28 luglio 2014

IN RITARDO



Con un buon ritardo scrivo il post di questa prima mattina della nuova settimana. E’ bello e confortante entrare in ufficio e trovare il computer morto. Non solo ti fa giare le scatole la cosa ma anche la perdita di tempo è un elemento che ti fa girare doppiamente le scatole. Il libro che sto leggendo in questi giorni sull’ebook è un libro che mi piace ma mi mette una certa ansia, sarà per quel loop che gira nel libro e che comunque ipnotizza. Per carità, sono molto distante e diverso dal protagonista (grazie al cielo) però leggendolo mi rendo conto della terribile realtà che racconta cioè di città completamente bruciate da vite spese inutilmente, da droga e da sesso senza freni inibitori. Insomma, una vita allo sbando in cui cadi e non trovi mai la fine. Il problema è anche che direzione sta prendendo l’umanità di oggi se anche i valori umani, morali ed etici finiscono nel wc di qualche discoteca o sul tavolino di qualche privè. Per paura di rimanere a piedi, sabato ho comprato un altro libro per l’ebook. Si intitola Vita in Polvere. Sono storie vere raccontate da uno che tutti i giorni e le notti vive le strade di Milano per combattere quello che è diventato un problema della società: la cocaina. Cocaina ormai diffusa in tutti i livelli della società, dall’operaio al dirigente per arrivare alla casalinga e allo studente. Sulla Rai era andato in onda un bellissimo documentario, molto crudo ma reale, che racconta alcune storie di strada vissute da Langè e dal suo gruppo di poliziotti in borghese. Ieri abbiamo fatto alcune fotografie. E’ un periodo che mi prende un poco il panico quando devo fare le fotografie. Ansia, timore di essere fermato o giudicato. Quelle fatte con la chitarra elettrica mi sono pesate perché comunque mi sentivo fuori posto, come al solito alla mia modella le si è accesa la lampadina. Quelle invece fatte sul Naviglio sono bellissime, una luce pazzesca e lei molto bella.

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