31 maggio 2016

PIOGGIA

Piove come se non ci fosse un domani. In fondo siamo a fine maggio, il caldo può attendere e arriverà come tutte le estati. E poi ci lamenteremo del caldo considerandolo troppo fastidioso e quant'altro. Questa mattina non ho sentito le campane della Chiesa, di solito sono la mia sveglia, evidentemente ero in coma profondo per il sonno e se non suonava il cellulare sarei andato avanti a dormire beato. Diciamo che questa è una settimana corta per via di giovedì che è festa nazionale e poi venerdì ho chiesto un giorno di ferie. Arrivano anche le elezioni amministrative. Mi fa ridere che a Milano, la grande metropoli, il Time la definisce 'place to be', un acquazzone pesante abbia parallizato metropolitana e strade. Tutto come al solito. Cambiano le facce al governo, cambiano assessori e sindaci, cambiano colori e slogan ma i problemi sono sempre quelli e nessuno è in grado di risolverli. Tutto nella norma, dai. L'importante è sedersi sulla poltrona, fare tante promesse irrealizzabili e prendersi il lauto stipendio. Mi chiedo come questa gente possa, senza vergogna e coscienza, fare promesse inutili e quant'altro per abindolare i cittadini. Tra poco poi iniziano anche gli europei e quindi siamo tutti italiani nazionalisti e il paese, come al solito, si fermerà per vedere le partite. E via di maxi-schermi, magliette e sciarpe, servizi televisivi e quant'altro di inutile pur di vivere ancora una 'estate italiana'. Se fossi in Romagna, forse, mi lascerei anche coinvolgere da tutto questo, li ogni pretesto o scusa è buona per fare festa e divertirsi.

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