25 marzo 2013

STRAMILANO

E anche il mio battesimo nella corsa è andato ed è andato bene. Battesimo bagnato, battesimo fortunato. Ha piovuto praticamente per tutti i 10 km e in certi momenti le scarpe affondavano nelle pozzanghere. La sensazione di correre in mezzo a Milano è davvero bella e strana, in particolare quando ero in prossimità di Piazza Cinque Giornate e quando poi sono passato affianco a San Vittore mi sono sentito particolarmente felice. Ho fatto i miei onesti 10 km e li ho chiusi onorevolmente, una media di 5'30" al chilometro. Ovviamente il tempo preso è falsato nel senso che sulla strada trovi di tutto e di più come d'altronde è anche giusto dato che è una corsa non competitiva. Però fare lo slalom tra vecchiette, vecchietti, cani, bambini e passeggiatori della domenica non è il massimo. La prossima volta, se mai ci sarà, sperimento la 21 km e mi attrezzo un poco meglio con il ricambio quando arrivo al traguardo. Ho corso bene, forse all'inizio ho spinto un poco ma poi mi sono ricordato del fatto che la corsa la dovevo fare con me stesso e non contro altri, per cui ho preso il mio ritmo con il giusto respiro e la giusta postura delle braccia, risultato: corsa terminata, zero fatica e soddisfazione di aver superato davvero tante persone. Secondo me però la corsa non è stata organizzata in modo perfetto. Innanzitutto 50.000 persone non le puoi stipare in tratti di metà carreggiata stradale, inoltre i banchetti ristoro sia lungo il percorso che all'arrivo dovevano essere più numerosi e più forniti di cibi e bevande. Comunque essere presente è un bel coinvolgimento umano e per un momento di rendi conto di essere il vero padrone della città.

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