2 aprile 2014

GUIDARE



La primavera è un momento per me abbastanza magico, nel senso che lasciarsi alle spalle la rottura (e il freddo) dell’inverno è davvero una goduria. Cioè, poter passeggiare, come è capitato a Firenze, in felpa o maglietta maniche lunghe è impagabile. La primavera, poi, l’ho sempre identificata come il momento in cui posso lasciarmi andare a gite o fine settimana fuori dal normale contesto. Più o meno l’ho sempre fatto questo discorso di andare in giro. Però con la primavera pago anche la stanchezza invernale, il freddo accumulato nelle ossa. Aggiungo il fatto che la primavera porta quasi sempre vento nuovo, cioè è come se la testa si aprisse e lasciasse entrare idee e progetti nuovi. Quindi, se con l’inverno ero già abbastanza stressato, con la primavera tocco livelli di stress alti. Nel fine settimana appena trascorso siamo andati in Toscana e ho macinato alla guida parecchi chilometri. Milano – Montecatini Terme (passando da Bologna e Firenze) e poi Montecatini Terme – Milano (passando per Forte dei Marmi e Parma). Insomma un bel giro in macchina e sempre alla guida. Nel ritorno, dopo Pontremoli, ho visto un paese suggestivo arroccato sopra una montagna. Poteva essere Sarzana ma non ne sono sicuro. Naturalmente ho immaginato di fare una bellissima fotografia dall’alto. Solitamente mi prende male guidare, nel senso che non amo guidare e quindi la prendo male quando devo guidare. In questo fine settimana, complice la stanchezza che secondo me mi faceva ragionare di meno, mi sono messo alla guida e non mi sono accorto quasi per nulla di aver guidato parecchie ore. Però adesso ci vuole un viaggio in aereo, giusto per riprovare la bella sensazione dell’aeroporto.

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