2 febbraio 2018

ROMA

E' un'altra città che amo molto. Anzi, in realtà è stata la prima città, al di la di Milano in cui ci sono nato, che ho amato sin da piccolo. Il motivo non lo so di preciso. Le ragioni posso ricondurle ad una città storicamente affascinante, molto potente e forte ma anche molto goliardica, comica e tranquilla. Ero andato da piccolo con i miei genitori in quel famoso anno in cui aveva nevicato parecchio. Alloggiavamo all'Hotel Esperia. Non ci sono più tornato se non per un fine settimana con la mia vecchia fidanzata dell'epoca e rimasi tutto il fine settimana dentro ad un'universitrà. Quando penso a Roma la collega alla Roma anni ottanta ma anche anni settanta, qualche anno degli anni novanta e poi basta. Penso ai suoi pesonaggi storici, penso ai suoi comici, penso alla sua fisicità e alla sua materialità, penso alla sua fama che è famosa in tutto il mondo. Una città, sotto certi versi, unica nel suo genere. Affascinante. Sordi e Cesare, due personaggi così lontani e così diversi ma così romani. Oggi leggo che lo Stadio Flaminio, una bellezza storica, cade a pezzi per la non cura dell'Amministrazione Comunale. Leggo che Roma è invasa da rifiuti. Leggo che a Roma oggi si vive male e che molti servizi sono carenti. Certo, leggo e non l'ho testato di persona. Mi chiedo se sia giusto che una città così bella e grandiosa debba sopportare tutto questo? Mi chiedo se i romani, i veri romani, debbano assistere al degrado della loro città. Turisti che si permettono di urinare contro i monumenti o dentro la Fontana di Trevi. E' giusto?

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