28 luglio 2016

RIFORMA P.A.

Stanno facendo l'ennesimo provvedimento contro il lavoro pubblico. Licenziamenti, telelavoro e fine degli scatti automatici per i dipendenti pubblici. Come se il problema del perchè l'Italia è in crisi derivasse dall'amministrazione pubblica. L'amministrazione pubblica è un problema come ce ne sono molti altri, ad esempio l'imprenditore furbetto che porta i soldi in Svizzera, l'impresa che stabilisce la propria sede legale in Lussemburgo, il negoziante che non batte mai uno scontrino, l'impresa che utilizza il lavoro in nero e così via. Non dico che la P.A. non debba essere ristrutturata, ma questo accanimento mi sembra decisamente esagerato. Una ristrutturazione a dovere deve cominciare dalla testa e quindi dai Ministeri e dagli altri dirigenti che prendono cifre assurde. Quando mai un Comune piccolo attuerà il telelavoro o il licenziamento (a meno non combini qualcosa di veramente grosso). Inoltre tutte queste 'novità' esistono già tutt'oggi ma al Governo, come ai Governi precedenti, fa comodo sventolare bandiere populiste: tutti contro i dipendenti pubblici e i poveri italiani 'ignoranti' si esaltano. E quindi ecco nuovi provvedimenti fotocopia di quelli già esistenti ed ecco nuove riforme non attualizzabili. Il lavoro pubblico, parlo in termini di discipina del dipendente ma parlo anche di normativa settoriale, è costellata da un'infinità di norme, leggi e provvedimenti che si susseguono negli anni. Comincino anche a fare pulizia di norme e leggi, non sarebbe male. Brunetta si è accanito contro l'assenteismo del dipendente pubblico, oggi è come prima se non peggio. 

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