30 giugno 2016

CALCIO ITALIANO

Prepariamoci a vivere un sabato di calcio e conseguentemente di deserto in giro, visto che sabato sera c'è l'epico scontro tra Italia e Germania. Secondo me vince l'Italia ai calci di rigore, anzi, ora vado su un sito di scommesse e gioco una quota. Alla fine non me ne frega nulla che l'Italia vinca o perda, ormai sono anti-calcio e, in generale, contro tutti gli sport dove vige il dio denaro. La penso così perchè ho avuto ancora la fortuna di vedere un calcio abbastanza sano dove i soldi erano importanti ma lo era anche l'attaccamento alla maglia. Un Cabrini, un Bergomi o un Baresi mai avrebbero mollato la loro maglia per andare dai rivali. E poi, all'epoca degli anni '80, il calcio italiano era tra i migliori. Oggi siamo da serie B in fatto di soldi perchè altri campionati sono più ricchi. Vinciamo in qualità, secondo me siamo forti e agli Europei daremo filo da torcere a tutti in questa fase finale. Fa caldo, oggi per esempio il cielo è abbastanza grigio però fa caldo, è l'umidità il vero nemico. Sono in un periodo di stanca, in generale. Leggo con interesse il libro di Pesaresi sull'Underground. Non è quello uscito negli anni '90, quello credo sia abbastanza introvabile, E' un'altro libro uscito di recente, comprende fotografie e scritti del fotografo romagnolo. Chissà perchè si è ucciso? E' una domanda scontata però mi chiedo il perchè. Forse era una persona troppo sensibile per vivere questi tempi. Forse il suo lavoro, nell'indagare anche la solitudine, ha accentuato questa sua sensibilità. Uccidersi buttandosi in mare con la propria automobile, così è andata. Non poteva semplicemente sparire e non lasciare più traccia di sè? Forse no, non era sufficente a togliere quella solitudine che aveva nello stomaco come un masso.

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