21 marzo 2014

IL MITO

Probabilmente l’idea che lui vuole far passare di se stesso è questa: o io sono un genio o gli altri per trent’anni erano poca cosa oppure ancora erano bravi ma non avevano voglia di fare un tubo. Diciamo che per lui, l’uomo della sinistra più amato a destra, questi tempi sono tempi di verità. Io, ma non per essere malevolo, credo che tutto questo interesse per l’Italia sia finto e che si sia dietro molto ma molto protagonismo, arrivismo e desiderio di stupire con effetti speciali. Saranno le riforme, cioè se e come verranno fatte, a dare un giudizio sul suo operato. Per il momento, da buon strillone, sta’ vendendo bene il nuovo futuro dell’Italia. Cambiare banca, o meglio cambiare conto corrente e banca, non è una cosa semplicissima cioè nel senso che comporta una serie di pratiche, di firme, di spiegazioni e soprattutto bisogna naturalmente abituarsi al nuovo mondo. Era un passaggio da fare, volente o nolente, forse dovevo farlo prima quando gli interessi erano un filo più alti. L’altra sera con il Franco parlavamo del mio ex dirimpettaio di casa, cioè il mito assoluto di chi all’epoca voleva fare quella professione e lui rappresentava una sorta di “arrivato”. Ricordo, come già raccontavo, quando lo vedevo il venerdì mattina caricare sulla Audi TT le mazze da golf e partire per il weekend lungo verso qualche posto figo. Naturalmente abbronzatura e abbigliamento al top. Va’ beh, poi le cose cambiano, i tempi passano e i miti fortunatamente passano o meglio impari che di miti non ne esistono ma sono solo costrizioni mentali il  costruirsi delle immagini a cui aspirare. Rimane comunque il simpatico ricordo di una meteora del nostro paese che ha contribuito a creare intorno a sé parecchie voci e storie.

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