Come al solito l’Italia si
distingue, in male, nelle cose che fa. La solita storia che si ripete, è come la coda del rettile che ricresce. Prendiamo l’Expo. Evento mondiale che
coinvolge tantissimi paesi. Abbiamo avuto problemi, fin da subito, nel capire
che cosa fosse l’Expo. Poi ci sono stati e ci sono ancora problemi di natura
tecnica. Per ultimo, ieri, l’arresto di persone inserite nei vertici dell’Expo.
Insomma, il nostro paese ha fatto la solita figura di palta. D’altronde c’era
anche da aspettarsi una cosa del genere, dove ci sono affari e potere è sempre
dietro l’angolo la
disonestà. Ieri sera abbiamo fatto la prima uscita pubblica
come lista elettorale alle prossime elezioni amministrative. La sala consiliare
era abbastanza piena e dopo c’è stato un rinfresco di ringraziamento. Siamo
consci che sarà una lotta serrata tra due – tre liste partecipanti a questa
competizione. Infine, sempre ieri, l’arresto di un ex parlamentare legato al
Pdl, pare che abbia favorito la latitanza di un altro politico. La parola
schifo mi esce spontanea dalla bocca, così come la parola abitudine che ormai
ci siamo fatti a questo marciume. Eppure non si riesce a cambiare il sistema o
meglio chi oggi potrebbe, in quanto si presenza come il nuovo rivoluzionatore,
non ha ancora fatto nulla. Poi i politici si chiedono come mai ci sia una forte
disaffezione per la
politica. Per forza, quando leggi suo giornali di mestieranti
e faccendieri che fanno politica forse un leggero distacco e disgusto ti prende
lo stomaco. Comunque, arriva il fine settimana. Abbiamo un gazebo forse
domenica o due sempre di domenica ma posizionati il posti diversi. E poi
vediamo.
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