30 gennaio 2018

CANI

Non amo l'inverno. Ma amo ancora meno l'umidità maledetta di questi giorni che si appiccica alla pelle e penetra le ossa. Ieri sera sono andato a correre  ed è stato un vero suicidio, avevo la faccia completamente bagnata, sembrava quasi che piovesse. Non sprizzo mai gioia di vivere, tanto meno in questo periodo di gennaio / febbraio, che storicamente per me è stato abbastanza funesto. Ieri sera, dopo molto tempo, siamo andati a cena fuori. La mia compagna ha scelto un posticino carino per festeggiare i 5 anni di conoscenza. Ha avuto un pensiero davvero bello. Io onestamente, oltre a mostrare tutta la mia vitalità e gioia di vivere (scherzo, ovviamente), ero decisamente fuori forma. Però, ho apprezzato il ristorante, la compagnia e il cibo. Non sono mai andato nonostante per un certo periodo ho abitato a dieci metri di distanza. Per concludere degnamente la serata sono poi sceso in strada per la pipì/cacca serale delle mie due cagnoline (bambine). Ieri sera ho litigato con una delle due, la più piccola, la figlia dell'altra. Quando poi ci siamo riappacificati, la grande cioè la mamma era tutta contenta e ha cominciato ad abbaiare alla piccola dicendole di correre e divertirsi. Gli animali non parlano ma si fanno veramente capire. Se solo li osservassimo attentamente, dai loro atteggiamenti potremmo comprendere molte cose. E imparare tante cose. Da loro, per esempio, ho imparato tante piccole cose che davo per scontato. Quando alla sera, dopo il giretto  cacca/pipì, gli do il biscottino come premio, per loro è festa vera.

29 gennaio 2018

TUTORIAL

Ho ascoltato Luca Bottura su Radio Capital, è stato una novità interessante e fresca, nel panorama radiofonico ormai piatto e poco coraggioso si è contraddistinto con il suo spazio. Grazie anche alla direzione che gli ha permesso di 'uscire dalle righe' ma con eleganza e intelletto. Ho ascoltato Luca Bottura su Radio Deejay e ho avuto la medesima sensazione di freschezza anche se, onestamente, non ho trovato il medesimo terreno fertile. Le due emittendi fanno parte del medesimo gruppo editoriale ma sono ovviamente differenti per contenuti e pubblico. Oggi Luca Bottura non trasmette più su Radio Deejay, sostituito dal nuovo programma di Fiorello. Ho anche letto Luca Bottura e ho avuto la conferma che fosse un personaggio 'nuovo' e tutto da scoprire. Non conosco ovviamente i motivi della sua esclusione da Radio Deejay ma mi sono fatto la mia personale idea di ascoltatore, condita anche dai vari commenti trovati in internet in questi giorni. E dato che alla fine l'ascoltatore è la risorsa più preziosa per una radio e per i suoi investitori, credo che il mio giudizio, come quello dei miei colleghi 'ascoltatori', debba essere per lo meno detto. Luca Bottura non ha fatto i numeri sufficenti e quando non si raggiungono i numeri attesi, ciò diventa un problema (serio) per gli investitori pubblicitari. A questo punto o hai dei santi in paradiso e amicizie pesanti oppure sei tagliato fuori. Luca Bottura non è certo Fiorello. Vuoi mettere Fiorello, che è capace di fare ascolti recitando anche le pagine gialle, con un Bottura che parla di politica, con il suo gusto satirico e diverso dai soliti schemi? Vuoi mettere l'appael di Fiorello per i famosi investitori pubblicitari? Luca Bottura era l'ultimo arrivato, probabilmente il meno 'amico' dei potenti che governano la radio e quindi il più facile da epurare quando si deve inserire un nome così altisonante come Fiorello in un palinesto già completo e pieno di amici, compagni e parenti. Ho letto un commento in internet dove si diceva che gli ascoltatori di radio Deejay non erano pronti per Luca Bottura. Chi lo ha scritto pensa dunque che il target di ascoltatori della radio sia di un livello così basso da non poter nemmeno ascoltare, non dico apprezzare, un programma come Tutorial, che in fondo, era un programma normale. Radio Deejay è una radio che da anni non si comprende cosa vuole fare da grande. Si comporta da giovane e vorrebbe essere adulta. Si comporta da adulta ma vuole essere 'giovine'. Il nome ormai inganna, Deejay andava bene anni fa quando la radio era la numero uno, c'era Cecchetto, un vero innovatore, ed era indirizzata ai ragazzi. Oggi invece?

28 gennaio 2018

POLITICI

Gli spicco-drammi di questi finti politici che litigano per programmi irrealizzabili e fantasiosi, che litigano per le candidature e che pur di aver un voto in più prometterebbero anche soggiorni sulla luna. Ma queste persone non si vergognano? Sono dei miserrimi che non sanno neanche cosa significhi governare un paese. Parlano di cancellare la riforma sulle pensioni e non sanno né come fare nel tantomeno conoscono la legislazione sulle pensioni. Stesso discorso per la legge elettorale, che da una porcata sono passati a una mezza porcata. E' indegno chiamare queste persone 'politici'. Politici erano ben altri e di altro spessore. Comunque il 4 marzo con molta probabilità non andrò a votare. Esercito il mio diritto di scelta cioè di non scegliere. Non voglio essere compartecipe di questo disastro economico e politico. Per chi dovrei votare? Per un pettiniere che ha in mente la passera tutto il giorno oppure per uno che ha appoggiato il sistema bancario e nascondendo fatti che avrebbe dovuto riferire? Siamo nella melma più completa e un paese non lo porti avanti con promesse e slogan ma con fatti concreti. Cazzo, ci sono famiglie in seria difficoltà  e non hanno alcun aiuto dallo Stato. Mancano servizi. Mancano serie e strutturali politiche pubbliche. Intere generazioni dovranno pagare gli errori e gli orrori di questi governi. Grazie.

27 gennaio 2018

CAPIRE LE POLITICHE PUBBLICHE

Questa e' veramente una giornata grigia, umida e velatamente nebbiosa. Siamo nel mezzo di gennaio e poi ci sarà ancora febbraio e tutto il resto. Contando che poi non sono i miei mesi fortunati, direi che potrei anche mettere la testa sotto la sabbia. Chissà cosa dice a Bologna? Ogni tanto mi viene in mente la mia ex-fidanzata, la persona a cui avevo dedicato questo blog più di 10 anni fa e che tutt'ora resiste stoicamente agli anni, al tempo, al logorio mentale e fisico. Lei non c'è più ma il blog rimane. D'altronde cambiano le persone, ruotano gli attori ma le idee rimangono vive e salde. Certo, non lo scrivo più quotidianamente però ricordo che esiste e ogni tanto un post ce lo metto. All'inizio, quando scrivevo su Splinder, il post quotidiano era fisso ed era la prima cosa che facevo quotidianamente. Comunque, lei non c'è più. O meglio, c'è ancora ma ci siamo lasciati. Dovrebbe ancora vivere a Bologna, forse fuori città. Bologna per me rimane sempre una grande città, la Bologna anni 80 è mitica. Per il resto, sto studiando perché mi sono iscritto a un Master e ho iniziato a leggere un libro che avevo studiato quando andai all'università. E' il testo che più di tutti mi è rimasto impresso in testa e che ho amato di più. Incredibile ma vero, eppure è così. Uno si può 'innamorare' di un testo universitario. E' scritto davvero bene ed è molto interessante oltre che attuale. 'Capire le politiche pubbliche' di Gloria Regonini. E' una professoressa dell'Università di Milano ed è una grande professoressa, con cui mi sono trovato bene quando frequentai l'università. 

24 gennaio 2018

PATETICO SHOW

Tra poco più di un mese ci sono le elezioni politiche e regionali. Come sempre accade i partiti e i movimenti si prodigano di promesse elettorali, idee fantastiche e opportunità da cogliere. Ovviamente sono tutte panzane, il 99 per cento di tutto ciò non lo realizzeranno mai e non è neppure realizzabile. Ai leaders piace apparire in televisione, spararla più grossa dei propri colleghi, tirare fuori il coniglio dal cilindro e trattare il popolo italiano come una massa di ignoranti. Non hanno del tutto torto a trattarci così visto che l'italiano parla ormai di Grande Fratello, di Sanremo, di Belen e altre idiozie che rimpiccioliscono il cervello, mentre il mondo va' avanti, le vere idee nascono in qualche punto del mondo, i ricercatori scoprono il domani e già qualcuno guarda il mondo da una prospettiva diversa e nuova. La politica, fatta di questi schemi e incastrata dentro questo sistema, è morta e sepolta. Sopravvive ancora perchè vi è ignoranza del popolo e il popolo è compartecipe dell'assassinio della vita. I leaders fanno promesse a cui neppure loro credono e nessuno di loro è in grado, tecnicamente, di fare un discorso coerente e razionale riguardo l'economia. Parlano di ovvietà, offrono scelte 'manifesto', si riempiono la bocca di parole in voga oggi come 'flat tax' o 'pil' ma non sanno neppure da che parte prendere i numeri e non sanno neppure cos'è la macroeconomia. Gli economisti di matrice liberale e indipendente hanno un riso amaro davanti a questo triste e patetico show. Personaggi logorati e anziani che vogliono disegnare il futuro per le nuove generazioni e modificare il futuro per quelle che oggi tirano la cinghia con il lavoro e i sacrifici. 'Aboliamo la Fornero', altro motto che va' per la maggiore. Grillo si è staccato, almeno formalmente, dal M5S. Alla deriva populista e priva di contenuti di questo movimento, a cui non ha saputo arginare la crisi perchè il sistema lo ha risucchiato e centrifugato , preferisce l'utopia. Che sia un nuovo punto di partenza? L'evoluzione di Rousseau?

16 gennaio 2018

DOLORES

Con lei se ne va' via un pezzo del mio passato. Non è una frase fatta ma una verità assoluta. Ho cominciato ad ascoltare la voce di Dolores parallelamente alla mia crescita e al mio momento più 'dark' e di ribellione. Giravo per Milano con le cuffiette e ascoltavo lei che cantava meravigliosamente. Mi piaceva tantissimo come cantava, aveva questa voce profonda e irlandesa, molto rock ma anche molto romantica, una voce ribelle ma che trasmetteva anche pace. Lei e il suo gruppo sono  venuti fuori negli anni '90, in pieno periodo rock britannico e ci stavano proprio bene in quella scena perchè erano diversi dagli altri. La canzone Zombie fu una vera bomba per il mio cuore. Ricordo ancora il ritornello e i colpi di batteria. Lei poi era bellissima con i capelli corti e biondi. Sembrava proprio un angelo dannato. Se non ricordo male, lessi che aveva avuto anche problemi di droga o alcool. I testi che ha cantato sono quasi sempre testi legati alla violenza, alla guerra, alla droga, alla ribellione, alla vita. Le parole della sue canzoni si erano addolcite nella seconda parte della sua carriera. Aveva tre figli. Ho sempre avuto la sensazione, a pelle, che fosse una donna molto fragile, che soffrisse. Oggi leggo che soffriva di depressione. In una foto recente che è stata pubblicata aveva proprio uno sguardo indifeso. Mi dispiace, veramente. Un altro pezzetto di vita si è chiuso. La collegherò sempre a quel gusto di ribellione che ho avuto e che credo abbiano tutti i ragazzi. Lei era Londra, era Berlino, era il rock, era la trasversalità. Ciao D.

7 gennaio 2018

BEFANA

La Befana le feste se le porta tutte via, un modo carino e cinico per dire che ormai le feste natalizie sono un ricordo e si riparte con l'anno nuovo e con le varie faccende quotidiane. Oggi poi è una giornata talmente grigia, umida, un po' nebbiosa e invernale che sono ancora in pigiama alle tre del pomeriggio. Ho avuto una mezza intenzione di andare all'Ikea ma l'idea l'ho abbandonata alquanto subito. Non ho voglia di uscire e non ho voglia di immettermi nella bolgia dei clienti che affollano l'Ikea nel fine settimana. Studierò un po' dato che devo andare avanti e mi sistemerò in modo tale, per una volta, di riuscire a vedere per più di mezz'ora un film alla sera. Il paesello nel frattempo si interroga sui delinquenti minorenni che l'altro giorno hanno picchiato a Milano un loro coetaneo. Figli della solitudine, della stupidità, della noia e dell'emulazione dei loro miti che ogni giorno vedono in televisione e che sono i protagonisti delle varie serie criminali. D'altronde, chi di noi non ha come mito il grande Chapo o il protagonista di Suburra? Chi di noi non ascolta tutti i giorni quel ganza-rap che piace tanto ai ragazzini? Speriamo che almeno questa volta i genitori non li difendano i loro figli, come fanno ad esempio quando vanno a scuola a parlare con gli insegnanti. Magari poi comincerei con il togliere iPad e iPhone, giusto per ricordare chi comanda in casa e quali sono le regole da seguire.

5 gennaio 2018

ALLEGRIA

In questo periodo, puntualmente come l'influenza, mi arriva il momento in cui penso a Bologna, probabilmente perché associo i suoi portici solitari con il mio stato d'animo che è solitario e malinconico, che ama stare da solo e non condividere nulla. Penso anche a Berlino, la Berlino anni 70 e 80, che deve essere stata una città davvero figa. Penso anche alla Milano borghese. Diciamo che ho un bel safari di cose in testa, all'apparenza abbastanza diverse l'una dall'altra. In questi giorni sono in ferie, che poi ferie non lo sono mai perché la vera vacanza è quando ti stacchi dalle abitudini quotidiani per fare qualcosa di diverso. Rimanere qui e fare i lavori di casa, studiare, e tutto il resto, non è prettamente una vacanza ma una ripetizione 'morbida' della quotidianità che vivo tutto l'anno. Il 2018 non è iniziato nel migliore dei modi. Due persone ci hanno lasciato e sicuramente questo non migliora il mio cuore. La mia compagna era ammalata per l'influenza per cui non siamo andati al mare come avevamo pronosticato. Per il resto il tempo è grigio e sono entrato, allegramente, nel mio bimestre più odiato e meno fortunato dell'anno cioè gennaio-febbraio. Diciamo che è la mia morte nera, il buio in tutti i sensi. Che devo fare? O mi chiudo in casa con le mie piccole compagne di casa, cioè i cagnolini, oppure esco e cerco di affrontare questo doppio mese. Meno male che c'è Netflix con le puntate dell'Ispettore Coliandro. Ci sono tutte le serie eccetto l'ultima, ovviamente me le sto riguardando nuovamente. Ogni tanto ci metto dentro anche qualche film che mi piace.