31 maggio 2016

PIOGGIA

Piove come se non ci fosse un domani. In fondo siamo a fine maggio, il caldo può attendere e arriverà come tutte le estati. E poi ci lamenteremo del caldo considerandolo troppo fastidioso e quant'altro. Questa mattina non ho sentito le campane della Chiesa, di solito sono la mia sveglia, evidentemente ero in coma profondo per il sonno e se non suonava il cellulare sarei andato avanti a dormire beato. Diciamo che questa è una settimana corta per via di giovedì che è festa nazionale e poi venerdì ho chiesto un giorno di ferie. Arrivano anche le elezioni amministrative. Mi fa ridere che a Milano, la grande metropoli, il Time la definisce 'place to be', un acquazzone pesante abbia parallizato metropolitana e strade. Tutto come al solito. Cambiano le facce al governo, cambiano assessori e sindaci, cambiano colori e slogan ma i problemi sono sempre quelli e nessuno è in grado di risolverli. Tutto nella norma, dai. L'importante è sedersi sulla poltrona, fare tante promesse irrealizzabili e prendersi il lauto stipendio. Mi chiedo come questa gente possa, senza vergogna e coscienza, fare promesse inutili e quant'altro per abindolare i cittadini. Tra poco poi iniziano anche gli europei e quindi siamo tutti italiani nazionalisti e il paese, come al solito, si fermerà per vedere le partite. E via di maxi-schermi, magliette e sciarpe, servizi televisivi e quant'altro di inutile pur di vivere ancora una 'estate italiana'. Se fossi in Romagna, forse, mi lascerei anche coinvolgere da tutto questo, li ogni pretesto o scusa è buona per fare festa e divertirsi.

30 maggio 2016

RESOCONTO

E' stato un weekend tra vero caldo il sabato e pioggia torrenziale la domenica. Venerdì di buona voglia, al pomeriggio, sono andato al Parco delle Cave per un giro fotografico. Gran caldo, qualche fotografia. Sabato alla mattina c'è stata la festa della scuola per la fine della stagione scolastica e poi sono andato all'Idroscalo per fare un po' di fotografie. Gran caldo. Tra l'altro ho scoperto la bellezza di questo bacino artificiale, il mare dei milanesi. Tante persone che corrono, camminano, vanno in bicicletta. Diverse strutture tra cui il luna park fisso dell'Idroscalo. Alla sera ci sono tornato ma siamo andati al MiAmi, che è un festival di musica che dura due giorni e lo fanno dentro allo spazio Magnolia. Ho guardato il cartellone e venerdì c'erano alcuni artisti che mi sarebbe piaciuto vedere. Tanta gente, comunque. Tra l'altro sabato sera c'era la finale di coppa campioni qui a Milano e ha vinto il Real Madrid. Peccato per l'Atletico, è la seconda volta che viene beffato in coppa e sempre dai cugini. Domenica mattina c'è stato il saggio di cavallo. Ecco, vedere i cavalli dal vivo è tutta un'altra cosa che vederli dall'alto e dietro un vetro. Senti i rumori e gli odori e comunque è una bella cosa. Ieri pomeriggio invece sono stato in casa, cosa strana visto che di solito siamo sempre in giro, addirittura alle quattro del pomeriggio mi sono messo sul letto a guardare l'iphone. Intanto è tornato a casa anche il secondo marò. E' nata una polemica per il post su Facebook pubblicato dal Sindaco di un Comune dell'hinterland milanese. Io personalemente non li giudico degli eroi, anzi.

27 maggio 2016

ALTA FEDELTA'

E siamo arrivati a venerdì e questo fine settimana mi aspettano festa della scuola, saggio di cavallo e direi poi basta. Il tempo dovrebbe tenere salvo domenica che viene il temporale, comunque l'estate è arrivata anche se non ho capito se farà caldo esagerato o un caldo normale. Se riesco oggi pomeriggio faccio un salto a fare due fotografie anche se non so bene dove andare e cosa fotografare esattamente. Sto leggendo il libro Alta Fedeltà di N. Hornby, lo avevo già letto anni fa ma, salvo di cosa parli, non ricordavo altro. Lo trovo bello, fresco e giovanile. E' il libro che ha lanciato lo scrittore verso la fama internazionale. Il negozio di dischi del protagonista è una sorta di mondo e la musica è l'attore principale. Siamo a Londra, in Inghilterra, che è la patria della musica e delle tendenze musicali. Ricordo che l'edizione che sto leggendo la comprati alla Feltrinelli del Duomo in compagnia della mia amica Deborah. Forse il libro me lo ha regalato lei stessa. Dopo Alta Fedeltà voglio rileggere The Commitments e magari iniziare a leggere le due riviste che ho comprato e che parlano degli avvenimenti accaduti nel mondo a livello economico, politico e culturale. Domani Milano sarà invasa dai tifosi spagnoli e noi staremo a guardare dalla finestra. Non parlo tanto del Real Madrid che ha una fama mondiale ma quanto dell'Atletico, che dal nulla è diventata una delle squadre più forti al mondo, sforna campioni senza mai aver ingaggiato campioni ma li crea in casa. Non so se questa politica è applicabile al calcio milanese, noi se non abbiamo il nome famoso non siamo contenti.

26 maggio 2016

2 GIUGNO

Quest'anno la finale di coppa campioni (a me piace chiamarla come ai vecchi tempi) si gioca a Milano, in finale ci sono il Real e l'Atletico, le due squadre di Madrid. Sarebbe stato bello vedere le due squadre milanesi giocare in finale ma è una cosa alquanto irrealistica oggi. Entrambe vanno davvero male sia in Italia che all'estero. E poi hanno grossi problemi entrambe a partire dalla proprietà. L'Inter è in mano a indonesiani e forse anche cinesi, il Milan per il momento resiste nella mani italiane ma non si sa per quanto ancora. Comunque gli spagnoli vanno forte e non solo nel calcio. Settimana prossima c'è un ponte interessante dato che il 2 giugno, cioè giovedì, è festa nazionale. E poi dicono che scoppierà il caldo. Girando nei quartieri di Milano per fare le fotografie e osservando gli edifici, spesso enormi edifici con piccole celle come appartamenti, mi chiedo come deve essere difficile viverci in estate o in inverno. Soprattutto l'estate nei quartieri è difficile. L'altro giorno ero alla Barona, storico quartiere popolare di Milano e osservavo il lungo serpentone di case, che si vede anche dalla tangenziale. Tante finestre quadrate e uguali tra loro, tanto verde, tante panchine, tante macchine e tanto cemento. E tante storie simili. Non so cosa farò in questo fine settimana, vedrò in base anche ai vari impegni scolastici e non solo. Magari un giro, se ne ho voglia, lo faccio per scattare un paio di fotografie. Quando dico un paio parlo già di un successo bello e buono, perchè quando scatto due fotografie che tengo ho avuto successo.

24 maggio 2016

RIECCOMI

Siamo stati ad Albenga in questo fine settimana e sono stato davvero bene. Il mare, il sole, le fotografie, la rottura con le abitudini che in questo periodo mi pesano parecchio. Vedi ad esempio il blog che non aggiorno da un paio di giorni. Siamo partiti in un orario insolito cioè verso il pomeriggio tardi di venerdì, abbiamo mangiato a Bereguardo e poi abbiamo continuato verso Albenga. Bereguardo è un Comune che mi piace molto e il posto dove abbiamo mangiato è davvero ok, ho preso un fritto molto buono. Anche ad Albenga ho mangiato il fritto, domenica a prenzo in riva al mare. Ho scattato qualche fotografia con il cellulare, e la macchina al momento è ferma ma oggi come oggi non ho nessuna aspirazione a usare la macchina. Mi deve venire in mente un qualcosa da fotografare, un filone da seguire. Uscirà prestgo il nuovo iphone della Apple, cioè iphone 7. Credo che ormai siamo entrati verso il periodo caldo della stagione, quando non piove c'è davvero una bella luce fuori. Al referendum costituzionale io voto 'no' cioè non sono d'accordo con questa riforma. Domani al Magnolia di Milano suona Bombino che è un cantante africano che mescola il rock ad altri generi musicali, è molto bravo, troppo sconosciuto da noi. Mi sono anche riposato dallo sport, tre giorni di stacco anche se consigliano una settimana se vuoi recuperare normalmente. Stasera magari vado in palestra ma la distanza un poco mi pesa e, sinceramente, mi pesano anche i discorsi vuoti e senza senso dei frequentatori: calcio, moto e diete.

19 maggio 2016

I POLITICI E L'INGLESE

Ci sono due frasi inglesi che in questo periodo sono sulla bocca dei nostri politici. 'Hot spot' e 'Stepchild adoption'. Riescono con maestria a pronunciarle male entrambe e sono bravissimi nel farlo. 'Hot spot' è facile da pronunciare ma ho sentito un politico aspirare quell'acca come se dovesse aspirare due litri di aria. Non parliamo poi della 'Stepchild adoption'.  Non è difficile dirlo ma capisco che chi non mastrica l'inglese può anche avere dei problemi. Qui è venuto fuori il meglio della nostra classe politica con tarantelle e stravolgimenti delle parole. Insomma, l'inglese e i nostri politici non vanno d'accordo. Il bello di tutta questa farsa è questo: se vuoi ad esempio lavorare in qualche ufficio pubblico, ti chiedono almeno l'accertamento di una lingua. Per fare il politico puoi anche non parlare bene l'italiano e tutto va' a meraviglia. Ho sentito pochi politici parlare bene l'inglese. Monti ad esempio lo parla bene. Poi c'è l'attuale Ministro dell'Economia che lo parla bene. Qualcun'altro e poi 'tabula rasa'. D'altronde già con l'italiano hanno dei seri problemi di conversazione. Oggi piove come se non ci fosse un domani, temporale e tuoni alle sette del mattino. Questo fine settimana non so cosa faremo e non ho guardato le previsioni meteo. Il Siviglia ha vintro per la terza volta la coppa europea di calcio, ha battuto gli inglesi del Liverpool. Stiamo entrando nell'estate ma dal tempo che c'è non sembra affatto. Poi magari scoppierà un caldo terrificante ma al momento la situazione è questa. Uno di questi giorni scrivo un post sulle leggi in Italia. C'è da piangere.

18 maggio 2016

E VA' COSI'

Ieri non avevo voglia di scrivere, anzi in realtà non avevo nulla da scrivere. Paolo Fox, il mio mentore per quanto riguarda l'oroscopo, mi ha prospettato giorni belli ma ieri ad esempio ero abbastanza appesantito e stanco, non contento. Oggi non è che poi vada meglio, anzi. Il mio umore è ballerino, somatizzo troppo l'esterno e quindi diventa un fardello che analizzo e controanalizzo, ne faccio pesante critica. Non ho voglia veramente di pensare al passato e ai miei errori, ormai sono giorni andati. Fiabescamente mi chiedo come sarebbe andata oggi se ieri non avessi compiuto alcuni errori. Tutto qui. Mi dispiace di non essere sempre presente affianco ai miei genitori. Credo che abbiano sopportato parecchie cose 'difficili', il fatto che abbiano sopportato e mi abbiano fatto fare, il fatto che mi abbiano aiutato per dove potevano dopo che avevo sbagliato, li rende grandi e unici. Sinceramente oggi vorrei starmente da solo, ad esempio seduto su una panchina in un parco oppure a fare un giro senza meta. E' un modo per togliersi di dosso alcuni pesi e sentirsi più liberi, più leggeri. In parte credo di essere un soggetto 'borderline', da me non puoi mai aspettarti veramente una cosa definita, però non sono neppure un pazzo o un fuori di testa. Ogni tanto però devo darmi una scossa elettrica per riprendermi dal torpore e da questa inquietudine che mi prende lo stomaco. A proposito di 'matti' è uscito nelle sale italiane il nuovo film di Virzì, che racconta di persone che hanno appunto questo problema e che sono tante. Non mi fa paura chi è matto ma mi fa paura chi ha paura dei matti.

16 maggio 2016

DENIS

Ieri sera guardavo in internet alcune cose riguardanti l'Emilia Romagna. Gurdavo il Sic ovvero Simoncelli, il pilota di MotoGp morto in pista alcuni anni fa. Sono convinto che chi muore, rinasce immediatamente, per cui adesso sarà piccolo. Cercavo una sua intervista in cui raccontava, ironicamente, del frontale che aveva fatto con la zia. Peccato, non l'ho trovato in rete ma, in compenso, ho letto uno scorcio del suo libro in cui appunto parla di questo episodio. Simonecelli era romagnolo di Cattolica. E' deceduto in Malesia. Poi ho guardato il video della morta in pista, a Imola, di Senna. Lo schianto pazzesco, la carcassa della macchina ripresa dall'alto e la testa reclinata a destra. Senna venne portato al Maggiore di Bologna. Poi ho pensato ad Andrea Pazienza, che visse a Bologna e frequentò il Dams. Sono andato a vedere la palazzina dove abitava, sotto c'era il bar tabaccheria dove faceva la schedina del totocalcio. Mi è venuto in mente perchè con un quotidiano escono i fumetti di Andrea Pazienza e mi piacerebbe comprarli. Infine, oggi, ho pensato alla canzone Denis di Lucio Dalla. Mi sono sempre chiesto a chi si fosse ispirato Lucio Dalla per raccontare la figura e la storia di Denis. E' semplicemente uno dei ragazzi che formano il popolo della notte romagnola, che arrivano in riviera il sabato per ballare e si lasciano alle spalle una dura settimana? O è qualcuno in particolare con cui Lucio Dalla aveva avuto modo di parlare? Ricordo, vagamente, che una volta sentii un'intervista di Dalla che parlava appunto di questo ragazzo che poi era morto. Ma forse mi sbaglio.

14 maggio 2016

MACCHINA E CELLULARE

Vado in giro con la macchina fotografica ma fotografo con il cellulare. Ovvio che le foto con la macchina vengono meglio ma il cellulare è più pratico e quindi veloce da usare. Parlo anche di sicurezza, quando vado un certi posti se tiro fuori la macchina fotografica da decisamente nell'occhio e mi sento poco sicuro se c'è gente attorno. Questa mattina sono andato alla Barona a fare delle fotografie, sono andato in un posto della Barona in cui nom ero mai stato prima. Decisamente pesante. Ho fatto delle fotografie. Oggi pensavo piovesse e invece a tratti veniva fuori il sole. Oggi se non sbaglio si decide anche riguardo il nostro campionato di calcio. La Juventus lo ha vinto ma si giocano altre posizioni importanti che riguardano le Coppe. C'è la Formula 1 ma io avrei voglia di vedere la Moto Gp o comunque le corse in motocicletta. La motocicletta e la bici le associo tantissimo alla Romagna. E alla libertà. È un periodo che per i Sindaci non va' molto bene: vedi Lodi, Parma e Livorno. E anche i 'grillini' tornano con i piedi per terra e soprattutto dimostrano di essere pari agli altri. La legge sulle unioni civili è fatta e il pesce palla se la ride di gusto, un'altro passo nella storia lo ha fatto. Ora vado a Messa visto che domani ci alziamo presto per andare a Varese. In palestra dove vado sento quasi sempre discorsi vuoti e senza senso. Spesso mi chiedo se taluni persone sanno cosa sta accadendo nel mondo. 

12 maggio 2016

POLITICI

Oggi moriva Mia Martini, una grande cantante. La ricordiamo con la bellissima 'Almeno tu nell'universo'. E' morta da sola nella sua casetta di Cardano al Campo. La solitudine purtroppo è una brutta bestia. Anche la politica è una brutta bestia. Berlinguer, uno dei più grandi uomini di statura politica che il paese abbia mai avuto, diceva che la questione morale non è un giustificativo perchè i politici debbano rubare. Invece i nostri attuali politici non solo si riempono la bocca con la frase 'questione morale', come se 'avessero inventata loro, ma rubano e rubano tanto. E rubano nella totale omertà e nell'indifferenza in quanto a loro, classe privilegiata, tutto è concesso perchè poi nulla accadrà. Un politico che ruba qui da noi è seduto in parlamento e questo è bizzarro ma anche vergognoso da un punto di vista morale oltre che che professionale. Gente che non ha mai prodotto nulla nella loro squallida vita e che sono seduti da 30 anni sulla stessa sedia a ingrassare di carne e di soldi. A Milano intanto ci saranno le elezioni amministrative, vedremo chi sarà il furbone che sala in cattedra. L'altro giorno sono andato al Gratosoglio. Quartiere periferico di Milano, non sto parlando del centro città. Morale: parcheggi blu disseminati ovunque e pagamento sino alle 13.30. Vergognosi. Per raccattare qualche euro in più, che poi spenderanno sicuramente male, sono disposti anche a tassare le piante. Sulla pubblica amministrazione ho il mio pensiero, dato che ci lavoro dentro ho un pensiero di parte e credibile, conoscendo abbastanza il campo. E non è un pensiero positivo.

11 maggio 2016

PANTANI

Oggi piove e sembra autunno. Insomma, per essere maggio è un vero tempo da schifo assolutO. Almeno quando c'è il sole riesco a fare uno scatto anche quando sono in giro ma in queste condizioni diventa veramente proibitivo. A Bologna il buon Tacopina ci riprova con lo sport. Non molla l'americano, a conferma che comunque 'ama' questa città. Torna con l'idea Virtus Bologna. Chissà come andrà a finire la cosa e se finalmente sarà dentro qualche società sportiva del bolognese. Leggo, con passione veramente, il libro di Pantani. Lo avevo già letto qualche anno fa ma credo sia utile, e anche bello, rileggerlo. E' stata una figura atipica quella di Marco Pantani. Parlo a livello sportivo, dava la sensazione di essere sempre 'solo' anche quando pedalava. Forse come uomo, intimamente, era solo ma nello sport fai fatica ad immaginarti uno sportivo solo. Il ciclismo è uno sport anche di collaborazione e di squadra. La fine solitaria che ha fatto è la dimostrazione di molte cose a livello umano, tra cui quella che il successo può crollare da un momento con l'altro, e non sempre per colpa tua, così da ritrovarti da solo, in ginocchio e senza appigli per continuare a vivere. Una famiglia vicino aiuta parecchio. Pantani aveva i genitori e la sorella, ma non aveva una propria famiglia, una moglie e dei figli. Chissà se rinascerà un'altro Marco Pantani? Il Pirata come era soprannominato per via della bandana che indossava quando pedalava senza sosta. E' morto a Rimini, a pochi chilometri da dove abitava. E' morto in un residence quando, sinceramente, poteva permettersi il migliore albergo della riviera adriatica. La vita è assai strana.

10 maggio 2016

ITALIAN STYLE



Gli italiani saranno anche un grande popolo ma sono dei pecoroni sognatori, influenzabili con la prima cosa che gli passa sotto gli occhi e sconvolge la loro vita. Ci sono alcune cose che ho notato e noto nel comportamento degli italiani, nel loro modo di vivere, che mi rabbrividiscono. E' una questione di abitudini. Forse anche di stile. Noi siamo il popolo che quando è sceso in piazza Grillo a Bologna lo abbiamo visto come il salvatore e tutti siamo diventati 5 stelle nel tempo. Noi siamo il popolo che quando è morto il 'Sic' ha attaccato l'adesivo n. 58 sulla macchina. Noi siamo il popolo che ieri eravamo tutti berlusconiani e oggi tutti renziani, è tutta una questione di Ici ieri e di 80 euro oggi. Noi siamo il popolo che, ciclicamente a seconda delle occasioni, espone fuori casa la bandiera di turno. Ricordo con tristezza le bandiere della pace. Noi siamo il popolo che amiamo gli status-symbol e quindi tutti in 500 o tutti con il giubbino della Colmar. Peccato che fino a ieri ignoravamo Grillo e il Sic, non ci intendavamo di politica, non avevamo una bandiera in casa e a parlare di 500 come macchina ci venivano i capelli grigi pensando ai nostri genitori quando l'avevano da giovani. Tondelli ha usato una citazione molto vera e centrata su questi tempi vuoti moderni. Disse così: 'Vivo in un tempo di pensieri deboli e di fisici muscolosissimi'. Ho iniziato ieri a leggere, anzi a rileggere, il libro che racconta la vita e gli ultimi momenti di Marco Pantani. Scritto da un giornalista francese. Gianni Mura, che scrive un paio di pagine nel libro, dice più o meno così: 'Ecco, ci volveva un francese per raccontare la verità su Marco Pantani'. Noi siamo stati tutti 'pirati' all'epoca e oggi quasi tutti ci siamo dimenticati di questo sportivo. Viviamo di epoche, di flash, ci facciamo influenzare e illuminare per un istante, accendiamo la candela per poi spegnerla poco dopo. E passare a un'altra esaltazione.

9 maggio 2016

ULTRAS

Alla fine ti rendi conto che le fotografie più acclamate, 'likizzate' (da 'like') e premiate sono quelle dei rifugiati. Ma non è un tema già lungamente arato e forse anche scontato? Intanto nei social, come avevo già scritto, trionfano i selfie di visi e corpi scultorei, di animali domestici, di spiagge, di cibi e di paesaggi vari. Venerdì sera ero da solo a casa e ho guardato un po' YouTube. Ho visto un bel documentario che racconta brevemente la storia (e la vita) di uno dei personaggi più famosi della curva nord nerazzurra: Nino Ciccarelli. Avevo già letto il suo libro ma non avevo mai avuto l'occasione di vederlo in faccia. E' un amore incondizionato e unico verso l'Inter, è quasi poesia se vogliamo visto che oggi di amore nel calcio non ne esite più se non quello dei 'veri' tifosi di calcio come appunto Nino Ciccarelli. Gente come lui per il calcio, forse, ha dedicato e sacrificato una vita per seguire la sua squadra, che ha macinato chilometri e notti insonni, che ha lottato per difendere i colori, che le ha date e le ha prese. Se non sbaglio è il fondatore del gruppo organizzato Viking. In tutte le curve esistono comunque i 'miti' cioè ultras che vengono riconosciuti e rispettati non solo nella propria curva ma anche nelle altre curve, i loro nomi sono conosciuti. Penso ad esempio ad un altro tifoso storico della curca interista: Paolo Coliva detto l'Armiere. Una vera leggenda nel mondo ultras. Fondatore del gruppo Skins, poi scioltosi alcuni anni dopo. Paolo Coliva è scomparso anni fa ma la curva lo ricorda puntualmente. Un'altro nome che mi viene in mente è quello di Dix, membro delle Brigate Rossonere e scomparso anche lui anni fa.

7 maggio 2016

MARCO PESARESI

Ho scoperto Marco Pesaresi e me ne sono innamorato. Un grande fotografo che prematuramente ci ha lasciati. Guardando le sue fotografie, sia quelle in bianco e nero che quelle a colori, ho avuto subito la sensazione di essere davanti a un fotografo 'oltre', un fotografo 'borderline', un fotografo decisamente con un passo più avanti di altri fotografi, magari più celebrati. Rimini e Underground sono i suoi due lavori. Bellissimi lavori. Poi nel 2001 è morto, si è suicidato. Nelle sue fotografie, leggendole con gli occhi, ho trovato tutto o quasi di quello che cerco io nella mia fotografia e ogni volta che il mio sguardo è attendo a guardare il mondo che mi circonda. C'è rumore, panico, paura, metallo, vita, desolazione ma anche tanta ricerca di pace e felicità. Marco Pesaresi è stato un uomo inquieto la sua fotografia trasmette questo valore, è una fotografia preziosa e ricercata. Pochi riescono a trasmettere impatti così alti con le loro opere d'arte. Non è una fotografia facile e fruibile, ci si accosta alla fotografia di Marco Pesaresi quando dentro di te già hai un'attitudine ad essere inquieto. Ho avuto la fortuna, e dico 'fortuna', di poter ascoltare un'intervista rilasciata da Marco Pesaresi in cui racconta la sua fotografia. Ad un certo punto dell'intervista celebra la sua macchina fotografica, un piccola macchina fotografica, ma la celebra non perché fa grandi scatti con essa ma perché è silenziosa, non invasiva. Forse come il suo modo di vivere. Ed è naturale, quando pensi a Marco Pesaresi, accostare questo uomo ad un altro uomo di estremo carisma emotivo: Pier Vittorio Tondelli. Entrambi dell'Emilia Romagna. Entrambi hanno saputo raccontare Rimini, uno ha Rimini ci è nato (Pesaresi), l'altro a Rimini ci è arrivato partendo da Modena. Entrambi hanno fatto poesia, l'uno con la fotografia, l'altro con la scrittura. Entrambi vengono celebrati, oggi, con eventi e ricordi. Entrambi ci hanno lasciato troppo presto, forse perché anime fragili. Entrambi mi sono entrati come un proiettile dentro allo stomaco.

6 maggio 2016

DA SOLO

Fino a domani pomeriggio sarò solo. La mia compagna va via per lavoro. Non farò nulla di speciale se non andare dal parrucchiere domani mattina e cercare qualche luogo per fare un paio di fotografie, vista la giornata di sole che c'è oggi. Anche domani il sole dovrebbe esserci. Quasi quasi mi stavo dimenticando di scrivere il post. Forse oggi faccio anche un salto in palestra, così domani sono libero di fare altre cose, anche più rilassanti come ad esempio pulire casa. Va' bene, questa mattina, con soddisfazione direi, ho scattato un paio di fotografie. Ormani la febbre e la malattia sale parecchio e alla sera, quando sono un poco più rilassato, mi immagino la fotografia perfetta, penso luoghi o oggetti o persone da fotografare. Guardo anche parecchie fotografie in internet e mi rendo conto più o meno di cosa fotografa l'altra gente. Ho capito comunque che internet, in generale, oltre a essere un cantiere sempre aperto, è anche un contenitore di fotografie di ogni tipo e natura. Mi rendo conto che vanno molto, in termini di apprezzamento, le fotografie di sedere, cocktails, tramonti, spiagge e animali. Un progetto serio di fotografia, oltre a essere difficile da realizzare, è anche difficile che venga apprezzato o comunque capito. Purtroppo internet è accessibile a chiunque e chiunque lo invade con fotografie anche banali da un punto di vista tecnico o progettuale. I sentimenti sono poi un'altra cosa perchè, allo stesso modo, mi può emozionare la fotografia del gatto come quella di un surfista sulle onde alte cinque metri. Penso sempre che avevo messo in progetto di andare a vedere l'ultimo film di Accorsi. 

4 maggio 2016

SANTACROCE

Ho compreso che le fotografie possono diventare belle anche per via di colori, ad esempio il rosso, che ne accentuano l'impatto visivo. Colori primari, comunque colori vivi. Un conto è pensarlo o dirlo, un conto è scattare e rendersi conto con i propri occhi. Sto leggendo Isabella Santacroce, una scrittrice che mi piace molto. Rivoluzionaria nel suo modo di scrivere, credo che nella scrittura, più in generale nel mondo della scrittura, lei sia 'borderline'. Non la possiamo incasellare da nessuna parte, è come una mina vagante che viaggia dall'amore sino all'odio, dalla disperazione alla vita, c'è molto nei suoi libri. Rileggo con piacere il libro che l'ha resa pubblica a tutti noi ovvero Fluo. E quando leggo lei, ma anche il contrario va' bene, mi viene in mente il caro Pier Vittorio Tondelli. E con loro, immancabilmente, mi viene in mente la Romagna in festa ma anche la Romagna più malinconica, la Romagna popolare e in fondo un po' triste. E me la vedo, appunto, in fotografie dove colori vivi e primari saltano all'occhio. Amo Ravenna, mi piace tutto della Romagna. Se andrò in pensione, non ci credo molto, andrò a vivere li perchè voglio andare in bicicletta anche in inverno, guardare il mare e sentirmi sempre in vacanza. Quest'estate non andremo a Ravenna, se non per veloci puntate. Con i dovuti paragoni artistici, lo stesso discorso vale per Eros Ramazzotti. Non lo ascolto più da anni ma quando sento la bellissima Terra Promessa mi vengono in mente le borgate di Roma, altra città che amo molto.

3 maggio 2016

LEICESTER

E' un po' che non scrivo il post quotidiano. Ormai è saltata l'idea del 'quotidiano'. E' un po' che non aggiorno il mio diario di bordo o diario del viaggio. Sinceramente non avevo molta voglia e poi anche non ho quasi mai avuto tempo. Lo faccio ora, tra l'altro in ritardo visto che solitamente lo scrivo alla mattina presto. Che dire? Ranieri è campione in Inghilterra, con una squadra che fino all'anno scorso rischiava la retrocessione. Sembra la favola del Verona di Osvaldo Bagnoli che vinse, alla grande, il campionato italiano parecchi anni fa. Ricordo certi giocatori: Garella era il portiere, poi Volpati, Fanna. Verona è una città di provincia, vinse quello scudetto con grande sopresa di tutti e, soprattutto, dimostrando che i soldi non fanno certo la bravura dei giocatori e la loro voglia di impegnarsi. Non ho ancora capito come esattamente si pronuncia in inglese la parola Leicester. Comunque Ranieri è stato bravo. Non credo che potranno ripetere una stagione come questa, le grandi squadre inglesi hanno dormito ma non possono dormire un'altro anno. E poi ci sarà la corsa ad acquistare i giocatori del Leicester. Comunque, al momento, sono campioni e giocheranno in Coppa Campioni. Traguardo che l'Inter vede lontanissimo e irraggiungibile. Ho fatto un po' di fotografie con l'iphone, la macchina fotografica la sto usando davvero poco. Fotografie che trovo belle, soprattutto perchè mi accorgo di dirigermi quasi sempre a scattare immagini dove c'è un colore predominante, come ad esempio il rosso. Poi le pubblico su Instagram. Vorrei andare a Roma, non sarebbe male come fine settimana ma tra una cosa e l'altra non credo sia una cosa fattibile nel prossimo futuro.