11 novembre 2017

OH, VITA!

Innanzitutto parlo dell'uscita del nuovo singolo di Jovanotti. Mi aspettavo di più, decisamente di più. Il primo singolo è due passi indietro rispetto a Sabato quando uscì circa 3 anni fa. Non si copia una cosa già fatta perché è stata già fatta e si può anche non raggiungere gli stessi livelli o gli stessi piani raggiunti precedentemente. Capita. Oh, vita! è un singolo banale, poco accattivante, che non entra in testa. Non è per nulla innovativo né comunicativo. E' la classica canzone riempi album e non il primo singolo di un album importante. Se ne sentono di simili in giro, basta andare su YouTube e cercare. Capisco anche quando arrivi ad un certo livello, diventa sempre più difficile se non impossibile alzare ancora l'asticella. Peccato per i media, come al solito sono adulatori ciechi e ovviamente non possono dire la verità quando invece servirebbe. Jovanotti è anche simpatico, è bravo ed è intelligente. Mi sembra però che questa volta abbia voluto forzare la mano e uscire troppo velocemente e con poca calma e chiarezza su dove andare veramente. Chiamare Rick Rubin può anche servire a fare più bella figura e dare prestigio, migliori i suoni e il pacchetto, ma non si rende bello un prodotto quando, si per sé nasce brutto. Sarà per la prossima, dai. Ho terminato con esito positivo un corso sugli appalti pubblici e mi deve arrivare l'attestato di qualificazione. Ora inizio un Master di un'anno sulla pubblica amministrazione. E' tutta cultura che entra. E la cultura, il sapere, mi permettono di vivere serenamente perché mi danno entusiasmo, vitalità e ottimismo, diciamo che mi danno una ragione di vivere che qualche volta avevo perso per strada. Ciò non toglie che con tenacia guardo anche a possibili opportunità di lavoro in giro, vediamo cosa salta fuori. L'Italia ha perso con la Svezia e ora il passaggio ai Mondiali diventa complicato anche se lunedì ci giochiamo la sfida a Milano. Ora come ora è una squadra che non meriterebbe nulla, una squadra senza gioco, senza idee e senza gruppo. E per finire una considerazione sulla questione banche. Siamo in Italia e giustamente in questi giorni assistiamo all'ennesimo teatrino, all'ennesima presa per il culo, all'ennesimo paradosso della storia italiana. Banca d'Italia e Consob che si scaricano addosso l'una con l'altra le responsabilità. Siamo in Italia, una barzelletta!

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