19 aprile 2016

REFERENDUM

A parte il fatto gravoso che per questo referendum sono stati buttati via dallo Stato parecchi soldi. A parte il fatto che a ottobre ci sarà un altro referendum e quindi sarebbe stato logico accorparli entrambi. A parte il fatto che alcuni politici non devono fare propaganda elettorale di non voto. A parte il fatto che questo referendum, quasi sicuramente, aveva sotto degli interessi ben importanti, sia politici che economici. A parte l'organizzazione e la gestione che a mio modo di vedere è sbagliata, ad esempio sarebbe ora di votare elettronicamente da casa per chi può, per gli altri si vota normalmente recandosi ai seggi, il tutto con meno intasamento ai seggi e meno persone impegnate. A parte il fatto il referendum è ormai un mezzo poco usato e bistrattato. Per il resto, direi che lavorare tre giorni con una giornata di domenica in cui lavori tantissimo è comunque un'esperienza interessante. Sia negativa che positiva. La preferisco comunque all'esperienza di stare seduto ai seggi e non fare nulla, oltre a essere pagato quasi uno sputo. Anche da questa esperienza istituzionale ti rendi conto di come l'Italia sia non solo indietro ma anche incasinata in leggi e norme. Lunedì mattina alle 4 ero in Tribunale a portare i sacchettoni con dentro le schede, vedere tanti disperati che come te sono li per lo stesso motivo e lo fanno principalmente per tirare su due soldi in più, è disarmente ma fa anche riflettere. Vedremo il prossimo referendum, il tema è diverso, la sostanza è uguale. Ieri poi ero a casa come riposo compensativo e quindi potevo dormire. Non l'ho fatto, anzi al pomeriggio ho cambiato le gomme della macchina con mio papà.

Nessun commento:

Posta un commento