23 luglio 2014

MESTIERANTI



Quando sono liberi sembrano le persone più in salute del mondo. Sempre abbronzati. Sempre ben curati nell’abbigliamento e nell’aspetto. La barba fatta. I capelli in ordine. Parlano anche bene. Poi, quando li arrestano (solitamente per cose vere), diventano incredibilmente le persone meno in salute del mondo. Infarti. Tosse cronica. Mal di testa fulminante. Allergie. Malattie tropicali prese durante i loro soggiorni vacanzieri in isole esotiche a fare la bella vita. Li arrestano, li portano in carcere e automaticamente chiedono o gli arresti domiciliari o un ospedale perché le loro condizioni di salute non permettono di stare in una cella. Oltre a mantenerli, dobbiamo anche sopportare questa pagliacciata e farci ridere dietro dal mondo intero. Cominciano ad essere un po’ troppi i casi del genere. Poi qualcuno riesce anche a scappare prima di essere arrestato e quindi bisogna andarlo a riprendere in qualche paese dell’Africa, evidentemente una terra molto ambita per le fughe. Quelli che invece sono ancora sani, stanno comodamente seduti nelle loro poltroncine di raso, fanno una gran finta di litigare ma l’importante è tirare avanti il tempo sia per passare la giornata quanto per arrivare alla tanta sospirata pensione d’oro. In queste giornate mi prende ogni tanto l’ansia o meglio la pressione di fare le cose. Probabilmente perché ci metto cuore nel farle, le voglio fare e più ne faccio più mi rendo conto che devo fare. E’ tutto un loop (tremendo) di cui avevo già scritto e di cui ogni tanto soffro, ultimamente forse un poco di meno ma ci soffro. E’ causa della pressione reale o immaginaria che ho in testa e che chiaramente si diffonde anche nel corpo.

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