17 luglio 2012

FORZA SILVIO!

Ha smembrato il Milan (guadagnandoci però), ha quasi dismesso la Minetti ed è tornato alle origini recuperando il nome e il simbolo "Forza Italia". Silvio, ma che ti succede? Hai intrapreso la strada della redenzione? Se adesso mi ammetti pure che con qualche ragazza consenziente sei andato oltre la semplice cena, prometto di votarti alle prossime elezioni. Però tu promettimi di non promettere più agli italiani un milione di posti di lavoro. Sono passati quasi 20 anni dalla tua prima volta in politica e non solo un milione di posti di lavoro non li hai creati ma il paese li ha persi e dato che per quasi 20 anni hai governato solo tu evita questa volta di promettere ancora. O almeno, usa il condizionale. Povero Silvio, lui non demorde e in questo lo ammiro, è un tipo tosto, uno che parte in quarta e va' dritto come un ariete a sfondare porte. E' convinto di fare del bene, è convinto che senza di lui il paese va' a rotoli, è così magnanimo che è deciso a sacrificare la sua vecchia per noi italiani. Tutto si può dire di Silvio ma assolutamente nulla si può eccepire al suo altruismo. E anche con gli amici si comporta davvero come un amico. Prendi Alfano, il suo delfino. Lo ha caricato, lo ha messo alla segreteria del partito, lo ha sostenuto e adesso da vero amico lo scalza. Ma lo fa per generosità, perchè sa che fare il capo di un partito mica è uno scherzo. E il povero Alfano, l'amico scalzato, spende anche parole gentili per Silvo: "Prima dell'ambizione, viene la riconoscenza". Mi sa tanto che l'amico Silvio aveva ragione quando disse "Gli manca il quid".

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