5 gennaio 2018

ALLEGRIA

In questo periodo, puntualmente come l'influenza, mi arriva il momento in cui penso a Bologna, probabilmente perché associo i suoi portici solitari con il mio stato d'animo che è solitario e malinconico, che ama stare da solo e non condividere nulla. Penso anche a Berlino, la Berlino anni 70 e 80, che deve essere stata una città davvero figa. Penso anche alla Milano borghese. Diciamo che ho un bel safari di cose in testa, all'apparenza abbastanza diverse l'una dall'altra. In questi giorni sono in ferie, che poi ferie non lo sono mai perché la vera vacanza è quando ti stacchi dalle abitudini quotidiani per fare qualcosa di diverso. Rimanere qui e fare i lavori di casa, studiare, e tutto il resto, non è prettamente una vacanza ma una ripetizione 'morbida' della quotidianità che vivo tutto l'anno. Il 2018 non è iniziato nel migliore dei modi. Due persone ci hanno lasciato e sicuramente questo non migliora il mio cuore. La mia compagna era ammalata per l'influenza per cui non siamo andati al mare come avevamo pronosticato. Per il resto il tempo è grigio e sono entrato, allegramente, nel mio bimestre più odiato e meno fortunato dell'anno cioè gennaio-febbraio. Diciamo che è la mia morte nera, il buio in tutti i sensi. Che devo fare? O mi chiudo in casa con le mie piccole compagne di casa, cioè i cagnolini, oppure esco e cerco di affrontare questo doppio mese. Meno male che c'è Netflix con le puntate dell'Ispettore Coliandro. Ci sono tutte le serie eccetto l'ultima, ovviamente me le sto riguardando nuovamente. Ogni tanto ci metto dentro anche qualche film che mi piace.

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