8 agosto 2013

LA COSCIENZA

Ogni giorno è difficile rimanere in piedi. Per me, nel mio piccolo, e per tutti quanti. Ognuno di noi ha i propri problemi, chi sfortunatamente ne ha di grossi e chi fortunatamente ne ha di piccoli, ma sempre problemi sono con cui bisogna convivere e cercare di risolverli. In questi anni ho compreso, con fatica ancora oggi devo comprendere a pieno, il significato della parola "coscienza" e il peso che ha dentro ognuno di noi. La felicità per me oggi è avere una coscienza il più possibile in ordine e pulita. Il rumore della felicità per me è sentire dentro che sto bene. Con questo non voglio dire che io sia un santo, sono un uomo e come uomo sbaglio ma la coscienza ha sempre più peso dentro di me. Quando una domenica sono andato ad ascoltare un amico di Chiara Badano che parlava della Beata, a conclusione dell'intervento a detto una cosa più o meno di questo genere: "Non dobbiamo aspettarci la grazia di essere come Chiara ma bensì dobbiamo cercare la grazia di essere persone normali, a posto, con la coscienza pulita dal fatto che vivono le loro giornate assolvendo ai loro doveri e godendo delle proprie gioie". Ecco, io spero e combatto per essere una persona normale, con i propri diritti e con i propri doveri ma ho bisogno di essere normale. Oggi non voglio essere un campione di eccezionalità perchè campione lo sono nel momento in cui vivo con dignità e felicità la mia condizione di uomo normale che significa avere gioie e dolori ed essere in grado di viverli allo stesso modo. Non mi interessano le piccole battaglie quotidiane che trovo nel lavoro, nella vita personale o nella vita sociale, credo che siano un inutile e fastidiosa perdita di tempo che mi distoglie dal ricercare la mia serenità e il mio equilibrio di coscienza. Ciò non vuol dire non lottare per i propri diritti, ma si lotta quando è veramente necessario farlo o quando ne vale la pena. E' aberrante e umiliante porsi nella condizione di uomo che vive il suo quotidiano con piccole aspirazioni, piccole rivalse, piccole lotte, piccoli dispetti o vivendo alle spalle altrui o parlando male dell'altra persona. Questa piccolezza non è per me e non lo sarà mai. 

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