6 luglio 2012

FANCULO

Benvenuti in quello che non c'è e quello che non ci sarà mai. Ho bisogno di bere un bicchiere di litio per cancellarmi e cancellare il mio stato bipolare. Sto davanti allo specchio e sparo dritto davanti a me, davanti a quello che non c'è. Credo di camminare dritto sopra l'acqua e su tutto quello che mi manca. Faccio parte della schiera umana che è quasi morta, appunto appesa a quel "quasi" che mi tiene a galla, il gancio che mi tiene con le suole sopra un centimetro dall'acqua profonda. Siamo tutti precari in questo mondo, siamo tutti distruttori, siamo tutti inutili comparse di un gioco di cui non sappiamo la fine. E ci fottiamo allegramente e ci fottiamo avidamente. Mi chiedo spesso che senso abbia tutto questo combattere per poi morire magari domani. Qual'è questo senso? Forse dire quando sarò morto "beh, io c'ho provato, ho vissuto, mi sono buttato nella mischia, ho dato pugni e li ho presi, ho dato calci nei denti e li ho presi, ho inculato amorevolmente e mi hanno inculato amorevolmente....". Per cosa? Per una cazzo di strategia, per un aumento di stipendio, per un pompino in macchina, per una pacca sulla spalla, per una casa di merda che mi sotterra di debiti e preoccupazioni. Signori, questa è il mio paese reale. Questa non è la mia depressione ma la mia presa di coscienza di essere vivo.E di aspettare...

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