4 settembre 2013

KAKA'

Il figliol prodigo è tornato a casa. I milanisti gli hanno festa e sperano che con il suo ritorno il Milan possa tornare ai vertici del campionato e anche delle coppe. Onestamente per come la vedo io le minestre riscaldate sono buone però può capitare che possano essere rancide o di cattivo gusto o semplicemente stufare i commensali. Ho l'impressione che Kakà sia nella sua fase discendente e che il ritorno al Milan è dettato da un paio di fattori: un'altro club pari al Milan al momento non l'ho avrebbe trovato visto che al Real non c'era più posto per lui, l'anno prossimo ci sono i mondiali e quindi nel Milan il posto è assicurato per mettersi in mostra in vista di questo ultimo treno internazionale. Non conosco bene l'aspetto economico, ho sentito dire da alcuni giornalisti che si sarebbe decurtato lo stipendio. Se fosse vero direi che è un bel gesto. Se non lo fosse, quindi il suo stipendio fosse a livelli più alti di quelli annunciati, sono convinto che qualche procuratore batterebbe subito il pugno alla porta della dirigenza rossonera per pretendere che il suo assistito abbia un adeguamento economico. L'Inter invece è rimasta un po' in sordina ma secondo me qui si attende il tanto discusso cambio di proprietà. Soltanto con gli assetti definiti la società potrà tornare sul mercato a gennaio.

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