12 ottobre 2014

LA. CASTELLANA

Scherzavo con mia mamma sul fatto della "castellana" ma mi fermo qui perché sono cose di famiglia e la vecchia si arrabbierebbe se raccontassi la storia della "castellana". Poi questa mattina mi sembra particolarmente sopraeccitata e quindi parlarle diventa particolarmente difficile perché lei non ti ascolta. Ieri, dopo parecchio tempo di assenza, sono tornato a fare un giro in stazione centrale e zone limitrofe per fare un paio di fotografie. Qualcosa di buona ho fatto però alla fine le zone le conosco e la testa mi porta sempre ai soliti luoghi che ho battuto parecchie volte. Poi dalla stazione sono andato a piedi fino alla biblioteca di Dergano e poi a quella di Affori. Ho trovato dei libri che non c'erano in giro in altre biblioteche rionali di Milano e sinceramente mi ero anche stufato di andare in quelle di provincia.ho preso il libro di Lucarelli sull'ispettore Coliandro e ho poi ho preso due bei libri di Andrea Pazienza, cioè Zanardi e Pentothal. Libri a fumetti che raccontano due personaggi storici del grande artista ma che raccontano anche un'intera generazione cioè quella degli anni settanta e la raccontano in quella che fu la città dei movimenti studenteschi, dei sogni e della fine poi dei sogni cioè Bologna. Leggere questi libri e' un modo anche per coltivare l'interesse su Bologna e in particolare sul suo aspetto artistico, spesso sottovalutato dalle istituzioni e dalla critica. Sono andato a Messa e sinceramente mi è' quasi passata inosservata, mi spiace dirlo amerò troppo stanco e con pensieri in testa per essere concentrato un quello che il prete diceva. Buona domenica di pioggia.

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