L’altro giorno in rete ho trovato
delle bellissime fotografie in bianco e nero di Basilico. La cosa sorprendente
è questa: non erano le fotografie che solitamente scattava (edifici, paesaggi
urbani, ecc) ma fotografie di corpi maschili e femminili abbronzati. Una
fotografia in bianco e nero, molto “nera” come tonalità, d’impatto sicuramente.
I corpi erano così lucidi che sembravano essere ricoperti di olio e oro. Basilico
mi sorprende sempre di più. E queste fotografie mi fanno ancora più capire che
la fotografia nello specifico, l’arte in generale, non si può schematizzare,
racchiudere in gabbie mentali ma l’arte nasce dall’intestino, da un nulla di
cui non conosciamo neppure l’esistenza. Come ha detto la professoressa delle
Medie di mia nipote: anche un piatto o un aiuola può essere arte. L’arte è
anche scrivere. Ho iniziato felicemente a leggere il libro di Tondelli che si
intitola l’Abbandono. Lo avevo già letto anni fa, sono racconti di vita,
pensieri personali che l’autore fa, parla dei suoi libri, parla di città, parla
di altri scrittori. Un pensiero personale invece mio sulle elezioni
amministrative e in specifico sui programmi elettorali: il 99% sono programmi
vuoti o pieni di cose irrealizzabili. Mettere invece nel programma delle idee
innovative ma realizzabili è sintomo di chi conosce la realtà locale, ha i
piedi per terra ma non per questo si fa isolare dal momento storico di chiusura
in cui viviamo, anzi cerca soluzioni legali per aggirare questo isolamento.
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