17 gennaio 2015

SOCIALE

Oggi sono uscito senza convinzione per andare a fare le fotografie. Colpa del tempo infame, colpa dell'umore non brillante e anche colpa della stanchezza. Più che fare le fotografie avevo voglia di fare una camminata a Milano, anche perchè poi il cielo si è aperto ed è venuto fuori il sole. Non c'era tanta gente in giro. Morale della favola, da Conciliazione sono andato fino in Stazione Centrale e poi Porta Venezia. Sono partitto con l'idea che non avrei combinato molto con la macchina fotografica ma invece, sorprendentemente, sono capitate un paio di fotografie davvero belle. Belle, sottointeso per me. Non devono necessariamente piacere agli altri. Sul finale poi della giornata ne sono uscite un paio inaspettate e di cui sono contento, a livello artistico. Quello che invece vedo e fotografo in giro purtroppo mi rattrista e mi fa pensare quanto Milano sia indifferente a chi ha bisogno. Ogni tanto mi chiedo come una persona come me possa aiutare queste persone che vedo sdraiate e malmesse in giro. Come posso aiutarle io se le istituzioni, più organizzate di me, non ci pensano affatto. Così è Milano, così sono le altre città. Purtroppo il sociale, come servizio, non rende a livello economico per le istituzioni e quindi si tralascia o si cerca di dirottarlo al terzo settore. Ma il terzo settore sopravvive solo se ha risorse, che vengono molto spesso dai privati. Questa sera me ne starò a casa, l'idea è quella di prendermela con calma. Anche il fisico lo chiede e anche la testa.

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