21 luglio 2017

LINKIN PARK

Si è suicidato il cantante dei Linkin Park. Alcuni mesi dopo il suicidio del cantante dei Soundgarden. Alcool e droghe nella loro vita, la depressione fulminante. Che strano binomio nella loro musica: Park e Garden. Come se quei nomi fossero una via di fuga per cercare la libertà, il riposo, l'estasi. Una vita tormentata ma anche una vita al massimo con il successo, la fama e i soldi. Il suicidio come atto finale in cui la Star non è altro che uno di noi, con i suoi problemi, le sue ansie e le sue paure. Dicono faccia molto rock il morire con il suicidio, atto estremo e generoso. Ascoltando la sua voce, ascoltando le canzoni dei Linkin Park, leggendo i testi si intuisce l'angoscia di quellq generazione, la generazione anni 90, la generazione di mezzo, senza simboli. I Linkin Park hanno raccontato a modo loro le sofferenze e i problemi della generazione di provincia americana. Lui aveva subito violenze da piccolo, poi l'abuso di droghe per fuggire dalla realtà. L'altro giorno l'ultima fuga. E non chiediamoci il perché di certi gesti. Ognuno di noi ha dentro di se' i propri demoni. 

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