25 ottobre 2014

QUOTIDIANI E AGRICOLTURA

Leggo i quotidiani on line e mi sembrano tutti la fotocopia l'uno dell'altro. Brutti, terribilmente brutti. Illeggibili da un punto di vista tecnico. Poveri da un punto di vista qualitativo. Se ne salvano davvero pochi, sicuramente quelli che hanno adottato una veste grafica semplice e che non mettono donne nude nella pagina centrale. Ma perchè questi quotidiani devono scadere così tanto? E' una questione di vendita, presumo. Notizie veramente qualunquiste, banali e di cui faremmo veramente a meno, notizie però che evidentemente ripagano. Non leggo mai, o meglio quasi mai, degli articoli che raccontano di temi seri, di problemi seri, di popolazioni che soffrono, della direzione della vita umana. Politica. Televisione. Sport. Nudo. E vai che il lettore medio è contento. Una volta i quotidiani erano una cosa seria, ricordo quando ero picccolo e mio padre comprava tutti i giorni un famoso quotidiano. In versione cartacea naturalmente. Non leggevi quasi mai una notizia banale eppure vivevamo tutti bene. Oggi ad esempio ho letto di un personaggio pubblico televisivo che, a causa di varie vicessitudini, ha pensato di suicidarsi. E naturalmente rende pubblica la cosa e i media la riportano in prima pagine. Tutta pubblicità per tutti. Finta commozione. Anche il suicidio diventa spot di massa. Oggi è di moda sparare e spararsi.E' un livello bassissimo quello che l'uomo sta toccando da un punto di vista culturale e umano. Magari siamo arrivati ad un giro dell'orologio. Forse qualche editore furbo potrebbe avere la furba iniziativa, visto l'attuale trend dell'informazione ovvero piatto, di ricominciare a pubblicare notizie serie e quindi distinguersi da tutto il resto. Oggi intanto è sabato e devo andare alla festa dell'agricoltura a cui partecipano i bambini della scuola elementare. Viviamo nel 2014, in un paese che di agricolo ormai ha poco o nulla se non il parco, i pochi agricoltori rimasti sono tutti milionari e il 99% della popolazione va' a lavorare negli uffici anzichè nei campi. Non sarebbe magari ora di svegliare e rendere coscienti questi bambini? Ancora con queste vecchie, tristi e inutili tradizioni che non servono assolutamente a nulla perchè non ci sarà un bambino di questi che toccherà con mano un aratro o una zappa.

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