6 dicembre 2016

Votare NO per consegnare il paese a Prodi, D'Alema e al caos. Complimenti agli scienziati che l'hanno pensata grossa. Ieri un tizio alla radio ha detto che a lui piace questa situazione di caos. La stupidità è sempre dentro di noi. Renzi si è accorto, finalmente, che tanti italiani non lo sopportano. Ci voleva il referendum per farlo capire? Ora il baffetto d'oro è rispuntato fuori e parla di riunioni di partito e tante altre cose, è rispuntato fuori come un dracula. Probabilmente domenica è stato il suo giorno migliore, pensa un po' come è messo questo tizio. Allucinato è dire poco. Il suo unico scopo era 'rottamare' Renzi, in verità poi non lo ha neppure rottamato lui ma gli italiani, ma lui si sente partecipe della vittoria. Siamo in prossimità del ponte di Sant'Ambrogio, il patrono di Milano. E qui i ricordi avanzano indelebili nella mia testa e anche nel mio cuore. Nel mio paese, ad esempio, ha vinto di pochissimo il fronte del NO. Ovviamente i soliti pecoroni hanno fatto le loro teorie inutili e perverse, con un'analisi da bar dello sport. Il voto nel mio paese, invece, secondo me, è stato un voto non politico ma qualcuno, finalmente, ha votato non per il colore o per il partito ma per il contenuto del referendum costituzionale. Ciò vuole dire che uno di destra ha votato tranquillamente SI. Comunque, abbiamo archiviato anche questo referendum e ora attendiamo le elezioni del governo. Credo che ormai siamo giunti all'obbligo delle istituzioni di far votare il governo ai cittadini.

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