25 settembre 2012

CASO DELLA VITA?

Capitano alle volte delle situazioni che io personalmente faccio molta fatica a credere che sia un semplice caso. Sono convinto e non ho timore a dirlo che la mano di Dio ha fatto il suo gioco e ha combinato gli elementi in modo tale che capitino delle cose belle men che te l'aspetti ma che però senti nell'aria. Come andare a confessarsi a Milano, dove non vado molto spesso, e avere l'incontro predestinato con un prete di colore e del Congo, che parla esattamente come Padre Michel e come lui dice cose sagge e vere. Anche lui studia a Roma e ha conosciuto Padre Michel alla Stazione Termini di Roma. Mi sono bastati cinque minuti di conversazione per capire quanto stavo bene a parlare con lui, mi sembrava di avere ritrovato un fratello che non vedo da tanto tempo e parlandogli ho compreso che deve avere anche lui un animo grande. Questo è Dio, mi sono detto. Questo è l'ennesimo messaggio che mi manda per ricordarmi qual'è il mio compito, il mio ruolo e ciò che devo fare in questa vita terrena. Cinque minuti e ha colto nel segno ciò che provo in questo momento. Peccato che riparta per Roma ma chissà che il destino, o meglio la mano di Dio, non me lo faccia incontrare ancora.

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