7 ottobre 2014

BOLOGNA, ZANETTI E LA STORIA BOLOGNESE

Quindi, come promesso, il Bologna ai Bolognesi. Si allontana in modo definitivo la pista americana. Credo che la città sia spaccata su questa scelta, l'illusione dell'arrivo degli americani ha giustamente motivato molte persone e le ha fatte sognare in grande. La Roma è un esempio: comprata dagli americani, ha nel corso di alcuni anni ritrovato le prime posizioni in classifica. Ora il Bologna deve pensare a due cose fondamentali: tornare in A e poi rifare lo stadio o meglio ristrutturarlo. L'entrata di Baraldi nella società è sicuramente un buon innesto vista comunque l'esperienza che ha. Poi c'è il lato malinconico della cosa. Che Zanetti, patron della Segafredo, ha colto in pieno ovvero: Bologna ai Bolognesi. In questa frase si coglie tutto il desiderio di continuare a salvaguardare Bologna, a non svenderla e a far sì che la città continui ad avere un impronta personale, magari provinciale ma comunque affascinante. Sinceramente io gli americani a Bologna non li vedo proprio, mi sembrano come pesci fuor d'acqua. La Fortitudo parte male in campionato e perde la prima contro il Lugo. Anche la Pallacanestro di Bologna avrebbe bisogno di un salto di qualità o meglio tornare agli antichi splendori di un tempo quando la città lottava per campionato e coppe europee. Credo che ormai siamo definitivamente entrati nell'autunno, semmai lo avessimo mai lasciato. Sono due giorni che piove e non piove, il cielo davvero brutto e triste.

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