11 settembre 2015

BOBBIO

Un noto filosofo, storico, politologo e anche senatore italiano (Norberto Bobbio), tra le tantissime cose importanti che ha scritto, detto e fatto, verrà ricordato anche per queste due frasi che io trovo molto profonde e veritiere. La prima dice che l'austerità è semre una raccomdazione dei potenti e dei ricchi, mentre è una condizione obbligatoria per le classi meno abbienti. La seconda dice che gli uomimi di cultura, oggi come mai, devono seminare dubbi anzichè certezze. Sono due frasi molto attuali. La prima la potremmo legare a chi, oggi, raccomanda austerità, risparmio, oculatezza. Per il ricco è facile mettere in pratica questo concetto, deve solo liberarsi di alcuni suoi 'dogmi'. Per il povero non c'è alcun bisogno di sforzarsi nel mettere in pratica l'austerità, già la vive e la mette in pratica con disagio, sofferenza e costrizione, se poi gli viene imposta diventa ancora più pesante questa condizione. La seconda frase ci racconta che la cultura è uno strumento per far riflettere, per creare spazi di discussione su cui nasceranno inevitabilmente posizioni contrarie, ma è un modo per non accettare incoscientemente il sistema odierno, il modo di vivere che il sistema ci impone. Se vogliamo la cultura può creare rivoluzione e non solo intellettuale. Intanto ieri ho comprato due libri. L'Arte della Guerra ed Ego. Gli inganni del capitalismo. Entrambi, in modo diverso, ci raccontano la nostra società. Io vado in una palestra alle porte di Milano. Quando entro negli spogliatoi per cambiarmi e sto, mediamente, dieci minuti, vedo ragazzi che si cambiano con il cellulare in mano e i discorsi sono quasi sempre improntati a calcio, serate e muscoli.

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