29 novembre 2017

COLIANDRO

Leggere i quotidiani on line è come fare il salto ad ostaocoli. Una notizia la leggi in 10 minuti quando ne basterebbero 2 di minuti, ogni secondo appare una pubblicità che copre la notizia. Per non parlare poi del fatto che la pagina si 'ricarica' ogni due per tre e addio tranquillità. Non parliamo di YouTube, quando devi ascoltare una canzone prima ti devi sorbire le pubblicità. Funziona invece alla grande il Podcast di Radio 24. ascolto i Conti della Belva e per me questo è uno dei programmi più qualitativi della radio. Ben fatto, simpatico, ottimi contenuti di qualità, non ti stanca mai. In questi giorni sono pieno di confusione. Non mi lamento, cioè non voglio lamentarmi perchè la confusione fa parte della vita. Se posso, rimango fermo e penso. Cerco di fare il meno possibile per far passare questa mareggiata. Chi non vive questa altalena di emozioni, non può comprendere cosa si provi ad essere un po' 'borderline'. Dicono tutti che è un male, può darsi, ma secondo me ci sono anche delle qualità nell'essere altalenante di umore, somatizzare tutto, essere 'borderline' e tanto altro. Poi, vivo di estremo romanticismo per il passato e rimpiango il passato. Ma si può, dico io? In compenso su Netflix c'è tutto l'Ispettore Coliandro salvo l'ultima serie andata in onda quest'anno. Fantastico. Le ho già viste ma le rivedo molto volentieri. Coliandro, Bologna e via discorrendo, sempre li torno alla fine.

25 novembre 2017

SABATO

Un sabato mattina di nebbia e pioggia è il massimo della vita. Ancor più figo se pensi che lo passo a pulire casa. Comunque poi oggi mi rifaccio con sport, Messa e acquisti. Domani poi speriamo che almeno il tempo sia migliore. E' bellissimo vedere come per le prossime elezioni politiche stiano tornando in campo tutti i dinosauri e i cadaveri che ci portiamo indietro da trent'anni se non di più. Mi chiedo come la gente possa dare fiducia a gente che ha rubato in tutte le salse, ma si sa che l'Italia è un paese che fondamentalmente si lamenta ma che poi di fatto non agisce. C'è un bel film al cinema che vorrei andare a vedere, si chiama THE PLACE ed è un  film parecchio strano, secondo me trasmette anche una buona dose di inquietudine. Per il resto vorrei andare a Bologna prima di Natale, per fare un giro, per salutare i vecchi luoghi, per respirare un po' l'aria natalizia che tanto mi piace. Ho iniziato a studiare per il Master, insomma è un percorso appena iniziato ma che sembra essere una bella esperienza sia formativa che umana. La piattaforma messa a disposizione dalla LUM è molto bella, ben fatta e funzionale, chiara e il docente che sta spiegando è competente. Per il momento devo dire che mi piace e sono contento di questa scelta. Sorrido se penso a tutte le buone pratiche e ai principi di cui parlano al Master e poi la chiara realtà delle cose in un ente locale.

22 novembre 2017

SAN SIRO

Oggi a Strasburgo parleranno del Berlusca e della sua riabilitazione alle elezioni. Lui ci spera ovviamente, altrimenti ha detto che farà l'allenatore come Arrigo Sacchi. Cavolo, è ancora legato a Sacchi, d'altronde è quello che gli ha trasformato il Milan di serie B epoca Farina nel grande Milan stellare degli olandesi volanti. Continuano a sputare sugli anni ottanta ma erano molto meglio di questi anni. Una cosa sola mancava: internet. Sarebbe stato sicuramente utile ma meno invasivo di quanto lo è ora. Bisognerebbe avere il coraggio di rinunciare ai social, che sono un mezzo anche interessante ma se usato bene. Il loro punto critico è che ti espongono costantemente a una invasione di input esterni, di ogni genere, di ogni natura. Oggi ho preso un giorno di ferie, almeno farò qualche cosa di mio tipo studiare un poco, andare a fare un giro in libreria e alcune altre cose. Ogni tanto occorre dare uno 'stop' alle cose, è un modo per fermare tutto, stare fermi e in silenzio e ripartire con calma e con le idee migliori e più chiare. A proposito di calcio ricordo quando mio papà mi portava negli anni ottanta a SanSiro a vedere il famoso Mundialito. Era un torneo a più squadre dove partecipavano anche le squadre sudamericane come il Flamengo o l'Espanol. Mio papà, che è un appassionato di calcio e dell'Inter, mi portava anche a vedere le partite del Milan quando i cugini erano in serie B. Ricordo di essere andato a vedere un Milan - Varese, noi eravamo dietro la porta nel primo anello. All'epoca non esistevano i seggiolini ma ci si sedeva sui gradini gelati del Meazza, mettendo sotto il sedere il classico cuscinetto. Forse mi aveva anche comprato il cuscinetto del Milan. San Siro era tutto un altro stadio, non c'erano le protezioni a bordo campo né divisioni tra i settori, non c'erano i fornelli e le persone potevano parcheggiare le macchine anche sotto lo stadio. Era tutto più a dimensione normale, tutto più tranquillo, tutto più umano.

19 novembre 2017

SPOT

L'Italia è il campione mondiale di calcio alla lattina, su questo siamo imbattibili oltre che i primi ad aver inventato il gioco. Innanzitutto direi di spendere due parole sull'Italia fuori dai Mondiali. Ne hanno parlato tutti, ne parlano ancora, ho attesto qualche giorno in modo che le acque si calmassero e soprattutto potevamo assistete all'impietosa e grottesca scena del Presidente della Federazione che piange e scarica le responsabilità sull'allenatore. Che tristezza, propria una storia all'italiana. Intanto questi fenomeni che abbiamo in nazionale le hanno prese dalla Svezia che come qualità ci è sotto e di molto. I signori giocatori che sembrano più modelli e meno giocatori dovrebbero rendersi conto del danno sociale ed economico che hanno procurato al paese. Intanto il buon Silvio torna in campo. Lui lo dice, ora poi che riavrà indietro i soldi che versa mensilmente alla ex-moglie, e forse sarà pure cangiabile. Se non lo fosse, farà l'allenatore come Sacchi. Il Pd dal canto suo cerca di fare gruppo e stanno raccattando pezzi a destra e sinistra pur di avere i numeri, Renzi intanto è leggermente defraudato del suo potere, contando che torna in campo pure Romano Prodi, D'Alema e via dicendo. La prima Repubblica torna dagli abissi e si prepara ad invadere la Terza Repubblica, questa bella ventata di gioventù e onestà ci voleva proprio in questo momento. Ma sono dei Terminator queste persone? Mai un malanno, mai un acciacco, mai un momento di crisi? Sempre sul pezzo. I grillini poi sono la farsa della farsa, ormai parlano anche tra loro con il linguaggio del populismo. Uno dei loro leader ha detto che ha quasi due lauree. Beh, anche io ne ho quasi due, se vale lo stesso metro di giudizio. Dulcis in fundo è doveroso segnalare la bruttezza umana di persone che vanno a messa, stringono mani la domenica, si fanno il segno della croce e tante altre belle cose, poi si comportano come veri killer e squali nel mondo, nel posto di lavoro, in famiglia e via dicendo. Queste persone dovrebbero essere le prime a venire radiate da chiese e luoghi di culto.

12 novembre 2017

MILANO

In questo periodo, generalmente sempre, ho una forte attrazione per Milano e le sue storie. Milano con la sua architettura, con i suoi spazi, con i suoi stati mentali, con la sua gente, con le storie che la animano, con gli incroci vari, con i labirinti del cuore. Milano di giorno e Milano di notte. Di Milano sono attratto da molte cose e da molti aspetti. E' una città che oggi è cresciuta parecchio rispetto ad anni fa, è decisamente più internazionale. Ti accorgi della sua apertura soltanto quando vai in giro e senti parlare straniero. Sto leggendo un libro, che avevo già letto nel passato, si chiama Leoncavallo e racconta la storia del centro sociale. E' uno spaccato non solo del centro sociale ma anche della città, dagli anni settanta ai giorni nostri. Ho iniziato il Master, o meglio, ho preso visione dei contenuti e del materiale, E' tanta roba, per cui ci devo sicuramente dare dentro, contando che ho a disposizione al massimo un'anno e mezzo. L'esame finale sarà a Milano o a Roma, quasi quasi scelgo Roma così almeno ho l'opportunità di visitarla e di andare a discutere il progetto all'Università Pontificia romana. Oggi è domenica ed è la classica domenica novembrina, cioè umidità, nebbia e sinceramente poca voglia di stare fuori al freddo. Domano poi inizia la settimana con tutti i suoi impegni vari.

11 novembre 2017

OH, VITA!

Innanzitutto parlo dell'uscita del nuovo singolo di Jovanotti. Mi aspettavo di più, decisamente di più. Il primo singolo è due passi indietro rispetto a Sabato quando uscì circa 3 anni fa. Non si copia una cosa già fatta perché è stata già fatta e si può anche non raggiungere gli stessi livelli o gli stessi piani raggiunti precedentemente. Capita. Oh, vita! è un singolo banale, poco accattivante, che non entra in testa. Non è per nulla innovativo né comunicativo. E' la classica canzone riempi album e non il primo singolo di un album importante. Se ne sentono di simili in giro, basta andare su YouTube e cercare. Capisco anche quando arrivi ad un certo livello, diventa sempre più difficile se non impossibile alzare ancora l'asticella. Peccato per i media, come al solito sono adulatori ciechi e ovviamente non possono dire la verità quando invece servirebbe. Jovanotti è anche simpatico, è bravo ed è intelligente. Mi sembra però che questa volta abbia voluto forzare la mano e uscire troppo velocemente e con poca calma e chiarezza su dove andare veramente. Chiamare Rick Rubin può anche servire a fare più bella figura e dare prestigio, migliori i suoni e il pacchetto, ma non si rende bello un prodotto quando, si per sé nasce brutto. Sarà per la prossima, dai. Ho terminato con esito positivo un corso sugli appalti pubblici e mi deve arrivare l'attestato di qualificazione. Ora inizio un Master di un'anno sulla pubblica amministrazione. E' tutta cultura che entra. E la cultura, il sapere, mi permettono di vivere serenamente perché mi danno entusiasmo, vitalità e ottimismo, diciamo che mi danno una ragione di vivere che qualche volta avevo perso per strada. Ciò non toglie che con tenacia guardo anche a possibili opportunità di lavoro in giro, vediamo cosa salta fuori. L'Italia ha perso con la Svezia e ora il passaggio ai Mondiali diventa complicato anche se lunedì ci giochiamo la sfida a Milano. Ora come ora è una squadra che non meriterebbe nulla, una squadra senza gioco, senza idee e senza gruppo. E per finire una considerazione sulla questione banche. Siamo in Italia e giustamente in questi giorni assistiamo all'ennesimo teatrino, all'ennesima presa per il culo, all'ennesimo paradosso della storia italiana. Banca d'Italia e Consob che si scaricano addosso l'una con l'altra le responsabilità. Siamo in Italia, una barzelletta!