1 agosto 2012

ZOMBIE

Fondamentalmente siamo tutti degli zombie. Io vorrei essere lo zombie della Berlino anni '80, lo zombie che cantano i Cranberries, lo zombie invisibile che tutti i giorni incrociamo per la strada e non ci rendiamo neppure conto che esiste. Troppo impegnati ad inseguire la nostra quotidianità, a rincorrerci, a rincorrere le nostre insane abitudini che neppure ci accorgiamo dei fantasmi e degli zombie che popolano le nostre città. Non credo alle storie degli alieni però un certo sospetto che in mezzo a noi ci siamo comincia a crescermi dentro e non mi lascia. Cambiando discorso, sul lavoro non sono affatto uno zombie da un punto di vista pratico-lavorativo, magari poi lo sono perchè rientro nel branco di milioni di persone che ogni mattina si "zombiscono" estraniandosi dalla realtà personale. Ieri però ho conosciuto un tipo interessante, un Architetto che tra l'altro insegna al Politecnico di Milano e che parlarci è stato comunque piacevole. Questo nel mezzo di una giornata in cui ho dovuto più o meno riallineare le file e risolvere le solite rotture di maglioni quotidiani.

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