5 marzo 2013

POPULISMO

Personalmente il populismo non mi ha mai entusiasmato. E' il segno di una mente e di una coscienza che preferiscono stare nel gregge e pensare nel gregge anzichè muoversi liberamente. Quello che accade in questi tempi in Italia è un'ondata di populismo e il populismo non è mai rassicurante perchè alla testa c'è una testa forte e pervasiva che muove le teste altrui. Mi chiedo dove questo populismo possa arrivare. Sono sicuro che molte persone che nelle ultime votazioni si sono aggrappate al movimento di protesta cambieranno idea, quando si accorgeranno che il populismo deve avere anche un'azione responsabile di costruzione e non solo parole gridate. In questo momento però condivido chi vuole scardinare i poteri forti della politica e lotta contro i privilegi, oggi sicuramente questa voce è molto forte e può dire la sua, cosa che ieri era impossibile. Per questo temo anche una grande alleanza, magari nascosta, tra i vecchi della politica per mettere in silenzio il popolo. Un popolo che però fino a ieri non ha mai avuto la forza di farsi sentire e oggi lo fa con la bocca di un comico. Emerge uno scenario italiano attuale poco rassicurante e un futuro molto incerto. Ci sono troppi problemi e alcuni non legati allo scenario politico. Pensiamo alla crisi economica che coinvolge non solo l'Italia ma anche la Spagna o la Grecia. C'è da rifondare seriamente un sistema e occorre farlo da dentro. I populisti adesso sono entrati nel sistema ma adesso devono prendersi sulle spalle questo onere, tanto gridato in campagna elettorale, del cambiamento. Ci riusciranno?

Nessun commento:

Posta un commento