4 luglio 2017

VASCO ROSSI E PAOLO VILLAGGIO

Nel giro di poche ore il paese è stato toccato da due eventi importanti. Vasco Rossi a Modena ha consacrato definitivamente il suo mito con un mega-concerto da oltre duecentomila spettatori paganti, Paolo Villaggio moriva a Roma e con lui è morta la comicità genuina, schietta e sincera. Di Vasco Rossi in questi giorni ne hanno parlato un po' tutti, dai giornali alle televisioni passando per i clienti del bar. Non l'ho mai amato nè riconosciuto come un mito o altro. L'ho ascoltato e mi capita ancora di ascoltarlo. E' sicuramente diventato un pezzo della storia artistica e non solo di questo paese. Paolo Villaggio con il suo Fantozzi mi ha accompagnato in parecchie giornate quando alla televisione guardavo i vari episodi dello sfortunato impiegato. Accade sempre che quando una persona scompare, diventi la migliore del mondo e venga celebrata come un'icona se in terra era almeno un poco famosa. Mi chiedo perchè tutti, con la morte di Villaggio e quindi anche del Rag. Fantozzi, vogliano trovare una filosofia del suo personaggio cinematografico. Perchè occorre scavare e scovare nel personaggio, quello che non vediamo? Mi da un po' fastidio la cosa. Villaggio, secondo me, ha recitato Fantozzi perchè era un personaggio che faceva ridere e voleva far ridere. I ben pensanti, i sociologi, gli scienziati delle scienze sociali invece vogliono trovare l'impossbile dove non c'è. Ma chissenefrega del 'che cosa ci voleva trasmettere l'attore con il suo personaggio....'. Vi  ha fatto ridere? Basta e avanza. Ora Fantozzi potrà finalmente tornare a giocare a tennis con il suo collega Geom. Filini.

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