16 gennaio 2015

SARCASMO

Sono d'accordo sul fatto che si possono avere idee religiose diverse e contrastanti, sono anche d'accordo che si può scherzare a tal proposito. Ma l'ironia forzata e voluta, il sarcasmo che cavalca l'onda e fa vendere giornali lo trovo onestamente spiacevole e sbagliato. Nel mondo ci sono persone che la possono prendere sul ridere per via di una barzelletta o per via di una vignetta, ma ci sono anche persone, chiamiamole pure fondamentalisti, che non scherzano e toccare la loro religione è come toccare la propria madra. Comunque, alla fine il giornale satirico francese ha venduto una quintalata di copie anche in Italia e adesso, sull'onda della tragedia con ritorni da successo, vuole vendere ancora più copie in Italia. D'altronde siamo il paese affianco alla Francia, gli 'amati' cugini, quelli trattati sempre da serie B dai francesi, che ci guardano come la peste. E noi italiani, la maggior parte di noi non sapeva neppure che esistesse questo giornale, abbiamo fatto la fila alle edicole per comprarne una copia. Tutto sempre sull'onda emozionale, che terminerò quando i media cominceranno a dare meno spazio alla notizia della strage parigina e ritornerà quando, purtroppo, ci sarà (auguriamoci però di no) un nuovo evento tragico. Intanto adesso andiamo in giro per le strade con la paura di assalti, bombe e bandiere dell'islam. Le periferie stanno diventando come le periferie parigine, d'altronde anche da noi le periferie sono abitate principalmente da immigrati. Meno male che i media i nostri politici sono impegnati (che parolona...) a discutere e litigare per il nuovo Presidente della Repubblica. Mamma mia, dai noimi che ho sentito circolare ho già i brividi.

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