23 marzo 2017

AUTORITA'

Oggi andrei a Bologna. L'avvicinarsi del fine settimana mi metteva comunque serenità anche se vivevo una condizione non facile. E poi, onestamente, avevo meno da fare e questo non era male da un punto di vista. Ricordo ancora il primo giorno quando arrivai a Bologna e anche il primo giorno in cui mi sono trasferito. Ricordi. Io sono uno strano, cioè alla fine anche le cose che mi hanno fatto soffrire, le ricordo volentieri e le perdono. In fondo sono un pacifico e sicuramente non un  guerrafondaio, per questo le persone tendono sempre ad approfittarsi. Fuori nel mondo è una giungla, anzi un oceano dove ci sono squali. Tutti combattono per tutto, spesso senza regole, per morire poi un giorno di infarto e aver sprecato la propria vita a fare la guerra, a raggiungere interessi personali e spesso inutili. Ieri sentivo in radio che un giovane per raggiungere la propria autonomia deve avere almeno 40 anni.  Questo accade in Italia, oggi. Dobbiamo come al solito ringraziare i nostri amici politici che sono stati davvero bravi a rovinare il paese in tutti questi anni. Siamo quasi al livello della Grecia eppure le persone parlano di Sanremo, della Juventus, dei Talent Show e di tutte le banalità che gli mettono nel cervello, compresa la dipendenza dagli smart-phone e dai social network.  E così non pensiamo ai problemi veri e soprattutto non ci arrabbiamo. Se controlli le masse, hai in mano il potere del mondo. E' inutile nascondere che oggi viviamo sotto un'autorità centrale, nascosta e subdola ma molto pericolosa.

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