Negli Stati Uniti un presidente
di una squadra di basket ha pronunciato delle frasi razziste in una
conversazione personale (attenzione: non pubblica). E’ stato squalificato a
vita dai campi di basket e si è beccato una multa salatissima in dollari. Il
tutto si è risolto in poco tempo. In Italia le cose funzionano decisamente in
modo diverso e male. Le nostre leggi anti-razziste nell’ambito sportivo
prevedono pene ridicole per chi compie gesti o pronuncia frasi anti-razziste. E’
un esempio per dire quanto sia comico questo paese in cui viviamo, grazie al
cielo abbiamo smesso e hanno smesso di chiamarlo eldorado. In generale ci sono
parecchie cose che non vanno bene, tante cose, forse troppe. Partiamo dal dato
di fatto che oggi abbiamo un governo non eletto e questa cosa perdura ormai da
diverso tempo. Negli altri paesi un fatto del genere viene additato come “dittatura”.
Non riesco a capire come mai da noi i giornali e le televisioni non evidenzino
questo passaggio cioè perché c’è un tizio che governa e nessuno lo ha votato. Quando
poni questa domanda ti rispondono: “E chi altro poteva governare?” oppure “Lo
ha voluto Napolitano” o ancora “Lo ha messo su Berlusconi”. Nessuno però si
pone il problema che oggi viviamo sotto una dittatura mascherata da democrazia,
che è ancora più pericolosa della dittatura nuda e cruda del singolo dittatore perché
nel nostro caso è palese la connivenza dell’interso sistema politico e non solo
politico. Mi verebbe voglia di scrivere questo: “Fa bene chi prende e se ne va’
da questo paese, dimenticandosi che esista”.
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