30 settembre 2014

PD

Ieri ho ascoltato  su Radio Popolare alcuni passaggi del discorso che Renzi ha fatto alla Direzione del suo partito in merito all'articolo 18. Premesso il fatto che continuo a chiedermi perchè considera questo benedetto art. 18 così fondamentale per la ripresa economica ma n, devo dire che le parole del nostro Premier mi sono sembrate molto cariche di enfasi e metafore, quasi raccontasse una storiella agli alunni che lo ascoltavano, ma di concreto io personalmente non ho colto nulla o ben poco. Purtroppo questo è un limite di questo Governo cioè poca concretezza, riforme che non sono riforme, premi simbolici dati ai cittadini con una mano e poi tolti con l'altra mano. A me personalmente il Pd non è mai piaciuto tanto, negli ultimi tempi è scemato anche quel residuo di speranza che covavo dentro cioè che questo partito fosse veramente il partito della sinistra e quindi vicino ai cittadini. E' anni che questo partito non è più la vera sinistra italiana ma si è uniformato al concetto di partito - azienda tanto caro alla destra da vent'anni a questa parte, oltre al fatto di non aver combinato nulla anche quando ne ha avuto l'occasione. Oggi poi c'è una chiara svolta verso il pensiero ideologico di destra, non solo perchè sono cambiati gli uomini alla direzione del partito ma anche per convenienza, la destra serve alla sinistra per andare avanti a governare. Colgo oggi una sorta di dittatura in questo partito. Evidenetemente questa svolta però piace perchè la sinistra con l'attuale Segretario, che è anche Premier, ha fatto il pieno di consenso popolare. Non vorrei che questo specchiarsi nella destra sia alla fine controproducente come lo sono stati i governi di destra negli anni precedenti. Infine, ascoltando le voci di ieri ho colto invece buoni propositi da Gianni Cuperlo, che mi è sembrato pronto anche ad aperture con la maggioranza del Pd. Un discorso molto aggressivo è stato fatto invece dai vecchi leoni del partito cioè Bersani e D'Alema.

29 settembre 2014

INTERISMO

Erano anni che l'Inter non perdeva in casa così malamente Credo che l'ultima sconfitta rotonda sia avvenuta circa 50 anni fa con il Milan che in un derby ci ha rifilato cinque gol. Ci voleva Zeman e il Cagliari per darci 4 gol in un solo tempo e anche sbagliare un calcio di rigore altrimenti i gol erano 5. Chissà che cosa ha pensato Thoir in tribuna e chissà cosa ha pensato Moratti? Thoir, secondo me, ha capito ancora di più che c'è da lavorare parecchio e che non sarà facile portare l'Inter nei top-team. Moratti, secondo me, si sta gongolando parecchio, onestamente si è tolto dalle spalle un bel peso. I dirigenti dell'Inter neppure li considero dato che non li considero all'altezza di gestire una società come l'Inter. L'unico che aveva il piglio giusto era Oriali c lo hanno mandato via malamente. Ora è in Nazionale e affianca Conte. Per il resto una società di calcio per funzionare deve avere: dirigenti capaci, risorse economiche, giocatori di classe e umiltà. Tutto ciò fa anche capire quanto l'epoca di Mou sia stata una meteora in uno scenario di anni caratterizzato da pareggi in casa e sconfitte fuori, giocatori comprati che si sono rivelati bidoni oppure, all'incontrario, sono esplosi quando sono andati via da Milano. Secondo me in questa squadra e nella società c'è parecchia confusione. Thoir dovrebbe ristabilire ordine e programmazione, una rosa coerente e una dirigenza capace. Oggi l'Inter non ha fascino e questo deriva unicamente dal fatto che va' male in campionato e ha pochi giocatori di appeal, molto spesso più famosi per quello che fanno fuori dal campo che di quello che fanno in campo.

28 settembre 2014

ORATORIO

La nota positiva viene dalla vittoria casalinga del Bologna in campionato e quindi altri 3 punti conquistati. Notavo che la serie B quest'anno e' ricca di squadre che si affacciano per la prima volta al campionato cadetto o ci tornano dopo molto tempo di assenza. Ho finito di leggere il libro sulla I.C.F. e l'ho trovato molto interessante, con una sola nota che mi ha stupito: questi non hanno quasi mai preso botte dalle altre tifoserie. Erano una vera armata. Ieri sono anche andato dal parrucchiere a tagliarmi i capelli. Dopo anni di lontananza sono ritornato dal mio parrucchiere di fiducia, l'unico che che capisce come voglio tagliare i capelli. Smisi di andarci quando andai via da Milano, poi tornato ho bazzicato altri parrucchieri ma senza mai essere soddisfatto. Poche fotografie fatte se non due che mi piacciono assai, una in particolare, secondo me, racconta molte cose. Bisogna solo essere in grado di saper leggere le fotografie. Un po' come un quadro o un libro. Oggi è giornata oratoriale e tra l'altro c'è il nuovo Sacerdote nel mio paese. Come sempre accade, il nuovo suscita interesse e benevolenza, per cui la comunità lo ha accolto bene. Speriamo che duri tutto questo amore e non facciano come hanno fatto con il precedente Sacerdote. Intanto i miei genitori vanno in gita con i Combattenti e Reduci. Mi chiedo: ma che ci azzeccano loro con i Combattenti e Reduci?

27 settembre 2014

NIENTE AMERICA

La notizia credo abbia stupito quasi tutti. Io sicuramente non aspettavo un esito così anomalo e imprevisto. "Il Bologna ai bolognesi", così hanno detto i grandi capi della società dopo aver concluso l'accordo che porta ad un aumento di capitale societario da parte del numero uno del gruppo Segafredo. Dunque, niente Tacopina, niente Saputo, niente americani. Il Bologna rimane per ora in mano ai bolognesi e Guaraldi per il momento rimane Presidente della società. Ora, Zanetti, che è il boss di Segafredo, sicuramente se ha fatto questa operazione economica (milionaria) non l'ha fatta per perderci denaro. Sicuramente è una persona seria e capace, per cui, secondo me, e'un preludio per un passaggio di proprietà che garantirebbe a Zanetti il controllo definitivo della società. Nel frattempo Baraldi, uomo di fiducia, entra in società. Come l'ha presa la città? Il sogno americano dava respiro internazionale e una forte ventata di risorse economiche, oltre ad un rilancio della squadra che attualmente naviga a vista in serie B. Il sogno americano ci ha illuso che il Bologna potesse diventare un domani la Roma di oggi. Il sogno americano ci portava fiori dal provincialismo che affligge, in generale, la città. Proprio quel provincialismo tanto odiato ma anche amato, che comunque ti permette di rimanere con i piedi per terra e fare le cose fatte bene. Anche io ero affascinato dal sogno americano ma, per un certo verso, ero dispiaciuto che Bologna perdesse quel giusto provinciale come in fondo ha sempre avuto il Parma e di cose belle il Parma ne ha fatte. Di sicuro chi non deve parlare sono le istituzioni pubbliche, riconosciute e non riconosciute. Il Bologna Calcio e' affare sportivo e non politico. Per chiudere, cambio discorso e scrivo un dubbio che mi torna in testa ogni volta che il nostro Premier parla di riforma del lavoro: ma siamo sicuri che cambiare l'articolo 18 comporta una ripresa del lavoro e quindi economica? A me pare proprio una battaglia inutile per raggiungere un obiettivo non primario in questo momento. Diciamo che si discute di questo problema (se tale può' essere considerato) per accontentare evidentemente lobby e forse politiche. Io aspetto la riforma elettorale almeno andiamo a votare!

26 settembre 2014

SCELTE

Una delle notizie calde che impazzava su internet, su alcuni siti, è stata la presunta chiusura del programma ZOO di 105. Pare invece che oggi torni tutto alla normalità e il programma ritornerà regolarmente in onda dalle 14.00. Passando a cose un po' più serie e delicate, i nostri politici internazionali hanno espresso la possibilità di attacchi da parte dell'Isis a metropolitane a Parigi e New York, Intanto il nostro Premier ha detto che l'Italia parteciperà attivamente alla lotta contro il terrorismo islamico e che il contributo italiano sarà determinato, augurandosi anche che sia determinante per il risultato finale. Ieri sera a cena c'era mia nipote e mia sorella. Parlando con mia nipote, che in questi tempi sta sicuramente passando un momento di transizione da bambina ad adolescente, ho compreso la sua confusione nel capire cosa voler fare da grande e mi sono ritrovato in lei dato che anche io alla sua età non sapevo cosa fare. Lei deve scegliere in che scuola superiore andare e questa scelta, nel bene e nel male, è abbastanza vincolante per gli studi universitari se li vottà fare. Mi auguro che lei ascolti i consigli delle persone che le stanno vicino ma che scelga in modo autonomo dove andare a studiare. Io le ho consigliato di andare a Milano, così ha la possibilità di frequentare la città, di uscire dal provincialismo del paese, di consocere persone diverse da quelle che frequenta in paese e ha anche modo, dato che è in grado di farlo, di prendersi qualche piccola responsabilità come prendere l'autobus, studiare fuori o semplicemente vivere i piccoli inconvenienti dei pendolari. A lungo andare tutto questo le servirà a patto che viva questa esperienza con responsabilità e giudizio, che non sia un modo per approfittarsi di questo distacco per fare poi quello che vuole.

25 settembre 2014

I.C.F.

Ho messo nella borsa un piccolo taccuino di pagine bianche, penso che possa servirmi nel scrivere quello che mi viene in mente. E' un piccolo esperimento. Molto romantico e poetico, per catturare le emozioni che nascono in testa e che poi inevitabilmente spariscono se non le fermo. E' un modo per tenermi un po' lontano dall'iphone e dal suo modo di organizzare le idee o meglio il modo che ho imposto io al mio iphone. Siamo quasi arrivati al fine settimana e, caso davvero strano, c'è sempre stato il sole qui su Milano, nonostante le promesse non erano delle migliori. Ho quasi finito di leggere il famoso libro presto in prestito dalla biblioteca. Mi sorge una domanda spontanea: ma quelli della I.C.F.non le hanno mai prese? Leggendo il libro, a parte sparuti piccoli eventi, le hanno sempre date e di santa ragione agli avversari. Leggendo il libro sembra di leggere la storia di un esercito e non di hooligans inglesi. Si parla di strategie, azioni studiate, capi e luogotenenti, roba che credevo esistesse solo in ambito militaresco o di guerra. C'è anche da dire, però, che a differenza di quanto può avvenire oggi, ai tempi queste bande avevano un solo scopo: la supremazia sugli avversari e il desiderio di menare le mani. Nessun affare losco o traffici illeciti nelle curve, cosa che mi sembra accada oggi in molte curve di tifosi italiani. Un'altra cosa che onestamente un po' mi da fastidio è la strumentalizzazione che i soliti sociologi hanno voluto dare del fenomeno hooligans, cioè studiarli come se fossero una specie animale speciale o rara, appiccicando loro addosso teorie forse esagerate. Ma questo avviene non solo analizzando le tifoserie violente, qualsi fatto che fa clamore viene messo sotto la lente di ingrandimento.

24 settembre 2014

COSE VARIE

Un Milan in rimonta che pareggia con l'Empoli. Insomma, capita anche questo nel calcio, senza naturalmente sminuire l'Empoli che evidentemente quest'anno è una bella squadretta. Vedremo che cosa fa l'Inter nel turno settimanale di campionato. Il libro che sto leggendo in questi giorni, preso in prestito dalla biblioteca, parla appunto di calcio o meglio di teppismo fuori e dentro gli stadi inglesi, quindi di calcio non ha nulla ma semmai è uno spaccato della violenza che ha invaso gli stadi inglesi negli anni 70 e 80. Siamo anche nella settimana fashion milanese, per via delle sfilate di moda che ci sono e quindi andando in giro per la città è inevitabile imbattersi in personaggi alquanto bizzarri e strani, che io poi catalogo come i veri stereotipi della società. Chi è davvero di nicchia è colui il quale risce ad essere 'normale', non certo chi ha tatuaggi, anelli al naso o capelli con la cresta. Tutta roba scontata che si vede in ogni angolo della città e che, oltretutto, esistava già dieci anni fa a Londra o Berlino ma noi, come al solito, arriamo molto dopo con una buona dose di lentezza. Nel frattempo il Governo dovrebbe fare una cosa fondamentale: la riforma elettorale. Invece non la fa, secondo me appositamente, perchè significherebbe andare alle elezioni e questa cosa non è benvoluta. Per cui si animano a fare altre riforme che, seppur importanti, non sono la condizione per andare ad elezioni come molti italiani desidererebbero. Per cartià, magari il tempo darà ragione ai nostri attuali politici e un giorno ci troveremo a ringraziarli per il lavoro compiuto. Vedremo. Al momento mi sembra, leggendo i giornali o sentendo la televisione, che navighiamo a vista e stagnamo in una situazione economico / sociale davvero preoccupante.

23 settembre 2014

BOLOGNA E BERLINO

Ci sono due posti che mi piacerebbe frequentare: Bologna e Berlino. Tutte e due iniziano la lettera 'b'. A Bologna ci sono già stato parecchie volte. A Berlino è tanto tempo che manco. Ognuna di queste città, a modo suo, è nel mio cuore. Berlino lo lego al periodo di adolescenza e il periodo berlinese, nel bene e nel male, un poco mi ha segnato. Bologna la lego al periodo di crescita in cui ero quasi certo che avrei costruito una famiglia con la mia ex fidanzata. Per un motivo e per l'altro a Berlino non sono andato ad abitare (nonostante lo volessi) e a Bologna non sono rimasto ad abitare nonostante abbia abitato. La prossima tappa del mio viaggiare nomade è andare a Berlino. Sono cambiati i tempi, sono cambiato io, sono cambiate le persone affianco a me, sicuramente è cambiata Berlino. Credo però che il cielo sopra Berlino risplenda sempre di emozioni e mistero. Se penso solo alla storia che Berlino si porta sulle spalle, mi vengono quasi i brividi. Se penso alla Berlino raccontata in certi libri, mi vengono i brividi. Berlino è internazionale, Bologna è più racchiusa in se stessa. A modo loro hanno due dimensioni che mi piacciono sempre e mi attraggono. Ciò non toglie il fatto che Milano è e rimarrà sempre la mia città, la prima città nel mio cuore. Però è giusto avere passioni parallele, che non significano certo tradimento ma semmai apertura degli orizzonti e delle emozioni. Credo che un viaggetto a Berlino, almeno un weekend lungo, costi un poco e quindi per farlo occorre inevitabilmente rinunciare ad altre cose. In questo momento vedo priorità che devo risolvere come la casa e gli occhiali.

22 settembre 2014

APPLE

Ritornare a scrivere con una tastiera normale non mi sembra vero. Le tastiere virtuali saranno anche belle ma sicuramente fai una fatica maggiore perchè non hai la piena padronanza dei tasti e soprattutto sei abituato a usare i tasti e non a fare un tocco sul display. L'altro giorno è uscito il nuovo Iphone della Apple, l'Iphone 6. In giro, almeno all'estero, c'erano code lunghe e persone accampate fuori dai negozi già da giorni prima per assicurarsi il nuovo giocattolo. Che è un po' diverso dal modello 5 in quanto il display è più largo e altre cosette. Contemporaneamente all'uscita del nuovo modello, la Apple ha fatto uscire anche l'orologio di cui però non so il nome che gli hanno dato. Come sottolineava qualcuno più esperto di me in tecnologia, una volta Apple faceva il mercato ed era una società di nicchia. Oggi non solo non fa più il mercato ma gli tocca anche inseguire competitors che prima di lei hanno lanciato prodotti sul mercato (vedi l'orologio) o adattarsi alle novità che gli stessi hanno apportato ai loro prodotti (vedi il display). Inoltre la nicchia che si era ricavata è solo un ricordo lontano, oggi i prodotti Apple sono diventati più accessibili e quindi sono prodotti per una classe di consumatori media e li puoi trovare ormai anche dentro centri commerciali. Può essere anche una strategia vincente per rimanere sul mercato, secondo me però alla fine non paga. Prendiamo l'esempio della Ferrari e abbiamo detto tutto. La settimana inizia con il sole e pare che per tutta la settimana dovrebbe esserci, il clima è decisamente primaverile. Questo fine settimana ho fatto il giusto senza particolari forzature.

21 settembre 2014

FIRM

L'inevitabile leggerezza dell'essere del Bologna. Abbiamo perso due a zero in casa con il Crotone. Una parola spontanea mi viene in mente: confusione. Confusione dell'allenatore e confusione dei giocatori. Solamente che poi sono i giocatori che scendono in campo e quindi, nel bene o nel male, la maggiore responsabilita' l'hanno loro. Guaraldi, per il bene della squadra e della citta' calcistica, dovrebbe passare la mano agli americani. Poi la ripartenza non sara' facile perche' per costruire una squadra e una societa' vincente ci vuole tempi, risorse e fortuna, oltre un progetto a lungo termine e non fatto per essere disfato dopo un paio di anni. Al cinema Mexico ieri abbiamo visto un film italiano d'autore. Recita, tra gli altri, Giuseppe Fiorello, che comunque dimostra di essere un buon attore anche nel cinema. So che ha fatto molte fictions televisive, al cinema e' la seconda volta che lo vedo dopo il film, credo d'esordio, con Carlo Verdone. Prima della proiezione ha parlato al microfono il proprietario del Cinema Mexico, istituzione delle sale cinematografiche che trssmettono film di qualita', non scendendo a compromessi con le regole dei distributori commerciali e dei film mainstream. Il desiderio della proprieta' e dei frequentatori della sala e' che il Mexico rimanga eterno e che continui a preservarsi come luogo di 'buona visione' e di incontro. Infine un accenno al libro che sto leggendo in queste ore, parla della temutissima e famigerata Firm londinese del West Ham che negli amni 70 e 80 terrorizzo' i campi inglesi di calcio. Leggendo le pagine del libro sembra proprio che lo scontro tra tifoserie avversarie era tanto atteso quanto il calcio d'inizio della partita ma lo scontro era una battaglia dovuta, che si doveva fare perche' tutti l'aspettavano. Era una battaglia con regole, strategie e nessun risparmio di energie, ma anche con onore e rispetto reciproco. Una cosa molto diversa dagli pseudo scontri che avvengono oggi negli stadi italiani e che paradossalmente hanno portato anche a morti. All'epoca in Uk lo scontro tra tifoserie era uno scontro tra bande rivale, senza intrusioni di politica e mafia e delinquenza varia, era un puro scontro di mani tra ragazzi per l'onore sportivo. Cosi' come e' nato velocemente, questo fenomeno e' decaduto velocemente, proprio perche' dietro non c'erano interessi superiori se non quelli dell'onore delle tifoserie.

20 settembre 2014

SABATO

Sara' un post veloce, visto che lo scrivo dal cellulare e visto che non ho cose particolari da raccontare. Lo scrivo anche di pomeriggio, momento della giornata in cui non sono abituato a scrivere. Siamo stati a Milano in zona Navigli. Probabilmente sono l'ultimo dei milanesi a scoprire che stanno ricreando i corsi d'acqua a Milano. Leggevo questa mattina i cartelli lungo il Naviglio. Lo fanno per l'Expo e mi sono chiesto come mai ci sono arrivati solo ora, cioe' doveva esserci l'Expo per rimettere mano al tratto piu' famoso dei Navigli milanesi? Alla fine comunque buona parte dei Navigli rimane sotto terra. In questi tempi poi camminarci diventa impossibile dato che stanno rifacendo la pavimentazione. Ci doveva essere il sole e invece e' stato un cieli grigio, a piccoli tratti si e' aperto ma continua il grigiore ormai autunnale. Ascoltavo un po' di New Order ieri sera e mi piacciono parecchie canzoni. Ascoltandoli si sente, sotto sotto, che l'anima dei Joy Division batte ancora forte. Anche se la musica dei New Order e' decisamente meno dark, ma i tempi e gli animi cambiano. Pare che il Bologna stia perdendo con il Crotone in casa. Un disastro se penso alla bella prestazione con il Pescara. Gli americani ne avranno da fare per ricostruire la squadra e la societa'.

19 settembre 2014

LAVORO

Quando cercavo lavoro ho chiesto poco aiuto e sinceramente poche persone si sono mostrate disponibili ad aiutarmi. In Italia sembra proprio che il tema 'lavoro' sia una sorta di tabù dove chiedere aiuto diventa disonorevole per chi lo fa e troppo impegnativo per la persona a cui è richiesto aiuto. Oggi che sono un 'precario a tempo indeterminato', mi è capitato per mia volontà di farmi dare dei c.v. da due persone che in questo momento non se la passano benissimo. Sinceramente ho trovato questo gesto spontaneo, cioè se un conoscente o un amico ha bisogno, non vedo perchè privarlo almeno di un gesto che può renderlo un poco più sereno. Purtroppo non ho la bacchetta magica e non l'ho mai avuto con me stesso, ma il passa parola è l'arma migliore per far girare le notizie. In questi tempi bui se non ci si da una mano tra di noi vicendevolmente e con gratuità, non so dove finiremo visto che lo Stato a noi non ci pensa. Ieri ho rivisto una cara vecchia amica delle scuole elementari, erano su per giù 30 anni che non la vedevo, poi tramite FB ci siamo resi conto di abitare così vicini che era un peccato non vedersi e salutarsi. Ovviamente, come è giusto che sia, abbiamo parlato dei vecchi tempi e di quanto in fondo le cose erano belle, genuine e spontanee, poche cose ma apprezzate. Io per esempio avevo il calcio, le figurine, i cartoni animati e i giochi in cortil. Non c'erano i computer, i cellulari, i videogames erano agli inizi. C'erano i Topolini e i fumetti da leggere, c'erano tanti giochi da fare con la manualità e insieme ad altri amici. Oggi, da grande, guardo i ragazzini e li trovo molto diversi. Non che siano peggiori o migliori di noi ma semplicemente soli, chiusi nel loro mondo virtuale di cellulari e computer, di reatà virtuale, di cose che la mia generazione ha conquistato con il tempo e con gli anni. Non eravamo migliori ma avevamo più il contatto e la padronanza con la realtà e con le piccole cose.

18 settembre 2014

16

Il Parlamento non riesce nell' impresa di eleggere questi due giudici costituzionali. Summit di Renzi e Berlusconi ma nulla di fatto. Pare che questa nomina sia più importante di quanto previsto. Intanto però il Governo cerca di riformare il lavoro e inevitabilmente si tocca il tanto chiaccherato articolo 18. I Sindacati sono in rivolta o meglio hanno promesso una mobilitazione di piazza. Da quanto ne so in Italia il diritto del lavoro è un vero caos normativo con leggi e leggine, sentenze del tribunale del lavoro che lo rendono difficile da applicare. Ieri l'ennesimo portfolio fotografico mi è venuto in testa. Idea geniale, credo mai fatta fino ad oggi, il problema comunque è la sua concreta realizzazione o meglio la sua realizzazione non è facile. Intanto ho deciso che nei tempi morti vorrei rimettere mano sul libro che ho scritto, cioè cercare nel limite del possibile di farlo diventare un vero libro. Non è una storia lunga ma quello che volevo fare nella sua prima stesura o bozza è quello di essere abbastanza sintetico e chiaro, con personaggi e storie ben definite. Attendo anche di conoscere l'esito della mia domanda all'Università cioè quanto dovrei pagare di tasse per rientrare e continuare gli studi. Ad occhio e croce credo sia una salassata per me insopportabile. Questa sera gioca anche l'Inter e gioca se non sbaglio a Kiev in Ucraina. Naturalmente la prima cosa di cui si sono informati è la loro sicurezza fisica. Attendiamo con fiducia il risultato positivo, così come quello del Bologna che questo fine settimana gioca in casa con una squadra che sulla carta non dovrebbe dare problemi particolari. Questo 16 nel bene e nel male ricorre spesso...

17 settembre 2014

GIUDICI COSTITUZIONALI

L'ultima penosa scena del nostro Parlamento Italiano si sta compiendo in questi giorni. L'elezione dei due giudici costituzionali sta decisamente imbarcando i parlamentari, credo che oggi sono arrivati alla dodicesima seduta e per lo più oggi è camere unite. Capisco se la cosa fosse avvenuta per eleggere il Presidente della Repubblica, soltanto per il ruolo che ricopre sono comprensibili malumori, interessi di parte e frizioni. In questo caso però parliamo, con tutto rispetto, di due giudici costituzionali e quindi non strettamente vitali per il cammino del Parlamento. Quanto accade dimostra l'incapacità del Parlamento di risolvere anche questioni minori oltre all'incapacità di non rendersi conto che gli obiettivi primari latitano con queste perdite di tempo. Sinceramente trovo più urgente il problema economico e sociale degli italiani piuttosto che la nomina di due giudici. Il nostro Premier è ben convinto di andare avanti nel ormai famoso e apocalittico percorso dei mille giorni cioè 3 anni circa. Mi chiedo tra 3 anni in quali condizioni saremo. Al momento le istituzioni che studiano il benessere dei paesi, i centri studi che fanno ricerca, gli organi europei preposti ad analizzare la situazione economica dei paesi membri non sembrano decisamente ottimisti sulla situazione italiana, anzi si parla di regressione, di non crescita. Il Premier va' avanti ma dovrebbe avere il coraggio di ammettere che il percorso intrapreso, al momento, non da frutti ma anzi il paese non inverte la rotta. Il famoso bonus fiscale degli 80 euro in busta paga per il momento rimane un mistero anche per chi studia queste cose, cioè la domanda spontanea che ci si chiede è questa: a che cosa sta servendo? Io, in un post precedente a questo, avevo espresso la mia opinione, risssumendolo semplicemente come una mera mossa politica, al pari del tagli ICI di Berlusconi e senza alcun fondamento economico alle spalle. Infatti si sta rivelando per quello che è cioè: prendi i soldi e scappa. Gli italiani quei soldi li usano per contribuire al pagamento dei debiti che non riescono a saldare con la normale entrate mensile. O anche, per alcuni, sono un piccolo tesoretto da conservare in vista di futuri investimenti più importanti. I consumi ordinari non si alzano con un bonus fiscale ma trasmettendo innanzitutto sicurezza lavorativa al lavoratore e al suo datore, ma anche trasmettendo ottimismo che il futuro sarà meno duro del presente.

16 settembre 2014

SCELTE

Ci sono scelte che occore fare. Alle volte capita di doversi fermare, riflettere e capire dove si sta andando. Diciamo che nelle scelte che faccio c'e' piu o meno sempre una componente di destino, dei segnali, degli avvisi che dicono cosa scegliere. Ieri per esempio ho litigato cob la mia fidanzata. Poi su Fb, alle volte dunque serve, ho letto una bella frase di un uomo che ha perso tutto ed ora deve convivere con il silenzio, quando aveva le cose vin se' non se ne e' mai accorto e non gli ha dato importanza. Anche Papa Francesco ha parlato del perdono, della rinuncia all'orgoglio e di essere piu' caritatevoli in un rapporto di coppia. Nel mio piccolo, nonostante stia attraversando un periodo 'difficile', sento dentro di migliorarmi giorno dopo giorno. Un grammo alla volta. Il fatto e' che non riesco piu' a stare solo, mi mette timore e in qualche modo mi sembra di fare un passo indietro come i gamberi. La costruzione dell'amore comporta anche momenti difficili e anche banalita' che facciamo diventare problemi inesistenti. Nel bene e nel male della mia vita, sto comprendendo di affidare questa mia vita a Gesu' o meglio al disegno che ha progettato per me, al destino che tutti noi abbiamo e che puo' spaventarci visto che e' misterioso e comunque fuori dal nostro controllo. In sostanza: devo ricordarmi di quello che ho in mano. E con questo ho tirato l'alba di questo martedi. Oggi sono in ferie e vado a Milano. Università.

15 settembre 2014

VOLUME

Oggi per esempio è una mattina in cui non ho molto da scrivere. Ieri sono stato praticamente a casa tranne un breve gito di pomeriggio in Via Bonfadini a Milano per rendermi conto di persona se è una via fotografabile o meno. In verità lo potrebbe anche essere ma io non ero dell'umore migliore per fare questa piccola valutazione personale. Così è stato più il viaggio che il tempo rimasto lì. In realtà ho fatto una fotografia ad un muro di una ditta dove c'era attaccatto un cartello con scritto VOLUME. La ditta probabilmente si chiama VOLUME. L'ho fotografato perchè mi sembra ci stia bene con le fotografie su Milano che sto facendo e ho fatto. Insomma, se c'è una cosa che a Milano non manca è proprio il volume, in tutti i suoi significati e in tutte le sue interpretazioni. Sabato invece, credo dopo secoli, l'ultima volta forse ero andato da bambino con i miei genitori, sono andato all'Abbazia di Chiaravalle. E' praticamente ad uno sputo di strada da Via Ripamonti. La cosa che mi sorpreso, a parte l'edificio, è il piccolo bar dentro il cortile. Molto carino perchè con tanti alberi vicini. Cioè, non sembra neppure di essere a Milano ma fuori in campagna, effettivamente è campagna ma dentro Milano al confine con il Comune di San Donato Milanese. Anche il cimitero di Chiaravalle è strano, c'è una parte vecchia con le volte in mattoni e un prato enorme dove ci sono piccole croci bianche, forse bambini o forse persone morte tanto tempo fa. Ieri l'Inter si è riscattata in campionato vincendo con sette gol sul Sassuolo. Nel Sassuolo pare che ci siano due giocatori interessanti, uno è Zaza di cui avevo già scritto, l'altro si chiama Berardi e gioca nella Nazionale Under 21.

14 settembre 2014

BOLOGNA CALCIO

Venerdi ho visto il Bologna fare quasi un capolavoro calcistico in quel di Pescara. La partita la trasmetteva Sky. Il primo tempo e' stato all'insegna di un Bologna che ha approfittato del momento buio dei pescaresi per fargliene tre. Non sembrava neppure il Bologna visto domenica scorsa con l'Entella. Nel secondo tempo il Pescara si e' svegliato e il Bologna ha dovuto chiudersi in difesa per contenere la rimonta degli abruzzesi. E' finita tre a due per noi. Che sia un buon auspicio, dopo anni di sofferenza, al passaggio di proprieta' della societa'? Lo auguro alla citta' che merita di piu anche calcisticamente, mi spiace solo che perda quel sapore provinciale che tanto mi piace. Il Bologna ha una bella tradizione calcistica con trofei importanti vinti. Ieri ho finalmente trovato e preso in prestito un libro che da un po' cercavo ovvero il libro che racconta le gesta dei tifosi del West Ham, forse una delle tifoserie piu' temute e cattive del calcio inglese. Tutto nasce perche' in televisione ho visto, per puro caso, il film e mi era piaciuto. Credo che oggi il flagello hooligans sia decisamente smorzato, qui in Italia non se ne sente piu' parlare. Sempre ieri ho fatto qualche acquisto (troppo?), ho fatto due foto (poche? e alla sera sono andato a vedere mia nipote nel saggio di ginnastica artistica che hanno fatto all'aperto. Oggi mi sembra che il tempo non sia ne' bello ne' caldo come ieri. Ho in mente, anche per riposo naturale, di staccare una settimana dallo sport. Vediamo se riesco nell'impresa...

13 settembre 2014

ANNI FA

C'è una storia che mi è venuta in mente tempo fa. I fatti sono verosimilmente accaduti ma io l'ho testa, un poco diversa da come credo sia avvenuta e mi piacerebbe raccontarla. Mi stupisco come ancora nessuno abbia pensato ad una trasposizione cinematrografica. Va' bene, non diventerò mai un regista ma proporre l'idea non sarebbe male. Oggi una prova veramente difficile è quella di essere onesti, seri e accettare la vita nella sua quotidianità sia brutta che bella. Se riusciamo a farlo, siamo davvero grandi. Chiara 'Luce" dobbiamo leggerla nella sua vita reale che ha trascorso, senza farci influenzare da giudizi, parole, commenti e ricordi di chi l'ha conosciuta. Sto leggendo un libro che per anni e anni ho sperato di trovare in versione cartacea e cioè Sposerò Simon Le Bon. Ho visto il film e mi è piaciuto. Un film leggero ma racconta la Milano che ho vissuto e gli anni che ho vissuto. Il libro, che poi è un diario di questa ragazzina innamorata persa dei Duran Duran, diventò all'epoca un caso. Oggi fa sorridere, se vogliamo, visto che ogni giorno mitizziamo tutto e tutti, siamo pronti quasi a fare follie per il nostro idolo. Ieri c'erano i Duran Duran, poi ci sono stati i Take That e i Backstreet Boys, infine gli One Direction. I genitori che quando erano giovanotti ascoltavano i Duran o gli Spandau o gli Wham o i Depeche, oggi portano i figli ad ascoltare i loro musicisti preferiti e magari guardano con loro X-Factor o The Voice. Insomma, i tempi cambiano e cambiano anche gli amori. Penso a quando Milano aveva il Pala Tenda, che era una sorta di tendone del circo. Oggi abbiamo il Forum oppure i concerti li fanno all'Ippodromo o anche direttamente in Piazza Duomo. Erano altri anni, non so se migliori o peggiori, ma erano comunque altri anni e io un po' di nostalgia per quegli anni la provo. Forse perchè ero piccolo e forse perchè sono un romantico, nostalgico. L'Inter anni ottanta, mio papà che mi preparava il latte alla domenica e la teglia con le patate / agnello, le mazzate con mia sorella, i pomeriggi con mia mamma e mia nonna, le partite in corridoio e quella spensieratezza di cui oggi sento la mancanza.

12 settembre 2014

11 SETTEMBRE

Ieri era il giorno della memoria. L'11 settembre del 2001 le Torri Gemelle di New York crollarono dopo un attacco aereo. Sono passati un po' di anni da quella tragedia e ogni anno che passa, forse come è giusto che sia, scema piano piano il ricordo. Il 2001 è stato credo uno spartiacque per gli Stati Uniti che hanno cominciato a concentrarsi contro il terrorismo del medio oriente. Ci sono libri molto interessanti, alcuni si spingono decisamente verso la fantascienza, che interpretano questa vicenda sotto diversi aspetti. Uno per esempio che è emerso quasi subito è che in realtà fossero gli Stati Uniti stessi gli artefici di questa tragedia umana. Io personalmente non ci credo, però degli Stati Uniti non mi fido. Intanto la Russia, per tutto quello che ha combinato e continua a combinare in Ucraina, viene semplicemente sanzionata. D'altronde i potenti della Terra hanno detto che non è possibile e conveniente aprire un conflitto bellico e pertanto rimangono le sanzioni. Per carità, benissimo che non scoppi alcun conflitto però esistono, come d'altronde era da immaginarsi, due pesi e due misure. Quando l'avversario è assai potente, meglio trattare che scontrarsi direttamente. Il nostro Premier nel frattempo da Vespa, così mi risulta avendo sentito un programma radiofonico che ne parlava, ha parlato per un po' di numeri e cifre. Ma intanto l'Europa, come al solito, ci bacchetta e secondo me anche in modo esagerato, non è possibile che l'Italia sia il male di questa Europa o che per colpa anche dell'Italia le cose vanno male. Diciamo che rigore e crescita, che, se ho capito bene, è lo slogan europeo, non sono termici che possono accordarsi, almeno a breve termine. Mi sembra che l'Europa spinga decisamente verso il rigore, i paletti, le chisure, i controlli e tutto quanto non permette flessibilità e volatilità dell'economia. Ma questi sono miei giudizi e io non sono un economista ma un semplice cittadino, però su questo punto appoggio decisamente Renzi che vede un' Europa troppo rigorosa. Questo fine settimana, o meglio domenica, vorrei andare a Torino o Parma.

11 settembre 2014

BONUS FISCALE

Ieri pensavo ai famosi ottanta euro che il Governo Renzi ha dato sottoforma di bonus fiscale a chi ha un reddito inferiore ad una certa cifra. Iniziativa lodevole, nessuno in passato si era preoccupato di fare tanto per i lavoratori di ogni categoria. Secondo me esistono però degli errori in questo bonus, che il Governo dovrebbe valutare. Il primo errore è di natura strettamente macroeconomica: non si può sperare che gli ottanta euro siano il motore che innesca i consumi. Gli ottanta euro, nella maggior parte dei casi, servono in parte a coprire buchi (es: bollo auto o parte dell'assicurazione o bolletta rifiuti, ecc) che non si riescono a coprire con le normali entrate mensili. Metterli da parte, cioè in banca, diventa pertanto assai difficile se non impossibile e comunque sono soldi che non finiscono nel circuito ma diventano "latenti". Per innescare i consumi, cioè per far sì che le famiglie spendano, occorre avere una stabilità lavorativa che innesca quindi un ottimismo sul futuro. Se non è assicurato il posto di lavoro, se non vengono date garanzie perchè il lavoro si trasformi in sicurezza futura, nessuna famiglia spenderà per comprare un secondo maglione al bambino quando anche fa fatica a comprare il primo. Il secondo errore è di natura tecnica: non si più fare di un erba un fascio, cioè elargire questi soldi basandosi unicamente sul fattore reddito annuale. Ci sono persone, o meglio famiglie magari unireddito, che guadagnano più della fascia stabilita ma mantengono uno o due figli perchè separati. Questo ultimo errore si ricollega purtroppo al grave malfunzionamente della sicurezza sociale nel nostro paese, cioè lo Stato italiano non ha una fotografia del paese reale. La mossa del bonus fiscale mi ricorda tanto quanto Berlusconi tagliò l'Ici sulla prima casa. Alla fine, nonostante questa mossa, le famiglie continuarono la loro discesa nel baratro economico. La speranza, caro Renzi, non la si ha regalando 80 euro così che il fidanzatino può portare a mangiare fuori la fidanzatina il sabato sera. La speranza la si ha quando ogni mattina le persone si alzano dal letto e vanno a lavorare nella convinzione che quel posto di lavoro non gli sarà toccato e, anche quando accadesse, lo Stato è in grado di aiutarle concretamente con sostegni economici e sociali.

10 settembre 2014

MATTEI

Oltre ad essere l'anno dei Franceschi, per via anche di Papa Francesco che ha elevato il nome, questo è l'anno dei Mattei. Matteo Renzi, indiscusso capo dell'Italia, Matteo Salvini, il possibile futuro della politica fatta in strada e vicina ai cittadini. Cronache però recenti mettono però in catttiva luce il nome Matteo. Matteo Richetti, depuato Pd in corsa per le primarie Pd in Emilia Romagna, si sarebbe ritirato dalla corsa per diventare Governatore. Ragioni: pare sia indagato per peculato in relazione all'indagine "spese pazze" che ha coinvolto la Regione Emilia Romagna. Per la cronaca il suo diretto concorrente, Stefano Bonacini, pare avere anche lui problemi ma non si è ritirato. Vedremo il prossimo futuro cosa ci riserva. E poi c'è il Matteo ex marito della mia compagna. Non ho mai indigato, per pigrizia e per dimenticanza, su San Matteo. Che tipo di Santo era? Perchè divenne Santo? Intanto ieri Antonio Conte ha battezzato nel migliore dei modi il suo esordio nelle qualificazioni agli europei. La Nazionale ha battuto due a zero la Norvegia. Forse la Norvegia era poca cosa però non mi piace che alcuni giornalisti abbiano sminuito questa vittoria additando appunto la Norvegia come una squadretta. Intanto scopriamo, almeno io, il valore di un giovane giocatore del Sassuolo che ieri ha segnato. Si chiama Zaza. Io personalmente pensavo fosse un giocatore straniero e invece è italianissimo. Questa è anche la prova che se puntiamo più sui vivai e meno sui finti campioni stranieri, riusciamo a tirare fuori ottimi giocatori che con il tempo possono diventare campioni. Ogni riferimento non è puramente a caso: vedi Inter.

9 settembre 2014

E.

Rivedere il mio vecchio conoscente E. mi ha fatto piacere. Certo, da un punto di vista emozionale, non era sicuramente facile rivedere una persona con cui ho legato momenti sicuramente non facili della mia esperienza bolognese. Potevano sicuramente scaturirne ricordi o pensieri. Alla fine nulla di questo è accaduto e la visita a Bologna è stata bella come quella di due settimane prima. Alla fine sono comunque passati 4 anni sia per me che anche per lui. Mi era venuto in mente domenica, mentre mangiavo il panino davanti allo stadio, quando feci un colloquio di lavoro per la società Hera di Bologna. Offrivano uno stipendio buono e altre cose interessanti. Alla fine fui scartato. Un po' ci rimasi male. Al di la di questo, mi sono chiesto dove sarei ora e chi sarei se invece mi avessero assunto.Probabilmente vivrei ancora a Bologna, magari non più in centro e magari avrei incontrato un'altra persona. Stesso discorso quando feci un colloquio per un'altra ditta, non andò bene ma questa volta la "colpa" fu la loro, semplicemente avevano deciso di non seguire più quel progetto. Li addirittura offrivano macchina, computer e cellulare. Anche in quel caso, se fosse andato bene, ora probabilmente sarei stato "costretto" a vivere a Bologna. Sono più contento oggi perchè ho la possibilità di andarci quando e come voglio senza l'obbligo di una presenza permanente che in qualche modo mi farebbe perdere quell'entusiasmo di quando ci vado per due giorni. Ieri mi è venuto in mente l'ennesimo progetto fotografico, legato al mondo ultras. Mi è venuto in mente a dir la verità mentre assistevo alla partita del Bologna e guardavo i tifosi incitare la squadra. Come tutti i progetti fotografici anche questo non è assolutamente facile da realizzare ma richiede impegno e costanza, bravura e capacità di avere rapporti umani.

8 settembre 2014

FINE SETTIMANA A BOLOGNA

Questo fine settimana, come detto, siamo stati a Bologna. Per vedere l'altra parte della città che la mia compagna non aveva visto. E' stato un fine settimana particolarmente caldo, le previsioni hanno sbagliato (meno male), noi avevamo vestiti adatti a giornate nuvolose o comunque più fresche. La città, rispetto a due settimane fa, si è quasi completamente ripopolata. Sabato pomeriggio in centro era un bel delirio di persone, quasi fossimo in Via Torino a Milano. Ho visto il mio vecchio conoscente Eugenio. Sempre uguale, forse con qualche capello grigio in più. Sabato siamo arrivati in albergo, zona Borgo Panigale, a tarda mattinata e dopo aver lasciato le borse siamo usciti per prendere il bus in direzione centro. Prima abbiamo fatto un giro alla famosa Montagnola dove c'è il mercato, che assomiglia al nostro milanese che si tiene il sabato sul Naviglio. Abbiamo pranzato in centro nel posto dell'altra volta e davati avevamo la famosa "gioielleria" dove un kg di tortellini costa circa 24 euro. Le ho poi fatto vedere Sala Borsa e la piazza con le sette chiese cioè Piazza Santo Stefano. Un bel momento, veramente, la visita delle sette chiese perchè non mi ero mai spinto così dentro a girare quasi tutta se non tutta la pianta dell'edificio. Poi siamo andati fino ai Giardini Margherita, una splendida giornata di sole non poteva che portare molte persone a correre lungo i viali dei giardini o a fare una semplice passeggiata. Dopo l'aperitivo con Eugenio sotto le due torri e dopo anche la camminata in Castiglione (una strada davvero suggestiva), abbiamo ripreso il bus per l'hotel. Doccia e poi ristorante Africano ma questa volta il simpatico proprietario non c'era perchè impegnato in un festival in Toscana. Domenica mattina abbiamo fatto la camminata su per San Luca, naturalmente il caldo mi ha ammazzato anche perchè mi portavo dietro lo zaino con la macchina fotografica e gli obiettivi. Siamo tornati giù per l'una e mezza. Abbiamo comprato i biglietti per vedere nel pomeriggio il mitico Bologna giocare la sua prima partita casalinga della stagione. Avversario di turno la Virtus Entella. E' stata la prima volta che entravo dentro lo stadio Dall'Ara e siamo andati nella curva Bulgarelli dove stanno anche gli ultras del Bologna. Uno a uno il risultato finale ed è anche andata bene perchè la Virtus Entella ha giocato comunque bene e meritava qualcosa di più. Il tutto aspettando che gli americani comprino il Bologna con l'obiettivo primario di rilanciarlo.

5 settembre 2014

L'ITALIA E' COSI'

Spesso, sentendo le notizie dai telegiornali o leggendo i giornali o parlando con le persone, mi faccio l'idea che siamo un popolo superficiale e non cosciente di quello che è accaduto e sta accadendo nel nostro paese. In un altro paese occidentale democratico il popolo non avrebbe mai permesso che la democrazia e la sovranità del popolo fosse messa sotto i piedi. Qui da noi tutto è lecito e tutto è permesso, questo accade perchè fin quando gli avvenimenti non ci toccano di persona allore li sopportiamo senza alcun problema. E siamo anche il popolo che su Fb pubblica a nastro le foto delle vacanze in Sardegna, che pubblica i pensieri dei figli, che pubblica le foto delle torte fatte in casa e che si prodiga a condividere improbabili frasi di felicità. Siamo il popolo per antonomasia che vuole mettersi in mostra anche se non ha dalla sua la sostanza. Siamo il popolo che vive della propria immagine. Siamo il popolo che indossa al polso l'orologio di valore ma non conosce la qualità del tempo. Fa impressione vedere come in 20 o 30 anni questo paese abbia avuto un drastico decadimento morale, economico e sociale. E' naturale chiedersi le ragioni e queste ragioni non le posso ricollegare unicamente alla crisi econimica che da anni ci affligge, ormai un luogo comune in bocca a tutti e con cui troviamo sempre una scusante alle cose che ci accadono. La prima grande ragione di questo arretramento sta nella classe politica, nei dirigenti che devono appunto dirigere la società in tutti i suoi aspetti e settori. Una classe dirigente amorale, inesistente, mancante di qualità professionali e di quantità di tempo dedicato ai problemi. E' ovvio che una società mal condotta finisce inevitabilmente nel baratro. Buona parte di noi lo sa o lo immagina eppure accettiamo passivamente questo fatto. Molti altri credono ancora ciecamente alla classe politica. Qualcun'altro semplicemente se ne frega non sentendosi più italiano. La rovina economica è grave, ma altrettanto grave è la rovina morale che hanno causato in tutti noi e che noi inevitabilmente tramanderemo alle generazioni future. Le paure del domani, gli interrogativi, la precarietà, il sentirsi soli dentro ad uno Stato che non ha più la democrazia. Questa velata e finta democrazia che nasconde invece poteri forti e poteri di pochi mette davvero paura. E non basteranno certo gli aumenti nelle buste paga o gli aumenti nei consumi o il calo della disoccupazione a recuperare quegli splendori di un tempo in cui quasi noi tutti sapevamo vivere le giornate con maggiore disincanto, con più sicurezza e con una manciata di speranza in più nelle mani.

4 settembre 2014

STADIO DALL'ARA

Nello scorso fine settimana abbiamo visitato un fotografo sul Naviglio che vende fotografie di Milano. Il suo appartamento - studio sta dentro una corte proprio davanti al Naviglio Grande. Un cortile bellissimo con tanti laboratori e studi. Poi sali delle scaline pietra, ci sono i classici ballatoi, arrivi al secondo piano e c'è questo mini appartamento dove questo signore ha ricavato una stanza per le sue fotografie. Fotografie appunto che ritraggono Milano in diverse zone. Fotografie poi che ha elaborato in post-produzione con Lightroom, magari accentuandone i colori oppure facendole diventare simili ad un dipinto. Ho pensato, dato che ho diverse fotografie di Milano, di andare ancora a visitarlo e proporgli se vuole vendere un paio di mie fotografie di Milano che ho scattato in questi tempi. Ciò che mi interessa è la possibilità che una mia fotografia venga venduta e finisca in qualche salotto o stanza di casa. Domani pomeriggio andiamo a vedere una casa che è in affitto. Il canone di locazione mi sembra buono ma la mia esperienza di locazione si limita al periodo bolognese. Certo che a Bologna vivevo praticamente in centro in una casa di 90 mq circa e spendevo quando l'affitto della casa che vedremo domani. Misteri del mondo delle locazioni e in generale misteri del mondo degli immobili. Questo fine settimana, come detto, andiamo a Bologna. Domenica dovremmo andare alla partita di calcio, la mia prima volta allo stadio Dall'Ara di Bologna a vedere il Bologna. La partita certo non è un top-match ma quello che mi interessa è trascorrere un ora e mezza serena in un posto che comunque mi è sempre piaciuto, non ci sono mai entrato ma mi incuriosisce vederlo dentro. Anche perchè, se le notizie sono fondate e si concretizzerà la vendita della società agli americani, lo stadio verrà rifatto o cambiato e ciò vuol dire: addio vecchio stadio di Bologna. La sua particolarità è che è a ridosso dei famosi portici che portano a San Luca. Quando scendi da San Luca vedi lo stadio dall'alto ed è una bella sensazione.

3 settembre 2014

BRIZZI

Uno degli scrittori che più mi ha appassionato da giovane è stato Enrico Brizzi. Scrittore bolognese, è diventato famoso nella scrittura con il suo libro Jack Frusciante E' Uscito Dal Gruppo. Un libro generazionale che racconta la storia di due ragazzi che si rincorrono, si amano, si perdono. Sullo sfondo c'è Bologna. Alla fine però la storia di Alex e Adelaide è solo un espediente per raccontare un mondo giovanile che si muoveva e viveva in quegli anni. Enrico Brizzi scrive ancora. L'ho perso poi di vista dopo aver letto il successivo romanzo Bastogne. Ieri sul Corriere della Sera on line c'era un bellissimo articolo in cui racconta come è nato il libro e quindi il suo esordio nel mondo letterario. La piccola casa editrice per la quale pubblicò il libro fu veramente una piccola grande rivoluzione nel panorama dell'editoria italian. Erano anche gli anni novanta, si poteva osare di più, c'era voglia di creatività e di emergere, alle spalle era ancora fresco il ricordo di colui che è stato lo scrittore - padre per molti giovani che si accingevano ad entrare nel mondo della scrittura: Tondelli. Erano altrettanto forti e seguiti altri scrittori come Pino Cacucci, Silvia Balestra, ecc. Ecco, i libro di Brizzi è un buono spunto per comprendere come era la città di Bologna negli anni novanta, anni in cui era una città ancora capaca di imprimere un proprio modello culturale e di essere un buon esempio per altre città. Questa mattina alla radio ho sentito dell'ennesima uccisione in Siria di un giornalista americano. In televisione e un internet è possibile vedere anche il video in cui il giornalista, con un abito arancione, è inginocchiato e alle sue spalle c'è il suo carnefice vestito di nero. La Russia sta prendendo piede sull'Ucraina, l'esercito ucraino comincia a mostrare segni di debolezza e stanchezza. Il Governo Italiano sembra sempre più intrippato nel vortice delle riforme istituzionali. Di Israele e della Palestina al momento si sente parlare poco. L'attenzione di molti italiani è stata sul calciomercato con gli ultimi sconti e gli ultimi prestiti prima della sua chiusura.

2 settembre 2014

PAVIA

Domenica siamo andati a Pavia. Abbiamo scelto una meta abbastanza vicino a casa perchè avevamo con noi la bimba, stavamo solo una giornata e poi anche perchè questo fine settimana andiamo a Bologna e forse a Parma. Pavia mi ha impressionato in entrambi i sensi. Nel bene perchè è proprio una bella città, sia il centro storico con la sua pavimentazione a ciottoli che Borgo Ticino cioè le case che si affacciano direttamente sul Ticino. A proposito di queste case, sui muri esterni ci sono scritte o piastrelle in cui sono indicate le varie inondazioni che in diversi anni hanno colpito la città di Pavia. Nel male perchè l'ho trovata un po' sporca. Addirittuta siamo entrati in una corte, nel centro storico, con una bellissima piazza e palazzi antichi e un punk-bestia dormiva tranquillamente per terra. Ora, nulla di male in questo, però agli occhi del turista e anche del cittadino residente non fa bella impressione. La mancanza poi degli studenti rende la città decisamente più vuota e silenziosa, a me personalmente piace perchè riesco meglio a vivere un luogo che visito, ad un'altra persona può anche non sopportare questa solitudine forzata. Nel complesso comunque Pavia merita di essere visitata e vissuta. In questo fine settimana invece andiamo a Bologna tra sabato e domenica ma stavo pensando anche ad una notte a Parma, giusto per vedere un poco questa città, magari di sera. Adesso vediamo se è fattibile la cosa, altrimenti andremo solo a Bologna. Stranamente qui a Milano c'è il sole, fa freschino la mattina ma c'è il sole. Settembre, come al solito, mi da una doppia sensazione: da una parte la voglia di fare, anche cose nuove, dall'altra parte però sento l'abbandono dell'estate e il ritorno in qualche modo alla normalità. Anche se l'estate non è mai seriamente arrivata.

1 settembre 2014

ANCHE L'INTER STECCA LA PRIMA

Tutto secondo le regole non scritte che governano l'Inter. Primo mezzo passo falso della stagione. Un pareggio scialbo e per niente soddisfacente, con il rischio anche di perdere la partita. Giocare fuori casa a Torino con il Torino sicuramente non è facile e forse va' bene anche così, però se vuoi puntare in alto devi sempre partire con la mentalità vincente. Ho la sensazione, ancora una volta, che non esista un progetto definito e vincente. La società è in transizione dopo il cambio dei vertici, la squadra è stata un po' rinnovata ma gli acquisti fatti non mi sembrano nè nomi vincenti nè tanto meno legati ad un progetto, sembra invece che siano stati comprati perchè in qualche modo occorreva comprare qualche faccia nuova. Nessun top-player al momento, cosa che invece serve sia per l'immagine che per il gioco. Partono bene Milan, Juventus, Roma e Napoli. Insomma come prima giornata è andata decisamente male: il Bologna ha perso, l'Inter ha pareggiato. Aspettiamo ottobre con la prima della Fortitudo Bologna fuori casa. Intanto abbiamo prenotato l'albergo per il fine settimana, non è lo stesso dell'altra volta ma comunque è un altro bell'albergo, in zona Borgo Panigale. Allora, il Governo ha fatto il programma Passo dopo Passo, cioè i 1000 giorni per fare le riforme promesse a mezzo mondo. Quindi, in parole molto povere, si sono autoproclamati per altri 3 anni, fregandosene ancora una volta di democrazia, cittadini e di tutto il resto. Alla faccia del paese  civile: uno sale al Governo, convince l'entità superiore ad essere proclamato Premier e poi decide il tempo che deve restare.  A questo punto mi chiedo perchè non eliminino dalla Costituzione quella frasetta farsa che dice che la sovranità è del popolo. Comunque siamo in deflazione. Una volta eravamo abituati a sentire parlare di inflazione ma la deflazione è altrettanto pericolosa e comunque effetto di una chiara e dannosa distorsione del mercato.