2 marzo 2013

ADDIO

Sono i giorni dell'addio. Sta per concludersi il governo Monti, presto sarà dimissionario in virtù del fatto che verrà (forse) costituito il nuovo. Finisce tra poco anche la carica istituzionale di Napolitano. Ieri, con grande dispiacere per tantissime persone, il Papa ha salutato tutti e ha preso la strada di Castel Gandolfo. In questi giorni, un anno fa, ci dava l'addio il piccolo grande Lucio Dalla, a cui dobbiamo l'onore di averci lasciato in eredità un'inestimabile valore musicale e artistico. Il Papa, prima di dimettersi e ritirarsi per sempre, ci ha lasciato con una bella frase: sono semplicemente un pellegrino che inizia l'ultima tappa del suo pellegrinaggio su questa terra. L'umiltà di un uomo grande è tutta in queste parole. Sono sicuro che ci mancherà e sono altresì sicuro che abbiamo imparato a conoscerlo meglio proprio in questo mese in cui ci è apparso umano e reale, lui stesso non ha nascosto tutto ciò ma anzi ha voluto offrirsi appunto per quello che è cioè un umile servitore di Dio. Un anno fa ci lasciava anche Lucio Dalla. Di lui ho chiaramente un ricordo legato alla mia permanenza a Bologna. Non l'ho conosciuto personalmente ma, chi ha avuto modo di entrare in contatto con lui, racconta di un uomo generoso. Sicuramente abbiamo perso, con la sua partenza, uno slancio culturale notevole oltre che una sensibilità artistica fuori dal comune. 

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