28 febbraio 2014

COSE DI CASA

E' finito Sanremo e meno male. Si è finito di parlare della salita al governo di Renzi, ora ha la fiducia condizionata del Parlamento e degli italiani, può fare quello che ha in mente. Mia mamma mi vede in crisi e forse mi vedo anche io in crisi. Crisi è sempre sinonimo di transizione e passaggio. Non vado al bagno e ho un'irregolarità pazzesca. Sono finito nella centrifuga delle elezioni locali. Questo fine settimana andiamo nelle Cinque Terre per un tour di un giorno e mezzo. Il povero Leo non sta' bene e capisco il dolore che può sentire la Susy. Al lavoro, ormai come da mesi, c'è il mondo da fare e una sola persona che può fare perchè l'unica addetta: io. Ho in mente parecchi project di fotografia, alcuni carini, altri meno, magari un giorno con perseveranza li vedrò realizzati. Non diventerò Sindaco, non diventerò Amministratore, però un contatto buono per farmi dare la Sala Consiliare e mettere in mostra alcune foto lo ho. Ho mandato un po' di fotografie riguardanti la Milano abbandonata, vediamo se possono ispirare un articolo. Ho un mezzo compromesso invece per l'articolo sulla Casa Verdi. All'Acquario ho scattato fotografie davvero ok. Mi serve sempre un manichino, di quelli belli con le braccia e gambe che si possono piegare, sarà la mia modella personale. Mi hanno invitato ad andare a giocare a calcetto il giovedì sera. L'ultima volta che ho giocato ho lasciato sul campo il menisco ed era sempre Cusago il mio camposanto.

27 febbraio 2014

DOMENICA A GENOVA

Domenica scorsa abbiamo avuto la prima vera giornata di primavera anticipata e anche la prima domenica di bel tempo dopo parecchia pioggia delle domeniche precedenti. Faceva anche caldo e quando abbiamo mangiato davanti al mare ero in felpa. Siamo andati a Genova a vedere l'acquario. Io ci mancavo da un po'. C'era la promozione per gli adulti residenti in Lombardia e Piemonte del biglietto a 15 euro. L'acquario è sempre una bella esperienza, vedi molte specie di pesci dal vivo tra cui gli squali (sharks) e i delfini. La domenica è decisamente imballata di famiglie e bambini piccoli che urlano e che battono le mani contro i vetri delle vasche. Però la giornata di sole che abbiamo avuto la fortuna di avere era davvero bella. Abbiamo mangiato davanti al porto, ci siamo presi un buon gelato da EatItaly e poi abbiamo fatto nel pomeriggio una passeggiata per i vicoli di Genova, che meritano parecchio e sono anche suggestivi da un punto di vista fotografico. Sono riuscito a fare anche alcune fotografie ai pesci tra cui ai pinguini. Devo solo togliere un poco la sfumatura del vetro che avevo davanti e che era sporco, poi dovrebbero essere a posto. Decisamente traumatico il ritorno, pare che i milanesi abbiano deciso in molti di andare in Liguria per il fine settimana. 

26 febbraio 2014

PROGETTI

Alla fine siamo andati a Genova ed era una giornata di sole. Genova con il sole è bella. Ma anche con la pioggia ha il suo fascino. L'acquario è poi una storia a parte. Abbiamo colto l'occasione di domenica scorsa perchè questo fine settimana andiamo via nelle Cinque Terre e quindi alla fine l'appuntamento con l'acquario slittava di molto. Ho intenzione, quando avrò spazio, di leggere qualche libro di Pier Paolo Pasolini. L'ho sempre escluso dalle mie letture considerandolo noioso e pesante. L'altro giorno poi ho ascoltato una recitazione di suoi versi riguardanti il potere e mi sono piaciute le parole. Sulla fotografia credo sia arrivato anche il momento di: sistemare le fotografie nel computer e cominciare una seria suddivisione in cartelle, pensare alla macchina professionale e cominciare ad avvicinare soggetti per fotografarli. Con la Susy ho in mente un paio di fotografie e le farò. Il resto andrebbe poi in direzione di una piccola stampa di un photo-book. Sul progetto "manichino" e la preparazione di una mostra - esposizione delle fotografie credo che ci sia ancora tanto tempo per lavorarci. Al momento le mie competenze sono molto basse. Ho necessità oggi di cominciare a fare ordine di idee e ma anche di cose.

25 febbraio 2014

ALBERT

Si chiama Albert e vive alla Stazione Centrale di Milano. E' un barbone. Inutile girarci intorno, chiamiamolo come vogliamo ma barbone, purtroppo, è la parola più esatta. Anche perchè la barba la ha veramente e lunga. L'ho conosciuto sabato mattina. Lui ha fatto un favore a me, un favore grosso. Si è prestato per delle fotografie. Io ho fatto un favore a lui. Un piccolo favore, una goccia nell'oceano della povertà e solitudine ma anche una goccia può aiutarlo a vivere un poco meglio la giornata. Albert si chiama così perchè suo papà lo ha chiamato come il grande Albert Einstein. Quando gli ho chiesto, con reverenza, se potevo scattargli due foto gli si sono illuminati gli occhi. Gli ho spiegato il perchè faccio queste fotografie e lui non ha battuto ciglio, ha finito di fumare la sua sigaretta e poi si è messa in posa, nonostante gli avessi detto di essere il più naturale possibile. Gli scatti sono venuti bene, inutile dirlo. Un espressione che dice tutto e che cerco spesso in quello che fotografo. Albert è russo. Da dieci anni vive in Italia, prima a Napoli e poi a Milano. Ha perso il lavoro, faceva lo stalliere. Poi, ma non ho capito bene cosa sia accaduto, la Guardia di Finanza ha chiuso il lavoro e lui è ritrovato senza soldi e senza casa. Mi sono ripromesso che prossimamente lo andrò ancora a trovare e gli porterò un sacchetto con dentro delle cose da mangiare. Al momento è questo quello che posso fare per lui. Mentre me ne andavo via, non ho avuto il solito senso di colpa quando fotografo una persona in difficoltà. Con lui ho parlato, mi ha detto che era un generale dell'esercito Russo e che ha combattuto anche in Cecenia. Mi ha parlato dei Ceceni, dei soldati, mi ha detto che sono delle bestie, che quando catturavano un soldato russo semplicemente lo sgozzavano come un animale. Mi ha chiesto come mi chiamavo. Abbiamo parlato per cinque minuti, anche dell'Italia che lui vede come un paese di brava gente. Questa storia è anche Milano. Questa storia è anche quanto accade tutti i giorni nelle città del mondo. Lui vive in un materasso affianco all'ultimo binario della stazione. Mi sono chiesto dove siano le istituzioni locali. Non è possibile che Albert viva grazie alla solidarietà dei cittadini che scendono o salgono dal treno. 

24 febbraio 2014

CONSIDERAZIONI

Credo di averne le scatole piene dell'inverno, del freddo, dell'umidità e delle giornate corte. Peccato poi che la primavera sia sempre a metà e che l'estate duri un soffio. Non sono più gli inverni di una volta dove il gelo di attanagliava però sono sempre inverni fastidiosi. Come la Borsa (il mercato finanziario) che ha i suoi cicli di orso e di toro, così anche io ho i miei cicli vitali, momenti in cui sono su e momenti in cui rasento l'asfalto. Mille variabili possono teoricamente farmi volare in alto o farmi strisciare in basso. Febbraio poi non l'ho mai sopportato, lo considero un mese inutile e senza alcun senso positivo, un po' come gennaio e in parte anche marzo. Poi ci sono periodi in cui mi danno fastidio le persone, cioè non le voglio intorno in quanto le trovo inutili e rumorose. Alle volte trovo me stesso inutile e rumoroso. Poi però capisci che della vita e delle persone hai bisogno, per vivere. Tra occhiali, macchina fotografica e altre cose (di cui alcune importanti), ho solo l'imbarazzo della scelta da dove cominciare. Certo, gli occhiali sarebbero il primo acquisto da fare, in modo tale da avere un paio di scorta nel caso accadesse qualcosa. Vediamo. E poi ci sono i soliti pensieri: la casa, il matrimonio. E anche i concorsi fotografici, che sono la cosa meno impegnativa, bisogna solo essere fortunati a trovare quelli giusti.

23 febbraio 2014

FB E UCRAINA

Fb ha comprato Whatsup per una cifra a dir poco folle. Gli analisti americani l'hanno considerata un operazione strapagata visto che la società che ha inventato la messaggistica gratuita, pur innovativa, non vale certo tutti quei miliardi che il fondatore di Fb ha versato in liquidità e azioni. Fb ha paura di invecchiare e che conseguentemente la gente si stufi del modo in cui il social network pensa ed opera, per questo cerca sul mercato acquisizioni che presentano un approccio più innovativo nell'ambito dei media e dei social. Di sicuro le comunicazioni in generale, la tecnologia nello specifico, sono settori dove quello che oggi è nuovo, domani diventa già parzialmente nuovo per poi essere, il giorno dopo ancora, superato. Quello che accade invece in questi giorni in Ucraiana purtroppo non è superato ma anzi assume, giorno dopo giorno, toni sempre più drammatici e sanguinosi. Il popolo ucraino sostanzialmente è stufo della non democrazia dei governanti ucraini. La gente è scesa in piazza e non solo per far sentire la propria voce ma purtroppo ci sono stati scontri anche mortali. L'esasperazione a cui i governanti di certi paesi portano il popolo è la miccia che poi fa scatenare queste insoddisfazioni sociali e civili, la lotta purtroppo in molti casi è l'unico mezzo per farsi ascoltare e capire. L'accostamento tra Fb e l'Ucraiana è poco rispettoso di quanto avviene in questo paese ma è anche il segno del tempo, da una parte si muore per i propri diritti, dall'altra parte si lotta invece per stare a galla nel mare dell'economia e dell'industria. Sembra di essere tornati indietro di 30 anni quando il mondo era spaccato in est e ovest.

22 febbraio 2014

GRILLO

Io sono per Grillo. Almeno nella consultazioni di mercoledì scorso ho appoggiato la posizione di Grillo nei confronti del nuovo esecutivo. Grillo rimane coerente con le proprie idee e quindi non c'è dialogo con i partiti che governano da anni il paese e che con inciuci vari hanno mandato in malora l'Italia. L'unica cosa stonata secondo me di Grillo è stata questa: se le consultazioni del M5S hanno detto che Grillo doveva andare da Renzi per le consultazioni, Grillo avrebbe dovuto andarci con un minimo di apertura politica o comunque dare modo a Renzi di esporre le sue idee. Sicuramente Grillo ha usato una posizione di troppa chiusura e non è questo che gli hanno chiesto i suoi sostenitori in rete. Sempre mercoledì siamo andati a vedere una mostra fotografica in una galleria in Corso di Porta Ticinese. Alcune fotografie le avevo già viste in rete su vari siti. Devo dire che la stampa cambia la fotografia e in particolare i colori. Per esempio la stampa su carta opaca, seppure molto bella, ha attenutato i colori di alcune fotografie che viste sul pc apparivano molto più vive. Nel complesso è stato anche un modo per catturare nuovi spunti fotografici, d'altronde se non ti guardi mai in giro non hai mai modo di progredire e migliorare le idee altrui. Questo fine settimana, stanchezza e altri impedimenti permettendo, dovremmo andare all'acquario di Genova.

21 febbraio 2014

ACQUARIO

Abbiamo pensato di "festeggiare" le pagelle delle bambine portandole all'Acquario di Genova. In questo periodo c'è un'iniziativa di sconto per i residenti in Lombardia e Piemonte. L'Acquario è sempre una meta simpatica da vedere, Genova è una bellissima città che merita essere vista. A Genova in questi ultimi anni ci sono stato parecchie volte e sempre per svago. L'ultima d'estate, ricordo un cielo nerissimo ma un'umidità davvero forte. All'Acquario ci sono stato in almeno due occasioni, ricordo i pinguini se non sbaglio. Tornando per un momento al Festival di Sanremo, è lo specchio del nostro paese. Abbiamo avuto nella prima serata le contestazioni di Grillo e la contestazione dei due lavoratori disoccupati, abbiamo avuto la Carrà come ospite e abbiamo avuto il momento più delicato quando le due mogli dei marò in India hanno parlato. I conduttori saranno anche bravi ma personalmente non mi piacciono. Il tempo si alterna tra sole e grigio sporco. Ho mandato delle fotografie per un articolo sulle corti e giardini nascosti, spero che possano andare bene. Ho sempre in mente gli altri progetti e piano piano ci arriverò.

20 febbraio 2014

SANREMO

Ogni anno ci tocca pagare l'obolo di Sanremo alla televisione pubblica. E' una maledizione che ci accompagna e di cui non ci libereremo mai più. Stessi cantanti, stessi conduttori, stesso palco, stesse idee, stesso canale Rai. Non cambia proprio nulla, nemmeno noi nei confronti di Sanremo, che lo vediamo come un qualcosa che comunque deve esserci, che fa parte della nostra tradizione. Io penso invece che sia la pillola che ci infilano dietro ogni anno e noi siamo contenti di prenderla. Per un settimana tutto si ferma e parliamo naturalmente di Sanremo, poi fa nulla se a Roma giocano con i nostri sederi. Calcio, tette e Sanremo, la medicina per tenera buoni gli italiani. Una volta potevo anche capirlo Sanremo, ma oggi sinceramente no. E' praticamente un programma inutile con un inutile gara. Ma quando mai i cantanti si mettono in gara? E poi gli ospiti che senso hanno? Cioè, un ospite italiano che va' a Sanremo significa sminuire chi invece gareggia. Sono le classiche italianate che tanto ci piacciono. Sto leggendo Tondelli e mi accorgo di quanto sia bravo a scrivere, una scrittura veloce, fresca e senza inibizioni. L'ho già detto più volte: Tondelli è stato un grande, la sua morte un grandissimo peccato. Uno scrittore come Tondelli per la cultura italiana ci vorrebbe oggi. soltanto il suo modo di raccontare il paese reale. Correggio. Pier Vittorio. 

19 febbraio 2014

ABBIAMO VOTATO...ANZI NO!

Dunque, abbiamo finalmente votato alle elezioni e abbiamo il nostro Premer eletto. Ah no, mi sbaglio! Non abbiamo votato e il Premier si è eletto da solo. Paradosso inconcepibile per una democrazia sana e reale, non per l'Italia dove chiunque che è politico può autoeleggersi a premier. Questo aspetto, che gli altri paesi dell'area euro guardano con orrore (e sospetto), da noi invece è l'ordinarietà della politica. La cosa grave è che si destabilizza il paese e si toglie ai cittadini quella finta sovranità che ormai da molto tempo abbiamo perduto, o meglio ci hanno sottratto. E noi naturalmente stiamo immobili a guardare quello che ci fanno e ci va' bene così. In fondo in fondo, se proprio vogliamo dirla tutta, lo abbiamo sempre criticato, anche aspramente, ma Berlusconi è stato l'ultimo premier eletto, poi governi fantoccio messi su senza elezione popolare. Cambia il nome, rimane uguale la sostanza, appunto il nulla. Il problema è che chi le spara più grosse acquisisce notorietà e potere, quindi può aspirare in alto. Mamma mia come siamo messi male! Ho deciso, forse sapientemente, di rimettere un poco in ordine il mio album di fotografie altrimenti non me la cavo più e quindi ordinare le fotografie in cartelle con un nome perchè altrimenti faccio una fatica incredibile a trovare fotografie che mi servono. Ciò mi serve anche in virtù del fatto che vorrei indirizzarmi su due o tre temi da portare avanti e su cui costruire un progetto fotografico. Domenica la Susy mi ha dato lo spunto interessante che una piccola esposizione fotografica la si potrebbe fare allestendola dentro ad un locale o un pub e mettendo a disposizione degli invitati un rinfresco.

18 febbraio 2014

CASA

Alle volta anche FB può servire. Domenica una mia vecchia compagna di scuola mi ha contattato su FB. Praticamente non la sento e non la vedo da tantissimo tempo (anni), però di lei ho ricordi molto molto belli. Ricordi di giochi e pomeriggi trascorsi insieme, della sua famiglia, del tempo passato a inventarci cose. Poi la vita, si sa, inevitabilmente ti porta lontano o comunque scegli percorsi diversi. E un giorno capita, inaspettatamente, che ti rincontri. E cominci a parlare e a raccontarti. Lei è sposata, ha un figlio di 19 anni e vive a due passi da casa mia. Spesso, da buon malinconico e romantico, mi sono chiesto che fine abbiano fatto gli altri compagni della mitica scuola elementare Ugo Pisa. Ricordo anche le maestre e non erano molto tenere con noi. Ma soprattutto ricordo tempi spensierati, sereni, con tante belle cose in mente e con un paese completamente diverso da quello di oggi. Si stava bene, quasi tutti stavamo bene, c'era meno delinquenza, eravamo usciti dal periodo nero della fine anni settanta e c'era voglio di crescere. Il quartiere me lo ricordo sempre con affetto, ogni volta che parcheggio la macchina nel quartiere è come tornare nella vecchia e prima casa, quella che non dimentichi comunque mai. Alla fine poi non è cambiato poi molto. Hanno costruito qualche casa in più ma molti palazzi sono sempre gli stessi. Ricordo molti anni quando mi capitava, perchè avevo più tempo libero, di farci della passeggiate. Mi sentivo proprio a casa!

17 febbraio 2014

MALE

La cosa che uccide l'essere umano, oltre alle mille cose che tutti i giorni infettano il pianeta, è l'ansia. Io vivo d'ansia e per questo mi ammalo o mi ammalerò. Sono ansioso di natura, gli altri mi mettono ansia, le cose mi mettono ansia. Invidio chi ha la fortuna di sedersi su un gradino di una scalinata e guardare davanti a sè, sgombro nella testa dai pensieri e dalle preoccupazioni. Ogni cosa che ci circonda diventa motivo di problema e quindi di ansia. Anche il cellulare è un mezzo che mi mette ansia, così come il computer, così come le abitudini, così come la vita frenetica, così come il dover rispettare tutti i giorni le tempistiche o le scadenze imposte. Per la cronaca il 14 febbraio era San Valentino, come già scritto una festa per me inutile ma per il mondo femminile molto importante. Festeggiano i fiorai e chi vende gioielli. Sono anche un tipo di persona meteopatica, per me il meteo è quasi vitale. La pioggia spesso mi uccide il carattere e mi butta giù. Quando c'è il sole penso invece che c'è gente nel mio stesso momento che se lo gode meglio del sottoscritto. Le nuvole sono neutre e mi fanno solo girare le scatole. I soldi, il potere, l'economia ha distrutto la società e l'uomo. Viviamo con l'ossessione dei soldi. Mi piacerebbe un giorno, un giorno soltanto, alzarmi dal letto e non pensare che in quel giorno devo produrre qualcosa per guadagnare. Siamo prigionieri di noi stessi e della gabbie che ci siamo costruiti intorno ma che ci hanno anche costruito intorno.

16 febbraio 2014

INCUBO

Un imprenditore si suicida, oppresso dai debiti. Un padre uccide i figli, oppresso da un disagio sociale. Un uomo vive all'aeroporto di Roma perchè disoccupato e senza lavoro. Un'altro uomo sata seduto per terra e tiene in mano un cartello. Sul cartello c'è scritto questo: CERCO IMPIEGO. Sono esempi di storie. Di storie ordinarie. Una volta potevano stupire, oggi no. Questa è la realtà. Questo è il nostro paese reale. E mentre fuori accade tutto questo, nei palazzi i signori della politica litigano per la poltrona e giocano con i nostri sederi. Il nostro paese non è in agonia, il nostro paese è morto. Ed è morto il popolo italiano, assuefatto e rimbambito dalla televisione e dalle porcate che i politici ci raccontano. Siamo un paese da camposanto e non ce ne siamo neppure resi conto. Oggi un'altro politico diventa premier senza nemmeno il voto popolare. E questa sarebbe democrazia? Io la chiamo golpe. Che schifo di paese, usato e poi lasciato andare, che schifo di popolo che siamo perchè permettiamo che tutto questo capiti. Abbiamo criticato per vent'anni Forza Italia e Berlusconi. Il PD è peggio. Si è praticamente preso in mano il paese e adesso se lo spartisce con i suoi amichetti e tutto alla luce del sole. Io non voglio uno che decide dall'oggi al domani di diventare premier. Non me ne frega niente. 

15 febbraio 2014

COMPLEANNO, SAN VALENTINO E ALTRE COSE

Due "scienziati" della finanza e dell'industria che si insultano come bambini. L'Italia è anche questa, purtoppo. E i mass-media subito pronti a sottolineare la notizia come se fosse la più importante del giorno. E' morto il grande Freak Antoni. E' morto di una malattia. Il precursore del rock demenziale. Credo che molti cantanti oggi, tra cui i bravissimi Elio e Le Storie Tese, debbano tanto a quanto gli Skiantos hanno fatto negli anni. Non li ho mai ascoltati bene bene, ricordo un viaggio in macchina con la cassetta degli Skiantos a manetta. Questo fine settimana, per volontà della mia fidanzata, lo passo da lei come se fossimo marito e moglie, insomma come se già convivessimo. Ha voluto questo come regalo d'anniversario. Però le ho regalato un anello a Nizza. Avevo intenzione di andare a passare un sabato da qualche parte, prendere il treno e andare dove ci porta il destino. Il meteo, o meglio la pioggia, è sempre in agguato. E poi c'è San Valentino il 14 febbraio. Non ci credo alla festa, consumistica come tante altre feste. Però alle donne piace e tanto, anche se non lo dicono. E poi il 13 febbraio è stato il compleanno di mio papà. Il silenzioso. Il saggio. La colonna portante di tutto l'ambaradan della nostra famiglia, insieme a mia mamma. Nonostante siamo diversi in molte cose, e questo è normale oltre che giusto, siamo comunque vicini come esseri umani e questa è la cosa più importante. TI VOGLIO BENE!

14 febbraio 2014

MONDO

Una ragazzina che viene incitata su internet ad uccidersi. E lei lo fa, buttandosi da un hotel abbandonato vicino a Padova. Un padre che sgozza i suoi due figli. Un colombiano che investe un bimbo a Milano e poi scappa, lo troveranno due ore dopo. Storie diverse, motivi diversi. Un solo mondo, questo, che sta' andando a rotoli o meglio l'umanità non sa più dove sta andando. Noi tutti. Internet, una risorsa per il progresso del mondo ma anche una trappola infernale per adulti e ragazzini. L'assuefazione, il coinvolgimento ai processi della rete, sono sono alcuni problemi che l'uso di internet può dare. E quel padre che ha sgozzato i bimbi, sono sicuro che ha compiuto questo gesto non per il bene verso di loro ma per questo maledetto disagio sociale ed economico che alla fine ti afferra lo stomaco e la gola e ti tiene stretto. Un colombiano che scappa, pare ubriaco se ho letto bene, dopo aver investito un bimbo alla mano di sua mamma. Quanti investitori scappano dopo aver investito una persona o provocato un incidente. Codardia? Panico? Con la testa non ci stanno per abuso di sostanze? Mia mamma, che è di un'altra generazione, più vecchia della mia, è stupita di quanta cattiveria ci sia al mondo. Io aggiungo anche questo: quanta solitudine c'è oggi dentro di noi e attorno a noi. E molto spesso non è colpa nostra ma la società che ci hanno costruito attorno ha creato divari, crisi e quindi solitudine. Il mondo occidentale credo sia giunto al termine.

13 febbraio 2014

LEO

In modo egoistico non bisognerebbe mai avere degli animali in casa. E mai affezzionarsi a loro, perchè quando non stanno bene o soffrono diventa veramente un dolore anche per noi. E' brutto anche rinunciare ad averli in casa, al loro affetto, al modo spontaneo con cui dipendono dai propri padroni. Ma vederli soffrire questo no, perchè non hanno la parola e non capisci cosa sentono o cosa vorrebbero dirti. Mi sono affezionato al Leo, il cui vero nome è Leone. E' il gatto della mia fidanzata. Nonostante il nome aggressivo, è un gatto molto tenero e affettuoso, purtroppo malato in conseguenza di cattiverie che ha subito. La mia fidanzata l'ha curato ma la malattia che ha non può purtroppo recedere nè scomparire. Credo che un gattone più affettuoso del Leo non lo abbia mai incontrato da quando sono entrato in contatto con la razza felina. Io spero perchè anche questa volta il piccolo Leo riesca a superare il suo male e tornare a casa, nella sua casa, guarito per passare ancora del tempo con i suoi padroni. La cosa buffa che mi ha fatto sempre ridere del Leo, ma di cui mi sono innamorato, è il modo cindolone con cui cammina. E poi la targhetta a forma di cuore che gli hanno messo al collo. A lui che si chiama Leone una targhetta a forma di cuore.

12 febbraio 2014

NOTIZIE

Domenica c'è stato un sole quasi imbarazzante visto che il tempo negli ultimi giorni è stato veramente inclemente. E il tempo brutto incide sull'umore e sul fisico. Di notizie interessanti in questi giorni ce ne sono state e ce ne sono, a parte il meteo e tutte le complicazioni che comporta. L'11 febbraio Papa Benedetto XVI annunciava al mondo il suo abbandono del pontificato. Passaggio storico nella storia della Chiesa e l'arrivo di un nuovo Papa, molto diverso dal precedente. I soldi sono sempre al primo posto nella testa dei calciatori. Un giocatore italiano è voltato in Cina. Non credo che si andato perchè lì il campionato è il più bello del mondo, più probabile l'idea che abbiano ricoperto di soldi lui e la sua vecchia squadra. A Bollate, paese dormitorio nella periferia nord di Milano, una ragazzina picchia una coetanea e viene ripreso tutto dal cellulare di un ragazzo presente. Il filmato finisce inevitabilmente in rete ma anche nei telegiornali e nei giornali on line. E' l'ennesimo episodio che conferma di quanta bassezza culturale ci sia oggi e di quanto sia diventato importante "essere protagonisti" in un società selettiva come quella attuale, oltre al fatto che il famoso smartphone e tutto quanto può fare è una vera "arma" in mano a chi la possiede. Sotto tutti i punti di vista. Tornano in concerto i Linea 77 e questo non è male invece.

11 febbraio 2014

STADERA

Ci sono volte in cui non spunta alcun concorso fotografico in giro, poi un giorno apri la pagine e ne trovi di interessanti. Ciò che occorre sempre alimentare è la fantasia, la creatività e l'occhio fotografico. In una città può essere facile scatenare la fantasia ma anche difficile se penso che la città è una grande confusione piena di irregolarità. L'altro sabato sono stato in zona Stadera, chiamata anche la Baia del Re. Ci passi, cammini, guardi in giro, magari lo scatto giusto è lì a portata di mano ma ti sfugge per via delle altre mille cose che fanno da contorno al tutto. Era tantissimo che non facevo un giro in quella zona, la prima volta a piedi visto che le altre volte ero passato in macchina. Ricordo una sera d'inverno di molti anni fa, avevo la mitica Uno della Fiat e, non so come, sono arrivato allo Stadera. Ricordo una grandissima nebbia, la musica che usciva dall'autoradio e il deserto intorno. Allo Stadera c'è la Chiesa Rossa, dentro ci sono delle luci applicate alle pareti che le trasformano in diversi colori. Molto bella come scena oltre che insolita se pensiamo a come sono dentro le chiese, soprattutto quelle di periferia. Prima o poi mi sono ripromesso che devo andare a Ponte Lambro. Altre notti infinite. Altre case con dentro tante storie.

10 febbraio 2014

MATTINA

Da un po' di tempo ascolto tutte le mattine l'oroscopo di Paolo Fox. Lo ascolto dall'applicazione sul cellulare. Paolo Fox è una sorta di vate per me, ho iniziato ad ascoltarlo (grazie a mia mamma) quando sono sono tornato a casa qui a Milano e devo dire che con me ha preso parecchio, cioè ha parlato di eventi, situazioni e stati d'animo che corrispondevano al mio momento. Anche in questo periodo ha "indovinato" come me la passo. Diciamo che ogni mattina è un appuntamento fisso prima del radio-giornale su Radio 24. Altro appuntamento fisso. Lo trovo più veloce e ascoltabile dei radio-giornali delle reti Rai. Sarà che con la Rai non vado mai troppo d'accordo e poi Radio 24 è fatta veramente bene dalla mattina alla sera. Secondo me attualmente è la radio migliore che ci sia, coniuga intelligenza, divertimento e cultura. Bravissimi e importanti conduttori come Minoli, Oscar Giannino e Barisoni. Altro appuntamento fisso, anche se mi ero ripromesso di staccare un poco, è questo blog. Va' avanti come un treno tutti i giorni e mi accorgo che diventa una sorta di pastiglia da assumere tutte le mattine perchè non ne posso proprio fare a meno. Non so cosa ne caverò fuori da tutto questo ma al momento è qui.

9 febbraio 2014

ASPETTARE

Sono sempre più convinto che la dimensione dell'arte, o meglio di ciò che l'arte trasmette, vada oltre l'uomo e la percezione che di essa ne ha. Ripeto: ho visto fotografie andare in finale in un concorso molto importante che erano di una semplicità e irregolarità imbarazzante ma forse proprio per questo superano per qualità delle fotografie che sono perfette. La fotografia deve dire qualcosa, punto e basta. Credo però anche che i grandi critici della fotografia siano alla fine contagiati dalle tante fotografie che vedono ogni giorno e forse perdono un poco la bussola del bello. Perchè una fotografia deve essere anche bella. La pioggia rovina sempre questi fine settimana, anche settimana scorsa a Nizza ci siamo sorbiti la pioggia, non ha influenzato certo quello che dovevamo fare però è una scocciatura. Io ormai l'ho messa in preventivo, insomma non mi scandalizzo più se piove e se piove tanto. Tanto è così! E' questo un momento in cui ci si lascia un poco tirare dal tempo e dai fatti, per una volta tanto non fai il gregario che spinge ma fai il caposquadra che in qualche modo si fa tirare. Mancano probabilmente le forze, mancano probabilmente le idee, mancano i giusti tempi per fare le cose. E' inutile mettersi all'opera quando sai che ti mancano le energie e la voglia è scarsa. Sembra brutto a dirlo ma è più piacevole mettersi alla finestra e guardare fuori. Aspettare.

8 febbraio 2014

GOVERNARE

Governare in Italia significa dare spazio a mille voci e mille correnti che da direzioni diverse avanzano proposte o impongono decisioni. Governare la propria testa significa dare addito a mille correnti che da ogni parte ti creano paure, sensazioni, emozioni, obblighi e piaceri. Vivere è difficile, vivere con disincanto è la migliore cosa perchè ti permette di vivere senza il peso della quotidianità che ogni giorno diventa più complessa e quindi pesante. In questi giorni, con molta onestà verso me stesso, mi sono accorto di essere indietro con alcune cose che da tempo avevo messo in programma di fare. Devo farle, volente o nolente. Tra queste c'è sicuramente il cambio della banca e quindi spostare il conto da una banca all'altra. Non che sia un operazione che richiede anni o fatica immane ma sicuramente richiede compilare carte, parlare con la nuova banca e tutto quanto collegato, oltre all'abitudine di avere un nuovo interlocutore. L'altro giorno ho pubblicato una bella fotografia scattata a Nizza sulla spiaggia. Si vede il mare, un manufatto in ferro abbandonato sul mare e dei gabbiani che ci stazionano sopra. La trovo molto bella perchè esprime l'idea dell'abbandono, con tutti i significati che vogliamo dare alla parola. Se questo fine settimana non piovesse andrei volentieri a fare due scatti e poi vorrei (uso il condizionale) preparare un concorso fotografico che ho trovato.

7 febbraio 2014

CONCORSO FOTOGRAFIE

Ho partecipato ad un concorso fotografico abbastanza importante, indetto da una nota casa produttrice di tecnologia. Si partecipa perchè ovviamente si spera sempre di "vincere" ma anche per il gusto di partecipare e di non perdere l'occasione di mostrare i propri scatti. L'altro giorno su diversi giornali on line hanno pubblicato le foto finaliste. Premetto che il concorso era diviso in varie sezioni. Alcune fotografie molto belle, nulla da dire se non fare i complimenti a chi le ha scattate. Alcune altre però davvero inguardabili. Personamente sono fotografie della domenica e a me non trasMettono assolutamente nulla. Posso capire che i giudici non abbiano privilegiato il lato artistico e qualitativo, mi chiedo allora che cosa abbiano privilegiato. Almeno un paio di foto finaliste sono lì per caso e spero che, nel valutare così tante fotografie, la giuria abbia preso un onesto e legittimo abbaglio. Cambiando discorso, sempre l'altro giorno ho fatto richiesta di avere una tessera cinema che da l'opportunità di avere uno sconto del 50% se appunto vai in determinati cinema durante la settimana. Dato che andiamo spesso, mi è sembrata una buona cosa farla. C'è in giro in questi giorni un film di Pasolini, dovrebbe essere un remake di un film o di un libro di Pasolini. Lo trasmettono qui vicino a casa e mi piacerebbe andarlo a vedere.

6 febbraio 2014

CONTRADDIZIONI

Credo che ormai anche il romanticismo di chi voleva incantarci ( e ci riusciva ) raccontandoci la novella della musica pirata sia un bluff e che in fondo, sempre e in qualunque situazione, vige il denaro come primo elemento. Non è sbagliata la cosa, l'importante però è dirlo subito e non durante il cammino. Personalmente non amo la musica rap, se non alcuni pezzi della scuola francese e qualcuno di quella italiana. In tema di contraddizioni siamo davanti ad un'altra bella contraddizione: in un momento storico in cui la sicurezza in Italia non mi sembra essere proprio ai massimi livelli, sta per essere emanato dal governo il decreto svuota carceri. Un'altra mossa perchè di soldi per costruire nuove carceri, quindi per garantire sicurezza ai cittadini, non ne hanno più ma probabilmente sono stati spesi in altre cose. Era già capitato un paio di anni fa un decreto simile, si ripropone oggi e avrà conseguenze negative per il paese. Le aziende italiane o straniere in Italia chiudono però qualche politico dice che in fondo in Italia vige il disfattismo. Probabilmente lui vede un'altro paese e vive in un altro paese.

5 febbraio 2014

MOVIMENTO 5 STELLE

In questi giorni è accaduto un po' di tutto in Parlamento e anche nella rete. Il Movimento 5 Stelle ha detto la sua riguardo il decreto Imu - Banca d'Italia. Leggendo i giornali e ascoltando i telegiornali pare che i suoi rappresentanti abbiamo esagerato con ostruzionismo e insulti. Ieri mattina in radio ascoltavo un parlamentare del movimento che intervistato, effettivamente diceva che erano andati oltre le righe però di fatto loro si sentono cittadini normali, nonostante siano deputati, e questo decreto proprio non lo accettano perchè di quei soldi ne avrebbero veramente bisogno gli italiani e non le banche. Devo dire che il movimento 5 stelle non mi è mai stato molto simpatico ma quel ragazzo mi ha fatto pensare e riflettere. Forse c'è qualcuno, dentro il gruppo dei parlamentari del movimento, che riesce a non farsi risucchiare dal sistema e quindi a riconoscersi ancora come un cittadino normale. La cosa poi che mi ha dato fastidio è quello che hanno detto gli altri parlamentari degli altri gruppi a proposito di quanto accaduto: hanno parlato di barbaria, di politica impazzita e cose del genere. Ho pensato che sono trent'anni che noi cittadini normali subiano barbarie dai nostri politici, subiamo i loro giochetti, subiamo le loro manovre occulte, subiamo costrizioni per coprire i loro errori e le loro ruberie. Forse quanto accaduto in questi giorni con il movimento 5 stelle è il minore dei mali e bisognerebbe ricordarsi di quanto male ci ha fatto la classe politica. Due insulti non possono essere paragonati a falsità o magheggi vari.

4 febbraio 2014

NICE

Per il primo anniversario siamo andati a Nizza. C'ero già stato molti anni fa, un giorno solo, con i miei zii. Ci sono ritornato l'estate scorsa e adesso ci sono andato in questo ultimo fine settimana. E' un posto molto bello, vissuto poi insieme alla persona che ami diviene ancora più bello. Nizza ha una parte vecchia che è quella vicino il mare dove c'è la famosa piazza dei fiori cioè la piazza dove ogni domenica si svolge il mercato dei fiori e dove si sono molti ristoranti. C'è la parte vecchia che è assolutamente affascinante per via della gente che la frequenta e per via delle botteghe. In questo assomiglia molto a Genova. Poi c'è la parte nuova, più dentro la città, dove ci sono ovviamente i negozi di lusso. Il tempo non è mai stato bello, ha piovuto e il momento in cui ha piovuto di più è stato quello in cui siamo andati a correre lungo la famosa camminata sul mare, la famosa Promenade des Anglais. Per il resto si alternava la pioggia a cieli molto grigi. Ho corso due volte lungo la Promenade ed è uno spettacolo solo l'idea di correre e di non essere solo dato che si incontrano parecchi altri "colleghi" della corsa. Abbiamo mangiato bene, soprattutto sabato sera quando siamo andati al ristorante cubano. Abbiamo mangiato le famose "gallettes" bretoni, che sono le crepes salate di grano saraceno con dentro formaggio, uovo e prosciutto. E poi abbiamo mangiato le classiche crepes dolci con la confettura. Lunedì mattina è stata la colazione migliore, cioè quella più ricca e soddisfacente. L'albergo davvero ottimo, anche per via della posizione centrale. A febbraio si tiene il carnevale a Nizza e per l'occasione hanno messo tante tribune lungo il mare e dentro la città. Naturalmente ho scattato un po' di fotografie, mi piacciono tutte ma alcune molto di più. Un panico è stato trovare il parcheggio per la macchina dato che sono tutti a pagamento e non puoi stare più di due ore.

3 febbraio 2014

ALTRI LIBERTINI

Ho iniziato a rileggere il bellissimo libro di Pier Vittorio Tondelli. "Altri Libertini" è il titolo. E' un libro che ha scritto negli anno ottanta, fu censurato quando venne pubblicato. Effettivamente leggi il primo racconto e capisci subito che è un libro avanti sotto ogni punto di vista. Narrazione veloce, moderna, ad effetto, senza giri di parole. Un grande libro nato dalla penna di un grande scrittore purtroppo prematuramente scomparso. Di Tondelli mi piacciono tutti i suoi libri e in tutti trovo quella malinconia che tanto amo. Tondelli era lo scrittore che poteva amare Rimini d'inverno o raccontare una giornata dentro ad una caserma militare, ci sapeva sempre mettere quella malinconia e quella poesia che pochi hanno saputo mettere nei loro libri. Altri Libertini è uno spaccato di una gioventù anni ottanta bruciata dal sesso e dalla droga. Uno spaccato assolutamente reale che in quegli anni era presente in Italia come in altri paesi europei. Credo di avere in mano un'edizione molto vecchia del libro, la prima edizione edita da Feltrinelli. Di Tondelli ho altri libri, edizioni uscite più di recente e tutti li ho letti almeno un paio di volte. Mi sono chiesto spesso cosa farebbe oggi Tondelli se fosse ancora vivo, che cosa scriverebbe, che cosa guarderebbe con occhi curiosi. Di sicuro la letteratura ha perso un grande scrittore ma soprattutto una persona curiosa di quello che accadeva nel mondo giovanile. Nessuno come lui è stato in grado in Italia di analizzare e raccontare così bene i ragazzi anni ottanta.

2 febbraio 2014

RIDOTTI MALE

Vent'anni per pensare e fare una legge elettorale che sia degna di questo paese e che permetta la governabilità. Ora, forse, siamo arrivati ad un dunque. Sinistra e destra si sono messe d'accordo per fare il progetto di questa nuova legge elettorale. Forse è giusta ma sicuramente taglia le gambe alla terza voce. Non mi piace onestamente questo accordo tra sinistra e destra, è il segno però che i tempi sono cambiati e forse anche più maturi: se vuoi governare in questo paese è necessario che tu ti faccia amico il tuo nemico storico. In questo momento sono stufo ed estraneo alle beghe politiche di questo paese. Ancora negli ultimi giorni in Parlamento abbiamo assistito a delle situazioni da film comico ma purtroppo non c'è nulla da ridere. Rimpiango i vecchi politici e rimpiango l'Italia che non c'è più, quella che questi scienziati della politica hanno saputo annientare in questi vent'anni. Essere oggi un paese di serie C e ricordarsi quando negli anni ottanata eravamo un paese di serie A fa un po' male. I ricchi sono sempre più ricchi, i poveri sempre più poveri e la classe media spazzata via e caduta nel baratro della sopravvivenza. Non è populismo nè qualunquismo, è la triste fotografia di questa Italia. Siamo a pezzi, ridotti male. Basta guardare la giungla delle imposte e tasse che ogni anno si inventano o modificano. Non si capisce più nulla. E mi viene tristezza nel vedere l'anziana che non capisce neanche cosa deve pagare. L'errore che abbiamo tutti noi cittadini commesso è stato quello di permettere troppo ai signori seduti in Parlamento. E siamo anche un popolo buono, perchè in altri paesi non finisce a tarallucci e vino come qui in Italia.

1 febbraio 2014

IL VIAGGIO PER L'ANNIVERSARIO

Per l'anniversario che era il 30 gennaio siamo andati via nel fine settimana. Meta ignota al sottoscritto fino a quando non ero in macchina. Mi sono portato dietro la macchina fotografica e le cose per correre (un certo sospetto su dove andavamo l'ho avuto). Poi con calma, nei prossimi post, racconterò meglio dove siamo andati e cosa abbiamo fatto. Nel frattempo inquesti giorni davano neve, c'è stata pioggia che forse era la neve che doveva cadere. Il decreto legge che ha abolito il saldo Imu è stato convertito in legge, il Governo giustamente ha aspettato l'ultimo giorno utile per farlo, con il rischio concreto dell'ostruzionismo. Questo significava: niente conversione e pagamento seconda rata Imu per tutti i cittadini. Ho fatto mercoledì sera un paio di fotografie interessanti. Il bianco e nero, la creatività, il messaggio sono ormai temi che ricorrono spesso nelle fotografie che scatto. Però devo dire che anche i colori vivi e intensi mi attraggono molto, soprattutto quando sono contrastanti con colori scuri o colori bagnati. Abbiamo programmato da qui fino ad aprile un paio di viaggetti nei fine settimana che ci porteranno fuori la Lombardia. Poi con calma, a tempo debito, scriverò dove siamo andati e cosa abbiamo fatto. Nel frattempo concentriamoci sul viaggio per l'anniversario.