10 ottobre 2019

AMORE

Molto spesso si parla dell'amore, credo però che pochi sappiano veramente cosa sia l'amore. Io penso che l'amore sia, innanzitutto, amore verso se stessi. Bisogna amare se stessi prima di tutto e questa regola molte persone la scordano oppure vivono di convenzioni e convinzioni che l'amore verso se stessi sia sbagliato perchè egoismo. Certo, è egoismo perchè mette al centro noi stessi ma non è una cosa brutta come le convenzioni sociali ci dicono. Amare se stessi significa volersi bene, conoscersi e capirsi, accettare limiti e grandezze. Solo in questo, coscienti di noi stessi, si possono conoscere un po' meglio le persone, comprenderle e amarle. Ama gli altri come ami te stesso. Se ti ami, saprai amare gli altri. Tecnicamente quando si parla di questo concetto, che trovo semplice nei contenuti, scateno silenzio o muri o ira. Sinceramente non capisco cosa ci sia di sbagliato o di difficile da capire. Sono sul punto di pensare che in realtà le persone non si vogliono neppure amare, che non sanno come amarsi perchè non hanno coscienza della propria vita personale. E' una cosa brutta perchè sei vivo solo in apparenza. Sicuramente non è facile amarsi perchè noi stessi siamo la cosa più complicata con cui abbiamo a che fare, da noi però, che siamo il nostro centro, parte sicuramente un'articolazione spaventosa di strade, percorsi, incontri, eventi, energie, scelte, domande, decisioni e chi più ne ha più ne metta. L'appoccio e l'interazione che abbiamo con tutto questo mondo è influenzato dal nostro stato e, prima di ogni cosa, dal grado di coscienza che abbiamo di noi stessi. Probabilmente ognuno di noi vive in modo differente i fatti della vita, c'è chi come il sottoscritto che da un evento più o meno brutto, da una crisi, cerca, magari inconsapevolmente, di capirsi un po' meglio. Comunque ho notato che le ferite, le lotte, le delusioni, le guerre, le sconfitte, i dolori, le botte, i cieli neri sono il migliore strumento per crescere. Il nostro problema è accettare tutto quanto di 'non voluto' ci capita e accetare anche di conviverci. Io ho avuto alcune crisi, sicuramente ne avrò altre perchè la vita è fatta di alti e bassi. Dalle crisi sono generalmente uscito più forte come carattere. Me ne sono accorto dopo di questo passaggio, perchè quando sei dentro la crisi è come stare dentro ad una tormenta. Dopo, poi, tutto diventa magicamente più reale, più lucido.

2 commenti:

  1. Hai davvero ragione. Sei stato chiaro, conciso, profondo. Il cattolicesimo condanna l’egoismo, cioè il sano pragmatismo psicologico, il solo che renda possibile il gesto altruistico, tra l’altro. Ed è vero che dalle crisi si esce più forti e migliori, spesso più empatici, più razionali, più vivi, in una parola... L’esperienza del dolore dona profondità alla vita. Per saperlo bisogna aver attraversato quella “notte nera dell’anima” volgarmente detta depressione. Io l’ho conosciuta.

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    1. Concordo con il tuo commento. L'esperienza e la metabolizzazione sono in realtà strumenti di crescita personale e di rafforzamento.

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