12 aprile 2016

FUORISALONE

C'era quello che andava in televisione e diceva 'alla grande!!', poi non è finito esattamente bene. Anzi. C'è invece quello, detto anche 'pesce palla' per via degli occhi piccoli e incassati nella faccia, che in televisione ci va', fa finta di essere tuttologo, pieno di se stesso, ne spara ogni giorno una nuova e comuque le cose gli vanno sostanzialmente bene. I poteri forti nel nostro paese contano eccome. Come conta molto moostrarsi populista davanti al popolo. In Inghilterra, per il caso Cameron e la quota azionaria di una società off-shore del padre, gli stanno facendo un mazzo tanto al Primo Ministro, che ha dovuto riferire in Parlamento della sua situazione e rischia comunque grosso. In Italia, ovviamente, la corruzione e l'illegalità dei politici è all'ordine del giorno. Domenica intanto si vota per le trivelle, l'altro giorno leggevo il quesito che verrà proposto agli italiani, una cosa incomprensibile che ovviamente la maggior parte di noi non capisce. Come uscirne, pertanto? Semplice, ti informi e chiedi se votando no o sì favorisci la trivellazione o meno. A Milano inizia credo in questi giorni il Fuori Salone, una sorta di eventi in città con musica, aperitivi e vita dove nel contempo le aziende mostano i loro prodotti di design. Ormai è una consuetudine e una moda, non vorrei azzardare il paragone ma lo faccio perchè in fondo la cosa mi piace e mi rallegra: sembra quasi di essere tornati nella Milano anni ottanta. Dopo anni di stasi culturale e di innovazione, la città torna a proporsi per mezzo delle sue aziende, e non solo. Presto tornano anche i concerti estivi all'aperto, spero di riuscire ad andare a vederne qualcuno di interessante. 

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