19 febbraio 2016

FOTOGRAFIA VINCITRICE

Fanno ridere i nostri politici che vogliono ostentare cultura e conoscenza, che parlano lingue che non conoscono, che recitano poesie attribuendole ad altri poeti. Se dovessimo scegliere la classe politica sulla base della biblioteca personale, allora i tre quarti del parlamento sarebbero vuoti. Ho visto la fotografia che ha vinto quest'anno il premio per il fotogiornalismo. E' una fotografia molto intensa, vera, espressiva. Ecco, in queste occasioni in cui deve rubare l'attimo, certo non ti metti più di tanto a ragionare se aprire di più o meno il diaframma o se fare una certa bilanciatura del bianco. Credo che il fotografo, saggiamente e con la sua esperienza, abbia già programmato la macchina in precedenza e pronta quindi per scattare. Appena ha visto la scena, non doveva fare altro che schacciare il bottone e il gioco è fatto. Se si guarda attentamente la fotografia che ha vinto, si nota che è sfocata, cioè voglio dire non è studiata appositamente, secondo me ha scattato quando ha visto la scena, ho dei dubbi anche sul fatto che avesse in precedenza sistemato la macchina. Questo sabato, tempo permettendo e permettendo anche altre cose, vado a fare due fotografie per il mio progetto. Devo ancora scegliere la zona e come al solito arrivo pienamente in ritardo. Penso di andare verso Gratosoglio e quindi nelle zone limitrofe. Però sino a domani non lo saprò con esattezza assoluta. Voglio comprare il grandangolo per avere la copertura nella fascia bassa cioè per avere ampia spazio di apertura focale. Per il resto, la famiglia vuole andare al cinema ma di film belli, per le famiglie, secondo me non c'è niente in questo periodo.

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