27 dicembre 2015

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Questo post in realtà è molto inaspettato, nel senso che non avevo intenzione di scriverlo ma il tempo alle volte ti concede momenti di pausa o stop, per cui mi sono cercato il mio spazio per raccontare qualcosa del Natale. E' stato il primo Natale che ho passato fuori casa, cioè non l'ho festeggiato con i miei genitori. Il 25 dicembre ero a casa dei genitori della mia compagna. Con i miei sono stato il 24 cioè la Vigilia e vado oggi a pranzo. Una famiglia allargata e come tutte le famiglie allargate sei costretto a dividerti. La vicinanza con i miei genitori sono sicuro che va' oltre la presenza fisica. Per il resto ho mangiato abbondantemente e bevuto il giusto, ho fatto poco e in quel poco ho messo dentro qualche partita alla Playstation 4 che è una grande tentazione per noi piccoli. I giochi sono fatti che sembrano, graficamente, dei film. Credo che le consolle di giochi vadano oltre i bambini per sposare gli aduli, prendi Fifa, cioè il classico gioco del calcio, e hai detto tutto. Tornando alla macchina fotografica, credo sia giunta l'ora di prenderne una e ricominciare a fare quello di cui sono innamorato. Mi manca anche il computer ma qualcosa troverò di adatto a lavorare le mie fotografie. L'altro giorno riflettevo sul significato della canzone Sabato di Lorenzo Jovanotti e trovo che quella canzone e il suo testo siano un qualcosa di combattivo, una musica di lotta e speranza ma anche di disperanza, in quella canzone c'è molta roba. Penso che Jovanotti abbia toccato un livello alto di qualità musicale ma anche di significato. 

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