devastante. Ma come si fa a perdere tempo a parlare di queste 'baggianate'? La televisione italiana, che potrebbe avere un valore anche più alto, viene poi affossata da questi programmi che regalano il nulla alle domeniche italiane. Altro argomento d'attualità è la Nazionale. Credo che un nuovo ciclo debba coincidere oltre che con il nuovo allenatore anche con un ricambio generazionale dei giocatori. Con tutto il rispetto e il ringraziamento, sarebbe ora di vedere in Nazionale dei ragazzi giovani e di belle speranze. Il meteo pasquale fa schifo ma di questo non mi preoccupo anche perchè ormai sono abituato alla pioggia e al freddo.

24 marzo 2018

PD

Il problema del PD è riassumibile in due aspetti, così riassumibili: non hanno curato i problemi che i cittadini sentivano come primari e non hanno dato significato ai famosi movimenti 'populisti' che in questi anni hanno cavalcato il consenso dei cittadini. Queste sono le due criticità fondamentali che hanno portato alla disintegrazione del partito, lo stesso partito che oggi i giovani idealisti e combattenti invocano a gran voce ma la dirigenza, sorda allora, è sorda anche adesso. Intanto i due presidenti delle Camere sono stati eletti: il M5S prende la Camera, Forza Italia il Senato. La rottura Lega - Forza Italia si è compiuta con la non elezione di Romani, tanto gradito al solo Berlusconi. Salvini sarà quindi il candito Premier e terrà fede all'accordo segreto con i grillini. Di fatto ha abbandonato Berlusconi e trova nel movimento 5 stelle un alleato più affidabile e più convergente ai suoi piani. Prepariamoci a Flax tax e reddito di cittadinanza, le due cose non sono assolutamente discordanti. La realtà è l'unico dato oggettivo da leggere e da obbedire, sarà la realtà tra qualche tempo ha sancire lo schianto di questo irreale programma di assistenzialismo che il paese vuole e che i due partiti hanno disegnato e venduto agli italioti. L'ascesa del movimento 5 stelle nelle cariche istituzionali è cosa fatta. Un movimento nato con l'obiettivo di distruggere il sistema partitico e il sistema politico, è oggi stesso attore primario, non più come movimento che è facciata ma come partito, del medesimo sistema politico. La nuova Democrazia Cristiana. Nulla cambia, tutto torna mutato e adeguato ai tempi. Prepariamoci allo show. 

13 marzo 2018

ELEZIONI

Ho visto questo film che si chiama ‘Lo chiamavano Jeeg Robot'. Un grande film, che mi è piaciuto molto.  La storia è decisamente semplice se vogliamo ma lascia pensare e ci da la speranza che ci sia un salvatore per l'umanità o un super-eroe che ci protegga dai mali oscuri. Da piccolo guardavo Jeeg Robot che è stato un cartone animato molto famoso, lo guardavo da solo o con mia mamma, seduti sul divano. Jeeg Robot è un mito come lo è stato Mazinga. Il film è ben fattto, recitato bene da attori di primo livello come Santamaria e Marinelli. D'impatto la fotografia, le azioni e la colonna sonora. Si vede che è stato sceneggiato e diretto da professionisti con la mente aperta, perchè richiama diverse esperienze cinematografiche. Finite le elezioni, finalmente, possiamo tirare le conclusioni. Ognuno tira le proprie conclusioni e sono sicuro che ognuno avrà un giudizio diverso dall'altro circa l'esito di questa tornata elettorale. L'unica cosa certa è che ancora una volta ci sono centinaia di persone a cui dobbiamo pagare lo stipendio, il vitalizio e la pensione d'oro. Su questo aspetto concordo con i grillini, è l'unico aspetto che condivido. Esultano di Maio e Salvini, piange il Pd e Forza Italia. Queste elezioni comunque, al di la dei numeri, ci hanno detto diverse cose. Innanzitutto non può esistere null'altro al di la del Pd, cioè partiti o gruppi che si collocano ancora più a sinistra del Pd. Il fallimento di LeU è sotto gli occhi di tutti. Non hanno avuto presa nemmeno i partiti estremisti di destra come Fn o CasaPound. E' stato un voto questo segnato dall'ignoranza culturale e dall'insoddisfazione degli elettori, ma anche dalla paura. Paura degli immigrati, paura dell'Ue, paura del Fisco.

4 marzo 2018

OGGI AL VOTO!

L'uno marzo del 2012 moriva il grande Lucio Dalla. Ha contribuito a farmi innamorare di Bologna, della sua poesia e della sua musica, delle sue strade meravigliose e infinite, del suo provincialismo, della sua vita godereccia ma anche della sua cultura, della sua rivolta, del suo essere 'diversa'. Perchè Bologna rimane comunque diversa da tutto il resto delle città italiane. Lucio Dalla ha scritto infinite canzoni che amo. Tra le tante mi piace Denis che racconta la storia di questo ragazzo, magari operaio nella grande fabbrica del nord, che aspetta il fine settimana per andare a ballare, conoscere le ragazze, innamorarsi della vita, per poi tornare il lunedì alla vita normale. Di Lucio Dalla sono innamorato anche di Kamikaze, altra canzone per me unica, un colpo al cuore e un pugno allo stomaco. Diverse volte sono passato sotto le finestre dove viveva il grande Lucio, fa strano vedere queste finestre chiuse e sapere che, dalla sua morte, nessuno ha più fatto nulla per portare avanti dignitosamente il suo nome, la sua storia, la sua arte. Oggi è anche il giorno delle Elezioni. Code chilometriche ai seggi, indecisione, tifo quasi da stadio, insomma la politica torna prepotentemente nella bocca degli italiani, ma lo nel modo peggiore ovvero è una politica di pochi contenuti e questi pochi contenuti sono vuoti di idee e di realtà. Una politica urlata, di finte promesse, di slogan televisivi, di imbarazzanti dibattiti nei programmi domenicali della televisione. Un livello così basso non si era mai visto. Berlinguer e Almirante staranno guardando da lassù con una certa nostalgia ma anche con una grande incazzatura.