30 giugno 2013

LONTANI

Le dinamiche di lavoro, o meglio l'organizzazione del lavoro, o meglio ancora i meccanismi all'interno degli uffici, faccio veramente fatica a comprenderli. Cioè, mi spiego: alle volte (spesso) mi sembrano veramente di una banalità disarmante, disarmanti sono le strategie utilizzate da colleghi e capi per tentare di governare l'ambiente, alle volte invece questa semplicità / banalità è così profonda che diventi complessa nel capirla. La cosa basilare di tutto è che ognuno tira l'acqua al proprio mulino e questo può anche essere giusto, meno giusto è invece il fatto che un gruppo di lavoro in realtà è una cozzaglia di pecore che litigano tra di loro per difendere i propri ciuffi d'erba. Sarà la mia mentalità, sarà che comunque non posso fare nulla o poco per cambiare la situazione, sarà che in fondo non me ne frega niente, ma io mi sento diverso, lo sono diverso e lo dimostrerò. Il dipendete pubblico ha un sacco di pregi ma anche un oceano di difetti. Il primo è quello di sentirsi intoccabile nella propria routine quotidiana. Il secondo è che nella categoria dipendenti pubblici ci sono purtroppo molti che non fanno nulla in termini di lavoro cioè tirano a campare o vivacchiano dietro la scrivania aspettando l'ora di uscita. In tutti i modi i nostri governanti cercano di mutare la pubblica amministrazione trasformandola in una sorta di settore privato. Ma il problema è a monte cioè occorre cambiare radicalmente la testa di chi lavora dentro la pubblica amministrazione, sia il dipendente che il politico dovrebbe cominciare a ragionare in ottica aziendalistica. Siamo lontani dal avere una pubblica amministrazione che pensa e agisce come un azienda privata. Oddio, mancano anche serie norme per fare questo passo, perchè è impossibile che una pubblica amministrazione per comprare due penne debba fare mille procedure legate ad efficienza, efficacia, economicità e trasparenza.    Significa in sostanza essere lenti anche nelle cose più banali. Figurarsi in quelle importanti...

29 giugno 2013

COVA

La prestigiosa Pasticceria Cova passa di proprietà e viene acquistata dal gruppo LVMH. Un altro storico marchio italiano diventa straniero e questo naturalmente non può non passare inosservato. Da un punto di vista economico questa transazione porterà sicuramente benefici ad entrambe le parti altrimenti non l'avrebbero portata a termine. Per intenderci la Pasticceria Cova si trova a Milano in Via Montenapoleone, nel cuore della città. Luogo storico della Milano bene. Dal 1800 sono interpreti del buon gusto milanese ma il loro marchio è diventato anche internazionale. Ora sicuramente sarà ancora più internazionale dato che la nuova proprietà ha in mente una diffusione del marchio.Per la precisione la famiglia Faccioli continua ad essere presente sia nella proprietà con una quota che nel management in modo tale da garantire continuità al marchio e alla gestione. Se pensiamo per un solo istante a tutte le persone che questa storica pasticceria ha ospitato, sicuramente un brivido lungo la schiena corre. Da due secoli ogni giorno entrano clienti famosi e non famosi. Personalmente credo sia una mossa azzeccata questa operazione finanziaria. La pasticceria si rinnova e diventa "luxury food".

28 giugno 2013

ALL'ULTIMO

Questo post l'ho scritto ieri sera per oggi, all'ultimo istante. Mi ricordavo di scrivere ma alla fine quasi quasi mi è sfuggito di farlo. Va' bene, mi cambiano le mansioni lavorative o meglio vengo spostato in un ufficio diverso dal mio, scendo di un piano e vado a lavorare con tutte donne, che non è male ma ha anche i suoi difetti. I miei sono partiti per il mare, mia mamma starà giù un mese, io vado a trovarla per la canonica settimana di luglio e questa volta sarò accompagnato dalla Susy. Ieri ero veramente stanco, sarà il lavoro, sarà la mancanza di zuccheri, sarà l'ansia ma io arrivo alla sera stanchissimo. Forse sono malato. Sicuramente la mia vita in questi mesi è cambiata e si è ulteriormente riempita di impegni o comunque cose da fare. Il solo pensare che comunque non sono più solo ma c'è una persona (e mezza) da accontentare mi fa felicità ma allo stesso tempo mi preoccupa perchè vedo riempirsi tutti i tasselli della giornata. Se avessi i soldi non nascondo affatto che andrei in crociera, non li ho e quindi rimango a riva. Per il momento la Canon Mark rimane un miraggio bello e buono, il prezzo è troppo alto per i miei gusti e per le mie tasche. Devo comprare un Gratta & Vinci!

27 giugno 2013

NOTIZIE

Diciamo che le notizie di questi giorni sono abbastanza importanti. Non so quanto siano uniche o soprendenti, però nel panorama italiano danno una piccola scossa. Dunque, il Sig. B. è stato condannato a 7 anni con interdizione dai pubblici uffici. La sentenza è di primo grado, per cui ci sarà l'appello e la cassazione. Il pubblico ministero aveva chiesto 6 anni, i giudici ne hanno dati 7 di anni. Naturalmente si apre tutta la discussione se sia giusto o meno, se sia realmente colpevole o meno, insomma le solite questioni tra chi è pro B. e chi è contro B. I suoi avvocati pare, leggendo e sentendo le notizie, che si aspettavano una condanna. Altra notizia, che ha meno del clamoroso: la guardia di finanza è andata a far visista a diverse società di calcio di serie A, pare che sotto la lente di ingrandimento ci siano i contratti dei calciatori e qualcosina che non va' o, meglio, qualcosina di poco pulito. Staremo a vedere. E' tornato invece a cantare dal vivo il Kom. ovvero Vasco Rossi, che ormai è un intramontabile. Concerto dal vivo allo stadio di Bologna e tutto esaurito come era ovvio pronosticare. Le scosse di terremoto di questi giorni, soprattuto in Toscana, sono l'altro evento degno di nota, purtroppo in negativo. Siamo ancora molto scottati dagli ultimi terremoti che hanno colpito il nostro paese. Parlando ci cose un po' più carine e leggere, a luglio come da tradizione vado in ferie una settimana dai miei in Liguria. Questa volta però sarò accompagnato da giovedì a domenica. Per il resto credo di trascorrere i miei giorni comunque sotto l'ombrellone con il libro e l'mp3.

26 giugno 2013

BRASIL

Era uno dei paesi più poveri e disastrati del mondo, se togliamo l'Africa. Nel corso degli anni, complici diversi fattori e convergenze, è diventato una potenza mondiale. Quest'anno si distingue anche nello sport con la Confederation Cup e l'anno prossimo con i Mondiali. In questi giorni leggiamo notizie e vediamo immagini di gente brasiliana in piazza che protesta. Fa strano vedere i brasiliani che protestano per diritti che, così sostengono, gli sono stati negati. O meglio, sono stati sottratti soldi in alcuni servizi pubblici per finanziare altre cose meno importanti e vitali. Fa strano vedere i brasiliani così agitati, nel senso che vent'anni fa, non sapendo forse neppure cosa fossero i diritti sociali, non avrebbero mai pensato di scendere nelle piazze e protestare. Oggi lo fanno in conseguenza del fatto che una buona parte di loro ha raggiunto un bottino di servizi e diritti che ora però vede, ingiustamente, diminuire. Sarcasticamente potrei dire che il Brasile di vent'anni fa siamo noi ora e che loro sono l'Italia che fu. Non sono mai stato in Brasile, così come non sono mai stato in altri mille posti del mondo. Di certo non ci andrei, come molti turisti, per un fine sessuale, più volgarmente chiamato "turismo sessuale". Mi piacerebbe andare nelle favelas di Rio o San Paolo e con la mia Canon fotografare la vita reale, di chi ancora vive nei margini del mondo. Il Brasile è pieno di colori, la loro freschezza, la loro gioia, il voler sempre fare festa sono la salvezza di questa parte di mondo.

25 giugno 2013

DENTRO DI ME

Sono stato, forse lo sono ancora, un tipo che fondamentalmente è un fondamentalista solitario. Non ho mai amato stare in mezzo alla gente, poi magari quando ci stavo in mezzo mi divertivo anche ma partivo sempre con sani e insani preconcetti. Nessuna colpa, soltanto il mio modo di essere che chiaramente è diverso da chi è un compagnone nato. La vita però riserva delle sorprese, dei campi di passo, delle svolte che vuoi o sei costretto a prendere. Una di queste, per uno come me, è stata quella di socializzare, quindi buttarmi nella mischia, dire la mia, sbagliare, provarci. E' inutile nascondere che sono e rimarrò sempre un animo solitario, non nascondo però neanche che lo stare insieme, il parlare, il confrontarsi, aiuta terribilmente a conoscere il mondo, conoscere se stessi, conoscere gli altri e crescere. In questo periodo, per ragioni varie che spaziano dal lato personale a quello lavorativo, mi vedo "costretto" ad essere presente, a stare in mezzo,  a mettermi in gioco con le mie responsabilità. La paura, se così possiamo chiamarla, è naturale in tutti noi quando affrontiamo una cosa nuova di qualsiasi tipo essa sia, allo stesso tempo però sale una sensazione frizzante nello stomaco come se tu diventassi un esploratore alla ricerca della pietra preziosa e perduta. L'aspetto fondamentale di ogni cosa che capita intorno, anche nuova, è quella di provare a farla. Se poi dovesse andare male ma si è provato a farla, con impegno, allora niente e nessuno potranno portare rimostranze. Per la cronaca sabato sera sono andato a mangiare la pizza con la Susy, sua figlia e una coppia di suoi amici che vive nello stesso complesso. La serata è stata molto piacevole, l'abbiamo chiusa in un locale qui vicino dove suonano gruppi musicali dal vivo. La cosa particolare, interessante, è stata quella di uscire quasi come fossimo una famiglia: io, la Susy, la sua bambina. 

24 giugno 2013

SPORTING

Venerdì sono andato nel "famoso" Sporting del mio paese, per intenderci quello a cui possono accedere solo i residenti. Va' bene, nulla di importante, è stato però carino prendere il sole un'oretta seduto sulla sdraio. Faceva parecchio caldo, poi ad un certo punto è venuta fuori l'arietta che ha smorzato il caldo opprimente. Dopo questo giro allo Sporting, siamo andati a mangiare un panino con hamburger in zona, la tavolata era così numerosa che alla fine le cameriere sono andate giustamente in panico. Questa è la stagione di Tondelli. L'estate, per legge, è la stagione del libro RIMINI che leggo dopo averlo letto diversi anni fa. Alla fine il romanzo è una scusa che permette allo scrittore di raccontare il mondo vacanziero e non solo della Romagna. Tondelli ha sempre avuto questa dote di saper leggere, con entusiasmo e oggettività, il mondo reale che lo circondava, ho sempre trovato nelle sue parole un senso di stupore come quando un bambino scopre qualcosa di nuovo ed eccitante. Tondelli aveva questa grande dote, molti scrittori non l'hanno e quindi la loro scrittura è piatta. Penso sempre che è un peccato mortale la scomparsa di Tondelli, la scrittura ha perso veramente qualcosa di importante a livello artistico. Voglio tornare a Correggio. Tondelli ha visto il mondo ma è partito da Correggio e a Correggio ha terminato il suo percorso.

23 giugno 2013

FINE SETTIMANA

E' un fine settimana più lungo del solito perchè questo lunedì è la festa patronale del paese e quindi gli uffici comunali sono chiusi. Poi, solitamente, i fine settimana sono sempre lunghi per tutte le cose che uno ha in mente di fare e corti invece perchè passano via troppo velocemente. Tra venerdì e sabato un po' di cose le ho fatte, la lista rimane bella lunga e impegnativa ma d'altronde le ore sono quelle della giornata cioè 24. Che poi 24 è anche la mia radio preferita, cioè radio 24. La ascolto in particolare quando c'è Focus Economia, solo le basi musicali di sottofondo mi piacciono tantissimo perchè danno un aria elettrizzante ad un argomento delicato appunto come l'economia, la finanza, i soldi. Non amo la radio parlata con quella vocina tutta impostata che mi dice che la giornata è meravigliosa, va' tutto bene e che siamo vicini all'estate. Va' tutto bene un paio di...scatole. Comunque, tra una cosa e l'altra rimane sempre il focus sulla fotografia e la mia voglia nonchè interesse di crescere pesantemente. Tutto parte dal cuore, dallo spirito, dalla testa e dall'attrezzatura. Prima o poi (mi sa poi), arriverò alla Canon Mark III. Non so come ma ci arriverò e allora saranno dolori per i competitors che in internet mettono foto da paura, che poi le vedi lungo un miglio che sono ritoccate da programmi appositi. Le mie sono naturali, possono piacere o non piacere, sicuramente hanno errori, ma sono vere al 100%.

22 giugno 2013

PERSIANA JONES 2

Non sono andato al concerto di Jovanottti e sinceramente non ci sarei andato anche se mi avessero regalato il biglietto. Lui è bravissinmo ma a me non piace. Tutto qui. Sono andato invece al concerto dei Persiana Jones e mi sono divertito. Un po' per la serata calda al punto giusto, un po' per loro che sono bravissimi, un po' per la sensazione di essere dentro ad un saloon musicale, un po' perchè ti mettono dentro un'energia pazzesca. Alla fine sono anche riuscito a stringere la mano al cantante (Silvio), che da venticinque anni solca i palchi d'Italia. 1085 concerti per la precisione, un numero infinito se penso che ci sono artisti che vendono milioni di copie e fanno cinque conceerti a malapena, con il biglietto da 30 euro e il tempo del concerto contato sull'orologio. Per la precisione hanno cantato parecchi pezzi toccando un po' tutto il repertorio musicale, da Tremarella fino alle ultime canzoni. Mi ha stupito positivamente la sezione fiati, nel senso che sono bravissimi. Se penso che lo ska si basa molto sui fiati (trombe, ecc), loro hanno sicuramente dei musicisti di indubbio valore. Non c'era tantissima gente e forse alcuni erano over età cioè persone che ascoltavano i Persiana già all'inizio ed ora sono ultra quarantenni. Per la cronaca ho beccato un ragazzo del mio paese che era lì anche lui per vederli, ma d'altronde è stato proprio lui che tanti anni fa me li ha fatti conoscere indirettamente quando li metteva alle feste.

21 giugno 2013

DI TUTTO

Mi piace chi si lamenta del caldo e poi non metto neppure un secondo il naso fuori da casa o dall'ufficio, ma resta piazzato con l'aria condizionata a palla. Sicuramente siamo in pieno caldo africano e questi giorni il caldo è veramente torrido. D'altronde quando pioveva volevamo il caldo, adesso che c'è caldo vogliamo la pioggia. Mi sa che è l'uomo il vero problema di sè stesso. Forse mi hanno proposto (la Susy) un fine settimana in barca a vela e precisamente quello ultimo di giugno, al momento la cosa è in stan-by perchè devo chiedere quando i miei partono per il mare e tutto quanto conseguente. Inoltre c'è anche un problema pratico: non ho alcun indumento per la barca a vela e mi sa che qualcosa di specifico ci vuole (almeno credo). Va' bene, sicuramente, se dovessi andare, mi porto dietro la crema protezione dal sole visto che in un attimo divento viola o color peperone. E' affascinante la barca a vela, soprattutto se è la prima volta che fai questa esperienza e se la fai con la fidanzata. C'è naturalmente un terzo componente che non ho considerato...il padrone della barca! Per la cronaca ho mantenuto fede alla promessa fatta a me stesso e alla Susy. mercoledì sera concerto al Carroponte dei Persiana Jones!

20 giugno 2013

VACANZA

E' un periodo particolarmente pesante, non nego che mentalmente e fisicamente sono un po' provato. Non entro nemmeno nel merito del fatto che chi non ha famiglia, figli e casa è esente dall'essere stanco. Quando comunque hai un lavoro e cerchi di farlo bene, quando hai una persona accanto che devi fare star bene, quando ai due genitori a cui devi rendere il meglio per tutto quanto loro hanno dato a te, quando hai una vita "complicata" e "labirintica" come la mia, allora è giusto anche avere momenti in cui si è stanchi. Magari nemmeno fisicamente quanto di testa. Non nascondo la voglia di fare delle vacanze, vacanze serie e intelligenti, magari in una capitale europea o ancora meglio in una spiaggia caraibica. In questi giorni riflettevo anche che, nonostante abbiamo camminato in lungo e in largo per Milano, sono sicuro che angoli da fotografare o solamente espressioni di volti o facce ce ne sono a milioni. In questo momento mi sento un filo spompato, direi annebbiato, ma anche questo è normale. Sarà il cambio di stagione. Una vacanza senza fare nulla se non alzarsi per andare a letto o andare a mangiare.

19 giugno 2013

PERSIANA JONES

Questa sera a Milano, locale Carroponte, suonano i Persiana Jones. Loro sono uno storico gruppo torinese che fa musica ska. Almeno da vent'anni girano i palchi di tutta Italia e nel loro genere sono conosciuti. Sono sempre rimasti un gruppo indie, forse si erano anche sciolti. Onestamente non li ho sempre seguiti bene e per tutta la loro carriera musicale, sono sicuramente eccellenti musicisti con alle spalle ore ed ore di musica dal vivo e in studio. Una volta si chiamavano Persiana Jones e le Tapparelle Maledette, poi sono Persiana Jones. Credo che negli ultimi dischi abbiamo dato una svolta più hard alla loro musica pur mantenendo intatta la loro impronta ska. Per onorare questo gruppo, per mitico e a cui sono affezionato in quanto li ascoltavo da ragazzino mentre i miei compagni erano incentrati su musica molto più pop e commerciale, avevo pensato quasi quasi di andarli a vedere. Ovviamente mi esonero da qualsiasi pogo o ballo spacca corpo, mi basta ascoltarli ed essere contento. Se poi trovo anche una maglietta, meglio ancora. Devo avere anche due splendidi vinili colorati con su registrate alcune tracce tra cui una che mi piaceva tantissimo: Baciami Tony! Credo che alla Susy piacciano anche se non l'ho mai approfondito questo argomento, anzi, a dir la verità, era l'ultima cosa che avevo in mente cioè di chiederle se gli piacciono i Persiana. Se dovessi andare questa sera ho fatto doppietta: Casino Royale e poi Persiana Jones. 

18 giugno 2013

RICORDI

Come tutti ho anche io dei ricordi. Belli o brutti i ricordi non fanno distinzione ma ti si impiantano nella testa e nel cuore. Trovo giusto il non vivere guardando il passato ma è anche vero che il passato ha tracciato il nostro percorso presente, comunque influenzandolo. Bisogna vivere il presente e cercare di costruire il futuro migliore, il più corretto, il più sano per noi e per chi ci vive intorno. Comunque i ricordi fanno parte di noi, fanno parte di me. Ogni tanto, come è giusto che sia, affiorano ricordi di ogni tipo. La scuola elementare, il primo bacio, il primo senso di maturità, fino ad arrivare a ricordi più recenti. Mi capita poi spesso di legare i ricordi a suoni, visioni, sensazioni e luoghi. Alcuni ricordi sinceramente li vorrei cancellare o comunque fare in modo che non affiorassero più dentro me, poi però mi rendo conto che comunque fanno parte della mia vita ed è giusto che stiano lì dentro al cassetto. Mentre scrivo queste due righe mi vengono in mente i Massimo Volume, la Romagna, Tondelli, le speranze, i sogni, i tradimenti che facciamo agli altri e a noi stessi. La mente è veramente un crocevia di associazioni bestiali. Ricordo la prima volta che ho messo piede in terra romagnola, era inverno e pioveva, ho camminato sul lungomare di Rimini. La Romagna invernale mi ha sempre affascinato però, allo stesso modo, apprezzo quella estiva e godereccia.

17 giugno 2013

FESTA

In un attimo il fine settimana vola e ti ritrovi ri-catapultato nel mondo reale. Un bagno nella realtà, anzi una doccia fredda. Sabato ho inaugurato la piscina facendo il primo bagno della stagione. L'acqua era bella fredda, mia nipote molto più giovane di me si è buttata subito dicendo che era calda. Alla sera invece siamo andati alla classica festa di paese, un "Balliamo sotto le Stelle" con salamella e patatine. Super-classic per noi che abitiamo nei paesi. Mi ha ricordato i giorni in cui andavano tutti, ma proprio tutti, alle varie feste del paese che si tenevano dentro al Castello del paese. Eravamo più piccoli e le aspettavamo per un anno intero, anche perchè arrivavano personaggi come Bobby Solo o Mino Reitano a cantare. Comunque sabato era bello carico il posto, peccato che la tradizione della festa popolare è andata via via perdendosi ed oggi è una sorta di "routine" dove quasi ogni giorno ne hai una. Domenica ho cercato di sistemare un po' di cose in ballo, perchè io scrivo tante cose da fare e poi i 3/4 delle cose aspettano mesi prima di essere fatte. Non è mancata, naturalmente, la pausa sport. Non manca mai anche se il mio fisico mi chiede almeno una settimana di stop forzato. La Susy per la cronaca era al mare e la sua assenza l'ho sentita...

16 giugno 2013

SUPER CLASSIC

Ascoltare i Casino Royale nelle cuffie e girare per le strade di Milano è come tornare indietro di vent'anni quando la mia colonna sonora era appunto la loro musica e la mia meta (metà) preferita era la grande città. Ora sono io diventato più grande e Milano rimane sempre la mia meta nonostante sia ora per me un po' meno grande di come la vivevo da più piccolo. Venerdì, con nelle orecchie la musica dei CR registrata al Leoncavallo, mi sono fatto fatto un giro a Milano in cerca di ispirazione fotografica. A proposito invece del concerto visto al Circolo Magnolia, c'è stato un momento secondo me particolarmente sentito quando Alioscia ha ricordato tutti quegli amici che negli anni novanta morivano come mosche a causa dell'Aids. Alla fine della canzone (Guarda in Alto), si è fatto il segno della croce e ha guardato il cielo. Bellissima interpretazione della realtà. E con i Casino Royale si torna anche a pensare Berlino, Londra e le città europee che tanto meritano e tanto sono belle per la loro cultura e per la loro vita urbana. A distanza di anni, di generazioni che passano, di musica che cambia, la musica di nicchia rimane grazie al cielo sempre di nicchia, per pochi intenditori. CR25.

15 giugno 2013

CALDO

E' scoppiato il caldo, di quello vero, pesante e umido che si attacca alla pelle. Ti guardi allo specchio e ti trovi la pelle tutta unta. D'altronde il tempo per il caldo è questo, non può piovere 365 giorni all'anno. Ridendo e scherzando siamo in estate e fino ad ora l'abbiamo sentita davvero poco, se non in sporadiche occasioni. La contropartita è questa: arriveremo a fine ottobre con il caldo. Quindi non esistono più le mezze stagioni ma una grande confusione meteo che neppure i più esperti riescono a governare. Ora, anche per la fotografia il caldo diventa una rottura di scatole perchè ovviamente girare con 40° sotto il sole non è proprio conveniente e salutare. A proposito di fotografia, ieri per l'appunto sono uscito più tardi del solito per andare a fotografare con la luce migliore di quella che ti spacca l'obiettivo. La difficoltà alle volte è trovare i giusti spunti, le giuste fotografie che ti fanno esaltare le pupille gustative e anche gli occhi. Ogni tanto mi sento povero di idee e di contenuti, poi magari trovo un'ispirazione e allora vado via come un treno.

14 giugno 2013

CASINO ROYALE

L'altra sera sono stato al Circolo Magnolia per il concerto dei Casino Royale. Gruppo storico della scena milanese e in attività dalla fine anni ottanta. Ormai hanno raggiunto una popolarità a livello nazionale avendo fatto concerti in tutta l'Italia. Sono sicuramente stati tra i primi a introdurre lo ska in Italia, prima cantato in inglese e poi in italiano. La storia dei Casino Royale è una storia ultra ventennale che ha anche visto cambiamenti radicali nella band, nel suono e in chi lavora dietro il gruppo. Il periodo, secondo me d'oro, lo hanno toccato nella seconda metà degli anni novanda con i due album fondamentali della loro storia: Sempre più Vicino e CRX. Sono album che si possono benessimo collegare l'uno con l'altro, quasi fosse l'uno la prosecuzione dell'altro, naturalmente cambia il suono e cambia anche il modo in cui hanno affrontato la realizzazione dell'album. Il primo è l'album che ha segnato il loro cambiamento musicale, il secondo album è invece l'album di "nicchia", troppo avanti per l'epoca in cui è uscito e ancora attuale oggi. Sicuramente i Casino hanno mantenuto sempre lo stesso linguaggio, un linguaggio urbano, metropolitano, che ti arriva dritto al cuore e da voce alle periferie, ai ragazzi, alle storie. Durante il percorso hanno perso musicalmente la bravura unica del King (Giuliano Palma) però hanno potuto far emerfere le qualità vocali di Patrick Benefei, già alle tastiere del gruppo negli anni indietro. Alioscia tiene comunque bene il palco ed è il leader di un gruppo che sicuramente meritava e merita più attenzione. In 25 anni di attività, sudore, chilometri e notti, loro non si sono mai persi.

13 giugno 2013

ANCORA IO

Un uomo forte deve la sua forza, spesso, al fatto che ha affianco una donna forte. La Susy è sicuramente una donna forte, vuoi un po' il carattere, vuoi un po' la situazione e le circostanze della vita che fortificano. Io sicuramente non sono un uomo forte, forse lo stò imparando giornalmente con le varie prove della vita che più o meno ti costringono ad esserlo. Alcuni giorni non nascondo che vorrei essere milionario e stare seduto su un lettino in riva all'oceano a guardare i delfini e i surfisti. L'altro giorno ho fatto una domanda alla Susy, una domanda comunque importante, sapevo dentro di me la risposta ma forse volevo solo sentirmela dire a voce. Come tutti ho anche io necessità di avere certezze e rassicurazioni dette a voce. Sicuramente questo periodo, a livello lavorativo, non è affatto esaltante dal punto di vista di certezze e conferme, tanti dilemmi e tensioni si sono aperti con il nuovo corso amministrativo. Alla fine forse occorre solo attendere, con pazienza e razionalità. Attendere che il tempo faccia il suo corso. Per la cronaca, ma forse l'avevo già scritto in passato in qualche altro post, sono sempre più convinto che un giorno dovrò comperare la Canon Mark III (p.s.: quando vinco la lotteria di capodanno!).

12 giugno 2013

AMORE

Un post molto veloce, scritto come al solito in anticipo per portarmi avanti. Volevo parlare sinteticamente della mia nuova fidanzata. Si chiama Susy, abita vicino a casa, anzi vicinissimo, e la amo. Quando non c'è mi manca e la mancanza è una sirena dell'amore o comunque del bene che provo per questa persona. Che è una persona speciale. E' mille modi per essere speciale. Per esempio mi ascolta e mi parla. L'ascoltare e il parlare sono qualità rare nelle persone. E' una persona matura, con alle spalle anche lei un distacco e una nuova vita da costruire. Quando sono uscito con lei, la prima volta, ho provato subito quella bella sensazione di avere affianco una persona che mi piace. Lei ha provato lo stesso con me, le volte che siamo usciti insieme. L'altro giorno, parlando, abbiamo anche parlato di vivere un giorno insieme e di altri progetti. E' ovvio che alla fine si parla anche di queste cose, sono stato io ad iniziare il discorso perchè ci tengo al fatto che lei percepisca quanto è importante per me averla vicino. Gli elogi li riservo personalmente a lei, qui invece, nello spazio che ho sancito essere il mio diario virtuale, volevo solo dedicarle una piccola rubrica che mi auguro e sono sicuro durerà a lungo, molto a lungo. Ufficialmente oggi lei entra a far parte del (D)IO - IL MIO MONDO ESSENZIALE!

11 giugno 2013

IL BENE

La Parola di Vita di questo mese è molto interessante. Parla del "bene", inteso come valore che dobbiamo imparare nella nostra vita e saper trasmettere alle altre persone. "Se, facendo il bene, sopporterete con pazienza la sofferenza, ciò sarà grazia davanti a Dio". Sapere trasmettere "bene" nella vita di tutti i giorni, nella quotidianità fatta di contrasti, nei rapporti umani dove spesso prevale l'egoismo o la cattiveria, non è mai facile, anzi è un compito assai arduo quello di imparare a voler bene, a perdonare. La cosa sorprendente è che questo insegnamento non incoraggia la remissività ma incoraggia invece l'essere giusti, il combattere per la verità e la giustizia evitando colpi di testa, isterismi, aggressioni e ogni quant'altro non appartiene al mondo del "bene". Trasmettere bene ai terzi e voler bene a noi stessi, significa essere in pace con il mondo intero e con la nostra interiorità. Nelle mie giornate mi capita spesso di vivere situazioni in cui sono purtroppo a contatto con egoismi o cattiverie o dove io stesso vorrei aggredire l'altra persona. Poi mi ricordo sempre tutti questi piccoli grandi insegnamenti e tutto magicamente diventa più facile e più sereno.

10 giugno 2013

STANCHEZZA

Non ho fatto un grande fine settimana fotografico. Un po' la stanchezza generale che mi sono e mi porto dietro, un po' il caldo che è venuto fuori (finalmente), un po' l'ispirazione che era molto addormentata. Sicuramente devo curare di più l'aspetto della ricerca ovvero l'aspetto dello studio di luoghi da fotografare. Andare alla cieca è bello ma spesso costa tempo perso e fotografie scarse. Ho bazzicato la zona di Via Palmanova ma in verità ero distratto, quindi non l'ho vista benissimo. Meriterebbe di sicuro un'altro giro, con più calma e meno stanchezza. Sono stato invece venerdì sera ad una festa privata qui nel paese dove abito. Ho conosciuto gli amici della mia fidanzata, mi sono apparse tutte persone perbene e tranquille. Avendo la piscina a disposizione mi è anche venuto in mente di fare un giorno una piccola festicciola ma già il pensare allo sbattimento mi fa passare la voglia. Comunque ognuno ha portato qualcosa da mangiare e da bere, alla fine è diventata una sorta di festa-community, d'altronde le persone che c'erano si conoscevano l'una con l'altra quasi tutte. Due tizi, in particolare, erano parecchio coloriti e caratteristici, diciamo fuori...

9 giugno 2013

COSCIENZA

In questi 3 anni di "seconda" vita ho fatto esperienze, successi e pochi insuccessi. Ma quello che conta è che in questi 3 anni, finalmente, ho preso coscienza di alcuni aspetti della mia vita molto importanti. Uno di questi è quello di essere cosciente che ho una coscienza, che non posso scappare dalla mia coscienza e che, se sono a posto con la mia coscienza in modo onesto, allora sono a posto con il resto del mondo. In questo periodo, in generale, sono super a posto con la mia coscienza, significa cioè che sono onesto con essa e so quanto faccio di bene e quanto di male (che è veramente poco il male fatto). Tantissime persone scappano dalla propria coscienza, non sono onesti con se stessi, non lo sono con gli altri, non si conoscono dentro a fondo. Io posso dire, grazie al cielo, grazie a Dio, grazie a Padre Michel, grazie alle mie esperienze, di essere abbastanza a conoscenza di me stesso perchè innanzitutto sono onesto con la mia coscienza. E' fondamentale riuscire ad imparare che non si può scappare dalla propria coscienza. Più nello specifico sono contento perchè ogni giorno, in generale in tutto quanto faccio, ci metto l'anima o comunque quasi tutto quanto posso dare e allora sono contento con me, in pace con me, in pace con il resto delle persone. Il che significa anche che non mi interessa cosa pensano o che giudizio hanno di me le altre persone quando io so perfettamente che giudizio attribuirmi. E da 3 anni a questa parte il giudizio su me stesso è alto.

8 giugno 2013

CANON 1DX

Ho deciso che anzichè comprare la Canon Mark compro la 1DX. Sono solo tremila euro in più, bazzecole per uno come me. La Canon 1dx è la Lamborghini della casa Canon ovvero il massimo che esiste nel mercato Canon e credo anche nel mercato fotografico. E' praticamente una macchina perfetta, da ultra-professionisti. Io non mi sento tale ed è per questo che un giorno la comprerò. Come si dice in questi casi è meglio non rinunciare a vivere l'oggi perchè il domani non si sa come andrà e se ci sarà. Va' bene, mi devo indebitare a più non posso ma fa niente perchè almeno vivo l'oggi. Sono sicuro che un  giorno l'avrò la macchina numero 1 della Canon, per il momento è un bel sogno irrealizzabile e alquanto impossibile visto la spesa. Onestamente non so neppure quanti l'abbiano comprata visto il prezzo, comunque qualcuno, qualche matto in giro ci sarà che fotografa con la 1DX. Sinceramente un poco di paura mi viene sulla pelle a pensare di andare in giro con una macchina fotografica che costa e vale molto, una sorta di diamante. Bisognerebbe tirarla fuori solo per le grandi occasioni ma in questo caso diventa uno spreco averla e usarla cinque giorni all'anno per fotografie sicure. Io con lei ci farei video e fotografie pazzesche... 

7 giugno 2013

IO

Qualche volta, ultimamente sempre, ho il desiderio di vincere il premio del Gratta & Vinci, riscuotere la somma, dare un po' di soldi ai miei genitori e famiglia, il resto godermelo fino alla fine con investimenti & vacanze. Piccolo problema: non gioco quasi mai, non vinco mai. Un paio di milioni di euro mi bastano eccome per tirare a campare fino a quando è la mia ora. A questo punto non mi compro più una CANON 5D MARK III ma tutto il negozio di fotografia e poi alla bisogna utilizzo il materiale che mi serve per le mie fotografie urbane. Comunque pensavo, l'altro giorno, che anche la fotografia naturalistica è molto interessante, ovviamente richiede attrezzatura specifica come quella astronomica. I prezzi chiaramente per questa attrezzatura sono abbastanza alti, la fotografia astronomica richiede attrezzatura ancora più specifica e costosa, il risultato chiaramente è ottimo. Mi sento fortunato logicamente ad avere oggi un lavoro, poi però quando hai un lavoro e guadagni una certa somma vorresti guadagnare di più. Accontentarsi delle piccole cose è la cose migliore ma non è assolutamente facile da mettere in pratica, specialmente in questi tempi dove la vita, spesso, ti forza nell'apparire e non nell'essere. Io rimango personalmente umile, con i piedi a terra, contento di tutto quanto ho e non ho.

6 giugno 2013

FESTA

Ci  sono giornate che non finiscono mai e giornate invece che le bruci in un istante e ti ritrovi a sera. E' la regola di chi, bene o male, cerca di vivere la propria vita mettendoci quasi tutto ogni giorno. In questi giorni mi sento abbastanza "etereo", però non lo dico troppo ad alta voce perchè poi puntualmente cambia tutto e mi ritrovo molto "terraneo". Venerdì questo, dopo anni che non ci mettevo piede (la prima e ultima volta è stata una serata di presentazione della lista elettorale in cui si presentava mio papà se non sbaglio), vado ad una festa privata qui allo Sporting Club. Nel mio paese questo luogo è considerato una sorta di tempio dei ricchi e benestanti, per me invece è un luogo normale con l'unica particolarità che per entrarci e frequentare devi essere residente nel comprensorio di case. Comunque, venerdì sera sarò lì più o meno dalle otto e mi dovrò "scontrare" quasi sicuramente con la gente che vive con la puzzetta sotto il naso aquilino. Venerdì poi nel pomeriggio devo pulire la piscina o meglio aiutare mio papà nella pulizia. Poi sabato vado a fare delle fotografie in alcune zone individuate di recente su internet, sempre con l'ottica dell'esplorazione urbana della mia città. Per la cronaca non c'è bisogno di mettersi eleganti o sfoggiare l'orologio costoso alla festa di venerdì, meglio così perchè non avevo nessuna intenzione di vestirmi da pinguino.

5 giugno 2013

IO E LA MIA OMBRA

E' il mio mondo il suburbano e mi rappresenta, nel tempo mi ha segnato. Ascolto la musica "bassa", respiro la puzza della strada e fotografo tutto quanto è nascosto o segreto. A Milano, come in tutte le grandi città, è facile perdersi, è facile diventare un invisibile nella strada e condividere i giorni con la propria ombra. Ci sono persone che arrivano a casa alla sera e parlano con la propria ombra pur di spezzare la solitudine che le attanaglia, ci sono persone che alle sette di sera si chiudono in casa e da lì non ci uscirebbero mai più, ci sono persone invece che escono di casa la sera e non ci tornerebbero più. Milano è piena di umanità di ogni specie e questo mi ha sempre interessato, mi ha sempre interessato sapere che convivono persone con mille sfaccettature, con mille personalità, con mille segreti. Credo che la notte sia il momento temporale per capire meglio la città nascosta e chi la vive, ma anche di giorno è facile scontrarsi con la realtà più nascosta. Avere sensibilità nel camminare per le strade di Milano significa coglierne ogni angolo, ogni animo, ogni segno. Significa soprattutto non ignorare tutto quanto ci circonda. Quante volte nelle mie peregrinazioni urbane, con la macchina fotografica in mano, mi sono avvicinato sensibilmente al lato "b" della mia città. Non so se le mie fotografie saranno un giorno viste dalle persone o se hanno un valore artistico, di sicuro so che in quasi ogni scatto ho messo tutta la sensibilità possibile per cogliere l'urbanità che mi circondava. Io e la mia ombra.

4 giugno 2013

RIFLESSIONI

Diciamo che il sole fornisce sicuramente una carica più positiva a giornate in cui vorresti startene a letto a guardare i cartoni animati e non pensare a nulla. E invece la coscienza ti impone, giustamente, di rotolarti giù dal letto e iniziare una nuova giornata, o meglio improvvisare una nuova giornata. Il chiodo fisso per la Canon MARK III è ancora lì pressante e lentamente mi penetra il mio neurone folle che mi dice questo. "Vai in negozio, comprala e fottitene se poi rimani con 0.90 centesimi nel conto della banca". Se penso alla fine di mio cugino Angelo, la comprerei oggi stesso perchè bisogna godere e usare le giornate della propria vita al meglio, le restrizioni tenerle nel cassetto se possibile. I soldi per comprarmi una casa non li ho, impiccarmi per un mutuo non è il massimo della libinde ma se devo farlo lo farò, d'altronde lo fanno tutti. Oggi se dovessi comprare una casa sicuramente dovrei tenere in considerazione anche la mia fidanzata e le sue esigenze. Vedremo. Comunque la fotografia mi ha preso parecchio, giustamente sono le risorse economiche che con me non ci pigliano poco, sembra che io abbia un paravento ai soldi, cioè che li respinga senza pietà.

3 giugno 2013

TONDELLI

Quando sono stato a Correggio, alcuni anni fa, ho percepito l'aria della provincia, del paesone, del luogo dove tutti si conoscono, dove tutti sanno tutto di tutti, dove ci si trova al solito bar della piazza, dove i sogni e e le speranza, come in tutti i luoghi di provincia, li puoi tagliare con il coltello da quanto sono percepibili. La Correggio di oggi non è più quella di vent'anni o trent'anni fa eppure quei posti continuano a mantenere il "vecchio" incollato alle pareti. Tondelli veniva appunto da Correggio, ha girato il mondo  e a Correggio è tornato poi alla fine del suo viaggio. Che stranezza e che casualità sapere che ad un certo punto della loro vita Tondelli e Ligabue vissero nello stesso palazzo, uno sopra e l'altro sotto. In centro metri quadri si concentrava un esplosione di arte e cultura. Peccato non essere riuscito a conoscere Pier Vittorio Tondelli di persona e peccato che non sia più in vita. Avrebbe sicuramente potuto dare tanto al paese e alla cultura del paese. Leggo con interesse il suo libro Rimini, uno dei tanti libri che ha scritto. Anche in Rimini colgo la bravura e il talento con cui Tondelli sapeva leggere l'animo umano e soprattutto i luoghi, le città. A Tondelli credo debba essere riconosciuto il merito di aver utilizzato, con successo, un modo di scrivere le pagine molto scorrevole ma estremamente profondo nei contenuti. 

2 giugno 2013

LEGGERE

Ha ragione chi ha detto un giorno questa frase, molto semplice ma anche molto efficace: "Siate una squadra e non un branco, perchè la squadra vince mentre il branco si distrugge a vicenda". Ho iniziato a leggere il libro RIMINI di Tondelli, uno dei miei scrittori italiani preferiti, morto prematuramente e, come sempre accade in Italia, una volta scomparso è stato riconosciuto tutto il suo valore artistico. RIMINI l'ho comprato molto tempo fa, forse stavo ancora assieme alla Deborah, l'ho letto come ho letto altri libri di Tondelli, l'ho ripreso in mano ieri. Naturalmente leggendo Tondelli mi viene in mente la famosa "bassa". Ho visto la casa dove Tondelli ha vissuto da ragazzo a Correggio, lo stesso palazzo dove ha vissuto anche Luciano Ligabue. E' un palazzo nel centro del paese, abbastanza alto, il classico palazzo degli anni settanta. Venerdì sono stato, per caso, in biblioteca e mi sono accorto di quanti libri non conosco e quanti non ho ancora letto. Ho pensato che le biblioteche sono un vero patrimonio culturale che purtroppo però è molto spesso ignorato da tutti noi.

1 giugno 2013

VENERDI' FOTO

Ieri, nonostante non fossi del mio umore migliore, sono andato nel pomeriggio a Milano per un paio di fotografie. Non avevo onestamente nè una meta nè una grandissima voglia. Eppure, come per magia, mi sono uscite un paio di foto davvero belle. Probabilmente fortuna, sicuramente sensibilità, di certo voglia di stupirmi e stupire. Ormai devo cambiare meta perchè quelle che bazzico abitualmente sono già rasate dai mille passi fatti avanti e indietro. Una delle prossime volte mi spingo fino a Milano nord, per esempio Cinisello Balsamo. Ci sono dei palazzi che meritano una fotografia ben fatta, la solita mia fotografia versione "alveare colorato". Altro posto in cui devo andare ancora è Ponte Lambro, il famoso quartiere di Milano, famoso negli anni novanta per essere considerato come uno dei quartieri più difficili della città. Oggi è cambiato e sono cambiate anche le famose "ali" che non sono più bianche ma gialle se non sbaglio. A Ponte Lambro ricordo di esserci stato un paio di volte in macchina molti anni fa, mi avevano colpito le case bianche e l'andirivieni di ragazzi sotto gli androni...