31 agosto 2014

FORTITUDO BOLOGNA

Ieri sera siamo andati sui Navigli, non mi aspettavo così tanta gente. Poi mi sono ricordato che ieri era sabato sera. Ieri sono stato il pomeriggio a casa, non mi capita molto spesso di farlo. Alla fine, quasi strano, mi annoiavo. La Pepy e' un argomento interessante in quanto ti permette di fare un giretto fuori e prendere un poco di aria. Oggi andiamo a Pavia e forse il tempo tiene anche. Settimana prossima abbiamo programmato Bologna, e forse se ci scappa anche Parma. Vediamo. Parma perché è' se vogliamo la Bologna di 20 anni fa. Bologna perché è sempre Bologna con tutti i suoi perché. E' iniziato il campionato di calcio sia di serie A che di serie B. Come scrivevo quest'anno tengo ufficialmente il Bologna che gioca nella serie cadetta. Peccato che la prima non è' andata bene, abbiamo perso con il Perugia per 2 a 1. A ottobre poi inizia il campionato di basket di serie B e la mia attenzione va' alla Fortitudo Bologna. Gloriosa squadra di basket che però negli ultimi anni ha avuto problemi societari e il fallimento. Riparte dalla serie B e comunque gioca nel mitico PalaDozza (a due passi da dove abitavo) e conta di un pubblico davvero eccezionale. Con la Fortitudo e' stato amore a prima vista, un po' come per la città di Bologna. Non terrei mai l'Armani di Milano, non me ne vogliano ma la la vedo tanta snob e tanto finta. La Fortitudo e' semplicemente genuino amore in un città dove il basket e' forse lo sport per eccellenza. A ottobre inizia il campionato e la Fortitudo gioca fuori casa, poi però c'è la partita in casa con Bergamo e questa mi piacerebbe vederla. Credo tra l'altro che si giochi sabato al pomeriggio se non sbaglio. Nessun sentimento per l'altra squadra di Bologna cioè la Virtus, sinceramente non l'ho mai presa in considerazione. Ora vado che mi preparo per oggi. Ieri sul Naviglio sono riuscito anche a fare un paio di fotografie molto interessanti.

30 agosto 2014

PAVIA

Siamo in recessione e siamo anche in deflazione. Tradotto: siamo messi veramente male, peggio sicuramente delle previsioni che i nostri sapienti politici avevano nelle loro teste. Eppure loro con il loro solito sorriso di plastica si presentano davanti alle telecamere e parlano spesso di cose inutili o fuori luogo e comunque non attinenti con la situazione. La disoccupazione e' galoppante e non sanno che pesci pigliare per fermarla. Gli ottanta euro in busta paga si sono rivelati purtroppo una mossa inutile se l'intenzione era quella di alzare i consumi e quindi la domanda. Diciamo che è' stata una mossa politica. Adesso c'è' tutta questa fretta di fare le leggi e il nostro premier ci ricorda che cambiare il paese non serve fare una legge ma serve fare le leggi. Beh, a scoperto l'acqua calda ed evidentemente ci considera i suoi allievi. Peccato però che "legge" non e' il termine corretto tecnicamente ma semmai "politiche pubbliche". D'altronde è' i inutile aspettarsi dai nostri politici chissà cosa, anche il loro inglese e' decisamente maccheronico e insufficiente. Due fatti mi hanno particolarmente colpito: la morte in solitudine di quella mamma e del suo bambino nelle montagne di Bergamo e il nuovo nemico che gli Stati Uniti devono trovare (per forza) per sentirsi vivi e combattivi. Inizia anche il campionato di calcio e quest'anno orgogliosamente mi divido tra la serie A con l'Inter e la serie B con il Bologna. Poi c'è' il basket e qui l'amore e' unico: Fortitudo Bologna. Domani andiamo a Pavia per un giro domenicale.

29 agosto 2014

LUCIO

Alla fine ho deciso di non fare la mezza maratona di Bologna. Mi sono trovato davanti un costo di settanta euro per fare un certificato sportivo per l'atletica leggera. Mi sembra un prezzo alto in considerazione poi del fatto che l'avrei usato una o due volte e che ogni anno devi rinnovare. In più tra viaggio, albergo, iscrizione e certificato avrei speso onestamente troppo in considerazione del mio budget disponibile. Per cui per quest'anno non farò nulla. Certo, correre in mezzo al centro storico di Bologna è davvero una bella sensazione. Io l'ho fatto nel 2009 o 2010. Vivevo lì. Una mattina alle cinque, dopo l'ennesima litigata con la mia ex compagna, ho deciso che dovevo sfogare le mie frustrazioni correndo. Era buio e mi sono fatto una corsa davvero spettacolare, passando appunto per le vie del centro storico bolognese e anche per piazza Maggiore dove c'è il famoso Nettuno. Dato che non farò la corsa, abbiamo deciso che il fine settimana prossimo andremo comunque a Bologna per un breve fine settimana. L'idea che mi è venuta in mente ieri è questa: partiamo venerdì dopo il lavoro, arriviamo a Parma e stiamo lì una notte in modo tale che vediamo Parma di sera. Mattino presto ci dirigiamo a Bologna dove stiamo fino a domenica sera. Avrei in mente di fare alcune cosette interessanti a Bologna: la camminata per San Luca con relativo gelato al Meloncello, visita ai Giardini Margherita e zona Murri, camminata in Via Castiglione. Poi possiamo comunque fare un giro anche nel centro storico e vederlo meglio. Poi ad ottobre andremo ancora perchè c'è l'anniversario del ristorante africano e ci terrei molto ad esserci. Sempre ieri, su internet, ho visto un'intervista a Marco Alemanno. Per chi non lo sapesse è stata la persona che ha vissuto affianco al grande Lucio Dalla. Ha scritto un libro, che devo leggere, in cui parla appunto di Lucio. Lucio è morto nel 2012. Lucio Dalla l'ho scoperto e mi è piaciuto. Molto difficile che un cantautore mi piaccia così tanto come è stato con Lucio. Nelle sue parole della canzoni ho sempre trovato una descrizione devastante della realtà e dell'uomo. Nel bene e nel male le sue canzoni parlano dell'uomo, della sua vita, dei sentimenti che prova, delle aspirazioni e dei sogni, delle delusioni. Una canzone che amo particolarmente: Denis.

28 agosto 2014

CONTE E ORIALI

Doveva andare come doveva andare, come in fondo era stato tutto programmato. Dopo la sconfitta di Prandelli al Mondiale, direi meritata perchè la nostra squadra ha giocato male, le dimissioni di Conte dalla Juventus non sono state un caso ma c'era già un disegno per portarlo alla guida della Nazionale di calcio. Prandelli è un buon allenatore. Conte mi piace, mi ricorda Mou ai tempi dell'Inter. Sono sicuto che farà bene e forse tornerò pure a tifare per la Nazionale dopo anni di latitanza. L'unico neo secondo me è  questo: da quanto ho capito Conte ha bisogno di avere un contatto quasi quotidiano con i giocatori di calcio, cosa che naturalmente non potrà avere adesso. Conte è un allenatore che mette pressione e stimoli, bisogna vedere se riuscirà comunque a trasmettere tutto questo anche quando i giocatori non li ha sotto gli occhi tutti i giorni. Arriviamo poi ad Oriali. Grande giocatore dell'Inter anni ottanta. E' stato nello staff dell'Inter nell'anno del triplete. C'è il divorzio dalla società e questo è un grande errore che pagheremo caro negli anni successovo. Oriali ha grinta e umiltà, e poi è stato vicino al grande Mou, l'allenatore che più assomiglia a Conte. Ecco che, non tanto casualmente, viene chiamato in Nazionale ad affiancare proprio Conte. Si forma una coppia molto forte che darà sicuramente buoni risultati. Con tanti saluti all'Inter che non doveva fare a meno di Lele Oriali. L'unica nota che non mi piace in tutto questo bel quadro è il presidente della FIGC. Io personalmente avrei scelto Albertini, giovane e con idee giovani. Avremmo anche avuto una bella triade Juventus - Inter - Milan.

27 agosto 2014

MEZZA MARATONA DI BOLOGNA

Ieri ho scritto una mail ad un conoscente / amico di Bologna. E' da circa 4 anni che non ci sentiamo. A dir il vero sono io in difetto perchè quando sono andato via dalla città non l'ho salutato nè visto per l'ultima volta. Quando accadono eventi più o meno difficili, capita spesso di essere invasi da una sorta di emozioni e una di queste era chiudere definitivamente con una certa esperienza. Credo anche che al momento sia stato giusto e onesto così. Non avevo altre soluzioni, non potevo sorridere al mio recente passato nè guardarmi indietro con gioia. Poi gli anni e tutto il resto medicano le ferite. Io, poi, essendo un romantico per natura tendo a ricordarmi gli aspetti positivi delle cose e quasi sempre dimentico quelli meno belli o comunque tendo a razionalizzarli. Ma ci vuole tempo per questo percorso. Comunque, mi farebbe piacere risentirlo, vediamo se è ancora disponibile, se è ancora in giro e se sta bene. C'è una mezza idea di fare la mezza maratona di Bologna che cade il giorno 14 settembre. La cosa più allarmante è che occorre il certificato medico per atletica leggera e io non l'ho. Devo farlo e conoscendo il sistema costerà una fucilata. Vediamo. Altrimenti se salta questo appuntamento, andiamo a ottobre quando  ci sarà l'anniversario del ristorante africano e io ho anche più tempo per pensare a che tipo di fotografie posso scattare a Bologna. La particolarità della mezza maratona è che si corre dentro il centro storico della città e questo la rende naturalmente attraente. Se poi fosse anche una bella giornata, allora correre in città diventerebbe ancora più bello. E' sempre quella la sensazione di quando corri cioè essere padrone delle strade che sono occupate sempre dalle macchine e dai camion. Oggi ho ripreso il lavoro e naturalmente fuori c'è il sole...

26 agosto 2014

OGGI

Ripensavo ieri a Bologna. Poi, promesso, per un po' non ne parlo in attesa di andarci a settembre od ottobre. Ripensavo un poco alle persone che, direttamente o indirettamente, ho conosciuto. Persone diverse una dall'altra, per estrazione sociale o per colore della pelle o per la professione che svolgono.  In questi giorni, come ormai da due mesi a questa parte, fa freddino e il tempo e' uggioso. L'estate non è' mai arrivata e comunque, se arrivata, e' già finita. Ieri eroa Milano e avevo la felpa sulle spalle. La città e' abbastanza ripopolata, ci sono ancora molti negozi chiusi e molti sono ancora in vacanza. Credo che dalla settimana prossima torneranno tutti in massa e tutto tornerà alla normalità anche se il vuoto in città, come tanti anni fa,q non c'è stato sicuramente. Stesso discorso per Bologna, che era abbastanza vuota. Li c'è da dire che la differenza la fanno in parte gli studenti, nel momenti che non ci sono esami o l'università chiude, se ne vanno e quindi la città si spopola. Comunque ho apprezzato una città molto tranquilla, serena e vivibile. Lo sono stato anche io in quei due giorni. Ho comprato ieri alla Mondadori una custodia rigida per l'ebook della Kobo. D'altronde, se è un dispositivo così delicato che una minima pressione ti rovina il display (e non te lo cambiano in quanto lo considerano danno del cliente), mi sono dovuto premunire per evitare di buttarne via un'altro dopo che il primo si è' reso appunto inutilizzabile. Comunque è' un piacere leggere con il Kobo, ed è un piacere quello di girare per le librerie e vedere tanti libri. Leggere e' comunque imparare e imparare e' crescere. A Bologna c'era la Sala Borsa, una bellissima biblioteca nel centro. E' piena zeppa di libri e audiovisivi. Va' bene, domani si riparte con la vita quotidiana ma con un occhio e un orecchio puntati sul cosa fare...

25 agosto 2014

ABRUZZO E BOLOGNA

Come avevo pronosticato e detto, il blog avrebbe avuto una piccola pausa o stand-by. D'altronde essere fuori in vacanza non ti consente di fare le solite abitudini quotidiane. Meglio anche così. Siamo tornati dalle ferie. L'Abruzzo innanzitutto. Con la sua quiete, i suoi campi, la sua vita al rallentatore e ferma a 30 anni fa. Magari viverci sarebbe difficile e non sarei io stesso in grado di starci perché mi mancherebbe il caos. Però avere la possibilità seriamente di un appoggio dove andare 2 settimane e depurarsi lo apprezzerei molto volentieri. La cosa che ti uccide dell'Abruzzo (almeno io ho avuto questa sensazione): le strade. E' un unico sali e scendi senza possibilità di trovare una strada piana. Sabato, nel tornare, ho trovato da prima di Rimini e sino a Bologna una sola lunga coda di veicoli in autostrada. La mia partenza intelligente. E così, dopo una serata e una mezza giornata non molto facili, ho deciso che potevamo terminare la vacanza passando un fiori e mezzo a Bologna. Quasi mai, da 4 anni a questa parte, nel mio blog ho parlato di Bologna. All'inizio per le varie ferite. Poi perché il tempo cura le ferite e ti fa a grandi linee dimenticare. Infine mi subentra (quasi sempre) il lato romantico e poetico della mia vita, cioè ricordo gli aspetti più belli anche delle situazioni meno belle che ho vissuto. E così, prenotato l'hotel via internet ad un prezzo regalato, abbiamo trascorso un poco di tempo a Bologna. Che dire? Sono stato particolarmente contento. Logicamente non l'ho sentita più avversa come un tempo. Ho guidato in città, cosa che non facevo quasi mai all'epoca e mi sono ricordato bene tutte le strade, ho rivisto luoghi a me comunque familiari da cui mancavo e che bazzicavo all'epoca, ho camminato lungo le sue strade nella maniera più sciolta e serena. Sono contento che chi era con me abbia serenamente apprezzato questa breve vacanza a Bologna. In un giorno mezzo le ho fatto vedere parecchie cose interessanti, a dimostrazione che di Bologna mi ricordo ancora bene. Sabato sera, dopo una vasca idro-massaggio in hotel e un buon the', ho ripreso la macchina e siamo usciti fuori. L'hotel si chiama Cosmopolitan e si trova in zona Fiera. Comodo perché vicino ai Viali, vicino al quartiere Bolognina e comodo anche perché quella sera volevo portarla al ristorante Africano. Il ristorante africano lo frequentavo con la mia vecchia fidanzata, ci sono ritornato molto volentieri e lei ha gradito la cosa. Il ristorante africano esiste da 25 anni e a ottobre festeggia l'anniversario. Abbiamo mangiato tanto e bene, il rapporto
qualità/quantità/prezzo e' molto buono. Poi abbiamo fatto un breve giretto a piedi nel quartiere dove abitavo e le ho fatto vedere anche il caseggiato dove stavo. Domenica mattina, dopo una gloriosa colazione in hotel (davvero mitica), siamo andati a vedere San Luca e poi, una volta lasciata la macchina in via A. Costa, siamo andati a piedi fino in centro passando per il Pratello e San Francesco, via Ugo Bassi e via Rizzoli e via Zamboni, sino a finire in Piazza Verdi e poi nel ghetto ebraico. Abbiamo pranzato bene a due passi da via D'Azeglio, con tigelle e affettati e un buon vino rosso. Io ho preso il Ribasso. Un poco di shopping lei e qualche fotografia io. Il tempo era perfetto, c'era poco gente e io personalmente me la sono goduta. Ci siamo fatti una promessa io e la città': l'embargo è' finito. Ci torneremo presto, a ottobre, per un fine settimana in cui approfittiamo e andiamo all'anniversario del ristorante africano. Ci torneremo perché ho mente di fare un portfolio di fotografie per Bologna e che non siano le solite fotografie. E intanto si comincia con uno studio della città.

















21 agosto 2014

PENSIERI VACANZIERI

Ripenso alla citta' dell'Aquila e a tutto quanto ho potuto vedere nella giornata trascorsa a gironzolare per le sue strade. Parlo in particolare del centro cittadino. Leggevo in internet che la citta' aveva o ha ancora circa 70 mila abitanti. Da bambino, quando abitavo a Milano, tifavo per la squadra di rugby Scavolini L'Aquila. Incredibile ma vero. Ogni domenica sera, credo a Domenica Sprint o alla Domenica Sportiva, facevano vedere le sintesi delle partite di rugby. A quei tempi la Scavolini era un po' come la Juventus, erano forti e vincevano quasi sempre. Ricordo anche altre squadre come l'Amatori Catania e anche l'Amatori Milano (almeno mi sembra si chiamasse cosi'). Dunque l'Abruzzo: e' sicuramente in competizione con regioni vicine come la Toscana, l'Umbria e le Marche di cui sicuramente e' superato in notorieta'. Sono pero' sicuro che l'Abruzzo sia una Regione che un domani sapra' esprimere tutta la sua bellezza. Al momento, almeno fortunatamente per uno come me, non vive del turismo di massa e modaiolo. Meno male. La regione e' ancora preservata e quindi chi viene qui puo' benissimo entrare in contatto con le realta' locali senza incorrere in barriere, artifici e speculazioni. Forse tanti anni fa anche la Sardegna era cosi'. Uno degli aspetti che mi ha maggiormente colpito stando qui nonostante sia un fattore noto e' la genuinita' nel modo di vivere delle persone. Tanto per dirne una: i vecchi si siedono ancora fuori casa sulla sedia e una delle autovetture che va' per la maggiore e' la Panda vecchio modello. Capita anche di viaggiare in macchina ed essere costretto a rallentare o fermarti perche' un gruppo di pecore sta attraversando la strada. Per non parlare dei paesaggi lunari che ci sono lungo la strada per andare a Campo Imperatore. Abbiamo visitato un borgo medioevale molto bello e suggestivo, si chiama Castel del Monte. Un'altro parse interessante da visitare si chiama Penne. Pero' secondo me Castel del Monte e' unico. Credo che li abbiano girato anche un film americano.

20 agosto 2014

AQUILA

Siamo stati all'Aquila. La citta' che nel 2009 fu colpita dal sisma. Ci siamo andati perche' siamo qui in Abruzzo ma ci siamo anche andati per curiosita', per vedere dopo cinque anni se e come la citta' si e' ripresa da quel tremendo trauma. Degli striscioni sulle facciate dei palazzi in ristrutturazione recitano questa frase: l'Aquila rinasce. Una bella frase che da speranza e ottimismo, parole che sicuramente hanno nel cuore gli aquilani. Purtroppo pero', camminando per la citta' e osservando attento quanto vedevo intorno, mi sono reso conto che queste parole suonano ancora oggi come un'utopia. Purtroppo. La citta' e i suoi abitanti hanno voglia di rialzare la testa e sicuramente lo hanno fatto pero' c'e' molto da fare. Terribilmente tanto. E sono passati cinque anni di vita. Nel centro cittadino ci sono tantissmi operai che lavorano, camioncini che girano e ingegneri o architetti con il caschetto giallo. Ci sono piu' operai che residenti o lavoratori. Ci sono piu' turisti curiosi che residenti o lavoratori. E' una citta' puntellata. Su un muro una scritta: svendo puntelli! Su uno striscione bianco un'altra scritta: mi mancano i militari. Si ha voglia di ironia, di ridere, ma non di dimenticare. Eppure non puoi ignorare le banche, i bar, le botteghe e i negozi vuoti e abbandonati. Una centro cittadino fantasma. L'universita' della citta' completamente abbandonata e dietro, nei vicoli, edifici sventrati e soli. Dal di fuori puoi vedere dentro e ti accorgi, con uno strappo al cuore, che il tempo si e' fermato. Un materasso. Dei libri. Un accappatoio ancora appeso. Un televisore ricoperto di terra. Fa male vedere che tra i pochi edifici rimessi a posto ci sia il Palazzo del Governo. Naturale chiedersi: e gli altri? Cinque anni non sono un po' tanti? Ho fatto un po' di fotografie. Forse in modo un po' curioso ma dovevo farle. Entrare nella vita altrui non e' facile ma un fotografo, professionista o amatore che sia, deve purtroppo essere privo di sentimento e raccontare quello che vede attraverso degli scatti. Tornando verso la macchina mi sono soffermato su un portone di legno. Per terra, appoggiato al portone, un quadro di legno con appiccicate sopra tante fotografie di un ragazzo. Sembrava quasi un modo per ricordarlo. Al di la del portone, nell'atrio, una grade confusione di detriti, secchi e cose varie. L'edificio e' abbandonato. Sul campanello il cognome di una famiglia. Chissa' se sono scampati al terremoto e chissa' dove sono. Chissa' dov'e' quel ragazzo ora? Una sua fotografia si era staccata dal quadretto ed era per terra. L'ho raccolta e l'ho riattaccata al quadretto. Mi auguro solo una cosa: che lo Stato non si dimentichi dell'Aquila.



19 agosto 2014

BEL POSTO DA VISITARE

Siamo in una casa con i mattoni a vista e una vista panoramica mozzafiato. Vediamo il mare all'orizzonte, le colline dietro la casa e anche le montagne. Mi alzo presto per vedere l'alba, la "sunset" come dicono gli inglesi. I proprietari di questo bellissimo residence sono marito e moglie, lui valdostano e lei olandese. In questo edificio, che una volta era un frantoio, hanno ricavato degli appartamenti che affittano durante l'anno. Il momento migliore e' chiaramente e' il periodo estivo con clienti stranieri e italiani. Qui, veramente, non c'e' alcun rumore se non quello delle pecore e dei mezzi agricoli che lavorano terre con pendenze importanti. Il sole batte, fa caldo ma tira sempre una certa arietta davvero piacevole. Oggi siamo stati a Campo Imperatore, meta obbligata per chi viene da queste parti e luogo negli anni sessanta usato per girare  film west. Praticamente non c'e' alcun albero, tutto secco, compreso un letto di un fiume completamente svuotato d'acqua. E' una sorta di Valle della Morte italiana, mancano i cactus. Siamo arrivati a 2100 metri e tirava molto vento. A pranzo abbiamo mangiato i famosi arrosticini abruzzesi, che sono fatti con carne di pecora. Comprati e grigliati all'aperto, accompagnati con un vino rosso del posto e pane. Poi, prima di cena, il propritario di casa ci ha portato dei pomodori (l'altro giorno due vasetti di marmellate) e ci ha fatto vedere i suoi quadri. Disegna prevalentemente su pezzi di legno ricavati da vecchie assi di 400 anni fa. E' un tipo molto particolare, ha il suo studio dove pittura e fa workshop. Ha fatto anche uno studio di registrazione sotto dove stiamo noi. L'Abruzzo e' una bella regione, spesso ignorata perche' non conosciuta bene o considerata piccola e qundi priva di cose interessanti da visitare, terra di transito per chi va' a fare il turismo di massa al sud. Io invece la premio come Regione italiana in cui fare una vacanza diversa e di nicchia. E poi ti alzi la mattina, all'alba, e ci sono profumi di terra...

18 agosto 2014

ABRUZZO

Avevo iniziato a scrivere un post in macchina nel tempo che non ho guidato (circa un'ora abbondante). Era la prima volta che scrivevo un post sull'Autostrada del Sole sotto un sole caldo e degno del suo nome. Poi ho ripreso il volante e addio appunti. Ah gia', nel frattempo c'e' stata anche una fermata all'autogrill di Modena. Va' beh, alla fine avevo scritto che eravamo in prossimita' di Bologna e proprio ieri sera, mentre mi lavavo, ascoltavo Dark Bologna di Lucio Dalla. Quel San Luca che vedevo anche io apparire e sparire, e che ho visto apparire  e scomparire anche questa mattina mentre guidavo in direzione Abruzzo. Ricordi di Lucio Dalla. Ricordi vari. Riprendo il filo della matassa e dico che adesso sono in un posto abruzzese a dir poco "unico". Qui, se vuoi staccarti dalla realta', e' il luogo giusto. Qui puoi anche rimanere in silenzio un giorno intero e ascoltare la natura, il silenzio, i rimori lontani. Dal balcone vedo il mare e vedo le colline. Chissa' com'e' viverci? Pare poi che qui, a differenza di mezza Italia, il tempo abbia tenuto e tenga anche per tutta la settimana. Mi ricorda molto le colline senesi. Mi ricorda molto quando anni fa andai in campagna dal mio vecchio amico di scuola Andrea. Sopra ho messo una foto semplice ma molto efficace: dal balcone di casa vedo questo. E non solo.

16 agosto 2014

BONO

Certo che non andare al bagno, cioe' essere stitici e' davvero un bel problema. Praticamente vivi male o comunque vivi male con gli altri. Essendo poi io una persona che per natura non riesce a farsi scivolare le cose addosso, tutto diventa piu' complicato. Ieri era ferragosto e un freddo cosi freddo non lo avevo mai sentito in estate. Ho visto persone che giravano con micro-pile o giubbotto di jeans. Comunque ieri pomeriggio ho fatto il bagno in mare e sono tornato a casa con un chilo di sassolini nel costume. E' la seconda volta che mangiamo lungo il mare nella classica festa estiva di ferragosto. Questo pero', rispetto all'anno scorso, mi sembra tutto un poco piu' sommesso. La crisi. Ieri leggevo che Bono (il front-man degli U2) ha scritto una lettera a Renzi, complimentandosi sostsnzialmente per il suo lavoro e che noi italiani ci meritiamo un Premier cosi'. Premesso che Bono non ci conosce e non conosce il nostro paese nei suoi problemi, sarebbe magari piu' utile che pensasse al suo di paese. Inoltre, se pensasse meno alla politica e ad essere un uomo immagine dei problemi del mondo intero (a tal proposito ne abbiamo gia' tanti), forsr gli U2 potrebbero tornare ai lustri del passato. Capisco anche che far parlare di se stessi e' sempre un buon volano in termini di ritorno pubblicitario ma questa volta, secondo me, Bono ha preso una cantonata. Oggi ultimo giorno di mare. Quest'anno la voglia di andarw in spiaggia l'avevo sotto le scarpe. Il sole e' malato, il sole invecchia, io mi sono preso una bella insolazione alle gambe.

15 agosto 2014

IMPARARE

Oggi ferragosto e sembra di stare a settembre. Ieri sera abbiamo mangiato lungo il mare, hanno creato un'isola pedonale e messo giu' tavoli con cucine a vista. Dopo aver mangiato abbiamo visto un'ora di spettacolo di strada di una piccola e brava compagnia di artisti. Il delirio dei bambini e un po' meno quello dei genitori, nonni e accompagnatori. Dopo lo spettacolino, bravi tutti gli artisti, abbiamo mangiato un gelato e veramente faceva freddo. Pensando che siamo ad agosto mette davvero i brividi la cosa. Piano piano supero, con fatica, l'idea di dover quasi sicuramente rinunciare al Kobo. Pare che la garanzia non copra questo genere di danni. Assurdo. Mi piacerebbe andare a Roma e Ostia, credo che primavera ed estate siano due momenti buoni per vedere questa splendida citta'. Alla fine comunque mi convinco sempre di piu' che i romagnoli hanno nel sangue il concetto di far divertire e divertirsi senza fregare i clienti. I liguri purtroppo devono ancora capire questo concetto, o meglio lo sanno ma vivendo del turismo da famiglia piu di tanto non gli importa applicarlo e qundi giu' con prezzi osceni e fregature varie. La fortuna della Liguria e' che e' vicina a Piemonte e Lombardia, qundi il turismo lo ha quasi assicurato. Pero' non deve approfittarsi della cosa. Detto cio' se solo fossero almeno un filo piu' ospitali, la Liguria sarebbe piu' gradevole da vivere come turisti. Intanto continuiamo a fare due fotografie quotidiane e questa sera vorrei andare a Messa. La novita' piacevole di ieri e' che alcune mie fotografie saranno esposte in una mostra ad Avellino. Sono fotografie che ho stampato e spedito ad un Concorso fotografico.

14 agosto 2014

VA' COSI'...

Anche il Kobo mi ha lasciato. Ieri sera, prima di addormentarmi, faccio per accenderlo ed e' morto sepolto, con lo schermo un po' rovinato. Non capisco cosa sia accaduto. Speriamo che me lo cambino essendo in garanzia altrimenti diro' addio ad un piacevole ma troppo veloce divertimento. Peccato  perche' avevo dentro anche dei libri, di cui due non letti e che mi piacevano. Oggi c'e' il sole e onestamente non so se sia un bene o un male visto che ho le gambe addolorate e rosse. Questa mattina, oltre a non aver dormito se non poco, mi sono sorbito anche il rumore infernale della macchina che pulisce le strade. Capisco fare la pulizia strade (cosa che del resto non hanno mai fatto nella nostra via) ma farla alle 6.30 del mattino e' un vero delirio. Per iniziare bene la giornata poi e' saltara la luce. Pare in tutto il palazzo o quasi. Il nostro vicino come al solito e' latitante. Morale: avvisare magari il giorno prima, no? A volte ti chiedi dove sei, forse in un'altro paese. Poi ti ricordi di essere a 200 km da Milano e ti viene lo sconforto. Ma perche' sono cosi' arretrati e chiusi? Non dico ottusi, per rispetto, ma poco svegli in certi cose. Va' bene, d'altronde si sa che e' una regione bella ma terribilmente indietro da un punto di vista di infrastrutture e accoglienza. Comunque, viviamoci questo giovedi nella speranza che non cada un meteorite in testa. Per non parlare della macchina da spostare per il lavaggio strade: io come un pirla a cercare un parcheggio adatto e la maggior parte delle persone non curanti di aver lasciato la macchina in sosta vietata. Nota di colore di ieri sera: una bella mostra fotografica sul sistema solare e i suoi pianeti.

13 agosto 2014

ALASSIO

Oggi siamo andati ad Alassio. Ci siamo svegliati con il temporale e, dopo aver preso un bel po' di pioggia per essere andati al supermercato, abbiamo pensato che oggi era tempo di una piccola gita fuori porta. Alassio e' praticamente una tappa quasi obbligata. Il tempi poi si e' rasserenato ma e' ventilato, sinceramente lo preferisco al caldo ossessionante del mare. Scrivo seduto per terra davanti alla stazione di Alassio in attesa del treno. Questa sera andiamo a fare il famoso aperipizza. L'altro giorno, come noto, e' morto un famoso attore americano. Si e' suicidato. Naturalmente il popolo dei social network, molto qualunquista e di massa, si e' prontamente lasciato andare ai soliti "r.i.p" e varie banalita' scontate. Tutta gente che quasi sicuramente ha guardato un film in tutta la loro vita di questo attore ma che adesso lo celebra come un mito. Per poi dimenticarlo tra una settimana. Lo stesso fanno come al solito i media che aspettano l'evento per ricamarci sopra. Cos'altro c'e' da dire in fondo? La depressione e' una malattia, colpisce ricchi e poveri indistintamente, di depressione si puo' morire. Sicuramente si puo' morire dentro. Qualche volta si chiudono anche gli occhi per la depressione. Il popolino qualunquista dei social network naturalmente confonde lo show con la vita privata e pensa che una star sia immortale o che debba morire in un unico modo, cioe' da star. Ho letto commenti a dir poco pietosi e scontati, una tizia addirittura scrive che vorrebbe avere lei il coraggio che ha avuto quest'attore nel salutare il mondo. Non c'e' bisogno neppure di commentare. Ieri mi sono preso una bella insolazione alle gambe e oggi meno male il sole e' mancato. Oggi e' anche riposo da qualsiasi attivita' sportiva. E anche da attivita' mentale. A parte un paio di belle fotografie...

12 agosto 2014

MARE

Un post molto veloce, scritto sotto il sole ligure. Ieri sono stato in vacanza, oggi mi prodigo in un paio di righe giusto per ricordarmi del blog. Fa caldo. Il tempo oggi e' cielo quasi sgombro di nuvole. La spiaggia e' il solito guazzabuglio di voci. Bambini, bambinetti, anziani e famiglie old style. Per due giorni di seguito ho corso alla sera, la prima sera addirittura mi sono fiondato a Ceriale. Ho fatto anche un paio di scatti belli, uno di questi e' molto caratteristico, tipico dei carrugi liguri. Capisco che con l'eta' che avanza sono meno propenso a stare sotto il sole a cuocermi. Semplicemente non ce la faccio, soffro il caldo. Credo che facciano qualcosa lungo le strade del paese perche' vedo che cominciano a chiudere le strade, solitamente in questa settimana di ferragosto fanno musica e salamelle. Pero' c'e' meno gente in giro, o tutti vanno in posti diversi o la crisi c'e' e colpisce i medio piccoli consumatori

10 agosto 2014

BLOG

Nella piccola ma necessaria riorganizzazione del dopo estate un pensiero andrà anche a questo blog e alla sua vita. Non tanto al blog in quanto tale, scrivere rimane sempre il migliore e più efficace modo di comunicare i propri pensieri, ma nella necessità e opportunità di manterlo ancora in vita. Al momento decisioni definitive non ne ho prese, sicuramente ci saranno delle piccole modifiche che ritengo migliorative. Non ho parlato di chiuderlo ma semmai di apportare dei cambiamenti. Rimane sempre l'indole personale e di nicchia, non ho mai avuto le pretese che la gente lo leggesse o di stare al passo con i tempi e cioè condividendo i mie post sui social network. Ridendo e scherzando questo mio scrivere quasi in maniera compulsiva e quotidiana va' avanti dall'aprile 2006. Otto anni sono passati dal giorno in cui ho aperto su un'altra piattaforma, che ora non esiste più, questo diario personale. Scrivere le cose a penna mi dava fastidio, scriverle al computer e magari su un blog, che all'epoca era la novità, mi è sembrato decisamente più semplice e accattivante. Poi c'è stata la migrazione dalla vecchia piattaforma a quella attuale e il perdurante post quasi quotidiano. Dopo otto anni diventa anche difficile mantere il ritmo e alla fine lo senti quasi come un obbligo o un dovere. Di sicuto ho centrato l'obiettivo che mi ero prefissato e cioè avere la possibilità di rileggere la mia vita passata andando a pescare il giorno che mi interessa. Non male. Io in prima persona o anche qualcun'altro se lo vorrà potrà farsi un ubricatura di fatti, vicende, pensieri, idee e vita vissuta. L'avevo aperto per una ragione che oggi non esiste più e quindi questo blog oggi è veramente personale al 100%. Non che non lo fosse prima, ma all'inizio sottostava un'idea primaria, una ragione. Intanto anche il blog andrà un poco in ferie e credo che per le due prossime settimane non verrà aggiornato quotidianamente. Soprattutto la seconda settimana di ferie quandrò in montagna e la connessione internet sarà scarsa o inesistente. Nonostante tutti i cambiamenti comunicativi di questi anni, nonostante i Like, i Tweet, le condivisioni ecc. la penso sempre come all'inizio: il blog rimane una grandissima invenzione, semplice se vogliamo perchè è la traduzione di un foglio di carta in linguaggio informatico, e sinonimo di liberà perchè quando usi il blog non hai limiti di spazio, non hai confusione generata da altri utenti "amici" e puoi scrivere solo per te stesso senza che nessuno intervenga.

9 agosto 2014

BREAK E RIPARTENZA

Tra poco siamo in partenza e non quanto riuscirò ad aggiornare il mio blog. Onestamente non so quanto riuscirò a fare le cose che abitualmente faccio ma d'altronde la vacanza è fatta appunto per prendersi un sano e meritato periodo di relax, non facendo le cose che abitualmente si fanno durante la vita quotidiana. Per questa settimana farò, per quanto ne sono capace, il papà acquisito e per la settimana a venire farò invece il marito futuro. In realtà con la vacanza ho notato, negli anni passati, che la mente si resetta e hai capacità di riorganizzare le cose, facendo chiarezza, eliminando il superfluo e focalizzando gli obiettivi futuri. Io sono uno che deve avere degli obiettivi e deve sentirli dentro, odio le "dead-lines" però deve avere obiettivi che mi entusiasmano e che mi danno modo di andare avanti accettando anche le cose meno piacevoli della giornata abituale. I miei due break naturali per pensare, riorganizzare e migliorare sono: vacanze estive e vacanze invernali. Sicuramente dopo le ferie ci saranno, spero gradualmente, dei cambiamenti, delle cose nuove da fare e delle cose importanti da fare. Rimangono i punti fermi che saranno però meglio redistribuiti durante l'arco della giornata e nascerà qualche nuova cosa, altre invece come naturale che siano andranno eliminate. La cosa che mi terrorizza ma che allo stesso tempo trovo interessante, e a cui devo per foza di cose adattarmi, è il cambiamento cioè l'adattamento alle esigenze e ai bisogni nuovi. Non è facile per una questione di testa. Ci provo e ci proverò, sono quasi sicuro che è appunto una questione meramente di abitudine. La grande sfida, al di la dei punti fermi da seguire e fare, è quella di far conciliare schema e flessibilità.

8 agosto 2014

NOISE

Pure Draghi ci bacchetta. Il nostro Premier invece è' ben convinto e più convinto di essere sulla strada giusta. La verve e la parlantina purtroppo non sono sufficienti a cambiare un paese che sta tracollando. Qualcuno ha paragonato Renzi a Schettino, mi sembra un po' ingiusto, di sicuro non si può comportarsi negando che le cose vadano bene. Oggi ultimo giorno di lavoro, poi inizia il lavoro di famiglia. Ecco, un lavoro a tempo indeterminato e di cui c'è abbondanza e': vivere. Paolo Noise torna allo Zoo di 105 dopo 3 anni di esperienza in Via Massena. Al di la delle ragioni, anche se chi comanda in Via Massena non può più chiudere gli occhi e difendere l'indifendibile proseguendo con una strada ormai logorata e passata di moda, credo che Paolo Noise abbia fatto bene a cambiare ambiente. Quando si cambia solitamente c'è qualcosa che non va' bene. Tornare allo Zoo significa tornare nel programma più ascoltato di 105, il programma "cinese" che aveva messo in piedi nei 3 anni di latitanza non ha neppure scalfito l'ascolto dello Zoo. Il pomeriggio di Via Massena sarà sempre un pomeriggio di secondo livello fino a quando non verranno fatte scelte radicali di cambiamento. Intanto passa in secondo piano la guerra tra Israele e Palestina e subentra subito in primo piano il problema Iraq con i cristiani messi in fuga dagli islamici. Oggi poi riprende il brutto tempo come e' naturale quando arriva il fine settimana e ci sono da fare delle cose. Giusto per la cronaca visto che qualcuno forse se la dimentica: gli ebrei erano e sono stati sempre all'apice dell'economia. Dietro ad una guerra, mascherata da falsi interessi, ci sono quasi sempre interessi economici. Anche il calcio in Italia diventa un problema politico...

7 agosto 2014

CRISI

Siamo ufficialmente in recessione tecnica. In realtà dalla recessione non ne siamo mai usciti da quando è' iniziata: 2008. Tradotto per gli ignoranti come il sottoscritto significa che il paese va' male. Naturalmente i nostri soci europei mostrano preoccupazione per i nostri conti non proprio in ordine e naturalmente i nostri politici mostrano i soliti sorrisi di plastica e inventando scuse che anche un bambino capirebbe. I nostri politici hanno veramente la freddezza di "fregarsene" altamente delle sorti di questo paese e dei problemi veri che ci affliggono. Anziché litigare per il numero di senatori che comporranno il nuovo Senato, dovrebbe ad esempio fare qualcosa per la sanità e ho scelto un capitolo a caso. Mia sorella, per fare una risonanza magnetica tramite l'Asl deve attendere marzo 2015. E siamo ad agosto 2014. Questi sono i problemi ma d'altronde posso comprendere che i nostri politici, ora che hanno questa carica, non sanno neppure cosa significhi mettersi in cosa ad uno sportello e dopo magari venti minuti di fila sentirsi dire: "torni tra un anno". Tornando alla crisi, che quando non ci sarà' più quasi quasi ci mancherà, non riesco a capire come mai i nostri illustri economisti alla fine fanno un grande giro di parole ma non ci capiscono nulla. Ma è' solo questione di regole economiche, per la precisione regole di macro-economia. Per l'esattezza di rapporti tra grandezze, queste cose le impari all'università. L'unico che ci crede, fa bene, e' il nostro Premier. Se la storia gli darà ragione, entrerà di diritto nella storia come il Premier che ha cambiato l'Italia dopo decenni di immobilismo. Posso capire che non piaccia a chi dell'immobile smog ne fa una ragione professionale e politica, però devo anche ammettere che assume comportamenti un poco rigidi, per non dire poco democratici, e che in fondo si è' Silviozzato. Torno sulla questione che un paese democratico o finto democratico come il nostro abbia il diritto di avere un governo eletto dal popolo e non personaggi imposti. L'Italia e' anche un paese davvero comico e non sai mai dove la comicità abbia fine e sfoci in dramma: l'ex comandante della nave Concordia viene invitato da un docente di un' università romana a tenere una lezione sulla gestione delle emergenze. Ho detto tutto....

6 agosto 2014

IL PATTO DEL LAZZARO



Il patto del Nazzareno. Mi sembra più appropriato chiamarlo il patto di Lazzaro tra chi si sente un piccolo dio salvatore della terra e chi, già dato per “spacciato”, viene resuscitato. Si torna insomma alle larghe e grandi intese, quelle che ricordano gli anni prima di Tangentopoli quando i partiti più grandi stavano assieme uniti per governare. Questa notte ho sognato che tenevo una lezione di politica davanti ad un gruppo numeroso di studenti in un palazzetto dello sport. Probabilmente la pizza di ieri sera, oltre a mettermi una sete infernale, mi ha anche sconvolto l’animo e lo stomaco. Ho finito il mio secondo libro sull’ebook reader. L’ho letto abbastanza velocemente perché mi interessava. Va’ bene, alla fine forse mi aspettavo qualcosa di più intimo o forse qualcosa di più, comunque è una testimonianza interessante di quello che accade quotidianamente in una grande città come Milano. Fatti poi che, con le dovute proporzioni, possono accadere anche in un paese piccolo. Purtroppo l’uso della droga e nello specifico di certi tipi di droga è molto diffuso e non fa più distinzioni tra le varie categorie sociali. Una domanda spontanea che mi sono chiesto leggendo questo libro è: ma quanta droga entra nel nostro paese? Leggendo le pagine, che parlano di arresti di piccoli spacciatori ma arresti quotidiani, sembra proprio che di droga ne entri tantissima e probabilmente con canali diversi. Ieri sul Corriere della Sera on line è stata pubblicata una fotografia molto bella e commovente: due anziani sdraiati sui letti dell’ospedale che si stringono le mani prima di morire. Muoiono uno a distanza dell’altro di 4 ore. Lei per cancro e lui per vecchiaia. E’ una fotografia in bianco e nero scattata dalla nipote. E’ una fotografia emozionante, bellissima e che dice tutto. Non occorrono parole per commentarla. Bella luce, suggestivo il contenuto, ti colma il cuore e gli occhi di emozione. Una fotografia del genere merita di essere premiata. Però un premio l’ha già avuto: è stata pubblicata e ha colpito il cuore di chi l’ha vista.  

5 agosto 2014

COSI' VA'...



Alla fine, con grande sforzo, il Governo è riuscito a far passare l’immunità, giusto per mantenere vivo uno degli innumerevoli privilegi dei nostri parlamentari. Il canguro ha scongiurato gli emendamenti e quindi una buonissima parte sono stati felicemente depennati dal Governo. I nostri politici si lamentano perché “lavorano” dalle 9 a sera tardi e quindi non possono andare in ferie. Va’ bene, anche qui sarebbe da indagare la cosa perché, secondo me, qualcuno in ferie è andato senza farsi molti problemi. Renzi e Berlusconi sono ormai compagni di scelte e azioni, vanno a braccetto nel condurre quest’Italia a picco. Ho la sensazione, ma più che sensazione è certezza, che questo governo ha messo sul fuoco troppe cose da cucinare e alla fine rischia seriamente di bruciare tutto. Diciamo che la fretta è sempre una brutta compagna di consigli e fa fare, spesso, le cose in modo sbagliato. Ieri ho fatto il bagno in piscina, dopo parecchi giorni di pioggia e temporali. Nonostante sia agosto fa freddo e ieri il freddo l’ho patito parecchio. Tant’è che ieri sera non stavo benissimo. In televisione fanno delle cose quasi improponibili da vedere. Si salvano le televisioni a pagamento che almeno qualcosa di interessante lo fanno ma, nel mio caso, è di assoluto dominio di mio papà in quanto solo lui può vederla perché è posizionata nel suo “rifugio” personale. Si salvano anche i canali nuovi tipo Rai 4, Rai 5 ecc. E poi si salvano sempre le trasmissioni che hanno un contenuto culturale o comunque di approfondimento. Leggo con piacere l’ebook e ho quasi finito di leggere il secondo libro caricato. Dopo di questo ne ho due abbastanza lunghi che mi impegneranno un po’ ma almeno così mi salvo abbastanza le vacanze. Invidio chi riesce, per indole naturale o per esperienze di vita, a farsi scivolare tutto addosso senza fare un piega. Ultimamente lo stress e l’ansia mi prendono lo stomaco. Lo sento gonfio e duro. E ho mal di testa.

4 agosto 2014

LUCA BANDIERA



Ieri pomeriggio ho guardato su internet la storia di via Emilio Bianchi a Milano, o meglio ho letto alcuni articoli di giornali datati anni novanta. Fine anni ottanta, primi anni novanta questa via di Milano divenne famosa per essere una sorta di “fortino” della droga. C’erano gli spacciatori (che abitavano appunto nelle case Iacp), c’erano i tossici, c’era la gente perbene. Chi arrivava in Via Emilio Bianchi, che fosse un tossico che cercava la dose o un cittadino normale, veniva subito inquadrato dalle sentinelle e se dovevi entrare nel cortile c’era una sorta di perquisizione se non ti conoscevano o comunque se non ti avevano mai visto prima. I medici che entravano a far visita al paziente di turno venivano perquisiti, la fermata dell’autobus fu arretrata. Insomma, era un gruppo di case bianche molto chiuso in cui accedervi diventava molto difficile se non impossibile. Questa è anche la storia dei ragazzi che in quegli anni smerciavano la droga e terrorizzavano il quartiere. Niente scuola ma turni di lavoro di otto ore, il guadagno era facile e così anche la possibilità di comprarsi abiti firmati e di marca oppure motori potenti. Questa è la storia anche di Luca Bandiera, uno dei ragazzi boss di quegli anni. In un intervista rilasciata ad un giornale diceva “in quegli anni, quando al sabato sera uscivo di casa con soli 4 milioni in tasca mi sentivo uno sfigato o un poverino….”. Questo per far capire come andavano le cose per quei ragazzi. Poi però la brutta strada prima o poi ti bussa sulle spalle e ti ricorda di essere una brutta strada. Il fedele amico e compagno di Luca venne ucciso in un agguato e lui la scampò solo perché quella sera di tanti anni fa decise di cambiare strada. Poi arrivarano altre morti ed infine la Polizia con l’operazione che portò in carcere molte persone, sgominando quell’associazione a delinquere e ripristinando la legalità nella zona. Luca divenne testimone di quei fatti e raccontò quanto accadeva, facendo nomi e cognomi. Grazie a lui molti finirono in galera e lui divenne un “infame”. Una scelta coraggiosa quella di Luca, lo Stato lo protesse fino al giorno in cui, per soccorre la madre che non si era sentita bene lasciò casa dove era costretto a stare e lo Stato ritirò la sua protezione. Divenne quindi un uomo facile bersaglio degli ex amici e colleghi. Luca ha cercato comunque di rimettersi in gioco nella vita, trovò una fidanzata, un lavoro e cercò anche di recuperare quelle cose belle che si fanno negli anni della giovinezza ma che lui non aveva mai provato perché la sua giovinezza l’aveva bruciata sulla strada. Un giorno Luca, probabilmente in una situazione difficile, tradì quella che era la sua nuova vita, fatta anche di testimonianze nelle scuole per raccontare la sua prima vita, e fece una rapina in uno sportello bancario in Viale Cogni Zugna. Venne preso e arrestato. Di lui le cronache non si sono più occupate. Luca rimane un icona in negativo per la Milano di quegli anni ma anche un esempio di come la vita e il destino ti portino a cambiare strada. Un ragazzo, scampato a quegli anni e a quelle amicizie pericolose, racconta così oggi i suoi amichetti di cortile “ho fatto il conto che su dieci amici almeno la metà non ci sono più, qualcuno invece vive come un vegetale in casa….”.

3 agosto 2014

NOTIZIE

A Treviso il maltempo ha causato un dramma. Il maltempo rimarra' quasi sicuramente l'argomento dell'estate perche' e' sulla bocca di tutti e tutti ne parlano perche' e' un luogo comune farlo. Sicuramente non ci sono piu' le stagioni di una volta (altro luogo comune) e l'uomo, con le sue modificazioni apporate alla terra, contribuisce alla ribellione della natura e alle stagi causate. E poi ci sono gli immigrati che arrivono a flusso continuo sopra gommoni e barconi. L'Italia non e' in grado di gestire questa situazione e pare neppure l'Unione Europea. Poi c'e' la guerra tra Israele e Palestina, razzi che ormai passano con abitudine sopra i cieli. L'Italia intanto non cresce e in questi ultimi giorni pare che ci siamo problemi di natura economica. Questa domenica, causa problemi di natura tecnica (maltempo) sono rimasto qui a casa. Va' bene cosi', almeno credo. Intanto un' altra notizia nel campo editoriale fa al momento il botto: La Stampa si fonde con il Secolo XIX. La Fiat, nonostante sia emigrata all'estero, continua ad avere una massiccia partecipazione azionaria nei giornali italiani. Un po' come i Benetton. Li abbiamo sempre identificati con il vestiario. In realta' sono dentro in altre cose tra cui le autostrade italiane. Infine pare prorio che Alitalia diverra' "straniera".

2 agosto 2014

AGOSTO

Ieri sera siamo andati a cena fuori in un ristorante sui Navigli. Per la cronaca era l'anniversario di matrimonio dei miei genitori. Io, che sembro grande e grosso e con uno stomaco di ferro, in realtà non ho digerito e questa mattina mi sento un poco indisposto. Questo a differenza dei miei genitori che invece, nonostante l'età, triturano tutto. Con noi c'erano anche la mia fidanzata con la bambina, il vecchio socio di mio padre con la moglie. Milano mi è' sembrata un filo più deserta degli altri giorni, forse qualcuno è' partito per le vacanze. Non mi stanno per niente simpatici gli splendidi, chi si sente figo, chi vuol passare per quello che non è' oppure si dimentica da un giorno con l'altro chi era prima e oggi vive come la persona più' responsabile e onesta del mondo. Capisco anche che nella vita umana esiste la redenzione e una persona può effettivamente cambiare e rinascere. Leggevo che a Milano nascono piccole botteghe per la riparazione delle biciclette. Ogni tanto magari può spuntare fuori una bicicletta rubata però è' bello il ritorno ai vecchi lavori di una volta, oltretutto la gente oggi più spesso usa la bicicletta anche in città. Per non smentirci oggi il tempo e' brutto. E siamo ad agosto. Domani andiamo a Como per il compleanno dei genitori della mia fidanzata. Tempo incerto.

1 agosto 2014

SICK TAMBURO



Ieri sera siamo andati al Magnolia di Milano per il concerto dei Sick Tamburo. Il Magnolia è all’Idroascalo ed è un piacevole spazio dove fanno sia musica dal vivo (concerti) che discoteca. Per la stagione estiva devo dire che è un luogo molto frequentato e ideale. Ci siamo andati dopo aver mangiato la pizza con alcuni conoscenti. I Sik Tamburo, gruppo praticamente nato sulle ceneri dei Prozac +. Non ho ancora capito se il progetto Prozac + esiste ancora, cioè è congelato, oppure è definitivamente defunto. Essendo io un inguaribile romantico a Milano, spero sempre che le cose non terminino mai, naturalmente le cose belle. Perciò spero un giorno di poter vedere dal vivo un concerto dei Prozac +. Nel frattempo i Sic Tamburo, nonostante siano diversi e più maturi dei Prozac +, fanno la loro parte e figura. Il suono è decisamente ruvido e minimale come piace a me, anche se ho ascoltato alcune canzoni un po’ più dolci. Casi stani della vita. Dall’altra parte di Milano, al Carroponte, suonavano i Linea 77. Già abbondantemente visti, per cui abbiamo preferito non perdere l’occasione di vedere per la prima volta i Sick Tamburo. Nel frattempo, ieri, il Governo Renzi è andato sotto in Senato e un emendamento della Lega è passato, cioè l’emendamento che impone al Senato di avere parità con la Camera sui temi etici. Se da un lato c’è il progetto, più o meno condiviso dalle forze politiche, di riformare Camera e Senato in modo tale che siano aule differenti, che senso ha aprire spazi di comune operatività, anche solo per i temi etici? Si crea evidentemente confusione, la confusione all’italiana. Il problema, se problema c’è, non è tanto che sia passato questo emendamento ma quanto il fatto che i famosi “dissidenti” del Pd e le opposizioni sono pronte a colpire la maggioranza, soprattutto quando si voterà a scrutinio segreto. Non mancano le comiche: due parlamentati sono stati portati all’ospedale, uno dei due pare per uno spintone ricevuto. Manco fossero a Beirut in guerra. Il bollettino di guerra dunque parla di due feriti. Non so onestamente se ridere o se dispiacermi per la pessima figura che ancora una volta le nostre istituzioni fanno ai nostri occhi e agli occhi del mondo internazionale.